Eccoci puntuali al termine di Chievo-Udinese con il nostro appuntamento dedicato alle pagelle: i voti di tutti i protagonisti della partita valida per la 23esima giornata della Serie A. Al Bentegodi di Verona, Chievo e Udinese siglano un patto di non belligeranza e non si fanno male nell’arco dei novanta minuti di gioco: 0-0 il risultato finale al termine di una gara decisamente avara di emozione e di spunti di interesse. Le due squadre, che si stanno tenendo decisamente alla larga dalla zona retrocessione, hanno davvero poco da chiedere alla classifica e di conseguenza non hanno motivi per giocare con il coltello tra i denti. Tuttavia lo spettacolo regalato al pubblico dagli spalti e da casa è davvero desolante, basti pensare che si è visto solamente una conclusione in porta, e per giunta nel finale, con il colpo di testa di Ali Adnan respinto da Sorrentino. Ritmi bassissimi nella prima frazione di gioco con le due squadre che non hanno alcuna intenzione di scoprirsi, va leggermente meglio nella ripresa quando sia i padroni di casa che gli ospiti provano a fare la partita ma senza grossi risultati, tantissimi errori da parte dei ventidue in campo, di certo non agevolati dalla pioggia incessante che ha reso il terreno di gioco un vero pantano, l’unico sussulto arriva con l’espulsione di Cesar che lascia la formazione di Maran in dieci ma anche con l’uomo in più l’undici di Del Neri non crea chissà quali pericoli. Sta di fatto che Chievo e Udinese si spartiscono la posta in palio, un punto a testa e passa la paura.
stata davvero un’impresa ardua seguire questa gara dall’inizio alla fine senza mai distrarsi o addormentarsi, oggi al Bentegodi si è visto davvero pochissimo. Dopo aver espugnato l’Olimpico di Roma battendo la Lazio nel turno precedente, evidentemente alla squadra di Maran oggi andava bene anche il pareggio, considerando l’atteggiamento prudente e assolutamente non votato all’attacco. Dopo aver battuto il Milan domenica scorsa, passo indietro per gli uomini di Del Neri che pareggiano al termine di una prestazione tutt’altro che esaltante. stata una partita tranquilla anche per il direttore di gara, nulla da dire sull’espulsione di Cesar, le due ammonizioni ci stavano tutte.
Eccoci qui per fare il punto della situazione al termine del primo tempo di Chievo-Udinese con i voti ai protagonisti dopo i primi quarantacinque minuti di gioco. Match francamente inguardabile al Bentegodi tra Chievo e Udinese, le due squadre arrivano all’intervallo sul punteggio di 0-0. Nei primi quarantacinque minuti di gioco è successo davvero ben poco in campo, sia i padroni di casa che gli ospiti si trovano a debita distanza dalla zona retrocessione e dunque oggi hanno poco da chiedere alla classifica, motivo per cui le due formazioni non stanno giocando con il coltello tra i denti. Dopo una lunga fase di studio sia i padroni di casa che gli ospiti provano timidamente ad allungarsi lungo il terreno di gioco, ma senza creare palle gol degne di nota. Da segnalare un tentativo di Pellissier (6) che viene valutato in fuorigioco dall’assistente di Aureliano, in ogni caso Karnezis (6,5) era riuscito ad arrivare sul pallone con una bella parata. Dall’altra parte i più volenterosi sono De Paul (6) e Jankto (6,5), ma neanche loro riescono a creare grossi pericoli dalle parti di Sorrentino (6). I padroni di casa non sembrano avere grossi interessi a fare la partita, giocando su ritmi piuttosto blandi e rendendosi poco pericolosi nella trequarti avversaria. il giocatore che ha fatto vedere la giocata più interessante con il tunnel su Hallfredsson. Il numero 69 appare fin troppo nervoso oggi, rimediando il giallo dopo aver compiuto tre falli in rapida successione. Dopo un inizio timido la formazione di Del Neri allunga leggermente il baricento, anche se la porta di Sorrentino rimane un miraggio. Molto insistente sulle fasce dove cerca spesso di sfondare il muro eretto dalla difesa di Maran. Non ha approcciato la gara nel migliore dei modi, tanti palloni persi dal numero 9 di Del Neri. (Stefano Belli)
Nella prima frazione di gioco non viene mai seriamente impegnato dai giocatori avversari, nella ripresa deve invece prestare molta più attenzione nel respingere l’incornata di Ali Adnan e mantenere blindata la sua porta.
A inizio gara con un intervento molto ruvido intimorisce Thereau facendogli subito capire che dalle sue parti sarà difficile passare.
