La Juventus si aggiudica il primo round nella doppia sfida contro il Barcellona valida per i quarti di Champions League 2016-2017, con un’autentica impresa i bianconeri si impongono per 3 a 0 e costringono i blaugrana a compiere un’altra impresa leggendaria, tra otto giorni al Camp Nou, per passare il turno. Sin dal fischio d’inizio si capisce chiaramente come gli uomini di Allegri siano in serata di graiza, in particolare Paulo Dybala che sblocca la contesa con una perla delle sue su assist di Cuadrado. Gli ospiti sembrano accusare il colpo anche se con Messi trovano sempre il modo di rendersi pericolosi, la Pulce innesca Iniesta che si presenta davanti alla porta trovando però sulla sua strada un immenso Buffon che gli dice di no; e sul capovolgimento di fronte successivo Dybala concede il bis facendo esplodere lo Juventus Stadium, il pubblico adesso ci crede e si fa sentire ancora di più, il Barcellona sembra quello ammirato al Parco dei Principi di Parigi agli ottavi, incapace di esprimere gioco e succube dell’iniziativa degli avversari. Nella ripresa la squadra di Luis Enrique prova a rimettersi in carreggiata con Messi che sfiora il palo e Neymar che si fa anticipare dall’uscita di Buffon; con gli avversari sbilanciati in avanti aumentano gli spazi in contropiede per i bianconeri, Higuain si divora il gol del 3 a 0 calciando in bocca a Ter Stegen ma è solo questione di tempo. Sugli sviluppi di un corner arriva l’inzuccata vincente di Chiellini per il tris, da questo momento la Juve tira i remi in barca (scusate il triste gioco di parole) dopo aver speso i remi in barca, l’obiettivo primario diventa quello di non far segnare fuori casa i blaugrana che con l’1-3 poi al Camp Nou passerebbero con un 2 a 0, finale di passione per la retroguardia della Juventus con Chiellini e Bonucci che nonostante i crampi si oppongono stoicamente a Suarez e Neymar, e in chiusura Dani Alves non riesce a punire la sua ex-squadra. Al triplice fischio del direttore polacco Marciziak i bianconeri tirano un sospiro di sollievo senza lasciarsi andare ai festeggiamenti, consapevoli che tra una settimana in Spagna servirà un’impresa di uguale portata (se non addirittura maggiore) per garantirsi l’accesso in semifinale.
Partita ricca di emozioni e spettacolo con la Juve che gioca 70 minuti di grandissimo calcio e un Barcellona mai domo che nel finale cerca il gol della bandiera per tenere ancora apertissima la qualificazione.
Serata perfetta per i bianconeri che non sbagliano nulla: micidiali in attacco, impenetrabili in difesa dove consentono a Buffon di mantenere inviolata la porta.
Dopo un primo tempo opaco a inizio ripresa i blaugrana reagiscono ma si tratta solamente di un fuoco di paglia, le prime avvisaglie si erano avute già nello 0-4 contro il PSG ma stasera il ciclo di Luis Enrique non è mai stato così vicino ai titoli di coda.
Il direttore di gara polacco arbitra con grande personalità non lasciandosi sopraffare dai giocatori e dagli episodi, poi nella ripresa si lascia andare a un paio di decisioni controverse che fanno arrabbiare la Juventus senza però compromettere il risultato.
I VOTI DEI BIANCONERI
BUFFON 7 – Ci mette la firma quando nega il gol a Iniesta (sull’1 a 0) con una parata miracolosa, rimanendo in piedi fino all’ultimo e sbarrando dunque lo specchio della porta a Don Andres. A inizio ripresa fa buona guardia in uscita su Neymar e Suarez.
DANI ALVES 6,5 – Contro la sua ex-squadra ha il dente avvelenato e lo si nota nella cattiveria (forse troppa) con la quale cerca di arrivare su ogni pallone prima dei suoi vecchi compagni ora avversari, nel finale potrebbe dare il colpo di grazia definitivo ai blaugrana ma il suo tiro si infrange su un difensore.
BONUCCI 7 – Bravo a fermare Neymar con un raddoppio di marcatura, nella ripresa quando la Juve è già avanti di tre gol effettua un recupero di Suarez sbarrandogli la porta, un intervento che vale tantissimo in ottica qualificazione.
CHIELLINI 7,5 – Per la prima volta incontra Suarez dopo il morso dei mondiali di tre anni fa, poco prima dell’intervallo lo chiude in calcio d’angolo intercettando il cross di Mathieu. Nella ripresa è lui a firmare il gol del 3 a 0 sugli sviluppi di un corner beffando Ter Stegen con un’incornata poderosa, fino al triplice fischio tornerà a difendere la propria area di rigore anche in preda ai crampi, a tratti commovente.
