Un quarto di Champions League come Juventus-Barcellona potrebbe essere risolto dai giocatori che siedono in panchina, e che saranno chiamati a giocare spezzoni nel secondo tempo; da questo punto di vista le due squadre non sono messe benissimo visti gli infortuni che le hanno colpite. La Juventus per esempio non ha giocatori offensivi a disposizione: Marko Pjaca è fuori dai giochi e gli altri saranno tutti in campo come titolari e così, a meno che non venga convocato e chiamato in causa il classe 2000 Moise Kean, Allegri dovrà eventualmente inventarsi altre alchimie tattiche, per esempio cambiare modulo o mandare in campo la qualità di Claudio Marchisio avanzando la posizione di Pjanic sulla trequarti, oppure schierando un incontrista in più (Sturaro o Rincon, a seconda di chi andrà in panchina) per aumentare la capacità di interdizione, o ancora destinare Kwadwo Asamoah a correre sulla fascia e proteggere la sua zona di competenza. Anche Luis Enrique ha problemi: in attacco la coperta è corta, il solo Paco Alcacer è a disposizione ma questa è stata fin da subito la scelta del Barcellona, che eventualmente schiera nel tridente offensivo quellArda Turan che oggi non sarà a disposizione. Meglio a centrocampo, dove tra André Gomes, Denis Suarez e Ivan Rakitic dovrebbero essere a disposizione almeno in due, permettendo al tecnico asturiano di avere anche nel secondo tempo una mediana fresca e capace di congelare il possesso palla. A lungo andare tuttavia si potrebbe pagare qualcosa in termini di stanchezza là davanti; anche Messi, Suarez e Neymar sono umani e ogni tanto hanno bisogno di riposo. La soluzione potrebbe essere quella di avanzare Andrés Iniesta da esterno del tridente, una mossa tattica già utilizzata in passato anche dai predecessori di Luis Enrique. (agg. di Claudio Franceschini) 



E Barcellona sarà una grande sfida anche tra due reparti offensivi straordinari. Quello bianconero è profondamente cambiato rispetto alla finale di due anni fa: nessuno dei titolari e delle riserve di allora è più rimasto a disposizione e oggi Massimiliano Allegri si affida a una linea di tre trequartisti nella quale Paulo Dybala è chiamato a fare lavoro di raccordo maggiore rispetto a un anno fa. Si è abbassato il numero dei gol (sono 14 stagionali), si è alzata però limportanza che la Joya ricopre nel dare ritmo ai compagni e mandare in porta quel Gonzalo Higuain (27 gol nella sua stagione) che è il grande bomber che alla Juventus mancava, perchè Carlos Tevez era un giocatore che, per quanto straordinario e incisivo, non aveva le doti del cannoniere di razza del Pipita. Come detto il punto di domanda è Mario Mandzukic: non è un caso che in sua assenza Allegri schieri un centrocampista di contenimento, è proprio questo il ruolo che viene richiesto al croato quando è in campo. Mandzukic è bravissimo anche nellattaccare la porta sfruttando il suo ruolo naturale di prima punta; ha sacrificato i gol (sono 7 in stagione) in nome del sacrificio che gli è chiesto per portare equilibrio al 4-2-3-1 della Juventus. Nel Barcellona basta citare i numeri del tridente: 90 gol stagionali raggiunti, siamo in ritardo rispetto al 2014-2015 ed è sensibilmente calato il contributo di Neymar, ma questa rimane una squadra iper offensiva cui però manca forse un vero panchinaro degno del tridente titolare (Paco Alcacer ha segnato appena 4 gol stagionali, meno anche di Arda Turan, Rafinha e Rakitic che sono centrocampisti). Finchè Luis Enrique ha la MSN lì davanti, in ogni modo, può dormire sonni tranquilli (agg. di Claudio Franceschini) 



Grande duello a centrocampo tra Juventus e Barcellona: la mediana bianconera è cambiata del tutto rispetto alla finale di Champions League di due anni fa. Allora cerano Andrea Pirlo, Paul Pogba e Claudio Marchisio con Arturo Vidal che giostrava da finto trequartista; oggi Massimiliano Allegri ha a disposizione il solo Principino, che però partirà dalla panchina, e ha anche modificato il suo sistema di gioco. Saranno due i mediani: Sami Khedira conosce molto bene il Barcellona avendolo sfidato molte volte con la maglia del Real Madrid. Il tedesco giocherà nello stesso ruolo che Josè Mourinho prevedeva per lui, ovvero in una linea a due alle spalle dei trequartisti; al suo fianco ci sarà Miralem Pjanic, che a differenza dei compagni in mediana allepoca dei blancos è una sorta di trequartista arretrato che dunque lo sgrava leggermente dai compiti di impostazione, ma allo stesso tempo rende Khedira imprescindibile nellinterdizione, che esegue molto bene grazie al senso della posizione. Mediana praticamente identica quella del Barcellona, se non che Sergio Busquets è squalificato per la partita di andata: a fare da perno davanti alla difesa dovrebbe allora essere Javier Mascherano riportato al suo ruolo di origine, in alternativa Luis Enrique può schierare Ivan Rakitic (che aveva aperto le marcature nella finale di Berlino) in posizione centrale destinando uno tra André Gomes e Denis Suarez sulla mezzala. Il trait dunion tra 2015 e 2017 rimane Andrés Iniesta, che tocca oggi la presenza numero 126 in Europa (123 in Champions League, tutte con la maglia del Barcellona). (agg. di Claudio Franceschini) 



