Terza sconfitta di fila (in tre competizioni diverse) per la Roma che non riesce proprio a ripartire: al Parc OL, in Francia, finisce 4 a 2 per il Lione che in rimonta si aggiudica il match d’andata degli ottavi di Europa League 2016-2017, il passaggio del turno non è di certo compromesso per i giallorossi ma tra una settimana all’Olimpico ai giallorossi servirà un’autentica impresa per ribaltare il risultato e strappare il pass per i quarti di finale. Andiamo a riavvolgere il nastro e partiamo dall’inizio, quando gli uomini di Spalletti partono bene e si rendono subito pericolosi con Nainggolan e Salah, tuttavia sono i padroni di casa a sbloccare la contesa con Diakhaby che sugli sviluppi di un calcio piazzato segna indisturbato con la difesa avversaria immobile. Gli ospiti non si danno per vinti, Salah approfitta del regalo di Diakhaby (oggi disastroso in difesa, al netto del gol) e pareggia i conti, poco dopo la mezz’ora Fazio sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un’incornata vincente opera il sorpasso, le cose sembrano mettersi benissimo per la Roma, soprattutto in virtù dei due gol segnati fuori casa e che potrebbero tornare utilissimi al ritorno. Ma nella ripresa qualcosa si inceppa nella Roma, i giocatori di Spalletti mostrano la corda mentre alla distanza emerge il Lione che fa 2-2 con Tolisso (su assist di Lacazette), fatta eccezione per la parata di Lopes su Strootman la Roma non produce più pericoli nell’area di rigore avversaria mentre Alisson deve fare gli straordinari per fermare Gonalons, Lacazette e Valbuena. Gli sforzi dei transalpini danno i loro frutti, il tecnico Genesio si gioca la carta Fekir che al secondo pallone toccato realizza un gran gol passando in mezzo a tre avversari, nel finale la Roma cede di schianto (troppo tardivi i cambi di Spalletti) e nel recupero Lacazette fissa il punteggio sul 4 a 2, un gol che potrebbe pesare tantissimo nell’economia del doppio vantaggio. Tuttavia niente è perduto, il Barcellona ci ha mostrato che le rimonte nel calcio sono possibili anche quando non lo sembrano, la Roma deve comunque crederci.



Match molto divertente, spettacolo favorito dagli errori in difesa del Lione e l’atteggiamento spregiudicato di entrambe le squadre in fase offensiva, peccato per il netto calo della Roma che ha consentito al Lione di spadroneggiare nell’ultimo terzo di gara.

La squadra di Genesio emerge alla distanza, dopo aver tentennato nella prima frazione di gioco con un paio di sbandamenti in difesa i padroni di casa dilagano nel secondo tempo grazie alla maggiore freschezza atletica rispetto agli avversari. 



Ai giallorossi non basta l’ottimo primo tempo, gli uomini di Spalletti non sanno dosare bene le forze e nell’ultima mezz’ora vanno in debito di ossigeno facendosi sovrastare dagli avversari, complicandosi la vita per il passaggio del turno. 

Al direttore di gara non si può rimproverare nulla, valuta bene il contatto in area tra Tolisso e Manolas facendo giocare, e grazia il greco che, già ammonito, interviene in maniera scomposta sempre su Tolisso, un arbitro inflessibile gli avrebbe mostrato il secondo giallo.

Ecco i voti del primo tempo di Lione-Roma, gara valida per l’andata degli ottavi di Europa League 2016-2017, al momento i giallorossi sono avanti sui transalpini per 2 a 1. Gli uomini di Spalletti cominciano bene con il salvataggio di Lopes (6) su Nainggolan (6,5) mentre Salah (7) non riesce a trovare la porta, tuttavia al primo affondo i padroni di casa sbloccano la contesa con Diakhaby (4,5) che grazie alla sponda di Rafael (6) deposita il pallone in rete alle spalle di Alisson (6). La Roma non si scoraggia e nonostante lo svantaggio continua ad attaccare e a macinare gioco, alla fine arriva il meritato pareggio quando Diakhaby perde un brutto pallone nella sua trequarti regalandolo a Salah che ringrazia per il favore e gonfia la rete per l’1-1. Poco dopo la mezz’ora i giallorossi completano la rimonta con Fazio (7) che di testa realizza il gol del 2 a 1 sul cross di De Rossi (6,5) con Nainggolan a dare il via all’azione. Sull’unico pericolo creato dai padroni di casa l’OL si porta in vantaggio subendo però la rimonta degli avversari, la difesa è senz’altro il punto debole della squadra di Genesio. lui a creare i maggiori pericoli su calcio piazzato, non a caso il gol del transaplini nasce dagli sviluppi di una punizione battuta da lui. Ok che firma la rete dell’iniziale 1 a 0 ma l’errore con il quale regala il pallone a Salah è da matita blu per usare un eufemismo, per non parlare di come l’egiziano lo sovrasti sul piano della tecnica e della velocità. I giallorossi partono bene ma subiscono gol, invece di scoraggiarsi gli uomini di Spalletti giocano con ancora più cattiveria fino a ribaltare meritatamente il risultato. Dopo un paio di partite sottotono il greco sembra essersi prontamente ripreso, emblematico il recupero su Lacazette lanciatissimo a rete. Prende il giallo falciando Rafael dopo aver valutato malissimo i tempi per l’intervento sull’avversario. (Stefano Belli)



