Finisce come era prevedibile e previsto, allo Stadium: Juve senza problemi ai quarti di finale, dopo una sfida vinta per 1-0 grazie ad un rigore trasformato da Dybala a fine primo tempo, con espulsione di Maxi Pereira per fallo di mano in area. Tutto molto facile per Allegri, che ora aspetta il sorteggio di venerdì a Nyon per conoscere l’avversaria dei quarti di Champions League!



Dominio abbastanza costante sul match, qualche distrazione comprensibile visto l’ampio vantaggio e un’altra partita senza gol subiti. La miglior difesa della Champions colpisce ancora… Emerge nettamente, come all’andata, il divario fisico e tecnico con la Juve. Lotta con le sue forze e giustamente esce dalla competizione al cospetto di una squadra più forte Non sbaglia nulla, attento e preciso nelle decisioni, sempre vicino al gioco. Promosso.



Ha pochissimo lavoro, nelle due migliori occasioni costruite il Porto calcia fuori dallo specchio. Serata tranquilla

Molto bene in avanti e al cross, male dietro e per alcuni cali di concentrazione. Sufficienza molto stiracchiata

Un paio di errori di concentrazione clamorosi, non sfruttati dal Porto. Poi esce per problemi muscolari, resta comunque il peggiore dei suoi

Pregevole nelle scelte sul lancio lungo, aiutato da Espirito Santo che toglie dal campo Andrè Silva, il pericolo pubblico numero uno

Anche lui è al confine con il 5,5, sembra molto più impacciato del solito, si tiene evidentemente per partite più “tirate”…



Corre, ritrova ritmo, prende e dà calci come se fosse un match vero… In realtà però la partita dura molto poco e a fine primo tempo è in archivio. E lui ne approfitta per perfezionare la condizione

Per uno come lui giocare una partita senza acuti, spesso nell’ombra, insolitamente neutrale nel gioco è abbastanza strano. Eppure succede, stavolta

Si fa ammonire subito e procura diversi grattacapi al suo tecnico, che non a caso lo cambia già all’intervallo per evitare ogni rischio. Comunque sufficiente

Costruisce e cerca la finalizzazione, segna un altro rigore decisivo ed è sempre più top player di livello europeo e mondiale

Ormai è l’elemento tatticamente irrinunciabile per Allegri, lo si è capito ampiamente. Sempre prezioso negli assist, non benissimo invece nelle conclusioni

Meritava il gol per voglia e applicazione, evidentemente non è un momento fortunato per il Pipita, che però c’è sempre e tiene in apprensione tutta la difesa avversaria

Sfiora un paio di volte la zampata letale, un gol che era invece arrivato all’andata. Ma si vede che potrebbe spaccare il mondo e fare molto più di questo…

Si agita un po’ per evitare di addormentarsi, probabilmente… La partita dura 42 minuti e poi è un esercizio di concentrazione, per lui e i suoi. In ogni caso, obiettivo centrato

Dalla sua respinta corta e non perfetta nasce l’episodio del rigore. Poi è più fortunato che bravo, perchè diverse volte la palla sfiora il palo, graziandolo. Bella invece la parata sul tentativo di autogol di Danilo, che lo riporta alla sufficienza

Copia incolla del giudizio che gli abbiamo dato al 45. La parata non è prerogativa di un difensore, lui se ne dimentica e para carissima la scelta…

Sia lui che Marcano non demeritano, giocando contro bomber come quelli bianconeri poteva andare molto peggio  

Si fa sentire senza problemi e senza remore (chiedere a Mandzukic per info) nei contrasti, è difficile andargli via in area

Sofferenza continua su Dani Alves, Pjaca o Mandzukic. Una brutta serata

Fisicamente ingombrante, il che non è sempre un pregio; statuario davanti alla difesa, prova a segnare a Casillas ma gli va male…

Tra i migliori per come rilancia l’azione del Porto nella ripresa, dando il via alle ripartenze più velenose

Resta nella periferia della partita, fino al cambio di Espirito Santo. Si poteva fare decisamente meglio

Bene nel primo tempo ma senza acuti, poi piano piano si spegne e viene sostituito