Nelle battute conclusive del match lascia la squadra in dieci quando, già ammonito, entra in maniera completamente gratuita e cattiva su Matos, consentendo alla squadra avversaria di chiudere con l’uomo in più e darle la possibilità di attaccare con tutti gli effettivi.
Nei pochi momenti in cui è chiamato a intervenire fa valere tutta la sua esperienza chiudendo gli uomini di Del Neri in fallo laterale oppure in corner.
Molto attento in chiusura, quando può si rifugia in calcio d’angolo oppure in fallo laterale interrompendo le iniziative degli ospiti.
Da segnalare un timido tentativo da fuori area con un sinistro in diagonale che manca completamente la porta di Karnezis. ()
Sugli sviluppi di un corner colpisce male il pallone di testa che si perde sul fondo, in fase difensiva è bravo a contenere De Paul sulle fasce.
Con un numero fa passare il pallone tra le gambe di Hallfredsson ma rimane una giocata fine a se stessa.
Prova a dare il là alle azioni offensive del Chievo ma senza successo, cerca di darsi parecchio da fare per passare tra i difensori dell’Udinese con esiti non proprio soddisfacenti.
Si fa subito vedere sulla fascia destra, rischia il giallo per un intervento da dietro inutile su Felipe, poi alla terza infrazione in pochi minuti Aureliano è costretto ad ammonirlo. Il numero 69 è apparso fin troppo nervoso quest’oggi. ( Nel finale ripristina la difesa a quattro dopo l’espulsione di Cesar)
Impegna Karnezis con un sinistro angolato che non gli sarebbe comunque valso il gol visto che l’attaccante era in fuorigioco. Nella ripresa alza bandiera bianca per un problema muscolare. ( È lui a creare il maggior pericolo nell’area di rigore dell’Udinese quando parte sul filo del fuorigioco provando ad involarsi verso la porta di Karnezis che in uscita gli chiude lo specchio)
Il tecnico del Chievo poteva preparare la gara impostano un atteggiamento più spregiudicato, considerando la posizione tranquilla in classifica non sarebbe stato certo un dramma perderla nel tentativo di vincerla.
Nel primo tempo si mette in evidenza con una bella parata (a gioco fermo) su Pellissier nella ripresa è decisivo in uscita su Inglese lanciatissimo a rete.
Si ripresenta in campo con una vistosa maschera sul volto, nessun problema per lui a contenere i centravanti avversari, oggi piuttosto malleabili.
Il centrale brasiliano ha corso davvero pochi rischi limitandosi a fare il proprio dovere e all’ordinaria amministrazione.
Il suo compito è quello di contenere Meggiorni e di innervosirlo, missione compiuta considerando le tante infrazioni commesse dal numero 69 del Chievo.
Se la vede brutta quando si scontra piuttosto duramente con Jankto, per fortuna se la cava solo con una botta ed è in grado di proseguire fino al novantesimo.
Ci prova col sinistro trovando l’opposizione di Radovanovic che mette la palla in calcio d’angolo, troppo prevedibili i suoi passaggi che vengono intercettati facilmente dagli avversari.
Nella prima frazione di gioco sfonda spesso sulla fascia destra ma esagera allungandosi il pallone oltre la linea di fondo, come al solito tende a sgonfiarsi parecchio nella ripresa. ( Provoca l’espulsione di Cesar che entra piuttosto duramente su di lui con la palla lontana)
Prova a fornire qualche spunto sulle fasce ma non si trova mai con De Paul, in fase difensiva come al solito fa valere il suo fisico massiccio contrastando efficacemente i giocatori del Chievo. ( È il giocatore dell’Udinese che va più vicino di tutti al gol, ma sulla sua strada trova Sorrentino che come al solito abbassa la saracinesca)
Prova a far salire la squadra avanzando lungo le corsie esterne, conquistandosi diversi calci piazzati, cerca la porta da lontano mancando il bersaglio. ()
Oggi il centravanti francese non ha trovato il modo di lasciare il segno, neutralizzato dalla retroguardia clivense.
Tanti piccoli errori in fase di gestione della sfera. A inizio ripresa dentro l’area piccola non trova la porta colpendo il pallone di testa su calcio d’angolo, dopodiché non riuscirà ad avere altre occasioni per gonfiare la rete.
Stesso discorso di Maran per il tecnico del Chievo, anche lui ha pensato innanzitutto a non prenderle, limitandosi a contenere le azioni degli avversari anziché proporne di proprie.
(Stefano Belli)