Proprio oggi si darà il via alla 52^ edizione della Tirreno-Adriatico, la tanto attesa prova del ciclismo maschile in programma dall’8 al 14 marzo con partenza da Lido di Camaiore e arrivo tradizionale a San Benedetto del Tronto. La prima tappa messa in calendario è la cronosquadre Lido di Camaiore – Lido di Camaionre di 22,7 chilometri, mentre tra le frazioni più importanti vanno ricordate la quarta Montalto di Castro – Terminillo di 177 chilometri dove si potrebbe decidere la corsa e la quinta Rieti – Fermo di 209 chilometri, la frazione più ricca di significato dove i corridori attraverseranno nella prima parte le zone colpite dai terremoti dell’agosto e dell’ottobre scorso. L’ultima tappa di rilievo la San Benedetto del Tronto – San Benedetto del Tronto di 10,1 chilometri,  sarà invece a cronometro individuale. Alla linea di partenza sono attesi corridori come Van Avermaet, oro olimpico, vincitore nel 2016, Peter Sagan, Mark Cavendish, soprattutto gli azzurri Fabio Aru e Vincenzo Nibali oltre che il favorito Nairo Quintana. Per presentare la Tirreno-Adriatico 2017 abbiamo sentito Silvio Martinello: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Come vede questa edizione della Tirreno-Adriatico? Mi sembra uguale a quella dello scorso anno, non ci sono differenze importanti, con la presenza del Terminillo a rendere ancora più difficile la Tirreno – Adriatico 2017.

L’anno scorso a vincere fu Greg Van Avermaet oro a Rio, cosa potremo aspettarci quest’anno? Non credo che Van Avermaet possa vincere, il corridore belga dovrebbe cedere sul Terminillo e non aggiudicarsi questa gara.



Quali saranno i favoriti? Dico Quintana e Nibali. Lo stesso Nibali se non fosse stata annullata la tappa di montagna avrebbe potuto vincere la Tirreno – Adriatico 2016. Cosa che poteva capitare anche a Pinot.

Come vede la sfida Nibali contro Aru? Bene direi, tutti e due si sono comportati in modo positivo ad Abu Dhabi. Certamente si correrà in atmosferiche, ambientali diverse dove i corridori incontreranno anche il maltempo.

Dove si deciderà questa corsa, magari nella quarta tappa Montalto di Castro – Terminillo? Direi di dì ma anche la cronosquadre di 22, 7 chilometri della prima tappa avrà molto valore. Se infatti una squadra accumulasse molto ritardo, molto vantaggio questo potrebbe influire tanto sull’esito della corsa.



E la cronometro individuale dell’ultima giornata? Avrà anche lei molto significato ma sarà sempre la tappa che finirà sul Terminillo quella più decisiva della Tirreno Adriatico.

Chi sarà il re dei velocisti? Mark Cavendish sarà sempre il velocista più importante, Sagan e anche Van Avermaet potrebbero dire la loro molto anche sulle cosiddette tappe nervose.

Nella quinta tappa poi un omaggio con la Rieti – Fermo, sulle strade colpite dal terremoto di agosto e ottobre... Un omaggio giusto nella prima parte di questa tappa lungo la Salaria alle zone colpite dai terremoti dell’agosto e dell’ottobre scorso. Una cosa del resto che il Giro ha fatto sempre, come nell’omaggio ai caduti della Prima Guerra Mondiale.

Tirreno – Adriatico gara per prepararsi alla “Sanremo”? Per Aru e Nibali il vero appuntamento stagionale sarà il Giro d’Italia, per Sagan, Van Avermaet, lo stesso  Cavendish la Sanremo.

I corridori da seguire particolarmente quali saranno? Credo proprio Quintana, Nibali e Diego Rosa, voglio vedere cosa potrà fare lui in modo particolare.

Chi sarà secondo lei il vincitore della Tirreno – Adriatico?  Dico Quintana, secondo me sarà lui a vincere la Tirreno – Adriatico.

 (Franco Vittadini)