Paga lui per tutti l’espulsione di Maxi Pereira, lasciando la sfida al 45. Una scelta discutibile del suo tecnico, essendo il migliore della squadra, per distacco

Sbaglia un gol fatto, sull’occasione migliore per gli ospiti, dopo errore di Benatia. Non impressiona

E’ una specia di copia, dal punto di vista fisico, di Danilo. Alto e grosso, a volte un po’ lento, aiuta i compagni nell’opera di… muratura portoghese

Il migliore del Porto, pur giocando meno degli altri ed entrando nel momento peggiore. E’ il singolo che più mette in crisi la difesa della Juve

Ancora una volta viene “tradito” dai suoi, nel senso che si gioca un’altra mezza partita in 10 contro 11. Visti i valori in campo, decisamente troppo difficile. Lui ci mette del suo, togliendo dal campo Andrè Silva (Luca Brivio)

E’ difficile individuare un migliore nelle pagelle di Juventus-Porto: i bianconeri di fatto hanno amministrato il risultato dell’andata, e la vittoria per 1-0 allo Stadium è figlia di una tattica che ha visto la squadra di Massimiliano Allegri controllare il ritmo e provare a segnare il gol della tranquillità senza troppa frenesia. Così il nostro migliore è quello che avevamo già indicato nel primo tempo: Paulo Dybala, che è stato ancora una volta freddissimo dal dischetto. Dopo la trasformazione di venerdì sera un’altra rete decisiva per la Joya, che tocca quota 14 gol in questa stagione: dagli undici metri l’argentino ha messo il sigillo sulla qualificazione della Juventus ai quarti di Champions League, la seconda negli ultimi tre anni e la terza negli ultimi cinque.

Dopo un primo tempo equilibrato e sbloccatosi solo in extremis, Juve in pieno possesso del match e sempre più vicina al passaggio ai quarti di finale! Sfida senza grandissimi acuti e giustamente sullo 0-0 per una quarantina buona di minuti, allo Stadium: molto ispirato Dybala (voto 6,5), pungente come al solito Higuain (voto 6) anche se ben contenuto dalla coppia Felipe-Marcano (voto 6 per entrambi), bravi sui palloni aerei. Le due occasioni migliori sono capitate sulla testa di Mandzukic (voto 6), leggermente impreciso nelle sue incornate! Dall’altra parte grande movimento di Soares (voto 5,5) e del pericoloso Brahimi (voto 6) ma assenza più o meno totale di tiri verso Buffon (voto 6), quasi disoccupato. Poi nel finale svolta decisa della serata: sugli sviluppi di calcio d’angolo per i bianconeri, colpo di testa di Alex Sandro (voto 6), respinta corta di Casillas (voto 6) e tap in del Pipita, respinto di mano a pochi passi dalla linea di porta da Maxi Pereira (voto 5). Vede tutto l’arbitro Hategan e provvede: rigore e rosso per il terzino ex Benfica, che come Telles all’andata lascia i suoi in 10 già prima dell’intervallo. La sentenza la mette poi nero su bianco la Joya Dybala, con mancino a spiazzare l’estremo difensore dei portoghesi. Insomma, adesso è davvero tutto molto semplice, ancor più semplice di quello che Allegri poteva aspettarsi alla vigilia…

Si chiude interamente dietro la linea del pallone, nella fase in cui il Porto sembra più intraprendente. Ma con i singoli di qualità lì davanti, basta davvero poco per far “girare” una partita… Secondo tempo di pura amministrazione, in superiorità numerica Trasforma con freddezza il penalty e porta la Juve ad un passo dalla qualificazione. Gioca a tutto campo, in costante crescita Si vede pochissimo, patisce un po’ il palleggio dei lusitani nella parte centrale del tempo e si inserisce meno del solito

Gioca o cerca di farlo, tiene palla e fa girare l’azione da una fascia all’altra. Ma non tira quasi mai in porta, problema non secondario nel gioco del calcio E’ sempre lui la variabile impazzita, il singolo che palla al piede dà l’idea di poter decidere un’azione. Ma predica un po’ nel vuoto Sovrastato fisicamente nel mismatch da Mandzukic, decide di “parare” poi il tiro di Higuain al 42, terminando la sua gara in netto anticipo (Luca Brivio)

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