Verona e Benevento pareggiano per 2-2 nel primo anticipo della 24esima giornata di Serie B. Scaligeri in vantaggio con Cissè ma dopo 10 minuti Luppi riporta subito in parità il match. Equilibrio che dura ben poco a causa del gol di Lucioni. Il Benevento pregusta una preziosa vittoria ma nel finale Venuti falcia in area Souprayen causando un rigore solare. Romulo non sbaglia fissando il risultato sul 2-2 finale. Nel prossimo turno il Verona sarà in scena ad Avellino mentre il Benevento ospiterà al Vigorito il Latina.
Pecchia schiera i gialloblù con il 4-2-3-1. Tra i pali Nicolas, linea difensiva composta da Pisano, Caracciolo, Bianchetti e Souprayen mentre in mediana ci sono Fossati e Bruno Zuculini. La zona offensiva vede impegnati Romulo, Bessa e Luppi in supporto di Pazzini, unica punta. Baroni risponde con un modulo speculare. Cragno è protetto da Venuti, Camporese, Lucioni e Pezzi. In mediana ci sono Chibsah e Nicolas Viola mentre in avanti il trio Ciciretti-Falco-Cissè è pronto a rifornire Ceravolo. Dirige lincontro il signor Rosario Abisso, arbitro iscritto alla sezione AIA di Palermo. Assistenti di linea Bottegoni e Baccini, quarto uomo Mainardi. Ciciretti trova una punizione dalla destra dopo pochi secondi. Falco crossa verso il secondo palo, Nicolas c’è e blocca la sfera. Sul ribaltamento di fronte Romulo trova l’occasione giusta per sbloccare il risultato ma si fa sorprendere in fuorigioco. Qualche minuto dopo ci prova Pazzini girando verso la porta un cross errato dalla sinistra. La palla non esce di molto. Arriva intanto il primo cartellino giallo del match. Se lo prende Fossati per fallo su Ciciretti. Le due squadre giocano a viso aperto e al decimo il risultato si sblocca. Karamoko Cissè si allarga sulla destra superando Bianchetti e Souprayen e punisce sul primo palo Nicolas con un tiro forte e preciso. Dopo lo svantaggio la squadra di Pecchia non riesce a reagire. I gialloblù manovrano a lungo cercando un’idea ma il lungo possesso palla non garantisce occasioni da gol. Il Benevento d’altro canto non si scompone rimanendo stretto e compatto, specie quando è in fase di possesso. Il Verona perde molti palloni nella trequarti avversaria ma insiste e al 20esimo trova il pareggio con Luppi. Bruno Zuculini spinge sulla trequarti consegnando palla a Bessa. Tocco per Souprayen sulla sinistra, cross basso e teso per Luppi che in spaccata anticipa tutti e supera Cragno. Il Verona rialza la testa e poco dopo sfiora il gol del sorpasso. Pazzini libera Bessa in area. L’ex Como ci prova con un pallonetto che supera Cragno ma non trova lo specchio. Al 25esimo rete annullata al Benevento. Ciciretti trova Ceravolo che in area, spalle alla porta, scarica per Cissè. Bomba, palo e gol ma l’arbitro ferma tutto per un fuorigioco dubbio di Ceravolo. Poco importa perchè dopo 2 minuti ci pensa Lucioni. Cross in area di Falco da calcio piazzato, la difesa del Verona dorme e Lucioni in spaccata riporta in vantaggio i giallorossi. Errore clamoroso della difesa del Verona in questa occasione. I gialloblù difendono a zona su calcio piazzato ma i due centrali, Bianchetti e Caracciolo, hanno lasciato colpire indisturbato lavversario più pericoloso sulle palle aeree, Lucioni. Dopo il gol subito i gialloblù fanno circolare palla. Pazzini è il più dinamico là davanti. Pisano lo trova con un cross basso ma il tiro che segue è leggermente impreciso. Qualche istante dopo è Pazzini a sfornare un assist. Destinatario Bessa, ma anche questa volta la conclusione termina sui tabelloni pubblicitari. Souprayen e Romulo ci provano da posizione angolata ma nemmeno loro riescono a impensierire Cragno. I giallorossi si chiudono bene provando a non abbassarsi eccessivamente, come richiesto continuamente da Baroni. Nei minuti finali il Verona molla la presa attendendo l’intervallo per riorganizzare le idee.
Nessuna sostituzione, nè da una parte nè dall’altra, al ritorno dagli spogliatoi. In campo per il secondo tempo gli stessi 22 di inizio gara. Ritmo piuttosto basso in questa fase del match. Falco trova uno spiraglio per servire Ceravolo ma la punta ex Reggina e AlbinoLeffe conclude senza crederci più di tanto appena arrivato sul limite dell’area. Nicolas blocca senza particolari problemi. Luppi riceve in area da Pisano e di tacco cerca Souprayen in inserimento alle sue spalle. Ciciretti in versione tornante recupera un pallone importantissimo. Poco dopo il Verona va vicino al gol con Bessa. Il brasiliano trova lo spazio per concludere in area ma il suo tentativo termina fuori di poco. Pecchia effettua il primo cambio: entra Siligardi, esce Luppi. Al 72esimo Karamoko Cissè, in procinto di essere sostituito da Melara, viene ammonito per reciproche scorrettezze assieme a Pisano. L’assistente indica il comportamento aggressivo di Cissè nei suoi confronti e Abisso lo espelle. Baroni infuriato protesta e viene espulso pure lui. Melara alla fine riesce a entrare ma sostituisce Falco. Benevento in inferiorità numerica a un quarto d’ora dalla fine del match. Dopo 5 minuti subito ristabilita la parità numerica. Abisso esibisce il cartellino rosso diretto a Pazzini, reo di aver colpito Cragno in uscita bassa in maniera violenta. Decisione molto dubbia. Pecchia dopo aver perso Pazzini per espulsione inserisce un altro attaccante. Si tratta di Juanito Gomez, subentrato al posto di Fossati. L’argentino viene subito cercato in area ma il filtrante è impreciso e termina tra le braccia di Cragno. Il Verona alza il proprio baricentro spingendo il Benevento nella propria area. La squadra ospite si difende con tutti gli effettivi in campo coprendo tutti dietro la palla. Pecchia inserisce anche un altro attaccante: dentro Cappelluzzo al posto di Eros Pisano. Tra le fila giallorosse entra invece Matera. Gli cede il posto Ciciretti. All’89esimo ingenuità clamorosa di Venuti. Il terzino del Beneventi falcia in area Souprayen causando rigore e prendendosi una sacrosanta ammonizione. Dal dischetto Romulo spiazza Cragno siglando il gol del pari. Il Benevento sostituisce proprio Venuti, inserendo Gyamfi. Nei minuti di recupero il Verona ci prova ma non riesce a rendersi pericoloso. Un punto a testa.
(Francesco Davide Zaza)