Juventus-Porto termina 1-0 e la qualificazione al prossimo turno di Champions, mai veramente in dubbio nell’arco di questo doppio confronto, ora è in archivio per Allegri! Nel finale tanto giro palla e pochissime emozioni: unico vero scossone al minuto 82, con incursione in area juventina di Diogo Jota, impreciso però nel pallonetto, sull’esterno della rete… Poco o nulla da segnalare nell’altra area, con gli spunti di Pjaca e Higuain senza esito. In realtà la mente del tecnico e della squadra bianconera probabilmente già volava verso Nyon, dove venerdì si svolgerà il sorteggio dei quarti di finale, senza teste di serie e dunque ancor più intrigante. Più prosaicamente – e per togliere ulteriore peso dalle spalle di Buffon & co, in vista delle partita pesanti d’Europa – parte del pensiero si sarà indirizzato già verso la trasferta di Marassi, dove la Juve giocherà domenica pomeriggio, per chiudere ancor più ermeticamente il discorso-Scudetto. Che già è decisamente “segnato”…



Juventus-Porto 1-0 quando siamo entrati negli ultimi minuti della sfida dello Stadium ed Allegri ha inserito anche Barzagli per Benatia, per nuovi problemi muscolari del marocchino, da valutare quanto a condizioni fisiche (in previsione Samp) nella giornata di domani. Per Espirito Santo invece Diogo Jota al posto di Brahimi ed Otavio per Torres. Vicinissima al bis la Juve in almeno due occasioni: bravo Pjaca nello stop-e-tiro al minuto 60, con tiro a pelo d’erba, fuori di poco; poi combinazione Dybala-Higuain, con filtrante in area per il Pipita, che controlla e calcia in diagonale sul secondo palo. Sfiorandolo. Tutto tranquillo e facile per i padroni di casa, che al netto delle distrazioni di cui si diceva anche nel precedente aggiornamento, stanno portando a casa senza brividi la gara. Ci “scappa” anche qualche intervento duro di tanto in tanto, per tenere alto il tono agonistico del match: in particolare non simpatico il fallo di Marcano su Mandzukic poco fa, con il croato lento nel rialzarsi ed assorbire la botta… Poi spazio all’ultima sostituzione, Rincon per Dybala, fuori tra gli applausi!



È ripartita con la prima sostituzione della serata, operata da Allegri: in campo Pjaca (in gol all’andata) al posto di Cuadrado. Risposta di Espirito Santo con Boly per Andrè Silva. Subito brividi veri in avvio: tentativo di autogol di Danilo al 50°, con un colpo di testa in tuffo all’indietro, parato da Casillas sulla linea di porta; sul ribaltamento di fronte, brutto errore di Benatia a liberare Soares al tiro, con grande imprecisione però da parte del brasiliano. Palla fuori. Urla Allegri dalla panchina, per evitare un calo di tensione che è davvero un rischio concreto, visto come si è messa la serata. Sembra comunque impossibile per il Porto riaccendere una fiammella, quella della qualificazione, tenuta viva per ora solo dagli errori di leggerezza di difesa e centrocampo bianconeri. Si resta sul vantaggio di 1-0 della Juve allo Stadium, attesi sicuramente altri cambi da parte del tecnico livornese, per “strigliare” i suoi!



Juventus-Porto 1-0 a fine primo tempo, restano 45 minuti di attesa per la Juve e poi sarà ufficiale il passaggio ai quarti di finale! I portoghesi non giocano male e sono intraprendenti ma assolutamente poco pericolosi negli ultimi 30 metri di campo…Nel finale di frazione ammonito Layun, dopo il giallo iniziale a Cuadrado: una situazione disciplinare che, giocando i due l’uno contro l’altro, accende il mismatch. Giallo anche per Andrè Andrè tra le fila ospiti. E’ stato Mandzukic a sfiorare il gol al 39°, con un colpo di testa – su assist dalla bandierina di Dybala – uscito per questione di centimetri, oltre il secondo palo. Poi l’episodio che di fatto chiude o quasi la sfida: rigore per la Juventus, tocco di mano in area piccola di Maxi Pereira su tiro di Higuain, rosso per lui e penalty per i padroni di casa. Trasformato da Dybala, senza indugio. Discesa pura, in vista del secondo tempo, con passaggio del turno sempre più vicino!