Nainggolan mette immediatamente a dura prova i suoi riflessi con un tiro potente e improvviso che non coglie di sorpresa il portiere del Lione che risponde presente ma dovrà arrendersi alla conclusione vincente di Salah, nella ripresa si oppone a Strootman dopodiché non dovrà più fare interventi decisivi.

Sul gol dell’1 a 0 c’è il suo zampino, o per meglio dire la sua testa con la sponda vincente per Diakhaby. Viene messo fuori uso da Ghezzal che nell’intervento scomposto su Emerson lo travolge facendogli male alla caviglia, nell’intervallo prova a recuperare ma non ce la fa. ( Riesce a dare molto più equilibrio alla difesa dell’OL di quanto non avesse fatto Rafael, grazie alla sua esperienza i suoi compagni di reparto giocano più sciolti e senza il terrore di sbagliare)

Il suo compito è quello di contenere Dzeko e impedire che faccia danni nell’area di rigore dell’OL, si mette in evidenza con un altro bel recupero su Salah. ( Quello che sembrava un cambio fin troppo spregiudicato si rivelerà un colpo di genio di Genesio, con il numero 18 dell’OL autore di un gran gol che spiana la strada al successo dei transalpini)

Sblocca la contesa sugli sviluppi di un calcio di punizione, sfruttando a meraviglia la sponda di Rafael per depositare il pallone nel sette alle spalle di Alisson. Poi però commette un errore gravissimo regalando la sfera a Salah che può involarsi indisturbato verso la porta di Lopes per siglare la rete del pari. In generale appare sempre impacciato quando deve disimpegnarsi e commette tanti altri errori in fase difensiva complicando la vita a tutto il reparto.

Compie una grande giocata rimontando su Strootman e impedendogli di liberare il tiro a pochissima distanza da Lopes, è l’uomo dei cross per il Lione.

Dopo un primo tempo piuttosto incolore al rientro in campo Lacazette gli regala un cioccolatino che piazza nell’angolino dove Alisson non ci può arrivare, sul 3 a 2 va vicino alla doppietta spedendo il pallone di poco a lato.

A centrocampo ha un raggio limitato di azione per colpa della pressione sfiancante di Nainggolan, nella ripresa sbaglia un paio di passaggi in orizzolante anche se ha l’opportunità di gonfiare la rete, che Alisson gli nega.

Il giovane talento dell’OL è costretto a spendere il giallo per fermare l’irresistibile avanzata di Salah in contropiede con un fallo tattico che gli consente di neutralizzare un’azione potenzialmente pericolosa, proverà a cercare la porta ma viene valutato in fuorigioco dall’assistente di Taylor.

Con un intervento scomposto e falloso nei confronti di Emerson non solo regala una punizione dal limite alla Roma ma travolge anche Rafael e Gonalons che si fanno entrambi male e devono stringere i denti per rimanere in campo, nel prosieguo della gara non trova il modo di spaventare la difesa avversaria. ( Sul tiro di Lacazette c’è una sua impercettibile deviazione che probabilmente mette fuori causa Alisson, nel finale contribuisce a dare ulteriore qualità a una squadra che ormai spadroneggia)

Potrebbe creare qualche grattacapo in contropiede ma si fa rimontare da Manolas che con l’aiuto di Fazio gli sradica il pallone dai piedi. A inizio ripresa fornisce l’assist per il 2 a 2, nel finale con la difesa della Roma in affanno va letteralmente a nozze, Alisson gli chiude lo specchio della porta ma nel recupero mette comunque il suo sigillo al successo dei transalpini.

