Non potevamo esimerci dal dare i voti ai protagonisti di Lazio-Torino, partita che ha chiuso il programma della 28^ giornata di Serie A 2016-2017 e che ha visto i biancocelesti imporsi per 3 a 1: la formazione di Simone Inzaghi si riprende il quarto posto in classifica con la quarta vittoria in consecutiva, perde ulteriormente terreno la squadra di Mihajlovic che scivola in decima posizione, scavalcata anche dalla Sampdoria. Già nella prima frazione di gioco i padroni di casa vanno vicini al gol con Immobile che in ben tre occasione non riesce a prendere bene la mira e a trovare il modo di trafiggere Hart, dall’altra parte del campo i granata producono solamente un paio di pericoli con Belotti e Iturbe che non impensieriscono più di tanto Strakosha. Nella ripresa la partita si accende con le squadre che si allungano e giocano entrambe per i tre punti, a trovare il gol per prima è la Lazio è Immobile che grazie al cross di Basta (sporcato da Moretti che mette fuori causa Hart) realizza il suo 17^ gol in campionato, come al solito in situazione di svantaggio il Torino si sveglia e si rimette in carreggiata con Maxi Lopez che di testa sovrasta Milinkovic-Savic e pareggia momentaneamente i conti. A questo punto Inzaghi effettua la mossa decisiva con l’innesto di Keita che nel giro di pochi minuti si inventa un gioiellino di rara bellezza: destro a giro da fuori area che non lascia scampo ad Hart, nemmeno il tempo di riorganizzarsi e gli ospiti ricevono il colpo di grazia da Felipe Anderson che in contropiede fissa il risultato sul 3 a 1.
Match poco spumeggiante nella prima frazione di gioco, decisamente più vivace nella ripresa con entrambe le squadre che trovano il modo di gonfiare la rete, alla fine la spuntano i biancocelesti che sul filo di lana regalano un dispiacere a Mihajlovic.
Altri tre punti meritati per la formazione di Simone Inzaghi che nei momenti più critici e delicati può sempre affidarsi alle giocate dei singoli per risolvere le partite. Vittoria impreziosita dal fatto che arriva contro una squadra che di solito, una volta in svantaggio, rimonta e poi non va più sotto.
Proprio nella fase decisiva del match i granata, che avevano anche annullato lo 0-1 iniziale, si sciolgono e cadono sotto i colpi di Keita e Felipe Anderson. Un fatto anomalo considerando che poi gli uomini di Mihajlovic chiudevano le gare sempre in crescendo, cosa che stasera non è avvenuta.
Nessun episodio controverso o grave errore di valutazione commesso dalla squadra arbitrale, fatta eccezione per un fuorigioco fischiato a Lukaku in realtà inesistente.
Eccoci qui con i voti del primo tempo di Lazio-Torino, partita che chiude il programma della 28^ giornata di Serie A 2016-2017, le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 0-0. Come da pronostico sono i biancocelesti a fare la partita anche se agli uomini di Simone Inzaghi manca la giusta cattiveria sotto porta per gonfiare la rete, Immobile (6) ha almeno tre occasioni per sbloccare la contesa ma non riesce mai a inquadrare la porta di Hart (6) che assieme a Rossettini (7) fa del suo meglio per impedire al numero 17 locale di segnare alla sua ex-squadra. Lazio sicuramente più intraprendente del Torino che sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Iturbe (5) ha avuto comunque modo di creare qualche grattacapo a Strakosha (6) con Belotti (6) che non è riuscito a trovare l’appuntamento con il pallone nell’area piccola. Da segnalare l’infortunio di Radu (6) che ha preso un duro colpo alla schiena, al suo posto Lukaku (6); anche Biglia (6) ha rischiato di dover uscire anzitempo dal campo per una botta al ginocchio sinsitro che non gli ha comunque impedito di proseguire nonostante il dolore. I biancocelesti fanno la partita senza troppa convinzione, gli uomini di Inzaghi creano qualche occasione in più ma la superiorità rispetto al Torino non è poi così ampia. Stasera il brasiliano sembra più ispirato dal solito anche se con un pizzico di cattiveria in più sarebbe veramente devastante. Viene pescato spesso in fuorigioco, non riesce a rimanere allineato alla difesa del Torino. Gli uomini di Mihajlovic pensano soprattutto a non prenderle per poi ripartire in contropiede, cercando di sfruttare il momento d’oro di Belotti. Una granitica certezza per la difesa granata, con lui nei paraggi per i giocatori della Lazio è durissima trovare la porta di Hart. Tanti palloni persi e giocati male, mette KO Radu e sebbene su calcio piazzato sfiori il gol il paraguaiano dimostra di non essere entrato in partita. (Stefano Belli)
Esce dai pali per intercettare lo spiovente di Ljajic da calcio piazzato, blocca senza problemi la conclusione da lontano di Benassi, si fa scavalcare dal colpo di testa di Maxi Lopez.
