Ecco le pagelle finali di Roma-Fiorentina 4-0, nelle quali andiamo a vedere i voti di tutti i protagonisti che sono scesi in campo per il posticipo della ventitreesima giornata di Serie A. La 23^ giornata di Serie A 2016-2017 si chiude con la Roma che asfalta la Fiorentina per 4 a 0, vittoria netta e strameritata per la formazione di Spalletti che ha giocato nettamente meglio rispetto a quella di Paulo Sousa che soprattutto nella ripresa è sparita dal campo combinando solamente disastrosi in difesa. Ma riavvolgiamo il nastro: nel primo terzo di gara la gara è equilibrata, le due squadre si equivalgono sul piano del gioco con Fazio costretto a salvare quasi sulla linea per negare il gol a Chiesa che aveva scavalcato Szczesny con un pallonetto. Col passare dei minuti i padroni di casa alzano il baricentro e guadagnano sempre più campo, dopo che Bruno Peres si divora clamorosamente la palla dell’1 a 0, poco prima dell’intervallo Dzeko sblocca la contesa, da qui in avanti si fa tutto più facile per i centravanti della Roma. A inizio ripresa arriva il raddoppio di Fazio che sugli sviluppi di un calcio piazzato trova l’incornata vincente, dopodiché in campo c’è una sola squadra, quella di Spalletti, anche perché Paulo Sousa sbilancia troppo in avanti i viola con l’ingresso di Ilicic al posto di Maxi Olivera, Dzeko e compagni vanno a nozze con gli spazi in contropiede, Nainggolan cala il tris chiudendo la pratica, e nel finale Astori con un regalo clamoroso regala il pallone della doppietta a Dzeko che fissa il punteggio sul 4 a 0.
La gara di fatto è durata 58 minuti, dopo il 2 a 0 di Fazio abbiamo assistito a un autentico monologo dei giallorossi che hanno letteralmente spadroneggiato banchettando sui resti della difesa viola. Dopo un primo terzo di gara piuttosto equilibrato, i giallorossi escono alla distanza e dopo aver sbloccato la contesa prima dell’intervallo nella ripresa dilagano divorandosi in un sol boccone gli avversari, un 4 a 0 che quasi quasi sta stretto agli uomini di Spalletti. Dopo un incoraggiante primo terzo di gara in cui i viola se la cavano benino nel fraseggio, sui gol di Dzeko e Fazio gli uomini di Paulo Sousa si sciolgono come neve al sole cedendo di schianto, difesa semplicemente imbarazzante nell’ultima mezz’ora con gli errori in serie di Sanchez, Rodriguez, Astori e Tello. Sousa dovrà lavorare parecchio anche sul carattere, sullo 0-2 gli ospiti hanno letteralmente tirato i remi in barca lasciando il palcoscenico alla Roma. Valuta intelligentemente il contatto in area tra Tatarusanu ed El Shaarawy, il portiere viola prende in pieno il pallone e dunque non ci sono gli estremi per il penalty. Volendo essere pignoli, quando Dzeko ruba palla al distratto Astori, si poteva fischiare gioco pericoloso al bosniaco (nell’azione il numero 13 della Fiorentina si farà male).
arrivato il momento di dare i voti relativi al primo tempo di Roma-Fiorentina. Le due squadre sono tornate negli spogliatoi per l’intervallo sul punteggio di 1 a 0 in favore della formazione allenata da Luciano Spalletti. A sbloccare la contesa, a sei minuti dal quarantacinquesimo, ci ha pensato come al solito Edin Dzeko (7) che su assist di De Rossi (6,5) trafigge Tatarusanu (6,5) e sblocca la contesa. Eppure i viola non sono partiti male, gli uomini di Paulo Sousa sono andati subito ad aggredire i giallorossi nella loro metà campo, con il salvataggio deciso di Fazio (6,5) su Chiesa (6) che con un pallonetto aveva scavalcato Szczesny (6). Dopo una prima mezz’ora decisamente equilibrata, la Roma prende in mano la situazione e attacca con Bruno Peres (5,5) che si divora un gol grosso come una casa, mentre Tatarusanu se non altro riesce a negare la doppietta al centravanti bosniaco. I giallorossi faticano ad allungarsi per il pressing dei viola, ma quando quest’ultimo si allenta gli spazi nella trequarti avversaria si moltiplicano per Dzeko e compagni. Anche stasera il bosniaco sta dimostrando di poter spaccare in due le partite da solo, 16^ gol in campionato per lui. Il gol divorato sullo 0-0 grida vendetta, Nainggolan gli aveva servito un cioccolatino extra-fondente. Bene i viola nella prima mezz’ora, nell’ultimo quarto d’ora gli uomini di Paulo Sousa calano e concedono fin troppo agli avversari arrivando a subire il gol. Sicuramente il più intraprendente dei suoi, le sue giocate sono spesso imprevedibili. Emerson Palmieri lo mette davvero in difficoltà sulla fascia sinsitra, e per fermarlo è costretto a spendere il cartellino giallo. (Stefano Belli)
Si fa scavalcare dal pallonetto di Chiesa, per il resto l’estremo difensore polacco non si fa mai trovare fuori posto, nella ripresa non viene mai impegnato dai viola.
Si rivede in campo dopo aver saltato il match contro la Sampdoria, con lui la difesa della Roma ritrova i giusti equilibri non concedendo praticamente nulla agli avversari.
