Il caso di Tifanny Pereira, la pallavolista che ha cambiato sesso (prima era Rodrigo) e che dalla scorsa settimana gioca ufficialmente per la Golem Software Palmi (società in provincia di Reggio Calabria che fa parte del campionato di A2) ha fatto il giro del web, soprattutto dopo lesordio della brasiliana che ha fatto registrare 28 punti. In molti si sono chiesti se il suo ingaggio da parte di Palmi non rappresenti qualche violazione al regolamento, lasciando intendere che altre squadre potrebbero andare alla ricerca mirata di casi simili per rinforzarsi. La risposta, pronta e decisa, è arrivata con un comunicato ufficiale della Golem: una lunga nota nella quale viene chiarito che Tifanny Pereira de Abreu è una donna. Lo dicono i documenti di riconoscimento, il certificato di nascita, ma soprattutto lo dice il suo profilo ormonale. Particolare non indifferente: la società infatti rimarca come la giocatrice brasiliana rientri ampiamente nei limiti che il ha indicato per giudicare in merito. A sostegno di questa tesi, Palmi ha portato anche alcuni dati fisici: la riduzione della massa muscolare e della forza, e dunque una sensibile diminuzione dellelevazione e della potenza della schiacciata. A questo punto, sgombrato il campo da questi dubbi e ricordato che non ci siamo intrufolati in un buco normativo, ma le regole sono chiare e definite da tempo, la società di volley calabrese ha posto alcune domande: Tifanny è una giocatrice fuori categoria? e ancora è giusto che una giocatrice di questo livello militi in A2?. Risposta affermativa a entrambi i quesiti, perchè sul primo Palmi è convinta che la brasiliana sarebbe più adatta ad un palcoscenico come la A1, e sul secondo si dice che dire che Tifanny non dovrebbe giocare in A2 sarebbe come affermare che, avendo le possibilità economiche e logistiche per accaparrarsi le prestazioni di un top player, non sarebbe giusto farlo perchè fuori categoria per la A2. Insomma, equivoco chiarito anche se questa vicenda sarà destinata a creare altre polemiche.