La notizia lanciata dal quotidiano islandese Visir, e riportata dallIndependent, è curiosa: nel weekend del 25-26 marzo in Islanda si è registrato un boom di anestesie epidurali, procedimento utilizzato soprattutto per lenire i dolori del parto, e di un netto incremento delle nascite, fuori dai parametri normalmente verificatisi. Letta al di fuori del contesto la notizia proverebbe ben poco; a farla diventare cronaca da prima pagina sportiva è laggiunta del particolare. Ovvero, nove mesi fa (il 27 giugno 2016) la nazionale islandese di calcio batteva lInghilterra e volava ai quarti di finale degli Europei. Eravamo allAllianz Riviera di Nizza: dopo 4 minuti Wayne Rooney segnava su rigore, ma lIslanda pareggiava appena dopo con Ragnar Sigurdsson e al 18 trovava con Kolbeinn Sigthorsson il gol decisivo, perchè il risultato non sarebbe più cambiato. UnIslanda che, per la prima volta nella sua storia nella fase finale di un grande torneo, aveva già stupito nella fase a gironi: pareggi per 1-1 contro Portogallo e Ungheria (reti, rispettivamente, di Birkir Bjarnason e Gylfi Sigurdsson su calcio di rigore), si era qualificata agli ottavi con il 2-1 sullAustria, segnando al 94 con Arnor Traustason il gol decisivo. Senza la rete di Traustason lIslanda si sarebbe comunque qualificata, ma come terza del girone; avrebbe incrociato la Croazia e forse la storia sarebbe cambiata, forse no. Ciò che conta è che il 2-1 sullInghilterra ha rappresentato la più grande vittoria nella storia di una piccola nazionale diventata improvvisamente celebre per la sua grande cavalcata europea e per il Geyser Sound, lesultanza condivisa tra giocatori e tifosi che ha infiammato le notti francesi. Proprio i padroni di casa avrebbero spezzato il sogno islandese vincendo 5-2 nei quarti, ma la notte di Nizza ha segnato un grande momento; difficile che si tratti di un caso questo boom delle nascite, più facile e poetico pensare che si sia invece trattato di una forma di celebrazione per un risultato straordinario. A quegli Europei si è stimato che circa il 6% della popolazione fosse emigrato in Francia per assistere alle partite della nazionale; come se 3 milioni e mezzo di italiani si fossero spostati in massa. Oggi lIslanda occupa il secondo posto nel girone di qualificazione al Mondiale; a oggi andrebbe a giocare i playoff e potrebbe regalarsi un altro grande viaggio. Se nel marzo 2019 dalle parti di Reykjavik si registrerà un altro boom di nascite sapremo il perchè