Ieri sera abbiamo assistito a un ottimo derby della Lanterna nonostante poi alla fineabbiamovisto un solo gol quello decisivo di Luis Muriel. Tra i peggiori nelle pagelle c’è sicuramente Isaac Cofie (voto 5), il centrocampista infatti ha perso tantissimi palloni e questo l’ha portato ad essere costretto a fare troppi falli e a prendere un giallo che poi diventa anche pericoloso. Gioca infatti condizionato dall’ammonizione e non riesce ad azzeccarne mai una. Il Genoa esce sconfitto anche perchè ha perso in mezzo al campo dove anche Ntcham (voto 5.5) poteva fare di meglio. Da un suo errore arriva la rete della squadra blucerchiata, sbaglia infatti un passaggio nei confronti di un altro calciatore in forte difficoltà ieri sera e cioè Munoz (voto 5.5). 



Ieri sera si è giocato il derby della Lanterna Genoa-Sampdoria, gara vinta 1-0 dai blucerchiati grazie a una rete di Luis Muriel. Nonostante il risultato è stata una partita equilibrata e giocata con grande intensità da entrambe le parti. Tra i padroni di casa si è distinto Mauricio Pinilla (voto 6) che nonostante alcuni errori di troppo sotto porta ha dimostrato di avere grande volontà e tecnica. L’attaccante cileno però non è bastato alla squadra di Andrea Mandorlini per portare dei punti a casa. Dall’altra parte ovviamente il migliore è stato Luis Muriel (voto 7.5) che è stato determinante per la vittoria della squadra ospite con una giocata da grande campione. Aveva sfiorato la rete anche in precedenza con una giocata che ha dimostrato ancora una volta tutte le sue qualità. La differenza insieme al colombiano l’ha fatta anche Schick che entrato in campo nella ripresa ha sicuramente sparpagliato le carte in tavola con grande velocità e tecnica.



Erano 57 anni che la Sampdoria non vinceva entrambi i derby di campionato, a sfatare il tabù ci ha pensato Giampaolo che si aggiudica anche la stracittadina di ritorno battendo di misura il Genoa per 1 a 0: quinta vittoria in sette gare per i blucerchiati che si portano a un solo punto dalla Fiorentina, prima sconfitta per la gestione Mandorlini anche se i grifoni non avevano certamente nulla da temere per quanto riguarda il discorso salvezza. Gara tatticamente bloccata nella prima frazione di gioco con gli ospiti che non hanno saputo trovare la porta né con Muriel né con Quagliarella, i padroni di casa vanno decisamente più vicini al gol con Pinilla che costringe Viviano a un intervento davvero impegnativo per mantenere la sua porta inviolata. Nella ripresa il copione non cambia più di tanto anche se i blucerchiati aumentano la pressione nella trequarti avversaria colpendo la traversa con Muriel, mentre dall’altra parte Ntcham non impensierisce in alcun modo Viviano. La svolta arriva al 70′ quando Ntcham sbaglia il passaggio in orizzontale per Munoz che si fa soffiare il pallone proprio da Muriel che punta Lamanna e col destro mette la palla nell’angolino sbloccando così la contesa. Non pervenuta la reazione del Genoa che rischia di incassare lo 0-2 con lo scatenato Schick che fa sudare freddo i difensori di Mandorlini, al triplice fischio parte la festa della Sampdoria mentre i giocatori del Genoa lasciano il campo tra le lacrime.



Match piuttosto equilibrato nella prima frazione di gioco con poche occasioni sia da una parte che dall’altra. Il copione non cambia neanche nella ripresa, ci vuole l’errore in fase difensiva del Genoa per consentire a Muriel di trovare la giocata vincente con la quale ha deciso la stracittadina.

Prima sconfitta per la gestione di Mandorlini, partita esemplare in fase difensiva finché non è arrivato l’errore congiunto di Ntcham e Munoz che hanno servito il gol-vittoria su un piatto d’argento a Muriel. 

I blucerchiati si sono aggiudicati questo derby sapendo approfittare al meglio dell’unico vero errore degli avversari, a fare la differenza anche i cambi con Schick e Praet che hanno dato parecchio da fare alla difesa del Genoa. 

