Non poteva mancare l’appuntamento con i voti ai ventidue protagonisti in campo nella sfida al Bernabeu tra Real Madrid e Napoli valida per l’andata degli ottavi di Champions League. I blancos si aggiudicano il primo round battendo i partenopei per 3 a 1, un punteggio che non chiude la porta alla qualificazione della squadra di Sarri, ma di certo al San Paolo servirà l’impresa epica per ribaltare questo risultato. E dire che la serata era cominciata alla grande per gli ospiti con il gol in avvio di Mertens che dalla lunga distanza aveva sorpreso Navas (inspiegabilmente posizionato male lontano dai pali) con un delizioso pallonetto che aveva illuso tutti per una decina di minuti. A rimettere le cose a posto per i madrileni ci pensa Benzema che pareggia i conti e prima dell’intervallo colpisce anche il palo. A inizio ripresa i padroni di casa affondano il colpo e nel giro di cinque minuti chiudono la pratica prima con Kroos e poi con Casemiro, autore di un gol a dir poco spettacolare, che fissano il punteggio sul definitivo 3-1. Nell’ultimo terzo di gara il Napoli prova ad accorciare le distanze, con Mertens che si divora un gol grosso come una casa sprecando l’occasione di segnare il 2-3 che avrebbe dato molte più speranze agli uomini di Sarri in vista del ritorno. In ogni caso ha vinto la squadra più forte che alla vigilia godeva dei favori del pronostico.
Non è stato un match brutto, anche se il Real Madrid non ha dato fondo a tutte le sue energie per battere il Napoli (che sul piano del gioco poteva fare decisamente di più) evitando di infierire sugli avversari oggi inferiori sotto tutti i punti di vista, comunque le emozioni non sono mancate con il momentaneo vantaggio degli ospiti che ha illuso i partenopei.
Dopo aver concesso il gol agli avversari in avvio, i padroni di casa fanno sul serio e dopo aver pareggiato i conti nella ripresa mettono la freccia con l’uno-due di Kroos e Casemiro nel momento più nevralgico della gara. Alla fine la maggiore esperienza dei blancos ha fatto decisamente la differenza.
Premesso che per la formazione di Sarri giocare al Bernabeu rappresentasse un successo di suo, gli ospiti hanno pagato la troppa emozione sfoggiando una prestazione che non ha rispecchiato le tante aspettative della vigilia, a questi livelli l’inesperienza si fa ancora sentire.
Internazionale di lungo corso con centinaia di partite alle spalle, il direttore di gara sloveno ha cercato di non influenzare l’andamento del match arbitrando nella maniera più equilibrata possibile. Assolutamente da annullare il gol di Callejon che al momento di ricevere il pallone da Insigne era nettamente oltre la linea difensiva del Real Madrid.
Al fischio finale sulle nostre pagelle diamo un voto del peggiore di Real Madrid Napoli. Sapendo di suscitare non poche polemiche abbiamo deciso di dare nella nostre pagelle VOTO 4 a Maurizio Sarri, allenatore del napoli. La colpa della sconfitta è sua e se non fosse intervenuto San Gennaro, o se preferite il fattore “C”, il passivo sarebbe stato almeno di 5-1 per il Real Madrid. Ma gli dei del calcio hanno voluto mostrarsi clementi col Napoli: mai visti tanti errori sotto porta degli attaccanti del Real Madrid, gente che si chiama Cristiano Ronaldo o Benzema. Per non parlare della papera del portiere del Real ad inizio partita sul tiraccio di Insigne. Però gli dei non potevano far passare liscia la tracotanza del mister toscanaccio che ha schierato un Napoli scriteriato, senza filtro a metà campo, con due mezze punte e tre attaccanti. E il solo Diawara a fare da diga alle folate madrilene. Giusto dare un segnale all’avversario e non partire psicologicamente sconfitti, ma c’è modo e modo, e quello scelto da Sarri è sicuramente la via diretta che ti porta alla sconfitta. Anche se ti chiami Napoli e se hai come Santi protettori San Gennaro (e Maradona).
