Andiamo a vedere a chi sono stati assegnati i voti più alti nelle pagelle di Inter-Roma, il grande posticipo di ieri sera. Cominciamo dai padroni di casa dell’Inter, dove i voti evidentemente non possono essere altissimi ma spicca il 6,5 per il rientrante Mauro Icardi, che senza dubbio il suo dovere l’ha fatto, compreso il gol che per qualche minuto aveva riacceso le speranze dei nerazzurri. Ovviamente però il migliore in campo è stato un giocatore della Roma facilissimo da individuare, cioè quello che indossa la maglia numero 4. Inutile cercare di creare suspence, ci riferiamo naturalmente a Radja Nainggolan e basta avere visto i due gol segnati dal centrocampista belga per capire perché sia stato lui il migliore in campo a San Siro. 



arrivato il momento di dare i voti ai protagonisti del big match della 26^ giornata di Serie A 2016-2017 che ha visto la Roma espugnare il Meazza battendo l’Inter per 3 a 1, con questi tre punti i giallorossi consolidano il secondo posto in classifica rimanendo a -7 dalla Juventus capolista e portandosi a +5 sul Napoli; i nerazzurri si fanno distanziare dall’Atalanta e vengono scavalcati anche dalla Lazio, scivolando in sesta posizione, perdendo un altro scontro diretto dopo quelli con Juventus e Napoli. Riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dall’inizio con Salah che ha tra i piedi la prima palla gol del match facendosi respingere il tiro da Handanovic, a sbloccare la contesa ci pensa Nainggolan che con un gran destro a giro batte il portiere nerazzurro e porta in vantaggio la squadra di Spalletti che difende l’1 a 0 senza correre grossi pericoli con Szczesny che neutralizza le conclusioni di Brozovic e Candreva, nella ripresa i padroni di casa si propongono spesso in avanti ma con un contropiede micidiale la Roma raddoppia con un altro gioiello di Nainggolan che fa doppietta e mette i tre punti in cassaforte. A riaprire momentaneamente la gara ci pensa Icardi che su assist di Perisic accorcia le distanze, a chiudere definitivamente i giochi è Perotti che trasforma il rigore del 3 a 1 dopo che Medel aveva travolto Dzeko all’interno dell’area. Per la Roma un successo importantissimo e una grande iniezione di fiducia in vista del derby di Coppa Italia contro la Lazio.



C’erano tante aspettative su questo big match e le due squadre hanno fatto di tutto per non deluderle, la gara è stata decisa dalle due perle di Nainggolan che nella Scala del calcio strappa applausi a scena aperta.

Un colpo duro alle ambizioni dei nerazzurri che forse oggi perdono definitivamente il treno per la Champions. Le scelte tattiche di Pioli non pagano e i suoi uomini subiscono troppo passivamente le iniziative degli avversari. 

Grande vittoria di autorità per gli uomini di Spalletti che espugnano un campo ostico come quello del Meazza, quando hai in squadra un giocatore come Nainggolan è come se sul terreno di gioco ce ne fossero 13. 



Giudica antisportivo il retropassaggio di Perisic nei confronti di Handanovic (che prende il pallone col braccio) assegnando la punizione a due per la Roma. I padroni di casa protestano per una spallata di Nainggolan ai danni di Gagliardini al momento di ripartire in contropiede prima di segnare il gol del raddoppio. Non sanziona il fallo di Strootman su Eder con il calcio di rigore e nel finale rischia di perdere il polso della situazione.