Juventus-Porto 0-0 alla mezzora del primo tempo ma dopo un avvio determinato dei padroni di casa, ora è la squadra di Espirito Santo a fare la partita, mettendo non poco in difficoltà la Juve! Lunghe (a volte lunghissime) azioni palla a terra e in orizzontale dei portoghesi, al tiro sono in un paio di occasioni con Soares ma che costringono i bianconeri tutti dietro la linea del pallone. E nella propria metà campo… Non esattamente un’abitudine, allo Stadium! Buffon in ogni caso non è molto impegnato, come del resto Casillas nell’altra area. L’ex portiere del Real ha bloccato un buon colpo di testa di Mandzukic – al minuto 22 – in posizione centrale e poi è stato anticipato qualche giro di lancette dopo da un grande intervento aereo di Felipe, a bruciare Higuain. E lo stesso Casillas. Si resta dunque sul pari senza reti dopo 30′ di gioco allo Stadium, partita in equilibrio!

È iniziata con gli ospiti alti in pressing ma con la Juve a fare il match: prima occasione per Higuain, una girata sul fondo senza preoccupazioni serie per Casillas; poi fiammata di Dybala, con stop a seguire di testa e destro altissimo, dall’interno dell’area portoghese! Tutto nei primi 3′ di gioco. Dall’altra parte ospiti che cercano spesso in verticale gli inserimenti di ‘Tiquinho’ Soares ma con pochissimi spazi per provare la conclusione. Chi sembra invece scatenato (anche) al tiro è Dybala, che ha subito bissato il primo tentativo, con un mancino volante su servizio perfetto di Mandzukic in assistenza. Palla larga oltre il secondo palo. Atteggiamento giusto per i padroni di casa, spinti anche da uno Stadium pieno in ogni ordine di posto. Ma il Porto vuole credere nel miracolo e mette pressione ai portatori di palla bianconeri…

Ci siamo: è finita la lunga attesa per Juventus-Porto e adesso si gioca. Massimiliano Allegri e i bianconeri difendono i due gol di vantaggio maturati al Do Dragao e lo fanno con una squadra annunciata come si vede dalle formazioni ufficiali: Dani Alves e Benatia vincono il ballottaggio con Lichtsteiner e Chiellini, Khedira ha la meglio su Pjanic per affiancare Marchisio in mediana, davanti ci sono i “magnifici” quattro con i rientri di Cuadrado e Mandzukic, che non hanno giocato contro il Milan. Il Porto sceglie il 4-3-3 confermando per dieci undicesimi (l’eccezione è Telles, squalificato) la formazione che ha vinto 4-0 sul campo dell’Arouca in campionato: André Silva e Brahimi supportano Francisco Soares nel tridente, André André e Oliver Torres titolari in mediana con Danilo Pereira. Siamo dunque pronti a vivere le emozioni di Juventus-Porto: il calcio d’inizio è alle ore 20:45, leggiamo nel dettaglio le formazioni ufficiali e poi tuffiamoci nell’atmosfera del campo. : 1 Buffon; 23 Dani Alves, 4 Benatia, 19 Bonucci, 12 Alex Sandro; 6 Khedira, 8 Marchisio; 7 Cuadrado, 21 Dybala, 17 Mandzukic; 9 Higuain. A disposizione: 25 Neto, 26 Lichtsteiner, 15 Barzagli, 3 Chiellini, 28 Rincon, 5 Pjanic, 20 Pjaca. Allenatore: Massimiliano Allegri : 1 Casillas; 2 Maxi Pereira, 28 Felipe, 5 Marcano, 21 Layun; 20 André André, 22 Danilo Pereira, 30 Oliver Torres; 10 André Silva, 29 F. Soares, 8 Brahimi. A disposizione: 12 José Sà, 4 Boly, 6 Ruben Neves, 16 H. Herrera, 25 Otavio, 19 Diogo Jota, 9 Depoitre. Allenatore: Nuno Espirito Santo