Sarà lui a fornire l’assist per l’1 a 0 di Immobile, con la complicità di Moretti che sporca il pallone mettendo fuori causa Hart, sempre preziosissimo in fase di possesso.
Qualche passaggio sbagliato a inizio gara per l’olandese che non era in ottime condizioni fisiche ed esce piuttosto malconcio dal campo al termine del primo tempo, per precauzione Inzaghi non lo ripropone nella ripresa. ( Fa il suo dovere senza mai deconcentrarsi, impedendo agli attaccanti del Torino di trovare la porta)
Con un ottimo intervento in scivolata ferma Iturbe lanciato in contropiede, nel finale sull’1-1 potrebbe portare di nuovo in vantaggio la Lazio ma manca l’impatto col pallone a un metro dalla porta.
L’esterno rumeno prende una botta alla schiena da Iturbe e il forte dolore gli impedisce di rimanere in campo. ( Tiene ingenuamente in gioco Belotti sul calcio piazzato di Iturbe che per poco non trova la porta, anche stasera dimostra di essere più portato alla fase offensiva, qualche incertezza per lui quando deve difendere)
Da segnalare un suo ottimo recupero nei confronti di Iturbe con il quale arresta un suo contropiede, cerca la porta in prima persona spedendo il pallone direttamente sul fondo e andandoci davvero vicino di testa, un’autentica diga a centrocampo.
Viene messo KO da Iturbe che lo colpisce duramente al ginocchio sinistro, fortunatamente solo una forte contusione per l’argentino che tiene duro fino a metà del secondo tempo. ( I grandi campioni spaccano la partita in due al momento giusto, ed è esattamente quello che fa il senegalese – ancora una volta decisivo entrando dalla panchina – che regala i tre punti alla Lazio con un destro a giro da fuori area imprendibile per Hart, si lascia anche andare a un’esultanza un po’ polemica nei confronti della società e dei tifosi che ultimamente lo avevano contestato per il suo comportamento fuori dal campo)
Stasera il centrocampista serbo commette parecchi errori più del solito, evidentemente comincia ad accusare la stanchezza dopo una stagione in cui ha sempre giocato, e ad alti livelli. Sul gol di Maxi Lopez si fa sovrastare dal centravanti del Torino, lui che di solito sulle palle alte è sempre imprevedibile. Un passaggio a vuoto, alla sua età, ci può stare, inoltre a Cagliari non ci sarà perché era diffidato e si è fatto pure ammonire.
Stasera il brasiliano sembra piuttosto ispirato: semina gli avversari sulla fascia destra, prova a servire Immobile con assist talvolta geniali (specie quello di tacco), ma troverà quel pizzico di cattiveria in più che serve per lasciare il segno solamente al 90′ quando chiude la pratica con il gol del 90′, meglio tardi che mai.
Prova subito a punire la sua ex-squadra nel primo tempo con almeno tre occasioni che non riesce a sfruttare, poi nella ripresa trasforma in oro il cross di Basta e deposita il pallone in rete per l’1 a 0, 17^ gol in campionato per il centravanti biancoceleste vince il duello personale con Belotti, rimasto a bocca asciutta.
La linea difensiva del Torino lo lascia sempre davanti, il bosniaco inoltre non è sempre precisissimo nei cross e non è esente da errori nelle fasi di possesso e non possesso.