In attesa di Juventus-Barcellona, il sito ufficiale della formazione blaugrana ha fatto un interessante excursus allinterno delle formazioni che si affronteranno allo Juventus Stadium, in particolare quella bianconera, e attraverso la grafica ha ricordato come sia cambiata la Juventus rispetto alla finale che le due squadre giocarono a Berlino nel giugno 2015 (vinta 3-1 dal Barcellona). Si nota come siano cinque i giocatori della Juventus che, titolari quella sera, fanno ancora parte della rosa. Si tratta ovviamente di Gigi Buffon in porta; di Stephan Lichtsteiner, Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci in difesa, e di Claudio Marchisio a centrocampo. Tra gli altri, Patrice Evra è stato lultimo a partire legandosi allOlympique Marsiglia lo scorso giugno; al termine di quella stagione avevano salutato Andrea Pirlo (negli Stati Uniti), Arturo Vidal (Bayern Monaco) e Carlos Tevez (tornato brevemente al Boca Juniors, oggi in Cina) mentre erano rimasti unaltra stagione Paul Pogba e Alvaro Morata, rientrati rispettivamente al Manchester United e al Real Madrid. Per completare il quadro dobbiamo anche parlare della panchina: Stefano Sturaro, che era arrivato alla Juventus da pochi mesi, è lunico presente ancora oggi. Marco Storari si è accasato al Cagliari (in Serie B) e dallo scorso gennaio gioca nel Milan; in Sardegna è finito anche Simone Padoin, Kingsley Coman è stato preso dal Bayern Monaco mentre Angelo Ogbonna (West Ham), Roberto Pereyra (Watford) e Fernando Llorente (Swansea, ma dopo un anno al Siviglia) sono andati a giocare in Premier League. (agg. di Claudio Franceschini) 

Mette a confronto due reparti difensivi profondamente diversi: da una parte i bianconeri, che hanno subito 20 gol in campionato e soltanto 2 in Champions League. Dallaltra i blaugrana: 28 gol incassati nella Liga (stesso numero di partite giocate dalla Juventus) e 9 in Champions League. Entrambe giocano a quattro; questo però soltanto come schieramento iniziale, perchè sappiamo bene come il Barcellona in fase di possesso disponga i due terzini sulla linea di centrocampo facendo scalare il playmaker di mediana in mezzo ai due centrali, piazzandosi di fatto a tre. Entrambe scommettono comunque sugli uno contro uno, lasciando spesso e volentieri i centrali isolati: in questo caso fondamentale è il lavoro di Leonardo Bonucci e Gerard Piqué, due difensori davvero simili per caratteristiche perchè hanno piedi ottimi per iniziare lazione ma sono anche molto bravi quando lasciati contro il loro avversario diretto, lasciando anche la linea molto alta per mettere pressione e non dare profondità. Giorgio Chiellini e Samuel Umtiti (o Mascherano, a seconda di chi giocherà) sono più avvezzi alla marcatura classica, ma El Jefecito avendo trascorsi da centrocampista sa fare un po di tutto; importante sarà anche la spinta dei terzini, attenzione al grande ex Dani Alves che a Barcellona conoscono molto bene. Anche per questo motivo la Juventus proverà soprattutto a sfondare a sinistra, dove Alex Sandro può sfruttare il fatto che Sergio Roberto, per quanto ormai abituato al nuovo ruolo, sia di fatto un terzino adattato e possa tendere ad accentrare la sua posizione e a essere meno attento nella fase difensiva. (agg. di Claudio Franceschini)

, che sarà valida per landata dei quarti di finale di Champions League 2016-2017, va in scena martedì 11 aprile alle ore 20:45; finalmente per i bianconeri è arrivato il momento di disputare la grande partita europea, che è uno degli snodi fondamentali di una stagione che, entro i confini nazionali, potrebbe portare in dote la terza doppietta consecutiva. Barcellona che invece continua a perdere occasioni: è in finale di Coppa del Re ma, sconfitto a Malaga, non è riuscito ad avvicinarsi al Real Madrid e anzi si è distanziato di un altro punto, dando molto probabilmente laddio alla Liga. Resta però, quella blaugrana, una squadra in grado di fare risultato in Europa perchè sulla partita secca ha dimostrato di non conoscere limiti; andiamo allora a dare uno sguardo a quelle che potrebbero essere le scelte dei due allenatori per questa delicatissima partita dello Juventus Stadium, analizzando nel dettaglio le probabili formazioni di Juventus Barcellona.