Quello di stasera sarà il quinto testa a testa tra Juventus e Porto. Il promo risale alla stagione 1983-1984 e alla ex Coppa delle Coppe: nella finale di Basilea la Juventus ebbe la meglio sul Porto con il punteggio di 2-1, in gol Beniamino Vignola e il polacco Zbigniew Boniek con in mezzo il momentaneo pari del portoghese Antonio Sousa (tutto nel primo tempo). Poi Juventus e Porto non si sono più incrociate fino alla Champions League 2001-2002: nella fase a gironi il primo confronto in Portogallo terminò 0-0, mentre il return match del Delle Alpi vide i bianconeri di Marcello Lippi vincere per 3-1 (a segno prima Clayton per i Dragoes e poi Del Piero, Montero e Trezeguet). Il filo tra Juventus e Porto si è riallacciato due settimane fa, quando la Vecchia Signora è andata a sbancare l’estasio Do Dragao grazie alle reti di Marko Pjaca e Dani Alves. Porto che quindi non è ancora riuscito a sconfiggere la Juventus nella sua storia. In totale i biancoblu hanno disputato ben 29 match contro avversari italiani: i primi nella Coppa UEFA 1974-1974, una doppia sconfitta contro il Napoli (sempre per 1-0) nell’andata e ritorno del secondo turno. In questa edizione della Champions League il Porto ha già affrontato la Roma estromettendola dal turno playoff: dopo l’1-1 in Portogallo la squadra allenata da Espirito Santo ha espugnato l’Olimpico vincendo 1-3.

In vista di Juventus-Porto, match di ritorno valido per gli ottavi di finale di Champions League, il sito internet ufficiale dei bianconeri (www.juventus.com) ha pubblicato una doppia intervista ai portieri titolari delle due squadre. Due leggende del calibro di Gianluigi Buffon ed Iker Casillas, avversari anche con le rispettive nazionali. Nel corso del confronto a distanza, i due sono tornati anche sul primo round di due settimane fa. Buffon ha proposto il paragone con la finale di Euro 2012, in cui l’Italia rimase in dieci uomini nell’ultima mezz’ora dopo l’infortunio di Thiago Motta, che Prandelli non poté rimpiazzare perché aveva già esaurito i tre cambi a disposizione. Ad Oporto sono stati i Dragoes a subire una situazione analoga, dovuta all’espulsione di Alex Telles che ha prematuramente lasciato la sua squadra in inferiorità numerica. Secondo Buffon il rosso per il terzino brasiliano, ritenuto giusto, ha condizionato la partita che la Juventus ha poi portato a casa. Casillas si è limitato ad affermare che con un un uomo in meno era più facile immaginare una vittoria bianconera. Buffon si è poi augurato un return match ‘con il passaggio del turno della Juventus, che è la cosa più importante anche perché abbiamo un buon margine di vantaggio”, e con “Casillas migliore in campo, un Buffon autore di una buona prestazione, una Juventus che non perde e il tributo dello Stadium a Casillas”. Quanto ai tre aggettivi da scegliere per definire il collega, il numero 1 juventino ha puntato su ‘decisivo’, ‘leggenda’ e ‘unico’, mentre Casillas ha risposto dedicando a Buffon le parole ‘personalità’, ‘rispetto’ e ‘storia’.

Andiamo a leggere alcune delle principali statistiche di Juventus e Porto, che giocano questa sera. I bianconeri finora hanno conquistato cinque vittorie e due pareggi, e passerebbero ai quarti di finale anche perdendo con un gol di scarto. L’ultima sconfitta dei torinesi è stata quella dello scorso anno contro il Bayern Monaco, ai tempi supplementari di un acceso ottavo di finale. Il cammino del Porto, bravo a qualificarsi per la fase a gironi eliminando la Roma nel playoff di agosto, è stato un po’ ondivago: i biancazzurri hanno conquistato tre vittorie, due pareggi e patito due sconfitte. La Juventus ha un attacco abbastanza prolifico, avendo realizzato tredici reti in sette match con una media di circa due gol a partita. Peggio ha fatto il Porto, autore di nove reti in sette gare e una media di poco superiore ad un gol a partita. Per quanto concerne la difesa, la Juventus è un muro solido e difficile da arginare. I bianconeri sono stati bucati una volta dal Siviglia e una volta dall’Olympique Lione e al momento hanno il miglior reparto di tutta la Champions League. In più la squadra di Massimiliano Allegri resta imbattuta in questa edizione del torneo: cinque le vittorie e due i pareggi, entrambi arrivati allo Stadium (in trasferta invece percorso netto, quattro vittorie in quattro partite). Il Porto invece ha subito cinque reti, di cui due proprio dai bianconeri; difesa che insomma funziona anche per quanto riguarda i Dragoni. I calciatori più impiegati in casa Juventus sono Gigi Buffon e Sami Khedira, mentre per il Porto la formazione tipo è pressoché sempre la stessa. 

