La Roma è fuori dallEuropa League: avrebbe dovuto vincere con due gol di scarto per qualificarsi ai quarti, lo ha fatto soltanto per 2-1 e così il risultato premia il Lione. A decidere è il gol di Diakhaby al 16 minuto, una fotocopia di quello realizzato allandata: la rete di Kevin Strootman appena dopo e la goffa autorete di Tousart nel secondo tempo non sono bastate per dare i quarti di Europa League a una Roma che ha messo in campo tutto, è stata anche molto sfortunata ed esce a testa alta. Nemmeno questanno dunque le squadre italiane vinceranno questo torneo: non succede dal 1999 (Parma), sta diventando una sorta di maledizione perchè quasi ogni anno cè una nostra rappresentante con la qualità e la profondità per arrivare fino in fondo ma il sogno non si concretizza.
Un gol perchè la Roma si qualifichi ai quarti di Europa League: un gol, e manca mezz’ora. Luciano Spalletti indovina il cambio: toglie Bruno Peres (in campo a sorpresa, non era al meglio) e manda dentro Stephan El Shaarawy che sembrava dover essere il titolare designato. Il Faraone impiega pochissimo a riaprire il discorso qualificazione: recupera strenuamente un pallone sulla corsia destra vincendo un contrasto con Morel, avanza lungo il lato corto del campo e mette in mezzo un pallone basso. Anthony Lopes va a farfalle, nessuno della Roma riesce a intervenire ma la presenza di tanti giocatori con la maglia giallorossa spaventa Jallet e Tousart che combinano il pasticcio: uno tira sulla gamba dell’altro e il pallone entra in porta. Appena dopo grande break di Nainggolan, El Shaarawy calcia il diagonale a colpo sicuro: palla fuori, ma adesso la Roma ha tutta l’inerzia dalla sua parte e ci crede per davvero.
Per qualificarsi ai quarti di Europa Leaue contro il Lione alla Roma servivano due gol: siamo vicini alla mezz’ora, la situazione allo Stadio Olmpico è di 1-1 e nella doppia sfida non è cambiato alcunchè. Due gol la Roma doveva segnare, due gol deve segnare anche adesso. La partita al momento sta ricalcando in tutto e per tutto quella del Parc Olympique Lyonnais della scorsa settimana: alla prima punizione battuta dalla trequarti offensiva il Lione ha trovato il gol del vantaggio. Stesso schema: cross dalla destra di Valbuena, gol di Diakhaby, questa volta di testa da posizione centrale. Immediata però la risposta della Roma: De Rossi un minuto dopo batte una punizione dalla sinistra, Anthony Lopes esce male e Strootman tocca in maniera sporca ma decisamente efficace perchè il pallone entra in porta. In virtù della regola dei gol in trasferta dunque è come se la partita non fosse ancora iniziata: la Roma si qualifica ai quarti di Europa League con due gol, perchè anche il 3-1 sarebbe risultato utile per eliminare il Lione.