Ecco i voti del primo tempo di Inter-Roma, posticipo domenicale e big match del 26^ turno di Serie A 2016-2017. Grandi ritmi sin dalle battute iniziali con le due squadre che cercano le rispettive porte avversarie, i giallorossi ci provano per la prima volta con Salah (6,5) che si fa respingere il tiro da Handanovic (6,5), poco dopo a sbloccare la contesa ci pensa Nainggolan (7,5) che elude la marcatura di Gagliardini (5,5), si accentra e libera un destro a giro imprendibile per il portiere nerazzurro che viene scavalcato dalla traiettoria del pallone. Sullo 0-1 arriva la reazione dei nerazzurri con Joao Mario (6) che non trova la porta solamente per il provvidenziale intervento di Manolas (6,5), nei minuti successivi Handanovic nega il raddoppio a Dzeko (6) mentre Icardi (6) si rende pericoloso solamente su calcio d’angolo, la prima frazione di gioco si chiude con la respinta di Szczesny (6,5) su Brozovic (6). I nerazzurri soffrono oltremodo l’iniziativa dei giallorossi con tante sbavature in fase difensiva, da sempre l’anello debole delle squadre allenate da Pioli. Con l’assenza di Miranda tocca a lui guidare la difesa nerazzurra, per adesso è riuscito a neutralizzare Salah impedendogli di inquadrare la porta. Troppo falloso e in un’occasione buca l’intervento in area consentendo a Dzeko di impadronirsi del pallone che proverà a mettere in mezzo per Salah. I giallorossi stanno giocando con grandissima personalità in mezzo al campo nella Scala del Calcio, il gol di Nainggolan è da cineteca e quando attaccano mettono alle corde la difesa della squadra di Pioli. Con un’altra invenzione delle sue sta regalando i tre punti ai giallorossi, il suo è già diventato il gol della domenica. Non ha la stessa spinta propulsiva di Emerson Palmieri sulle fasce. (Stefano Belli)

All’8′ si distende per respingere il destro potente ma non abbastanza angolato di Salah, poco dopo si deve arrendere al gol capolavoro di Nainggolan. Nei minuti successivi nega il gol del raddoppio a Dzeko ma deve nuovamente inchinarsi di fronte a Nainggolan e al tiro dagli undici metri di Perotti.

Fin troppo falloso in qualche frangente, buca un intervento in area lasciando via libera a Dzeko che non riuscirà ad approfittarne, nella ripresa ferma il bosniaco in maniera leggermente più efficace.

Tocca a lui neutralizzare il centravanti più forte del campionato italiano, fa di tutto per sbarrare la strada a Dzeko e Bruno Peres con una serie di interventi quasi commoventi, ma rovina la sua prestazione travolgendo il bosniaco dentro l’area di rigore provocando il rigore a favore della Roma che chiuderà la pratica.

Nei (tanti) momenti di difficoltà si rifugia in fallo laterale o in calcio d’angolo, il continuo pressing dei giallorossi non gli consente di ragionare col pallone tra i piedi.

Ultimamente quando gioca contro la Roma non riesce mai a esprimersi al meglio, anche se a inizio ripresa chiama al dovere Szczesny con una conclusione insidiosa, l’intesa con Eder stasera non è ai massimi storici. ()

La sua marcatura nei confronti di Nainggolan sul primo gol del belga non è proprio delle più asfissianti, perde nettamente il duello con il belga che lo sovrasta fisicamente anche in occasione del raddoppio in contropiede anche se dalle immagini pare che il numero 4 giallorosso si aiuti con una spinta di troppo che sbilancia l’ex-Atalanta.

Poteva fare decisamente di più stasera, non riesce a incidere sul match come vorrebbe lui stesso e il mister.

Rimedia un giallo ingenuo ed evitabile passando il pallone ad Handanovic con una condotta anti-sportiva secondo l’arbitro che lo ammonisce. A inizio ripresa si ritrova tra i piedi la palla dell’1-1 ma la spreca facendosi sporcare il tiro da Bruno Peres, poi fornirà l’assist per il momentaneo 1-2 di Icardi.

Nel recupero del primo tempo mette a dura prova i riflessi di Szczesny calciando da fuori area. (Se non altro prova a darsi da fare, subisce fallo da Strootman dentro l’area, gli estremi per il rigore ci sarebbero ma Tagliavento non se ne accorge, un suo destro viene deviato involontariamente da Candreva e nel recupero viene chiuso dall’uscita di Szczesny)

Sullo 0-1 ha la possibilità di pareggiare immediatamente i conti ma trova sulla sua strada uno stoico Manolas, non riuscendo a rendersi altrettanto pericoloso nelle fasi successive del match. ()

L’argentino torna in campo dopo le due giornate di squalifica, nel primo tempo crea qualche pericolo solamente sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nella ripresa – con la complicità di Perisic – illude i tifosi nerazzurri con il gol dell’1-2 che riporta l’Inter in partita ma solamente per pochissimo, il suo 16^ gol in campionato non porterà punti alla formazione di Pioli.

