La Roma ha provato in tutte le maniere a ribaltare il 2-4 dell’andata, ma il 2-1 all’Olimpico non basta per aver ragione del Lione che approda così ai quarti di Europa League 2016-2017, e per il secondo anno di fila le squadre italiane non vanno oltre gli ottavi. Ai giallorossi dice male sin da inizio gara quando Rudiger fa spaccare la traversa e poco dopo il Lione, sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Valbuena, passa in vantaggio con Diakhaby che complica ulteriormente la vita ai giallorossi, un’azione fotocopia praticamente identica a quella del Parc-OL, con la differenza che stasera la Roma impiega appena un minuto a pareggiare i conti con Strootman. Nella ripresa i padroni di casa premono a fondo sull’acceleratore con El Shaarawy che provoca l’autogol di Tousart, causato da un rimpallo molto sfortunato di Jallet. Spalletti tenta il tutto per tutto e nel finale schiera addirittura 6 tra centravanti e trequartisti (oltre ai titolari Salah, Nainggolan e Dzeko vengono gettati nella mischia anche Perotti e Totti), la squadra è molto sbilanciata in avanti e per due volte viene graziata da Cornet che sbaglia davanti alla porta con Alisson che salva su Tolisso e Fekir, non bastano i cinque minuti di recupero concessi da Kassai per compiere l’impresa, la Roma esce di scena con tanti rimpianti per il crollo nel secondo tempo della gara d’andata che è sicuramente costata la qualificazione.
Match drammatico e da palpitazioni nell’ultimo terzo di gara, i 40 mila dell’Olimpico (che si fanno sentire eccome) provano a trascinare i loro beniamini verso la remuntada che si ferma a due terzi dal suo compimento, il gol iniziale di Diakhaby manda all’aria tutti i piani di Spalletti.
Nulla da rimproverare sul piano della prestazione – almeno stasera – per i giallorossi che a differenza di una settimana fa nella ripresa crescono anziché calare, purtroppo la serata no di Dzeko impedisce alla squadra di Spalletti di compiere la rimonta.
Gli ospiti sbandando parecchio in difesa con l’autogol di Tousart (in collaborazione con Jallet che libera malissimo) e in contropiede sciupano almeno due grosse occasioni per condannare alla resa la Roma prima del novantesimo, Genesio ha un grosso debito con Lacazette che con il suo gol nel recupero ha permesso alla sua squadra di qualificarsi.
L’assistente segnala un fuorigioco a El Shaarawy molto dubbio, dalle immagini l’italo-egiziano sembra infatti sulla linea, chiamata difficile in ogni caso. Presta molta attenzione a far perdere meno tempo possibile e a recuperare tutte le pause che hanno caratterizzato il match.
I VOTI DEI GIALLOROSSI
ALISSON 7 – Nel primo tempo si fa scavalcare dal colpo di testa di Diakhaby, nella ripresa fa il possibile per tenere i suoi a galla con le parate su Tolisso e Fekir, e soprattutto le uscite su Cornet a negargli il gol, ma i suoi sforzi non basteranno.
RUDIGER 6,5 – Molto bene nei raddoppi e nelle chiusure, al 6′ colpisce una traversa clamorosa facendo tremare non solo la porta di Lopes ma tutto lo stadio. Nel corso della gara, oltre a difendere, pensa a impostare la manovra e a cercare la profondità.
MANOLAS 5,5 – Oggi Spalletti lo schiera al centro della difesa, posizione più congeniale al greco che paga a caro prezzo l’unico errore in novanta minuti, quando non va a chiudere su Diakhaby negli sviluppi della punizione da cui nascerà l’unico gol del Lione.
FAZIO 5,5 – Assieme a Manolas si addormenta lasciando campo libero a Diakhaby che può gonfiare la rete, qualche incertezza e sbavatura anche stasera per il difensore argentino che fatica a ritrovare lo smalto di qualche settimana fa.