Ricapitoliamo i migliori marcatori di Juventus e Porto prima del return match di Champions League. Tra i bianconeri si sta distinguendo Gonzalo Higuain, che però ha timbrato il cartellino 1 sola volta nelle ultime 4 partite ufficiali: nella semifinale di Coppa Italia contro gli ex compagni del Napoli mentre contro Empoli, Porto, Udinese e Milan è rimasto a secco. Per El Pipita sono comunque 23 i centri stagionali, 19 dei quali in Serie A e 3 in Champions, più quello di cui sopra nella coppa nazionale. L’altro giocatore della Juventus ad aver toccato la doppia cifra è Paulo Dybala, autore di 13 gol in stagione suddivisi in 8 di campionato, 1 di Champions League e 4 in Coppa Italia. Mirale Pjanic è arrivato a 8 reti, mentre Mario Mandzukic segue a quota 7. Il top scorer del Porto è invece André Silva, che nel match d’andata fu sacrificato nel primo tempo dopo l’espulsione di Alex Telles. Il giovane attaccante portoghese non è riuscito quindi a lasciare un segno, ma spera di rifarsi allo Stadium per incrementare il già ottimo bottino stagionale: in 35 presenze complessive il ventunenne André Silva ha colpito 15 volte in campionato e 5 in Champions (1 nei preliminari). L’attaccante più in forma in casa Porto non è però lui, ma il brasiliano Francisco Soares detto Tiquinho. Classe 1991, arrivato a gennaio dal Vitoria Guimaraes, Tiquinho ha messo dentro ben 9 gol nelle 6 partite di campionato dal 4 febbraio al 10 marzo (3 doppiette). 

Sarà diretta dall’arbitro rumeno Ovidio Hategan; la squadra disciplinare per il match di Champions League è completata dai guardalinee Octavian Sovra e Sebastian Gheorghe, dal quarto uomo Radu Ghinguleac e dagli addizionali di porta Radu Petrescu e Sebastian Coltescu. Nato il 14 luglio 1980 e quindi trentaseienne, l’arbitro Hategan scenderà in campo per la sedicesima volta in una partita di Champions League. In carriera ha diretto 10 partite con squadre italiane di mezzo: la formazione più arbitrata dal signor Hategan risulta il Napoli, che ha incrociato il fischietto rumeno in 3 occasioni una delle quali quest’anno. Il 23 novembre 2016 infatti è stato proprio lui a dirigere Napoli-Dinamo Kiev, match valido per la fase a gironi di Champions e terminata a reti inviolate. Hategan ha diretto anche 2 volte la nazionale maggiore italiane e quella Under 21, mentre Roma, Lazio e Fiorentina contano un precedente a testa con questo arbitro. In questa edizione della Champions League, Ovidio Hategan è stato selezionato per altre due sfide della fase a gironi: Barcellona-Celtic Glasgow 7-0 del 13 settembre 2016 e Basilea-PSG 1-2 dell’1 novembre.

Juventus-Porto, diretta dal romeno Ovidiu Hategan e in programma martedì 14 marzo alle ore 20.45, sarà il match di ritorno della sfida degli ottavi di finale di Champions League 2016-2017, che all’andata i bianconeri hanno vinto con un secco due a zero grazie alle reti di Pjaca e Dani Alves. Successo importantissimo per i ragazzi di Max Allegri che di fatto hanno ipotecato l’ingresso tra le prime otto d’Europa, anche se il match di ritorno andrà comunque affrontato con la giusta determinazione.