Massimiliano Allegri se la gioca ovviamente con il 4-2-3-1; nella partita vinta contro il Chievo il tecnico della Juventus ha fatto riposare qualche titolare che ora dovrebbe ragionevolmente tornare in campo. Per esempio Dani Alves, il grande ex: per lui otto stagioni nel Barcellona che ora sfida per la prima volta da avversario, dovrebbe essere lui il terzino destro con Alex Sandro dallaltra parte, mentre a formare la coppia centrale di difesa saranno Bonucci e Chiellini che hanno lasciato spazio a Barzagli e Rugani sabato sera. A centrocampo sarà confermato Khedira, che in questi ultimi giorni è stato di fatto uno stakanovista giocando tantissimo; al suo fianco torna Pjanic (panchina per Marchisio), difficile che la porta sia aperta ad altri giocatori a meno che non si decida di piazzarsi ancora una volta con il bosniaco sulla trequarti. E questo infatti il grande dilemma della vigilia: le condizioni di Mario Mandzukic, che è rimasto fuori nelle ultime due partite per problemi al ginocchio. Il croato stringe i denti: se ce la farà, sarà il finto esterno dallaltra parte con Cuadrado (diffidato, perciò deve fare attenzione) che agirà sulla corsia destra. Alle spalle di Gonzalo Higuain, tornato a segnare anche in campionato (quattro gol negli ultimi quattro giorni), agirà quel Paulo Dybala che è uno dei sogni di mercato del Barcellona, ma che la Juventus punta ovviamente a blindare anche per la prossima stagione.

Doppia tegola sul Barcellona: Sergio Busquets è squalificato e Rafinha, che avrebbe potuto sostituirlo come perno davanti alla difesa, dovrà andare sotto i ferri avendo finito in anticipo la sua stagione. Luis Enrique insomma ha la coperta corta a centrocampo, e dunque potrebbe e dovrebbe decidere per lavanzamento di Mascherano: largentino andrà a ricoprire quello che è il suo ruolo naturale (playmaker in mediana), preservando così la posizione di Iniesta e Ivan Rakitic, con il portoghese che parte favorito su André Gomes e Denis Suarez nel ballottaggio (anche Arda Turan è fuori dai giochi). In difesa dunque sarà ballottaggio francese tra Umtiti (che parte con leggero vantaggio) e Mathieu; Piqué ovviamente sarà laltro centrale mentre sulle fasce laterali opereranno Sergi Roberto, che ormai si è trasformato in un terzino di buon livello (originariamente era un centrocampista) e Jordi Alba. In porta non ci sono discussioni: questanno, anche per i problemi fisici accusati da Cillessen, non cè stata alternanza tra coppa e campionato e dunque Ter Stegen difenderà i pali blaugrana. Davanti ovviamente la MSN: Messi, Luis Suarez e Neymar, grande spauracchio per la difesa della Juventus.

, valida per landata dei quarti di finale di Champions League 2016-2017, sarà trasmessa in chiaro per tutti su Canale 5; inoltre, come al solito, verrà mandata in conda dalla pay tv del digitale terrestre, ovvero su Premium Sport e Premium Sport HD. 

1 Buffon; 23 Dani Alves, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro; 6 Khedira, 5 Pjanic; 7 Cuadrado, 21 Dybala, 17 Mandzukic; 9 Higuain

A disposizione: 25 Neto, 26 Lichtsteiner, 15 Barzagli, 24 Rugani, 22 Asamoah, 8 Marchisio, 27 Sturaro

Allenatore: Massimiliano Allegri

Squalificati:

Indisponibili: Pjaca

1 Ter Stegen; 20 Sergi Roberto, 3 Piqué, 23 Umtiti, 18 Jordi Alba; 4 Rakitic, 14 Mascherano, 8 Iniesta; 10 Messi, 9 L. Suarez, 11 Neymar. 

A disposizione: 13 Cillessen, 24 Mathieu, 19 Digne, 6 Denis Suarez, 21 André Gomes, 28 Alena, 17 Paco Alcacer

Allenatore: Luis Enrique

Squalificati: Sergio Busquets

Indisponibili: A. Vidal, Rafinha, Arda Turan

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