Sicuramente Luciano Spalletti si aspettava molto da Roma-Napoli e puntava su Federico Fazio ed Edin Dzeko che sono stati tra i migliori nella stagione giallorossa. Il difensore centrale prende un quattro e mezzo in pagella, figlio della sua peggiore prestazione da quando è alla Roma. Sul primo gol di Dres Mertens è stato lui ad andare fuori tempo, lasciando al belga spazio per insinuarsi in area di rigore. Non è quello l’unico errore perchè Federico Fazio ha commesso diversi errori e deve ringraziare all’incrocio con le gambe sempre di Mertens che hanno portato l’arbitro giustamente ad annullare un gol, al di là del fallo anche lì Fazio era in grande ritardo. Per Edin Dzeko invece si conferma uno dei limiti di un attaccante che comunque quest’anno in Serie A ha segnato 19 reti ed è in testa alla classifica dei marcatori con Gonzalo Higuain e Andrea Belotti. Il bosniaco però ha bisogno di tante palle per riuscire a buttarla dentro e con la mole di gioco della Roma è stato bravo a farlo. Ieri però Dzeko, cinque e mezzo in pagella, non ha ricevuto i soliti rifornimenti sbagliando però un paio da gol che un bomber non deve fallire.



Abbiamo visto ieri un’avvincente Roma-Napoli gara che è diventa infuocata negli ultimi dieci minuti. Tra i giallorossi l’unico a non mollare è stato Kevin Strootman autore del gol che ha riaperto la partita senza però regalare punti alla squadra di Luciano Spalletti. Dall’altra parte invece ha giocato una partita straordinaria Dres Mertens autore di due reti e una annullata giustamente per un fallo su Federico Fazio. Il primo è arrivato con una grande imbucata al centro dell’area di rigore, con un colpo sotto a sorprendere Szczesny, mentre il secondo è arrivato con un inserimento sul secondo palo da punta vera. Sicuramente una gara che rilancia Mertens ancora una volta al centro dell’attacco come falso, ma poi neanche troppo, nove. Infatti dopo al traversa di Madrid erano arrivate le critiche a Maurizio Sarri da parte di Aurelio De Laurentiis che senza mandarsele troppo a dire aveva sottolineato come sarebbe stato opportuno mandare in campo i calciatori acquistati dopo importanti sforzi economici facendo ovviamente riferimento a Leonardo Pavoletti arrivato nel calciomercato di gennaio e scarsamente utilizzato fino a questo momento.



Andiamo a dare i voti ai protagonisti di Roma-Napoli, big match della 27^ giornata di Serie A 2016-2017 che non ha deluso le aspettative, soprattutto nel finale: impresa degli uomini di Sarri che espugnano l’Olimpico, dove i giallorossi avevano sempre fatto bottino pieno, gli ospiti si impongono con il punteggio di 2 a 1 riaprendo anche i discorsi per il secondo posto in classsifica, altro KO pesante per la formazione di Spalletti dopo quello di Coppa nel derby, con la Juve che domani può portarsi addirittura a +10. Riavvolgiamo il nastro, nella prima frazione di gioco il Napoli gioca decisamente meglio sbloccando la contesa con Mertens su assist di Hamsik, ancora una volta la difesa casalinga si fa trovare impreparata regalando il gol agli avversari. Nella ripresa la Roma prova a reagire ma in contropiede subisce il secondo gol ancora con Mertens che fa doppietta ma poco dopo è costretto a lasciare il campo per un problema alla caviglia, dopo che Szczesny nega il tris a Rog che avrebbe definitivamente chiuso i giochi a riaprirli ci pensa Strootman che grazie al suggerimento di Perotti accorcia le distanze e suona la carica ai suoi che nel recupero assediano letteralmente l’area di rigore avversaria, con il palo di Salah e la clamorosa traversa di Perotti con l’intervento decisivo di Reina che devia il pallone quel tanto che basta per farlo sbattere sul legno, il Napoli soffre tantissimo negli ultimi minuti ma riesce a portare a casa tre punti fondamentali in chiave Champions, anche se il dispendio odierno di energie potrebbe farsi sentire tantissimo martedì prossimo contro il Real Madrid.



Giallorossi assenti ingiustificati per oltre 80 minuti, Napoli padrone del campo finché Strootman non accorcia le distanze e ai partenopei viene il braccino, con gli uomini di Spalletti che condensano nel recupero le occasioni che non hanno avuto in precedenza (su tutti, il palo di Salah e la traversa di Perotti).

Dopo il KO nel derby in Coppa Italia altra pesante battuta d’arresto per i giallorossi, troppo tardiva la reazione nel finale con il gol di Strootman che risveglia improvvisamente Dzeko e compagni, a negare la rimonta ci pensano i due legni colpiti da Salah e Perotti. 

