Ecco le pagelle finali di Chievo e Pescara, partita che è terminata al Bentegodi nella 26^giornata di serie A con il risultato di 2-0 che arride ai clivensi, mentre delude i fan dei delfini,dopo le attese create dalla super prestazione offerta dagli abruzzesi contro il Genoa. Uno stupendo gol di Birsa in avvio di gara e la rete ad inizio di ripresa hanno permesso agli uomini di Maran di conquistare i tre punti davanti al proprio pubblico contro un Pescara che sembra aver già esaurito l’effetto Zeman. La squadra del boemo difatti, pur avendo più equilibrio rispetto alla gestione Oddo, non è riuscito a ripetere l’eccellente prova che aveva riacceso le speranze di raggiungere una salvezza che questa sera torna ad essere un lontano miraggio.
Meritata e convincente vittoria della squadra di Maran che con un gol per tempo chiude la pratica Pescara gestendo al meglio l’incontro che ha così regalato ai clivensi la decima vittoria stagionale
Uno o anche due passi indietro dopo la strepitosa vittoria di domenica scorsa contro il Genoa. Zemanlandia sembra già lontano anni luce così come la salvezza che stasera sembra ormai un miraggio vista la deludente prova di oggi nella quale da salvare c’è solamente l’ottima prova dell’estremo difensore Bizzarri.
Gestisce una gara piuttosto fallosa, distribuendo tanti cartellini gialli che hanno comunque permesso al direttore di gara di mantenere il controllo della gara. Non ha mai dovuto prendere decisioni delicate ma ha diretto l’incontro con personalità e sicurezza ben coadiuvato dai suoi collaboratori.
Ecco le pagelle del primo tempo di Chievo-Pescara: 0-0 al termine del primo tempo, vediamo quali sono migliori e peggiori per ciascuna squadra. Rolando Maran conferma il suo classico 4-3-1-2 con Sorrentino (voto 6) estremo difensore, coppia di centrali esperti: Dainelli (voto 6) e Gamberini (voto 6) affiancati sugli esterni da Cacciatore (voto 6) e Gobbi (voto 6). De Guzman (voto 6) è il regista della squadra con Castro (voto 6) e Hetemaj (voto 5,5). Birsa (voto 7) è il classico trequartista che gioca alle spalle del duo d’attacco Meggiorini (voto 5,5)- Inglese (voto 5). Zdenek Zeman si affida come sempre al suo inconfondibile 4-3-3 con Bizzarri (voto 6) tra i pali protetto da una linea a quattro che da destra a sinistra è formata da Zampano (voto 5,5), Stendardo (voto 5,5), Coda (voto 6) e Biraghi (voto 6). Bruno (voto 6) ha vinto il ballottaggio con Brugman per il ruolo di regista affiancato da Verre (voto 6) e Memushaj (voto 6). Tridente d’attacco guidato da Cerri (voto 5), con Benali (voto 5,5) e Caprari (voto 6) che agiscono partendo dalle corsie laterali.
L’eurogol di Birsa sta regalando la vittoria ad una squadra che anche oggi ha dimostrato di non attraversare un gran momento di forma. Il ritmo a cui stanno giocando gli uomini di Maran non è certamente alto ed il Pescara proprio per questo motivo ha sfiorato il pareggio ed è riuscito a rimanere in partita. Il fantasista clivense sta decidendo da solo la sfida del Bentegodi con un eurogol, un tiro a giro dopo aver saltato Benali che non ha lasciato scampo al suo ex compagno di squadra Bizzarri. Sempre velenosi i suoi calci piazzati che mettono in costante pericolo la retroguardia abruzzese. Non viene servito molto dai suoi compagni ma il bomber della squadra clivense fa anche poco per rendersi pericoloso, non si è praticamente mai fatto vedere. Esce nel finale di frazione per uno scontro aereo con Stendardo.
Avvio di gara molto guardingo ed anomalo per una squadra di Zeman, gli abruzzesi hanno avuto la possibilità di pareggiare dimostrando che un aumento nel ritmo potrebbe mettere in difficoltà un Chievo che appare un pò assopito. Il decentramento deciso da Zeman lo ha sicuramente rigenerato, la possibilità di accentrarsi partendo in velocità dalla sinistra è una delle caratteristiche che anche oggi gli hanno permesso di creare qualche pericolo alla difesa avversaria. Ha sul destro la ghiottissima occasione di pareggiare che ha sprecato malamente calciando debolmente addosso a Sorrentino. Zeman gli da fiducia dopo la buona prova col Genoa ma il giovane centravanti viene annullato dai due esperti centrali che gli hanno impedito di contribuire alla manovra della sua squadra. (Marco Guido)
Non deve effettuare interventi complicatissimi ma da sicurezza alla sua squadra, neutralizzando tutti i tentativi degli abruzzesi ed in particolare quello da distanza ravvicinata di Caprari.
Con la sua esperienza riesce a gestire al meglio la retroguardia clivense, annullando dal campo Cerri che non è mai riuscito a creare pericoli in area.
Prova precisa senza sbavature ed errori nella quale ha controllato il giovane Cerri anche con l’esperienza che non manca assolutamente al centrale.
Primo tempo ricco di discese e buoni cross mentre nella ripresa visto anche il vantaggio limita notevolmente le sortite in avanti gestendo senza troppi patemi la gestione della sua corsia di competenza.
Superlativa prova dell’argentino che, oltre al gol segnato a porta vuota, è stato un pericolo costante per la difesa abruzzese. La sua grande qualità ha spesso fatto la differenza sia a metà campo che a ridosso dell’area pescarese. Esce esausto nel finale dopo aver anche corso tantissimo. (IZCO S.V.: Qualche minuto nel finale a gara ormai decisa).
