Parlare con Kareem Abdul Jabbar, uno dei giocatori di basket più forti di sempre, può essere interessante non solo per gli appassionati di pallacanestro. La sua cultura è immensa: la sua attività di scrittiroe lo conferma. Ma cosa ne pensa degli Stati Uniti d’America l’inventore del gancio cielo? Intervistato da La Repubblica, Kareem non nasconde di essere un convinto detrattore del presidente Trump:”Quando era candidato ho detto che non era nemmeno degno di essere candidato alle Primarie. Figuratevi cosa posso pensare ora che è diventato presidente: lho criticato sul Washington Post. Ma adesso è alla Casa Bianca ed è giusto vedere se le sue performance migliorano”. Al pari di Mohammed Ali, Kareem Abdul Jabbar fu uno dei primi atleti a convertirsi all’Islam. Cosa ne pensa allora dell’Islam? “I musulmani hanno solo un compito: dimostrare che sono bravi cittadini. E devono provarlo al mondo: non possono escludersi da questa missione”.
Pensi a Kareem Abdul Jabbar, mito vivente del basket, e non puoi non pensare al suo mitico gancio cielo. Un gesto nuovo, inventato dal talento di un giocatore che per superare le difficoltà incontrate nell’apprendimento del gioco, come Dick Fosbury nel salto in alto ha deciso di lasciare la sua impronta indelebile nella pallacanestro. La sua partecipazione come relatore per l’Oscar Pomilio Blumm Forum di Pescara, ha rappresentato una ghiotta occasione per La Repubblica, che ha così deciso di intervistare l’ex stella della NBA. Una chiacchierata in cui si sono affrontati temi sempreverdi per gli appassionati della pallacanestro: ad esempio, chi è il più forte giocatore di tutti i tempi? “Impossibile dirlo. Di mezzo ci sono ere differenti e posizioni in campo: io ero un centro, Jordan, per dire, una guardia-ala. Ma Jordan è più o meno forte di me? Non cè risposta”. Ma c’è un giocatore con cui avrebbe voluto confrontarsi oggi? Sicuramente Shaquille O’Neall, un altro dominatore dell’area. Chi avrebbe primeggiato? Nemmeno stavolta Abdul Jabbar si sbilancia:”Purtroppo solo il campo avrebbe potuto stabilirlo: lui era potenza pura, io avevo lastuzia del gancio. Sarebbe stato un bel duello”.