Una prestazione incoraggiante sotto tutti i punti di vista per gli uomini di Sarri che in campo si rivelano nettamente superiori ai giallorossi, il Real Madrid è avvisato. Anche se il calo di tensione nel finale era assolutamente da evitare. 

Non era facile dirigere una gara come questa, dopo le aspre polemiche per l’arbitraggio di Juve-Napoli di Coppa Italia, eppure il direttore di gara mantiene sempre il polso della situazione e fatta eccezione per un paio di valutazioni sbagliate (che non hanno comunque condizionato il risultato) la sua condotta è stata esemplare.

Ecco i voti del primo tempo di Roma-Napoli, big match della 27^ giornata di Serie A che apre il programma del weekend, continuano a fare fatica i giallorossi che non sembrano aver ancora smaltito le scorie accumulate nel derby di qualche giorno fa e vanno al riposo sotto di un gol. Sin dalle battute iniziali del match si capisce che gli ospiti approcciano meglio la gara rispetto ai padroni di casa, anche se la prima squadra ad andare vicina al gol è quella di Spalletti con Perotti (6) che per poco non approfitta dell’errore di Koulibaly (5,5) che sbaglia il disimpegno nella sua area di rigore depositando il pallone in rete, ma l’arbitro non convalida perché l’argentino lo aveva stoppato col braccio. Altra giornata no per la difesa capitolina che si fa letteralmente infilare da Hamsik (6,5) che serve l’assist per Mertens (7), il belga torna al gol scavalcando Szczesny (6) con un pallonetto. La reazione della Roma non va oltre una conclusione di Strootman (6) che manca completamente la porta, mentre a Mertens viene annullato il gol del 2 a 0 per aver disturbato Fazio nel corso dell’azione. I giallorossi continuano a fare fatica in difesa, come testimonia il gol di Mertens, e in fase offensiva non creano nessuna palla gol o qualche altro pericolo nei pressi di Reina. Se non altro è il più volenteroso di tutti in mezzo al campo. Altra giornata no per l’argentino che dopo la figuraccia nel derby chiude male su Mertens spianandogli la strada per il gol. Gli uomini di Sarri interpretano decisamente meglio la partita e passano meritatamente in vantaggio. Il belga torna al gol beffando la difesa della Roma che non va a chiuderlo come dovrebbe, potrebbe fare doppietta ma si aiuta irregolarmente stendendo Fazio. Un suo errore in disimpegno poteva costare caro, ma si salva grazie a Perotti che controlla il pallone perso da lui col braccio. (Stefano Belli)

Sull’azione che porta al gol di Mertens esce con un attimo di ritardo e si fa scavalcare dal pallonetto del belga che lo befferà nuovamente a inizio ripresa, l’estremo difensore polacco sarà fondamentale nel negare lo 0-3 a Rog tenendo i suoi ancora a galla.

Inizio gara poco incoraggiante con un pallone malamente perso nella sua trequarti, anche nei minuti successivi il tedesco non si rende protagonista di una prestazione positiva, la pressione gli costa un brutto scherzo.

Al netto di qualche anticipo e chiusura avvenuta con i tempi giusti, il greco si esprime al di sotto dei suoi standard commettendo una serie di errori assolutamente non da lui. Nel finale, nonostante qualche acciacco fisico, tiene duro per non lasciare la squadra in dieci.

L’argentino cerca di rimediare agli errori dei suoi compagni di reparto, poi sul gol di Mertens non va a chiudere in tempo sul belga che si invola con successo verso la porta di Szczesny. A inizio ripresa l’errore che spiana la strada alla doppietta di Mertens gli sarà fatale, Spalletti lo leva dal campo prima che possa fare altri danni. ( Assieme a Salah fa alzare il baricentro a tutta la squadra prendendo parte alla manovra offensiva e rendendosi spesso minaccioso dalle parti di Reina)

Ribatte un tiro di Mertens che aveva preso la mira per cercare la tripletta, a differenza di chi gioca in difesa non fa clamorose cappellate ma è evidente che Emerson Palmieri sia più bravo di lui a spingere sulle fasce. 

Al 9′ avrebbe l’opportunità di andare al tiro ma liscia il pallone sciupando il buon assist di El Shaarawy, fa di tutto per chiudere lo specchio della porta agli avversari. ( Conquista la punizione dalla quale nascerà il gol di Strootman che ridà speranza ai giallorossi)

Sullo 0-1 l’olandese avrebbe la possibilità di inquadrare la porta da buona posizione ma alza troppo la sfera che sorvola la traversa, sullo 0-2 nel finale accorcia le distanze riaprendo una gara che sembrava chiusa, fosse arrivato solamente qualche minuto prima il gol probabilmente la Roma avrebbe completato la rimonta.