Nulla da puntualizzare per quanto concerne la sua direzione di gara, ha saputo gestirla molto bene anche sul piano nervoso, fatta eccezione per qualche scintilla tra Viviano e Pinilla.

Andiamo a scoprire i voti relativi al primo tempo di Genoa-Sampdoria, derby della Lanterna valido per la 28^ giornata di Serie A 2016-2017: le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 0-0. Primi quarantacinque minuti di gioco piuttosto bloccati dove prevale la paura di perdere da parte di entrambe le squadre, il primo che prova a rompere gli indugi è sicuramente Muriel (6,5) che dal limite libera il destro col pallone che termina di poco a lato, ma sono i padroni di casa ad avere la palla gol più nitida con Pinilla (6,5) che, servito da Simeone (6), calcia di prima intenzione trovando l’opposizione di Viviano (7) che col piede salva la Samp dallo 0-1. Nei minuti successivi Bruno Fernandes (6) su calcio di punizione non riesce a scavalcare la barriera mentre Quagliarella (6), dopo aver agganciato un pallone che sembrava ormai perso, calcia in girata col sinistro al volo mancando il bersaglio grosso, rimane comunque apprezzabile la giocata da parte del numero 27 blucerchiato. Gli uomini di Mandorlini pensano prevalentemente a stoppare le iniziative degli avversari anche se vanno molto vicini al gol con Pinilla. Un vero lottatore a centrocampo, è davvero difficile per i blucerchiati spuntarla con lui. Perde tanti palloni e in fase difensiva appare un po’ troppo timoroso e impacciato. Fatta eccezione per un paio di conclusioni di Muriel e Quagliarella che hanno mancato la porta, i blucerchiati hanno prodotto ben pochi pericoli dalle parti di Lamanna. Con una gran parata su Pinilla evita lo 0-1 ai suoi. Tanti errori in fase di impostazione, molti palloni giocati male o certamente non nel migliore dei modi. (Stefano Belli)

Nel primo tempo l’unico a spaventarlo è Muriel con un destro che si perde di pochissimo a lato, nella ripresa il colombiano riesce a trafiggerlo e a scavalcarlo, a differenza di Viviano non compie parate decisive.

Ingaggia un duello con Quagliarella che dura praticamente per 90 minuti, talvolta lo contrasta efficacemente ma in qualche altra occasione la sua marcatura lascia a desiderare. Assieme a Ntcham regalerà il pallone a Muriel che ringrazia per il favore e andrà a decidere questo derby.

Quando sbaglia l’argentino cerca umilmente di rimediare, tocca a lui dare il via alle manovre offensive dei grifoni con lanci lunghi o passaggi di prima, oggi la sua esperienza non è bastata per evitare il KO, se non altro è bravo a fermare Praet lanciato a rete (con la complicità di Lamanna che evita il corner).

Bravo a farsi trovare pronto quando Muriel sbaglia l’aggancio del pallone allungandoselo troppo, con il numero 24 che lo va a recuperare, emblematiche le sue lacrime al termine della gara quando viene pesantemente contestato dai suoi stessi tifosi.

Fa sentire la sua spinta sulla fascia destra, si occupa di battere i calci piazzati e i tiri dalla bandierina, qualche volta va anche al tiro venendo sempre murato dai difensori avversari. ()

Dopo aver segnato due nelle precedenti due gare entrando dalla panchina, oggi Mandorlini in barba a ogni scaramanzia lo schiera dall’inizio, sarà lui a originare il gol della Samp con lo sciagurato passaggio in orizzontale per Munoz che si fa poi soffiare il pallone da Muriel. ()

Perde tanti palloni e nel tentativo di rimediare si fa ammonire commettendo fallo, ne azzecca davvero poche stasera, forse sentiva fin troppo questo derby e sul piano nervoso ha sbagliato decisamente l’approccio alla gara (Non riesce a dare la scossa alla squadra nel finale)

Lo svedese si sacrifica molto in fase difensiva dando una grossa mano alla retroguardia del Genoa, un tentativo di tiro per lui neutralizzato da Regini.

In fase difensiva dimostra di essere – come al solito – un cliente molto scomodo per i blucerchiati, provoca l’ammonizione di Sala che lo travolge, l’unico a essere ancora fresco nel finale e l’ultimo ad arrendersi quando prova a servire Simeone, anticipato dall’uscita di Viviano.