Approfitta dell’assenza di Miranda (che stasera si è fatta parecchio sentire) al centro della difesa per proporre un modulo speculare rispetto a quello della Roma, l’esperimento non dà i suoi frutti e l’Inter soffre oltremodo le iniziative degli avversari che si aggiudicano il big match anche grazie alle giocate dei singoli.

Molto coraggiosa l’uscita su Joao Mario che non fa in tempo a frenarsi e lo travolge, per fortuna senza conseguenze fisiche, durante il match respingerà le conclusioni di Brozovic e Candreva, anche nel finale sul 3 a 1 non abbassa mai la guardia uscendo su Eder nel recupero.

Si immola per deviare in corner il sinistro di Joao Mario che molto probabilmente sarebbe entrato in porta, partecipa anche alla fase offensiva sfiorando il gol sugli sviluppi di un calcio piazzato.

Si mette subito in evidenza con un gran recupero su Icardi, intercetta quasi sempre i cross degli avversari e quand’è proprio con l’acqua alla gola trova sempre il modo, grazie al mestiere, di cavarsela.

Qualche buon anticipo sugli avversari e un’ottima lettura dei movimenti da parte dei giocatori dell’Inter che gli permette di arrivare sul pallone spesso prima degli altri.

Prova spesso a sfondare sulla fascia destra, nel corso della gara tenta un improbabile coast-to-coast che viene stoppato da Medel. Bravissimo nella ripresa a sporcare il tiro di Perisic che aveva preso la mira a pochi passi da Szczesny. (VERMAELEN SV – Entra al 89′ sul 3 a 1, impossibile per lui fare danni con così poco tempo e con due gol di vantaggio)

Lotta come un leone a centrocampo, e questa non è una novità, batte una punizione a due scagliando il pallone sulla barriera, in fase difensiva buca qualche intervento complicando la vita alla retroguardia giallorossa ma senza compromettere il risultato. ()

Tantissimi i palloni che l’olandese sradica ai giocatori dell’Inter che a centrocampo è ormai tornato la diga che era prima dell’infortunio al ginocchio patito nel 2014. Nella ripresa rischia grosso quando colpisce Eder in area ma viene graziato da Tagliavento che non nota l’irregolarità.

Prende il posto di Emerson che non è al meglio e dunque va in panchina, sostituendo egregiamente il brasiliano senza farlo rimpiangere anche se non ha la sua stessa spinta propulsiva sulle fasce.

L’egiziano si ritrova tra i piedi la prima palla gol del match che viene però neutralizzata da Handanovic, successivamente ci prova con un pallonetto che termina sul fondo, dopodiché mette la sua velocità al servizio della squadra. ( Cerca spesso Dzeko con dei cross e poi trasforma il rigore del 3 a 1 mettendo la parola fine al match)

Questa partita la vince da solo realizzando i due gol con delle perle di rara bellezza, in entrambi i casi rubando palla a Gagliardini anche se sul 2 a 0 il belga si aiuta con una spinta di troppo non sanzionata dall’arbitro che fa infuriare i padroni di casa. Al momento è il centrocampista/trequartista più forte del campionato italiano, o se non altro quello che fa più la differenza.

Il bosniaco ingaggia un duello a tratti epico con Medel che gli rende la vita impossibile nei pressi dell’area di rigore, il numero 9 giallorosso si fa negare la rete del raddoppio da Handanovic ma poi si procura il penalty venendo travolto da Medel che manca il pallone centrando in pieno la gamba dell’avversario.

Questa Roma non teme rivali né in Italia né in Europa, con la vittoria di oggi i giallorossi ribadiscono il concetto che senza la Juventus sarebbero loro a dominare il campionato. Con l’innesto di Perotti al posto di Salah la squadra perde velocità ma ci guadagna in giocate di qualità, saggiamente sostituisce Emerson Palmieri con Juan Jesus, ex-nerazzurro e che dunque conosceva meglio degli altri pregi e diretti degli avversari. (Stefano Belli)