ALEX SANDRO 7 – Ottimo inizio per il brasiliano che riscatta la prestazione opaca in campionato contro il Chievo andando subito ad aggredire i portatori di palla sulle corsie esterne e spingendo come un matto in fase di impostazione. Nel finale buca qualche intervento perlopiù a causa della stanchezza.
PJANIC 6,5 – Il bosniaco prova ad accendersi sui calci piazzati cercando direttamente la porta o un compagno da servire, giocando nella linea mediana fa a sportellate con gli avversari. (BARZAGLI 6 – Nel finale contribuisce a rinforzare un reparto difensivo mai in affanno seppure in debito di energie)
KHEDIRA 6,5 – Sul 2 a 0 si concede un attimo di rilassamento che potrebbe risultare fatale quando hai nei paraggi un certo Leo Messi che infatti gli ruba il pallone mandando in porta Suarez. Prima dell’intervallo non trova la porta, nel secondo tempo viene ammonito ingiustamente per simulazione (il contatto con Sergi Roberto c’era anche se non plateale).
CUADRADO 6,5 – Sul gol di Dybala c’è anche la sua forma, è infatti il colombiano a servire l’assist all’argentino, è lui ad alimentare la maggior parte delle azioni, generosissimo, dà tutto e nel finale si ritrova a corto di energie. (LEMINA 5,5 – Il suo compito dovrebbe essere quello di difendere palla ma la perde in maniera anche banale favorendo le ripartenze degli avversari)
DYBALA 9 – Semplicemente immenso, forse stasera il numero 21 ha messo le basi per entrare a far parte dell’Olimpo del calcio: due gol straordinari che fanno esplodere lo Juventus Stadium, due schiaffi al Barcellona che non riuscirà più a rialzarsi. Il voto in più è per la personalità, la standing ovation all’uscita dal campo un omaggio doveroso da parte dei tifosi bianconeri e di tutti gli appassionati di calcio in generale. (RINCON 5,5 – Stesso discorso di Lemina, potrebbe gestire decisamente meglio il pallone nel finale in cui la Juve ha comunque rischiato di subire)
MANDZUKIC 7 – Anche oggi con il 4-2-3-1 il croato è chiamato a sacrificarsi in fase difensiva per non lasciare la squadra troppo sbilanciata in avanti ma riesce comunque a servire l’assist a Dybala per il 2 a 0, instancabile, prende tante botte e tiene duro.
HIGUAIN 6,5 – Il Pipita non ci sta a lasciare tutta la scena al connazionale Dybala e prova a entrare nell’elenco dei marcatori timbrando le mani di Ter Stegen la cui respinta lascia parecchio a desiderare. Nella ripresa si divora un gol grosso come una casa, facendosi prendere dalla smania si segnare a tutti i costi.
ALL. ALLEGRI 8 – Se per Dybala è stata una serata perfetta si può dire tranquillamente lo stesso anche per il tecnico bianconero che ha preparato la sfida nei minimi dettagli facendo capire ai giocatori che toccava dare il 110% dal primo all’ultimo minuto, continuando ad attaccare e a non abbassare mai la guardia e i ritmi di gioco.
I VOTI DEI BLAUGRANA
TER STEGEN 5,5 – Se nei due gol di Dybala sostanzialmente non ha colpe in altri frangenti non interviene con la sicurezza che ci si aspetta dal portiere di una delle squadre più forti del pianeta. Si oppone solamente alle conclusioni potenti ma centrali di Higuain, per poi arrendersi per la terza volta al colpo di testa di Chiellini.
SERGI ROBERTO 5,5 – L’eroe di Barça-PSG 6-1 parte dal primo minuto ma viene neutralizzato dagli avversari che lo mettono alle corde in fase difensiva, non impeccabile anche in fase di proposizione con tanti cross e passaggi sbagliati.
PIQUE’ 5,5 – Oltre a fare il suo dovere al centro della difesa prova ad affacciarsi nell’area di rigore avversaria in occasione dei calci piazzati senza comunque mai impensierire Buffon.
UMTITI 5 – In fase difensiva si prende dei rischi inutili complicando la vita ai suoi compagni di reparto, in evidente affanno soprattutto quando si tratta di contenere Dybala, serata da dimenticare per lui.
MATHIEU 5,5 – Nel primo tempo, pur servendo i compagni al centro con qualche cross interessante, non riesce a convincere Luis Enrique che non lo ripropone a inizio ripresa preferendolo tenere in panchina (ANDRE’ GOMES 6 – Non che con il suo ingresso la partita del Barcellona cambi da così a così, ma se non altro rende la vita più complicata ai centravanti della Juve ogni volta che vogliono spingersi in avanti)
RAKITIC 5,5 – Cerca la porta dal limite dell’area di rigore ma viene murato da Alex Sandro, serata difficile anche per il croato che commette parecchi errori in più del solito risultando oltremodo falloso in diversi frangenti.