Anche stasera il tecnico della Lazio, quando la gara sembrava mettersi su un binario morto, tira fuori dal cilindro Keita che da solo vince la partita e consente ai biancocelesti di rimanere al quarto posto in classifica. Non era facile azzeccare l’ultimo cambio che aveva a disposizione, e soprattutto la tempistica con la quale effettuarlo.
Impreciso nei rinvii, in almeno due occasioni regala la rimessa laterale alla Lazio ma è bravo a neutralizzare Immobile con l’aiuto di Rossettini. Nel secondo tempo verrà trafitto per tre volte, la prima viene messo fuori causa da Moretti che sporca il cross di Basta regalando il pallone a Immobile, sulla perla di Keita non poteva fare nulla così come sulla conclusione vincente di Felipe Anderson.
Si oppone strenuamente contro la sua ex-squadra nella quale è cresciuto e ha mosso i suoi primi passi nel calcio professionistico, non si contano le conclusioni ribattute, i passaggi intercettati e i cross messi in angolo o in fallo laterale.
Autentico tuttofare nella retroguardia granata, diventa un’autentica spina nel fianco per Immobile, Felipe Anderson e Keita, parandosi sempre davanti ai tre centravanti della Lazio, peccato che molli nel finale, fiaccato dalla stanchezza dopo aver speso tanto.
Ci vuole tutta la sua esperienza e la sua scaltrezza per arginare l’irruenza di Felipe Anderson, tuttavia sull’1 a 0 di Immobile c’è il suo zampino, è lui infatti a sporcare il cross di Basta spiazzando Hart e dando via libera a Immobile.
Fa parecchia fatica a marcare Felipe Anderson, col passare dei minuti prende le misure ai giocatori della Lazio e sa disimpegnarsi alla grande la maggior parte delle volte.
Dalla distanza testa i riflessi di Strakosha che in tuffo blocca il suo destro, tanti errori in fase di manovra e fraseggio, stasera poteva decisamente fare di più.
Recupera qualche pallone e costringe al fallo più di qualche giocatore della Lazio, ma il suo apporto in fase offensiva poteva essere maggiore.
Marca a uomo Biglia cercando di tenere il centrocampista argentino il più lontano possibile dall’area di rigore avversaria, tuttavia la sua prestazione non convince pienamente Mihajlovic che dopo l’intervallo lo terrà in panchina. ( Torna a giocare dopo l’infortunio ai legamenti del ginocchio che lo ha tenuto ai box per quasi 6 mesi, non ha ancora il ritmo gara e quindi va maggiormente apprezzata la sua prestazione)
Primo tempo gravemente insufficiente per l’attaccante paraguaiano che non ne azzecca una e per poco non azzoppa Biglia dopo aver messo KO Radu in uno scontro precedente. Decisamente meglio nella ripresa quando batte la punizione che porterà al momentaneo pari di Maxi Lopez. ()
Al 28′ manca l’impatto col pallone sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Iturbe, nei minuti conclusivi prova a lasciare il segno dribblando un paio di avversari e andando al tiro col pallone che scuote l’esterno della rete. Stasera non trova il gol ma avrà modo di rifarsi sicuramente nelle prossime gare.
Prima dell’intervallo prova a spaventare Strakosha ma il suo tiro non sortisce alcun pericolo per la retroguardia della Lazio, su azione non riesce a creare pericoli e le sue giocate sono troppo prevedibili per portare a qualcosa di buono. ( Entra e segna il gol dell’1 a 1 che vanifica il vantaggio iniziale dei biancocelesti, bravissimo a sovrastare Milinkovic-Savic colpendo di testa il pallone che scavalca Strakosha e termina nell’angolino, peccato per i granata che non basta per evitare il KO)
Il tecnico serbo stasera pensa a concedere meno spazi possibili a una squadra che sa rendersi molto pericolosa quando ha ampi varchi a disposizione (tantissimi i tiri ribattuti e respinti), ci riesce per 87 minuti arrendendosi solamente alla giocata geniale di Keita, l’1-3 di Felipe Anderson arriva a tempo praticamente scaduto e con gli schemi che ormai sono saltati. (Stefano Belli)