Una finale per sognare. Tra oggi, martedì 11 aprile (ore 18:00), e sabato 15 aprile 2017 (sempre alle 18:00) la Yamamay Busto Arsizio sfida le russe della Dinamo Kazan nella doppia finale della CEV Cup. Che Busto Arsizio ha già vinto nel 2010 e nel 2012: quest’anno le Farfalle sono impegnate anche nei playoff del campionato femminile di volley, contro Casalmaggiore che hanno già eliminato proprio nelle semifinali di Coppa CEV. Per introdurci alla finale di andata contro la Dinamo Kazan, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Marco Mencarelli, allenatore della Yamamay Busto Arsizio.



Come vede questa finale di Coppa CEV? Abbiamo dei fondamentali di rete ottimi, attacco e muro, mentre i nostri punti deboli sono soprattutto la ricezione e la difesa. Si parte anche da queste cose, contro la Dinamo Kazan dovremo tenerne conto.

Si aspettava di poter arrivare fino a questo punto della coppa? Diciamo che non abbiamo fatto programmi particolari, abbiamo una buona squadra che nel corso di questa stagione è cresciuta ed è arrivata fino a qua. Siamo migliorati, il nostro livello di gioco si è alzato. Quando si arriva in finale vuol dire che si è competitivi.



Avete eliminato Casalmaggiore in semifinale: qual è stato il segreto di questo successo? Abbiamo avuto un buon profilo di squadra. E’ stato importante vincere 0-3 in casa loro, così facendo ci siamo praticamente garantiti la qualificazione. La Pomì ha dovuto rischiare per passare il turno, hanno provato a restituirci il favore in casa nostra ma le ragazze sono state brave a non farsi sorprendere. Dal punto di vista psicologico ha contato anche averli sconfitti in Regular Season: sapevamo che Casalmaggiore era una squadra alla nostra portata.

Si punta ad una Yamamay ancora più forte nei prossimi anni… E’ il progetto che la dirigenza, con lo staff tecnico sta portando avanti dalla stagione scorsa, quello di portare Busto Arsizio a importanti traguardi. Io sono a Busto proprio dalla stagione 2015–2016 e questa finale di Coppa Cev è già un qualcosa di rilevante.



Come giudica la Dinamo Kazan? E’ una squadra molto simile a noi: forte in attacco e più incostante in ricezione. Per noi sarà importante l’efficacia al servizio e a muro.

Come avete preparato queste due partite? Io ho pensato anzitutto a preparare i quarti di campionato contro Casalmaggiore, mentre gli altri allenatori si sono ‘portati avanti’ analizzando le nostre avversarie di coppa. Dopo l’ultima partita con la Pomì mi sono focalizzato anch’io sulla Dinamo, facendo un lavoro di sintesi con i miei assistenti.

Quale potrebbe essere essere l’elemento tecnico o la motivazione in più per Busto? L’entusiasmo, il buon momento fisico e mentale. Siamo una squadra in crescita, abbiamo vinto 5 partite di fila prima di concedere gara-1 dei quarti a Casalmaggiore.

Avere la finale di ritorno in casa potrebbe essere un vantaggio? Potrebbe essere veramente un vantaggio perchè nei primi tre turni della Coppa Cev abbiamo giocato prima in casa e poi in trasferta. Non è stato il massimo! Poi nei due turni successivi la situazione si è capovolta ed è stato tutto più agevole.

Due successi del 2010 e del 2012 in questa competizione, la Coppa Cev fa parte della storia di Busto. Sono stati successi importanti, che hanno rafforzato la dimensione internazionale del club. Bisogna dire però che rispetto a quelle annate la dirigenza, la società e lo staff tecnico sono diverse: a noi toccherà replicare quelle imprese partendo da presupposti diversi, in ogni caso in questa Coppa CEV abbiamo già fatto tanto arrivando fino a questo punto.

Quindi che significato ha per voi questa finale? Come dicevo prima quando si arriva in una finale vuol dire che la squadra è competitiva. Lo siamo sia noi che la Dinamo Kazan che ci giocheremo il successo in questa edizione della Coppa CEV.

Come sta rispondendo la città a questa finale? Ci sono state molte critiche durante altri periodi della stagione, quando la squadra non si è espressa al massimo. Nelle ultime partite c’è stato comunque molto pubblico al palazzetto. C’è il desiderio di portare a casa un trofeo importante che anche la città, i tifosi di Busto vorrebbero tanto.

(Franco Vittadini-Michela Colombo)