MASCHERANO 5 – Disastrosa la marcatura su Chiellini in occasione del 3 a 0, in generale disastroso quando si tratta di contenere le avanzate degli avversari, per fermare Dybala è costretto a ricorrere sempre ed esclusivamente al fallo tattico.
INIESTA 6 – Anche se gli diamo la sufficienza, e ci spiace dirlo, la parabola di Don Andres appare sempre più in calando: sullo 0-1 Messi gli serve il pallone del pari ma sulla sua strada trova sua maestà Gigi Buffon che gli sbarra la porta in faccia e gli dice di no, in altri tempi il centrocampista non avrebbe sbagliato. Non riesce a inventare gioco e far salire la squadra, scontrandosi con il muro bianconero.
MESSI 6 – Anche in una delle serate non certo più esaltanti della sua carriera la Pulce sa sempre inventarsi qualcosa da un momento all’altro, approfittando anche della più piccola disattenzione degli avversari per mandare i compagni in porta. Si agita in mezzo al campo per evitare il tracollo ai suoima tra otto giorni troverà sicuramente pane per i suoi denti.
L. SUAREZ 6 – Messi lo manda in porta approfittando dell’errore di Khedira ma l’uruguaiano si fa trovare in fuorigioco e dunque il suo gol non viene convalidato dalla squadra arbitrale. Nella ripresa ci riprova, a sbarrargli la strada ci pensano Chiellini (che si prende una bella rivincita su di lui) e Bonucci.
NEYMAR 5,5 – Con la spada di Damocle della diffida il brasiliano non si esprime al meglio delle sue potenzialità, non dà mai l’impressione di potersi rendere realmente pericoloso sotto porta.
ALL. LUIS ENRIQUE 5 – evidente che il suo ciclo si stia ormai esaurendo e che la remuntada contro il PSG sia stato una sorta di canto del cigno. Magari aspettiamo mercoledì prossimo per dirlo, ma di certo al Camp Nou sarà difficile vedere la Juve prenderne 6.
Andiamo a dare i voti relativi al primo tempo di Juventus-Barcellona, sfida valida per l’andata dei quarti di Champions League 2016-2017 che finora sta riservando grosse soddisfazioni ai bianconeri che dopo i primi quarantacinque minuti sono avanti di due gol. Sin dal fischio d’inizio si capisce che i padroni di casa hanno approcciato la gara nella maniera giusta e al 7′ Dybala (8) con un gran sinistro a giro sblocca la contesa scavalcando Ter Stegen (5). I blaugrana ovviamente non ci stanno e si portano alla ricerca del pari con un possesso palla prolungato ma sterile, l’occasione più pericolosa per gli ospiti arriva intorno al 20′ con il corridoio di Messi (6,5) per Iniesta (6) che a tu per tu con Buffon (7,5) non trova lo specchio della porta grazie all’eccezionale intervento dell’estremo difensore di Allegri che rimane in piedi e nega il gol a Don Andres. Sul capovolgimento di fronte successivo la Juve raddoppia ancora con Dybala che servito impeccabilmente da Mandzukic (7) gonfia la rete per la seconda volta mandando letteralmente in visibilio il pubblico dello Juventus Stadium. Al netto di qualche calo di tensione da parte di Khedira (5,5) e Cuadrado (6,5) i bianconeri non stanno avendo grossi problemi a gestire il risultato e prima dell’intervallo vanno vicini al terzo gol prima con Higuain (6,5) che impegna Ter Stegen e poi con lo stesso Khedira che non inquadra il bersaglio. Per adesso si può parlare di gara perfetta per i bianconeri al netto di qualche disattenzione in fase difensiva e di qualche errore nei passaggi durante la fase di impostazione. Sta decidendo la contesa con due perle di rara bellezza, per adesso il palcoscenico è completamente suo. Alla mezz’ora la serata perfetta dei bianconeri rischia di incepparsi per la distrazione del tedesco che si fa soffiare il pallone da Messi. La gara di stasera sta ricalcando la falsariga di quella al Parco dei Principi di Parigi all’andata degli ottavi, serve assolutamente una reazione nella ripresa o si rischia il tracollo. Anche in una giornata difficile come questa la Pulce può sempre inventarsi qualcosa da un momento all’altro e occorre tenerlo sempre d’occhio. L’estremo difensore blaugrana sembra davvero poco lucido, preoccupante una sua respinta centrale su Higuain che stava per favorire il terzo gol dei padroni di casa. (Stefano Belli)