A inizio gara riceve palla molto frequentemente da Pinilla, il figlio del Cholo ricambia il favore regalando al cileno quello che poteva essere il pallone dell’1 a 0 se non fosse stato per la gran parata di Viviano, poi si spegne e lo rivede solamente nel finale quando manca l’appuntamento con il tiro facendosi anticipare dal portiere avversario.

Cerca spesso Simeone, quando ha la possibilità di calciare direttamente in porta non se la fa sfuggire ma trova sulla sua strada un ottimo Viviano con il quale ci saranno storie tese nel finale.

Stasera il tecnico pensa più che altro a limitare i danni, stava quasi riuscendo nell’impresa di strappare il pari, poi è arrivata la frittata combinata da Ntcham e Munoz che spianano la strada al gol di Muriel. 

Timbra il cartellino con una parata straordinaria – di piede – su Pinilla, nella ripresa fa nuovamente buona guardia tra i pali bloccando il destro di Ntcham e poi nel finale anticipa Simeone in uscita, l’unico neo l’ammonizione dopo lo screzio con Pinilla, un cartellino giallo pesante visto che era diffidato e salterà la prossima gara con la Juventus, con Puggioni che avrà un’altra grossa occasione per mettersi in evidenza.

Si fa ammonire nel tentativo di contrastare Laxalt che gli aveva preso il tempo e lo stava per lasciare sul posto, si tratterà comunque dell’unica sbavatura in una gara ordinata dove fa il suo dovere in mezzo alla difesa.

Interviene quasi sempre puntualmente colpendo prima il pallone, molto bene anche nei raddoppi di marcatura.

Fa buona guardia sulle palle alte, sempre pronto a chiudere in corner gli avversari per impedirgli di nuocere nell’area di rigore blucerchiata.

Anche nei momenti più critici trova sempre il modo di sfangarla scaricando il pallone su Viviano oppure depositandolo in angolo o in fallo laterale, determinante nel ribattere la conclusione di Hiljemark che avrebbe impensierito Viviano.

Alimenta le azioni d’attacco della Samp dando una mano a Muriel e Quagliarella, fondamentale anche in fase difensiva quando aiuta Regini a contrastare Lazovic.

Ci prova dalla distanza con un destro assolutamente innocuo per Lamanna, poco appariscente a centrocampo dove si occupa dello smistamento e recupero dei palloni.

Tanti errori in fase di impostazione, quando ha il pallone tra i piedi viene fermato con fin troppa facilità da Laxalt, nei passaggi è tutt’altro che preciso e si fa anche ammonire quando entra quasi a martello su Hijlemark, calcia da fuori area con un tiro troppo centrale per dare grattacapi a Lamanna.

Non riesce a chiudere i triangoli con Muriel, si rende pericoloso solamente su calcio piazzato senza trovare il modo di scavalcare la barriera del Genoa. ( Assieme a Schick mette alle corde la difesa del Genoa, in particolare Burdisso che deve immolarsi con tutto il corpo per fermarlo e non farlo andare al tiro)

Poco dopo la mezz’ora prova a incantare la sponda blucerchiata del Ferraris agganciando un pallone quasi impossibile e calciando in girata al volo col sinistro mancando la porta, sarebbe stato un gol meraviglioso. Ci riprova nella ripresa senza fortuna, prestazione comunque generosa. ( – Semina letteralmente il panico nella difesa del Genoa con una serie di accelerazioni davvero impressionanti, per poco non trova il gol del raddoppio che chiuderebbe i conti prima del novantesimo)

Il primo dei blucerchiati a spaventare Lamanna con un destro dal limite che si spegne sul fondo dopo aver sfiorato il palo, a inizio ripresa il colombiano al termine di una grande azione stampa il pallone sulla traversa, poi trova finalmente il gol rubando palla a un distratto Munoz e battendo Lamanna col destro, sarà lui a decidere questa stracittadina. ()

Con lui Muriel è definitivamente rinato dopo un anno di appannamento, sull’1 a 0 è bravo a inserire gli uomini giusti per tenere il Genoa lontano dalla sua trequarti, anche se nella prima frazione di gioco non era riuscito a trovare il bandolo della matassa per mettere in difficoltà i cugini. (Stefano Belli)