Maran a sorpresa decide di schierarlo nel ruolo di regista e l’olandese sorprende dimostrandosi bravo nel dettare i tempi ma anche utile in fase difensiva visti i tanti palloni recuperati.
Dopo un avvio un pò titubante nel quale ha anche perso un pallone velenoso, cresce alla distanza correndo tantissimo ma andando anche vicinissimo alla rete in due occasioni, nella seconda ha sfiorato il gol con un super tiro da posizione impossibile.
Super gol con una stupenda conclusione a giro che sblocca la gara regalando tanta tranquillità alla sua squadra. Sfiora anche la doppietta nel secondo tempo quando un suo tiro di destro è stato respinto da Biraghi. I suoi calci piazzati sono sempre velenosi. Esce per la standing ovation nel finale. (KIYINE S.V.: Pochissimi minuti per concedere la standing ovation al suo compagno di squadra).
Prova in tutti i modi a segnare invano, prima con una semi-rovesciata che mette fuori poi nella ripresa con una botta a colpo sicuro che il suo ex compagno Bizzarri riesce in qualche modo a respingere. Tanta generosità e assist illuminanti anche nel finale che dimostrano l’importanza e l’intelligenza di questo attaccante fondamentale per Maran.
Il bomber clivense delude le attese, mal servito dai compagni, ha un’unica occasione quando lanciato da Meggiorini perde l’attimo per calciare dimostrando che oggi non era la sua giornata. Deve anche abbandonare il terreno di gioco nel finale del primo tempo per un brutto colpo subito in uno scontro aereo con Stendardo. ( Bella prova del veloce attaccante che ha creato tantissimi pericoli alla compassata retroguardia abruzzese che ha faticato non poco a contenere l’ex Genoa. Ha avuto un’ottima occasione di segnare quando da ottima posizione ha calciato addosso a Bizzarri innescando però il raddoppio a porta vuota di Castro).
Decima vittoria conquistata meritatamente contro un Pescara che arrivava dal roboante successo contro il Genoa che però non ha condizionato la gara dei suoi giocatori che hanno controllato senza eccessivi patemi la gara.
Il grande ex dell’incontro, accolto con una stupenda standing ovation dal suo vecchio pubblico, riesce ad impedire ai padroni di casa di dilagare effettuando tantissimi interventi miracolosi soprattuto in avvio di ripresa quando il forcing clivense è stato notevole.
Oltre a non riuscire mai ad affacciarsi nella metà campo avversaria, fatica a contenere la spinta di Gobbi e Hetemai che riescono a conquistare il fondo con regolarità. Esce ad inizio ripresa per far posto a Crescenzi. (CRESCENZI 6: Entra quando la gara è ormai decisa ma a differenza di Zampano prova a spingersi in avanti facendosi vedere nella metà campo avversaria con regolarità. Zeman difficilmente rinuncerà alla sua spinta nella prossima partita).
Dopo aver contenuto uno spento Inglese nel corso del primo tempo, nella ripresa fatica a contenere la velocità di Gakpè e compagni che riescono a sfondare con regolarità costringendo Bizzarri a tantissimi miracolosi interventi.
Crolla come il suo compagno di reparto nella ripresa quando il Chievo riesce a sfruttare i tanti spazi che gli abruzzesi gli concedono ed i veloci attaccanti di casa lo mettono in evidente difficoltà.
A differenza dell’ultima partita, non riesce mai a conquistare il fondo-campo facendo così mancare i rifornimenti a Cerri che non è mai stato servito dagli esterni. Soffre la spinta di Castro che nella ripresa ha spesso sfondato sul suo lato.
La qualità non manca e a sprazzi la mette in mostra anche oggi ma il numero 7 gioca senza continuità ed un centrocampo compatto ed esperto come quello del Chievo gli impedisce di rendersi utile alla sua squadra.
Non riesce a fare filtro davanti alla difesa e tantomeno riesce ad avviare la manovra degli abruzzesi che oggi hanno totalmente deluso le attese dopo l’ottima prova di domenica scorsa.
Il capitano è uno degli ultimi ad arrendersi, cerca il gol anche nel finale di gara con diverse conclusioni da fuori che sono state regolarmente murate dalla retroguardia gialloblù. Corre tantissimo fino al 93′.
Deludente prova dell’esterno che stava trascinando la squadra abruzzese. Non riesce mai a creare pericoli e a farsi vedere in avanti costringendo mister Zeman a farlo uscire ad inizio ripresa per far posto a Mitrita. (: Gioca solamente 13 minuti, un infortunio lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco) (: Pochi minuti per un altro ex della sfida che entra calciando ottimamente un calcio piazzato).
Poco e mal servito dai suoi compagni di squadra, ha sofferto l’esperienza dei centrali avversari che gli hanno impedito di rendersi utile alla manovra abruzzese. Nel finale spreca una buona occasione da rete che spedisce in curva da ottima posizione.
Nel primo tempo spreca la più ghiotta occasione creata dalla sua squadra quando ha calciato debolmente addosso a Sorrentino da ottima posizione. Dopo aver giocato un discreto primo tempo, sparisce letteralmente dal campo nella ripresa, anche nelle occasioni in cui la sua squadra ha provato a spingersi in avanti nel finale di gara.
L’effetto-Genoa è già finito. La sua squadra fa un passo indietro dopo l’ottima prova di domenica scorsa. Pur avendo un pò più di equilibrio rispetto alla gestione Oddo, oggi gli abruzzesi non sono mai riusciti a tessere una manovra convincente.