Ecco i voti del primo tempo di Real Madrid-Napoli, andata degli ottavi di Champions League 2016-2017. Le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 1 a 1, con gli uomini di Sarri pienamente in partita e che sono passati per primi in vantaggio quando all’8′ Insigne (7) sorprende Navas (5) lontano dai pali e lo sorprende con un pallonetto beffardo che si deposita nel sette, Napoli a sorpresa avanti ma i blancos impiegano non più di dieci minuti per ristabilire la parità, cross di Carvajal (6,5) per Benzema (7) che aggira le marcature di Albiol (5,5) e Koulibaly (5) e trafigge Reina (6) pareggiando i conti. Nei minuti successivi i padroni di casa, che avevano cominciato forte, tornano ad alzare il baricentro e a mettere sotto pressione la difesa partenopea, prima dell’intervallo Cristiano Ronaldo (6), imbeccato da Modric (6,5) spara il pallone sopra la traversa a poca distanza da Reina, con Benzema che manca l’appuntamento con la doppietta stampando il pallone sul palo, l’ultima azione del primo tempo vede protagonista Marcelo che non trova la porta. I blancos partono forte, poi subiscono il gol a freddo di Insigne e per qualche minuto non danno segni di reazione, ma da grandi campioni trovano subito il gol del pari tornando rapidamente in carreggiata. Oltre ad aver firmato la rete dell’1-1, il francese a inizio gara spaventa subito Reina e per poco non trova la doppietta che solamente il palo gli nega. Sull’azione del gol di Insigne il portiere si allontana colpevolmente dai pali e il numero 24 del Napoli con un pallonetto di alta scuola. Dopo aver trovato a sorpresa il gol del momentaneo vantaggio, gli uomini di Sarri danno la sensazione di potersela giocare alla pari, ma quando subiscono l’1-1 di Benzema rischiano di andare nel pallone. Si toglie la grandissima soddisfazione di segnare al Santiago Bernabeu con un gran pallonetto che lascia tutti senza fiato, a cominciare da Navas che lo prende. Sul gol di Benzema non va a chiudere come dovrebbe sul francese, inoltre si perde Cristiano Ronaldo che può così involarsi sulla fascia destra. (Stefano Belli)
A inizio gara si allontana ingenuamente dalla sua porta e Insigne lo punisce con un pallonetto micidiale, un errore che poteva costare carissimo ai blancos. Nella ripresa sarà comunque bravo a chiudere in uscita su Mertens.
Fornisce la palla dell’1-1 a Benzema con un cross dalla fascia destra, si procura diversi tiri dalla bandierina e un po’ di calci piazzati che fanno guadagnare tempo (e palloni) ai madrileni.
Sempre pericolosissimo su calcio piazzato quando prova a colpire il pallone di testa, un problema muscolare gli impedisce di rimanere in campo fino al novantesimo. ()
Si limita a fare il compitino dando il suo contributo in fase difensiva, anche se in qualche frangente fatica a contenere le incursioni del tridente d’attacco avversario.
In almeno un paio di occasioni cerca la porta da lontano senza trovarla, del resto il tiro non è il suo forte, sfondare sulle fasce è quello che gli riesce meglio, mentre in difesa come al solito non è sempre impeccabile.
Ottimo in fase difensiva quando ruba diversi palloni a Insigne, quando si tratta di impostare la manovra offensiva cerca di innescare i compagni che giocano più avanti andando anche vicino al gol.
Rischia di prendere il cartellino giallo quando rifila una gomitata a Ghoulam a centrocampo ma non viene visto dall’arbitro che lo grazia. Nella ripresa firma il gol del 3 a 1 con una perla di rara bellezza, un destro al volo da lontano che finisce proprio nell’angolino dove Reina non può arrivare nemmeno se fermasse il tempo.
Dopo un primo tempo piuttosto opaco in cui il tedesco non si era messo sotto una buona luce, a inizio ripresa deposita in rete il cioccolatino extra-fondente che gli serve Cristiano Ronaldo.