BRUNO PERES 6 – Ha il compito di far stancare il più possibile Valbuena sulle corsie esterne, Spalletti lo sacrifica per rendere la squadra ancora più offensiva e inizialmente non la prende benissimo (EL SHAARAWY 6,5 – Prova a dare la svolta alla partita provocando l’autogol di Tousart dopo aver messo il pallone al centro dell’area di rigore, sul 2 a 1 si divora il gol che avrebbe regalato la qualificazione ai giallorossi)
DE ROSSI 6 – In serate come questa avere in squadra un condottiero come lui fa sempre comodo, incita i suoi compagni a dare il 110% e si avventa su ogni singolo pallone come una belva. (TOTTI SV – L’ultima carta che Spalletti gioca per risolvere una situazione ormai disperata, ma anche per la leggenda vivente della Roma deve arrendersi al verdetto del doppio scontro)
STROOTMAN 6,5 – Sullo 0-1 l’olandese fa passare immediatamente la paura firmando il pari che consente ai giallorossi di rimettersi in carreggiata, prima dell’intervallo non trova la doppietta solamente per l’intervento di Lopes, tra i più pericolosi sotto porta e non solo.
MARIO RUI 6,5 – Assieme a Bruno Peres spinge parecchio sulle fasce servendo un mucchio di cross e lanci lunghi che Dzeko prova a intercettare, si muove molto bene in mezzo al campo e strappa ampiamente la sufficienza. (PEROTTI 6 – Nel finale diventa un ulteriore prezioso terminale offensivo per i giallorossi a caccia del gol-qualificazione, ma non riesce a trovare la giocata vincente in grado di risolvere la contesa)
SALAH 6 – Sin dalle battute iniziali del match ingaggia un duello personale con Lopes che gli sbarra la porta sia che in uscita sia rimanendo tra i pali a respingere le sue conclusioni, alla fine il portiere del Lione non gli concederà la soddisfazione del gol.
NAINGGOLAN 6,5 – Se nella prima frazione di gioco il belga non crea grossi pericoli nell’area di rigore avversaria, appena torna in campo costringe Lopes a un’altra grande parata per blindare la sua porta, prova a trascinare i suoi ma stavolta non trova la giocata da grande campione.
DZEKO 5,5 – I compagni provano subito a innescarlo ma Jallet e Diakhaby provano a neutralizzarlo nei limiti del possibile, nel recupero del primo tempo il bosniaco si accentra e va al tiro senza creare grossi grattacapi a Lopes, ma è soprattutto nella ripresa che il bomber della Roma viene a mancare, il miglior Dzeko avrebbe sicuramente trascinato i giallorossi ai quarti.
ALL. SPALLETTI 6 – A differenza della gara d’andata non aspetta oltre 80 minuti per effettuare il primo cambio rendendo nel finale la squadra ultra-offensiva, ma il gol arriva solamente grazie a un pasticcio della difesa avversaria e nel finale è troppo sbilanciata in avanti rischiando seriamente di farsi infilare dai contropiedi del Lione.
I VOTI DEI TRANSALPINI
LOPES 7,5 – Oltre a quella di Lacazette, sulla qualificazione del Lione c’è anche la sua firma: decisivo nel respingere il tap-in di Salah dopo la traversa di Rudiger, l’estremo difensore transalpino dice di no a Strootman (sull’1-1) e Nainggolan togliendo le castagne dal fuoco ai suoi, nella ripresa si fa battere solamente da un compagno.
JALLET 6,5 – Provoca l’autogol calciando addosso a Tousart che depositerà il pallone nella porta sbagliata, si farà perdonare al 95′ con la ribattuta decisiva su El Shaarawy (probabilmente il tiro sarebbe entrato), in generale comunque non se la cava male.
MAMMANA 6 – Partita attentissima in difesa, cerca di non far entrare gli avversari nella sua area di rigore e soprattutto pensa a interrompere i contropiedi della Roma, quand’è già ammonito rischia il secondo giallo quando perde tempo e viene richiamato duramente dal direttore di gara. (YANGA-MBIWA SV – Un gradito ritorno per l’ex-difensore della Roma che viene salutato con affetto dai suoi vecchi tifosi, che lo ricordano per il gol al derby)
DIAKHABY 7 – Subito determinante nel contrastare Dzeko dentro l’area di rigore, esattamente come all’andata è lui a sbloccare il punteggio con un’azione fotocopia a quella di una settimana fa, prende una ginocchiata sul costato da Lopes che per poco non lo mette KO, a inizio ripresa trattiene Salah in area ma viene graziato dal direttore di gara che non prende provvedimenti, decisamente meglio rispetto a una settimana fa.
MOREL 6,5 – Anche nei momenti più difficili sa sempre trovare il modo di far distendere la squadra in contropiede e per poco non serve l’assist per il 2-2 di Cornet che avrebbe dato il colpo di grazia alla Roma senza nemmeno dover aspettare il triplice fischio.