Senza dimenticare che in questa edizione della Champions League il Porto è reduce da un’impresa in Italia, avendo rifilato allo stadio Olimpico un clamoroso tre a zero alla Roma, eliminandola dal preliminare contro ogni possibile pronostico (soprattutto dopo la partita di andata, che aveva presentato una formazione lusitana in difficoltà). 

Il fronte europeo resta importantissimo per una Juventus che sembra avere tutto per ripetere la stagione di due anni fa, con lo scudetto ormai vicino con otto punti di vantaggio sulla Roma seconda in campionato, la finale di Coppa Italia vicinissima e come detto i quarti di Champions ipotecati, dopo che l’obiettivo l’anno scorso era sfuggito a causa dell’eliminazione per mano del Bayern Monaco.

Per il Porto invece la lotta per il titolo in patria è più che mai viva nel testa a testa col Benfica, anche se gli ultimi successi hanno garantito ai lusitani una posizione importante nella rincorsa allo scudetto. La squadra allenata da Nuno Espirito Santo ha dimostrato di avere sette vite nel corso di questa campagna europea, conquistando la qualificazione nella fase a gironi battendo all’ultimo minuto i danesi del Copenaghen nello scontro diretto decisivo, per poi mettere il timbro sul secondo posto nel raggruppamento grazie al pirotecnico cinque a zero rifilato ai campioni d’Inghilterra del Leicester. Le assenze in difesa per la Juve potrebbero essere il punto debole da attaccare per i portoghesi per tentare l’impresa.

La Juventus è reduce da una striscia di partite sofferta ma sicuramente positiva. Dopo essere andata sotto contro il Napoli nella semifinale d’andata di Coppa Italia, la formazione bianconera ha realizzato tre gol ipotecando l’accesso alla fase conclusiva della competizione. A Udine dopo un anno la squadra di Allegri ha pareggiato in campionato, rimontando con Bonucci la rete dei friulani messa a segno da Zapata. Una frenata che non ha comunque compromesso la corsa al titolo, ripresa con il due a uno al Milan che ha scatenato tantissime polemiche per il rigore decisivo, trasformato da Dybala, al novantasettesimo minuto.

Ha vacillato il recordo di successi della Juve, che in casa ha centrato così invece la trentesima vittoria consecutiva. Dopo la sconfitta nel match d’andata di Champions, il Porto ha invece realizzato un tris di vittorie in campionato, piegando il Boavista di misura nel derby di Oporto, e poi travolgendo sette a zero in goleada il Nacional e poi l’Arouca, quattro a zero, nel match giocato venerdì scorso. 

L’ultima sfida disputata in Europa tra Juventus e Porto risale alla Champions League 2001/02, in cui i bianconeri si imposero in casa con il punteggio di tre a uno. Per i torinesi la tradizione con il club di Oporto è particolarmente positiva, tanto che in una finalissima giocata contro il Porto, nel 1984, i bianconeri hanno ottenuto uno dei trofei europei in bacheca nella loro storia. Si trattò della finale di Coppa delle Coppe, disputata a Basilea il 16 maggio del 1984 e vinta dalla Juventus grazie alle reti messe a segno da Vignola e da Boniek.

La qualificazione, come detto, sembra essere stata sostanzialmente già decisa nel match d’andata. Nonostante questo per la Juventus i bookmaker concedono quote da favorita anche per la sfida di ritorno, con William Hill che propone 1.67 la quota relativa al successo casalingo, mentre Bet365 alza fino a 6.50 la quota relativa alla vittoria portoghese (che solo con almeno tre reti messe a segno e con due gol di scarto regalerebbe l’accesso ai quarti di finale), e Bwin propone invece a 3.90 la quota del pareggio.

Per Juventus-Porto, martedì 14 marzo alle ore 20.45, niente diretta tv in chiaro ma solo per gli abbonati Mediaset Premium (la pay tv ha l’esclusiva sulle partite di Champions League), che potranno collegarsi sul canale Premium Sport HD, oppure seguire la diretta streaming video sul sito play.mediasetpremium.it, attivando senza costi aggiuntivi l’applicazione Premium Play.

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