La Roma si qualifica ai quarti di Europa League con un 2-0 contro il Lione (o un 3-1); abbiamo già parlato, cercando di individuare i punti a favore di una rimonta, della grande impresa del 1988 con il ribaltamento di un 2-4 contro il Partizan Belgrado. Tuttavia cè un precedente ancora migliore per la Roma, e siamo certi che tutti i tifosi giallorossi lo abbiano bene in mente: nella semifinale di Coppa dei Campioni 1983-1984, dunque il palcoscenico più importante, la Roma sfidava il Dundee United sapendo che, in caso di passaggio del turno, avrebbe avuto la finale allo stadio Olimpico. Dopo due agevoli turno contro Cska Sofia e Dinamo Berlino, la squadra di NIls Liedholm andò sul campo del Dundee United senza Falcao e perse 2-0; sembrava un risultato impossibile da ribaltare, anche perchè gli scozzesi arrivavano nella capitale con solo due gol subiti in sette partite; invece il 25 aprile 1984 la Roma si impose per 3-0 trovando la doppietta di Roberto Pruzzo e il rigore decisivo di Agostino Di Bartolomei. In campo quel pomeriggio (si giocava alle 15:30, impensabile oggi) cerano Tancredi, Nappi, Righetti, Nela, Falcao, Maldera, Bruno Conti, Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei e Graziani con Oddi e Chierico entrati nel finale. Daccordo: la Roma perse poi ai rigori la finale casalinga contro il Liverpool. Questa però è unaltra storia: quella della rimonta contro il Lione è attuale, e questo precedente contro il Dundee United fa ben sperare
Non basta vincere alla Roma contro l’Olympique Lione per qualificarsi ai quarti di Europa League: la squadra di Luciano Spalletti deve farlo con almeno due gol di scarto, ma non subendo più di una rete. Le possibilità non sono altissime, ma c’è un precedente che fa ben sperare i tifosi giallorossi: la Roma è già riuscita a rimontare un 4-2 esterno vincendo 2-0 all’Olimpico. Correva l’anno 1988 e all’epoca l’Europa League era semplicemente la Coppa Uefa: la Roma affrontò il Partizan, perdendo appunto 4-2 a Belgrado; nel match di ritorno, però, Voeller e Giannini ribaltarono la situazione, regalando la qualificazione. A distanza di 29 anni, dunque, la storia si ripete, ma resta da capire se anche l’esito sarà uguale. Nel 1988 la Roma riuscì nell’impresa e così passò agli ottavi, contro il Lione dovrà giocare come sa, forte del sostegno dell’Olimpico. Per Spalletti la Roma ha il 60% di possibilità di passare il turno, la vede diversamente Genesio, allenatore dei francesi:«Ho letto su un giornale che il Lione ha il 67%, ma alla fine sono statistiche, il calcio deve essere giocato. Nella speranza che alla Roma non servano calcoli troppo complicati.
La Roma va a caccia della qualificazione ai quarti di Europa League: giovedì 16 marzo la squadra giallorossa ospita il Lione e deve ripartire dal 2-4 che ha subito in Francia. Una partita strana, con un primo tempo nel quale la Roma ha dominato per poi affondare nella ripresa; ora dobbiamo capire quali risultati sono utili a Spalletti e ai suoi giocatori per superare lo scoglio Olympique e volare ai quarti di finale, continuando la corsa verso il titolo. Diciamo subito questo: avendo la Roma perso, dovrà necessariamente vincere la partita di questa sera perchè qualunque altro risultato (pareggio o sconfitta) vorrebbe dire comunque eliminazione. Riguardo la vittoria, il fatto che i giallorossi abbiano perso con due gol di scarto indica che unaffermazione con una sola rete di differenza non basterebbe; ne servono almeno due, e qui entra in gioco la regola del gol in trasferta secondo cui, a parità di gol segnati e subiti, le reti messe a segno fuori casa contano doppio rispetto a quelle realizzate tra le mura amiche. Cosa significa? Semplice: la Roma allandata è riuscita a segnare due gol sul campo del Lione, dunque per passare il turno di Europa League deve vincere con due reti di scarto subendone meno di due. Tradotto: un o un andrebbero più che bene ai giallorossi, diversamente il 5-3 che qualificherebbe il Lione, visto che i transalpini avrebbero in questo caso segnato un gol in più in trasferta. Va da sè che, per quanto abbiamo detto prima, un 4-2 a favore dei giallorossi rappresenterebbe la parità totale tra andata e ritorno: in questo caso, e soltanto in questo, la partita dellOlimpico andrebbe ai tempi supplementari e, qualora la situazione dovesse rimanere su questo esatto risultato, ci sarebbe bisogno dei calci di rigore per stabilire quale delle due squadre passerebbe il turno volando ai quarti di finale.