È lui a battere la punizione dalla quale nascerà il gol di Diakhaby, sull’1 a 0 non trova la porta solamente per l’intervento provvidenziale di Juan Jesus che si immola murando la sua conclusione con il corpo. Nel finale fornirà l’assist per il 4 a 2 di Lacazette dopo essere andato vicino al gol in prima persona.

Sostituire Mammana con Fekir sembrava una scelta eccessivamente azzardata e invece viene ripagata con gli interessi, si rivela probabilmente la mossa decisiva che consente al tecnico del Lione di fare scacco matto e vincere questa partita a scacchi con Spalletti.

Si fa scavalcare dal colpo vincente di Diakhaby sugli sviluppi di un calcio piazzato, fa buona guardia su una punizione battuta da Valbuena spazzando via la sfera in uscita. Nella ripresa si esalta salvando su Gonalons, Lacazette e di nuovo Valbuena ma nel finale anche lui è costretto a cedere sotto i colpi impietosi degli avversari.

Determinante nel fermare Lacazette lanciato in contropiede verso la porta di Alisson, dopo un paio di gare sottotono stasera il greco sembrava tornato a esprimersi sugli standard che sono più consoni a lui, per poi cedere di schianto nel finale lasciando campo libero agli attaccanti avversari.

Ancora qualche piccola indecisione in fase decisiva ma il suo gol che vale il momentaneo 2 a 1 potrebbe tornare utile tra una settimana all’Olimpico, nella ripresa è bravo ad arginare Ghezzal che aveva provato a sfondare in area, nell’ultima mezz’ora l’argentino sparisce dal campo e difende malissimo.

Sullo 0-1 l’ex-Inter è bravissimo a murare il tiro di Valbuena sicuramente destinato verso la porta di Alisson, efficace inoltre il pressing su Ghezzal con il quale gli sbarra la strada verso lo specchio della rete, anche a lui si spegne completamente la luce nelle battute conclusive.

Sporca il tiro di Gonalons e per poco non trae in inganno Alisson che con una gran prontezza di riflessi riesce ad arrivare comunque sul pallone, non riesce a impegnare seriamente Lopes.

È lui a fornire (dopo aver ricevuto palla da Nainggolan autore di un gran recupero) il cross-assist per Fazio che di testa deposita il pallone in rete, recupera diversi palloni preziosi e peccato che non tenga botta per tutti i novanta minuti, sarebbe stato fondamentale averlo a pieno servizio nel finale. ()

Viene imbeccato da Salah ma l’olandese davanti a Lopes aspetta un attimo di troppo per liberare il tiro e si fa murare da Morel, nel secondo tempo riesce ad andare alla conclusione trovando l’opposizione di Lopes prima di accusare un netto calo fisico.

Assieme a Bruno Peres ha il compito di attaccare sulle corsie esterne, rimedia il giallo quando interviene su Rafael sbagliando completamente i tempi dell’intervento, smette di esercitare la sua spinta sulle fasce nel secondo tempo per via della stanchezza.

Sullo 0-0 il belga spaventa Lopes con una conclusione potenta e improvvisa che viene smorzata dall’estremo difensore avversario, con un gran recupero dà il via all’azione che porterà al gol del 2 a 1 giallorosso. Ma di certo non ci si aspetta da un elemento come lui che accusi la stanchezza sin dai primi minuti della ripresa ( Non entra bene in partita perdendo un paio di palloni sanguinosi nella propria trequarti, avrebbe dovuto dare nuova linfa vitale alla squadra ma falisce completamente nell’intento)

Sin da inizio gara l’egiziano prova a inquadrare la porta di Lopes spedendo però il pallone sopra la traversa, lui non si scoraggia e al 21′ è bravissimo a sfruttare l’errore di Diakhaby per pareggiare i conti. Sul piano della velocità fa sudare freddo Diakhaby ma da solo non può vincere le partite contro squadre ben attrezzate per competere ad altissimi livelli in Europa.

Spesso si intestardisce con il pallone tra i piedi anziché scorgere compagni liberi da servire, al quarto d’ora potrebbe pareggiare i conti ma davanti a Lopes colpisce male il pallone. Stasera il bosniaco è sicuramente una delle grandi delusioni, nella ripresa ci si accorge a malapena della sua presenza in campo. ()

Forse stasera il tecnico giallorosso ha avuto l’ennesima e definitiva riprova che la rosa non sia ancora abbastanza lunga per competere su tre fronti, troppo tardivi i cambi che in ogni caso andavano effettuati visto che comunque l’inerzia del match era decisamente contro i giallorossi. (Stefano Belli)

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