TOUSART 5 – Serata disastrosa, sicuramente il peggiore in campo: se la vede brutta quando controlla il pallone col braccio in area, per sua fortuna l’arbitro valuta il gesto come involontario (decisione giusta, sottolineiamo), realizza l’autogol che consente alla Roma di portarsi in vantaggio e soprattutto commette una lunga serie in fase di possesso e non possesso che fanno disperare Genesio, i compagni e i tifosi.
GONALONS 5,5 – Fatica tantissimo a uscire dal centrocampo, dovendo tenere a bada gli avversari che gli impediscono di distendersi e di partecipare alle azioni offensive del Lione.
CORNET 5,5 – Morel gli serve un cioccolatino ma dal dischetto del rigore spara la sfera direttamente in curva Nord graziando Alisson, a ridosso del 90′ sciupa un’altra palla gol grossa come una casa, due errori che potevano costare tantissimo se la Roma fosse riuscita a trovare il terzo gol.
TOLISSO 5,5 – Al 77′ chiama per la prima volta al dovere Alisson con un destro teso che viene neutralizzato dal portiere brasiliano della Roma, per il resto ci si accorge a malapena della sua presenza lungo il terreno.
VALBUENA 6 – Proprio come all’andata batte la punizione dalla quale nascerà il gol di Diakhaby, Bruno Peres lo farà stancare parecchio tant’è vero che su azione non si renderà mai realmente pericoloso, facendosi saltare come un birillo da El Shaarawy sul 2 a 1. (RAFAEL SV)
LACAZETTE 5,5 – Stasera non entra mai in partita, le poche volte che prova ad affacciarsi in area si scontra con il muro eretto dalla difesa della Roma che gli vieta di entrare in area. (FEKIR 6,5 – In sei minuti oltre a quelli di recupero crea più pericoli dalle parti di Alisson di quanti ne possa aver generato Lacazette nei precedenti 84)
ALL. GENESIO 6 – “Squadra che vince non si cambia” avrà pensato il tecnico del Lione che ripropone la stessa formazione dell’andata, ma stavolta il fattore campo è a favore della Roma. A differenza di una settimana fa i suoi cambi sono difensivi (a sostituire Mammana sarà infatti Yanga-Mbiwa), a dimostrazione di come l’allenatore temesse seriamente di prendere il terzo.
Eccoci qui per dare i voti relativi al primo tempo di Roma-Lione, partita valida per il ritorno degli ottavi di Europa League 2016-2017, al riposo le due squadre sono sul punteggio di 1-1. I padroni di casa partono bene con Rudiger (6) che colpisce una clamorosa traversa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma esattamente come una settimana fa sono gli ospiti a sbloccare il risultato con Diakhaby (7) che sugli sviluppi di una punizione battuta da Valbuena (azione fotocopia di quella dell’andata) elude la marcatura di Fazio (5) e Manolas (5,5) e di testa scavalca Alisson (6) per il momentaneo 1 a 0 che sembra complicare la vita dei giallorossi, tuttavia non passano neanche due minuti e la formazione di Spalletti pareggia i conti con Strootman (7) che batte Lopes (6,5) e fa 1-1. Prima dell’intervallo l’olandese sfiora la doppietta ma a negargliela ci pensa il portiere del Lione che si esalta per ben due volte evitando l’1-2 ai suoi, nel recupero ci prova Dzeko (6) senza troppa convinzione da parte del bosniaco. I giallorossi stanno dando tutto per compiere l’impresa, ma per ora sono solamente a un terzo dell’opera. Nel momento più difficile del doppio confronto l’olandese trova subito il modo di annullare lo svantaggio e rimettere la Roma in carreggiata. Sul gol di Diakhaby l’argentino – assieme a Manolas – perde completamente la marcaura nei confronti del numero 5 del Lione. Esattamente come sette giorni fa gli uomini di Genesio lasciano sfogare gli avversari per poi sfruttare le poche occasioni che creano per mettere ancora più in difficoltà la squadra di Spalletti. Firma la rete dell’1 a 0 che complica ulteriormente i piani dei padroni di casa, rischia di farsi seriamente male quando Lopes in uscita lo colpisce in pieno costato con una costata, per fortuna il numero 5 del Lione si riprende subito. Molto goffo in fase difensiva, tocca il pallone col braccio all’interno dell’area, un gesto che viene ritenuto involontario dal direttore di gara che non prende provvedimenti. (Stefano Belli)