Nega il gol a Chiesa che aveva scavalcato Szczesny con un pallonetto, sempre posizionato bene in difesa, nella ripresa si toglie anche la soddisfazione di firmare la rete del raddoppio come ciliegina sulla torta.
Sempre efficace in chiusura il difensore centrale tedesco che non fa passare nessuno dalle sue parti.
Vuole concedere il bis dopo il gol alla Sampdoria nella precedente gara di campionato ma il suo sinistro a giro sfiora solamente il palo alla destra di Tatarusanu, per poi sbagliare clamorosamente a pochi metri dal portiere viola. Nel secondo tempo dilaga sulla fascia destra senza più nessuno a dargli fastidio come nella prima frazione di gioco.
Nel pre-partita si procura una distorsione alla caviglia che non gli impedisce di essere in campo e di firmare gli assist per i gol di Dzeko e Fazio, nonostante il dolore si rende protagonista di una grande gara. ()
Il centrocampista olandese appare fin troppo nervoso commettendo una serie di falli che alla fine gli costeranno il giallo, va decisamente meglio nella ripresa quando serve l’assist per il tris di Nainggolan.
Avanza spesso sulla fascia sinistra dove mette spesso alle corde Sanchez, in fase difensiva è bravo ad anticipare Chiesa. Nel secondo tempo è semplicemente devastante, sicuramente tra i migliori dei suoi, meritati gli applausi del pubblico.
Suggella un’altra ottima prestazione con il gol del 3 a 0, un tiro al volo sull’assist di Strootman. Sempre pericoloso sui calci piazzati.
Gli manca solamente il gol, per poco non lo trova ma Tatarusanu gli chiude la porta in faccia. Prende sempre parte alle manovre offensive dandosi parecchio da fare. ( Il tecnico Spalletti gli concede una decina di minuti per raccogliere gli applausi del pubblico)
Poco dopo la mezz’ora impegna Tatarusanu col destro, una decina di minuti più tardi aggiusta la mira trafiggendo il portiere rumeno per il 16^ gol in campionato. Dopo aver aperto la contesa la chiude a pochi minuti dal novantesimo firmando la doppietta che gli consente di diventare il nuovo capocannoniere della Serie A.
Oggi non sbaglia assolutamente nulla, merito dei suoi interpreti che in campo danno il 100% senza sbavature, effettua i tre cambi sul 3 a 0 e con i tre punti già in tasca. Undici titolare semplicemente perfetto.
Si prende un bel rischio quando in uscita chiude su El Shaarawy prendendo in pieno il pallone, nei minuti successivi si dimostra reattivo su Dzeko; nega la tripletta al bosniaco, la doppietta a Fazio, in pratica ha evitato che il passivo per i viola fosse ancora più pesante.
Fa parecchia fatica a contenere Emerson Palmieri sulla fascia sinistra e dopo aver rimediato l’ammonizione non ne fa più una giusta arrivando sempre per ultimo sul pallone.
Intercetta facilmente tutti i palloni che provengono dalle corsie esterne, nella ripresa commette una serie di errori assolutamente non da lui con un mucchio di palloni regalati agli avversari, serata no anche per lui.
Nel finale regala il pallone a Dzeko che si può involare per il definitivo 4 a 0, serata da incubo per il numero 13 viola che comunque non era partito male ma col passare dei minuti si smarrisce assieme alla squadra.
A inizio gara sfiora il gol con un pallonetto che scavalca Szczesny ma non Fazio che salva quasi sulla linea, male in fase difensiva quando non va mai a chiudere su Palmieri e Peres mandando Sousa su tutte le furie. ()
Con abilità si procura i calci piazzati e cerca di rimediare come può ai tantissimi errori dei suoi compagni in ripiego, con la barca che affonda è l’unico che prova a rimanere a galla.
Prestazione anonima da parte sua, non riesce a smistare i palloni a centrocampo facendosi annullare da Strootman che lo rende assolutamente innocuo.
Cade spesso nella trappola del fuorigioco che gli tendono i difensori giallorossi. ( Con il suo ingresso in campo la squadra si sbilancia ulteriormente in avanti consegnandosi di fatto agli avversari, il numero 72 non trova mai il modo di mettersi in luce)
Punta spesso Rudiger che oggi però non intende concedere sconti a nessuno, il più intraprendente dei suoi almeno nella prima mezz’ora, sullo 0-2 anche lui getta la spugna e alza bandiera bianca rinunciando a giocare.
Nelle battute iniziali del match spaventa i giallorossi con un tiro ribattuto da Manolas deviato in calcio d’angolo, dopodiché quando la squadra va alla deriva anche lui non riesce a combinare nulla di più.
In assenza di Babacar è lui il terminale offensivo per i viola, a differenza del croato cerca sempre la soluzione personale rinunciando a farsi aiutare dai compagni e in questa maniera rimane isolato diventando assolutamente innocuo per Szczesny e la retroguardia giallorossa.
Semplicemente inconcepibile il primo cambio (Maxi Olivera per Ilicic), in questa maniera i viola si sbilanciano troppo in avanti e i giallorossi sguazzano letteralmente nelle ampie praterie lasciate libere dagli ospiti che soprattutto nell’ultima mezz’ora difendono in maniera imbarazzante combinando una serie di disastri allucinanti.
(Stefano Belli)