Sul 3 a 1 va vicino al gol tagliando perfettamente l’area di rigore ma trovando l’opposizione di Reina. Si sacrifica molto per la squadra e la sua abnegazione viene apprezzata dal pubblico del Bernabeu che lo applaude quando esce dal campo. ( Nel recupero, approfittando dell’ennesimo pallone perso da Koulibaly, prova ad involarsi verso la porta di Reina ma viene chiuso da Albiol)
Va subito al tiro costringendo Reina a darsi da fare per blindare la propria porta, dopo diversi tentativi al 18′ pareggia i conti di testa, successivamente sfiorerà la doppietta colpendo il palo. ()
Viene innescato per la prima volta da Modric al 28′, il numero 7 del Real spara il pallone sopra la traversa. Nei minuti successivi ci proverà più volte ma l’ansia di interrompere il digiuno gli impedisce di inquadrare la porta e di lasciare il segno sul match di stasera, anche se firmerà comunque l’assist per il 2 a 1 di Kroos e con Koulibaly che lo marca (malissimo) avrà parecchi varchi dove sguazzare.
In assenza di Bale, il tecnico francese decide di schierare James Rodriguez invece di Lucas Vazquez (che entrerà in corso d’opera), una scelta tutto sommata azzeccata considerando quanto si è dato da fare il colombiano.
Timbra il cartellino già al 1′ respingendo il tiro di Benzema, il francese troverà poi il modo di batterlo così come Kroos e Casemiro (quest’ultimo autore di un gol d’antologia). Al 73′ è bravo a negare il 4-1 a James Rodriguez.
Autore di un fallo ingenuo su Casemiro col pallone ormai uscito, causa una punizione per il Real Madrid assolutamente evitabile, bravino nei raddoppi di marcatura ma quando si trattava di impostare la manovra l’albanese non è stato incisivo come in altre occasioni.
Si fa aggirare come un birillo da Benzema nell’azione che porterà al pareggio dei blancos, successivamente cercherà di farsi perdonare rubando il pallone nientemeno a Cristiano Ronaldo e poi rimediando all’ennesimo errore di Koulibaly chiudendo su Vazquez lanciato a rete.
Non va a chiudere su Benzema che aveva aggirato la marcatura di Albiol, si perde spesso e volentieri Cristiano Ronaldo che lo semina con fin troppa facilità, regala tantissimi palloni agli avversari che ringraziano e si dirigono verso la porta di Reina. Serata da incubo per il senegalese.
Al 62′ sull’1-3 il franco-algerino cerca la porta da calcio di punizione spaventando Navas ma il pallone si perde sul fondo. Spesso impreciso nei cross e sui lanci lunghi.
Era la prima volta che giocava in un palcoscenico così importante e la tensione gli gioca brutti scherzi: davvero approssimativa la gestione del pallone, il polacco commette errori che non gli vediamo mai fare in campionato. ( Cerca di limitare i danni strappando il pallone agli avversari)
Giocare al Bernabeu non gli fa né caldo né freddo, il centrocampista fa del suo meglio per neutralizzare i blancos portandogli via il pallone, impedendogli di avanzare verso l’area di rigore e guadagnando dei calci piazzati. Offre qualche spunto interessante anche in fase offensiva.
Anche per il centrocampista offensivo slovacco non è serata, arginato con fin troppa facilità dalla retroguardia madrilena che lo rende inoffensivo e innocuo, la porta per lui è una chimera ( Rientro importantissimo, quello del polacco, in vista del match di ritorno ma soprattutto dei successivi impegni di campionato)
Allo spagnolo viene anche annullato – giustamente – un gol per una netta posizione di offside, prova a servire l’assist per il 2-3 a Mertens che da pochi passi manca il bersaglio, conquista qualche calcio di punizione nel tentativo di far alzare il baricentro ai suoi.
Sull’1-3 si divora il gol che avrebbe riaperto la contesa, sciupando il delizioso assist di Callejon, il belga è sicuramente quello che ha deluso più di tutti, il grande assente ingiustificato della serata che si trova parecchio a disagio sul terreno scivoloso del Bernabeu.
Sblocca la contesa quando è bravissimo a sorprendere Navas lontano dai pali e a beffarlo con un pallonetto delizioso, un gesto tecnico bellissimo che purtroppo rimarrà solamente tale e sarà inutile ai fini del risultato.
Sicuramente c’è stato qualcosa di sbagliato nell’approccio al match, i giocatori del Napoli sono apparsi fin troppo timidi nel contendersi il pallone con gli avversari, in particolare sono mancati gli uomini più attesi (Mertens, Hamsik e Zielinski) che però non sono abituati a giocare in un palcoscenico così importante. In generale l’undici in campo non è mai riuscito a trovare i giusti equilibri e a prendere le misure agli avversari. (Stefano Belli)