Prova a sfondare sulla fascia sinistra, nulla da rimproverare sul piano dell’impegno ma l’italo-egiziano non riesce a spaventare come si deve Reina. ( Con lui la Roma cambia marcia, l’egiziano all’86’ colpirà anche il palo dopo aver scavalcato Reina, peccato a che negargli il gol ci pensi il legno)

A inizio ripresa prova a suonare la carica ai suoi facendo salire la squadra con un tiro deviato in calcio d’angolo, ma nell’arco dei novanta minuti viene spesso neutralizzato da Albiol e Koulibaly, ormai gli avversari cominciano a prendergli le misure e a concedergli meno spazi possibili.

Fondamentale nell’interrompere le ripartenze in contropiede degli avversari, nel recupero potrebbe segnare la rete del clamoroso 2-2 ma trova sulla sua strada uno strepitoso Reina che devia il pallone sulla traversa.

Che non fosse giornata per il bosniaco lo si capisce al 62′ quando davanti a Reina colpisce male il pallone angolando troppo il destro che si perde sul fondo, anche nel finale quando la Roma assedia l’area di rigore avversaria non riesce a mantenere il sangue freddo sottoporta.

Forse oggi ha pesato la stanchezza fisica e mentale dovuto al derby perso, ma è preoccupante che per oltre 80 minuti la sua squadra sia una brutta copia di se stessa e che si ridesti solamente nel finale quando ormai non c’è più tempo. Sbaglia la formazione iniziale, con gli innesti di Salah e Bruno Peres le cose migliorano.

Non si ricordano interventi decisivi da parte del portiere spagnolo nella prima frazione di gioco, poi nella ripresa sarà decisivo nell’anticipare Dzeko e Salah che tergiversano troppo sul pallone e soprattutto nel deviare sulla traversa la conclusione di Perotti (sporcata da un difensore del Napoli) salvando così il risultato nel momento di massima sofferenza per i partenopei.

In fase difensiva contiene prima El Shaarawy e poi Bruno Peres sulla fascia sinistra impedendogli di sfondare, come al solito si propone in avanti quando è il Napoli a tenere palla.

Non concede un metro ai centravanti della Roma non sbagliando assolutamente nulla nei tanti disimpegni che è chiamato a fare, una certezza granitica nella difesa del Napoli almeno per quest’oggi.

Commette un grave errore regalando platealmente il pallone a Perotti, fortunatamente per lui l’argentino lo controlla col braccio e dunque il gol che segna non è valido, a parte questo episodio salva tutto quello che c’è da salvare con anticipi, ribattute e chiusure spesso decisive.

Sul finire della prima frazione di gioco batte un calcio di punizione ma il suo tiro si infrange sulla barriera giallorossa, qualche imprecisione nei passaggi e nei lanci lunghi che non compromette assolutamente il risultato.

Entra in maniera fin troppo decisa sugli avversari (chiedere lumi a De Rossi) rimediando il giallo già nel primo terzo di gara, ma il croato è tra i migliori a centrocampo, facendosi sempre trovare al posto giusto quando serve e facendo sentire la sua presenza per tutti i novanta minuti.

Contiene Nainggolan e contribuisce a non far allungare troppo la squadra che gioca compatta anche grazie a lui. ( Con la sua prestanza fisica riesce a tenere testa agli avversari che stavano mettendo sempre più alle corde Jorginho)

Fornisce l’assist per il gol di Mertens inventando dal nulla un corridoio che il centravanti belga capitalizza nella maniera migliore possibile, nella ripresa proverà a far segnare nuovamente il gol ma stavolta Rudiger interviene con i tempi giusti. ( Il polacco continua ad accumulare minuti per ritrovare la migliore condizione)

Non sempre è impeccabile nelle aperture verso i compagni, quando cerca la porta in prima persona non aggiusta a dovere la mira, ma il suo contributo in fase offensiva rimane comunque innegabile nonostante l’intesa con Insigne non sia ai massimi storici.

Grande protagonista nel bene e nel male: autore della doppietta con la quale stende i giallorossi (e si porta a 18 gol nella classifica marcatori), il belga – che esulta in maniera davvero particolare sull’1 a 0 omaggiando il suo cagnolino – si farà male al polpaccio dovendo lasciare il campo, grande apprensione per lui in vista del match di Champions League contro il Real Madrid. ( Fondamentale nel dare equilibrio a centrocampo dopo l’uscita dal campo di Mertens)

Prova a ubriacare i difensori che lo marcano con una serie di finte e movimenti imprevedibili, sarà lui a fornire l’assist a Mertens per il gol del 2 a 0.

Incurante del fatto che tra pochi giorni ci sia una delle partite più importanti di tutta la stagione, il tecnico del Napoli impiega tutta l’artigliera pesante e i risultati gli danno ragione, grande reazione per i partenopei dopo i KO in campionato e coppa rispettivamente contro Atalanta e Juventus. Unico neo l’allontanamento dal campo per le eccessive proteste, ma anche quelle ormai sono un suo marchio di fabbrica. (Stefano Belli)