Dopo quanto realizzato agli ottavi di finale di Champions League contro il Psg è chiaro che per il Barcellona nel match di ritorno contro la Juventus la parola chiave sia remutada. Per i bluagrana però ora i gol da recuperare sono solo3, quelli segnati allandata dai bianconeri: sicuramente meno rispetti quelli recuperati contro la compagine parigina, ma comunque troppi da digerire. Lo stesso tecnico del Barcellona Luis Enrique non è riuscito a contenere la propria rabbia in conferenza stampa del post match nella quale ha dichiarato: non parlo di rimonta perchè sono in.to al 100% e perché non ho neanche la voglia di farlo,. Sono sicuro però che se noi facciamo e giochiamo al nostro livello possiamo fare 4 reti a chiunque. Le parole dellallenatore però potrebbero essere profetiche. I più infatti ricorderanno che proprio in conferenza stampa alla viglia del match di ritorno contro il Psg lo stesso Luis Enrique aveva profetizzato la remuntada.
Vincendo per 3-0 nel match di andata dei quarti di finale contro il Barcellona, la Juventus di Allegri ha comunque messo un bella ipoteca sul passaggio del turno in Europa: obbiettivo senza dubbio molto importante per i bianconeri a cui si aggiunge la raggiunta finale di Coppa Italia e la prima posizione in campionato. Il tecnico della Juventus però calma lambiente e i facili entusiasmi predicando prudenza anche nella conferenza stampa del post match: siamo a metà dellopera perché mancano ancora 45 giorni alla fine della stagione, perché al momento non siamo né in semifinale di Champions League né abbiamo vinto il campionato o la Coppa Italia. Si va un passo alla volta. La vittoria di questa sera deve accrescere lautostima in tutta la squadra, nellambiente e la consapevolezza dei nostri mezzi. Dobbiamo essere contenti perché è giusto essere contenti per quello che abbiamo fatto, ma nello stesso tempo dobbiamo rimanere coi piedi per terra avere equilibrio perché al momento non abbiamo ancora niente.
Tre gol fatti e 0 subiti: ecco il bilancio del match che si svolto ieri sera allo Juventus Stadium tra Juventus e Barcellona, nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League. I complimenti quindi vanno senza dubbio tra le file bianconere anche al portiere Gigi Buffon, insuperabile per fermare Iniesta e nellimpedire l1-1 che avrebbe potuto capovolgere la partita. Lo stesso numero 1 della Juventus, nel post march ha dichiarato ai microfoni di Mediaset premium: gioco in una grande squadra e di conseguenza avendo la fortuna di potermi avvalere della classe dei mie compagni, anche io là dietro devo dimostrare di valere a questi livelli e questa squadra. La mia parata di Iniesta? stata importante per il momento, alla fine è una questione di momenti e di millesimi di secondo, però se ho lambizione di ritenermi un portiere di spessore devo fare queste cose. Il ritorno? Siamo positivi, al di là di tutto abbiamo interpretato bene la gara, il 3-0 non è stato casuale ecco: significa che ci siamo, non abbiamo avuto alcun tipo di timore abbiamo fatto la nostra gara. Sicuramente la partita che cè stata tra Barcellona e Psg ci debba far essere molto cauti. Siamo soddisfatti ma sappiamo benissimo di non aver ancora passato il turno.
La vittoria della Juventus, maturata sul Barcellona per 3-0 ai quarti di finale della Champions League, è arrivata grazie al contributo fondamentale di è Paulo Dybala, autore di una bellissima doppietta oltre che di una prestazione davvero eccezionale. La Joya al termine della partita è stato bloccato dai microfoni di Premium Sport a quali ha dichiarato: Penso che abbiamo fatto una grandissima partita, abbiamo approfittato delle occasioni che abbiamo creato e penso che abbiamo trovato un risultato davvero positivo in vista del ritorno al Barcellona. I miei gol? Sono felicissimo, fin da bambino volevo vivere questi momenti e oggi ci sono riuscito. Sono contento perché ho aiutato la mia squadra, perchè stiamo vivendo un motivo positivo per tutti, cè grande fiducia e tutto ciò è importante per arrivare ai nostri obbiettivi. La remuntada? Sappiamo che non dovremo prendere gol là, è dura lo sappiamo, ma anche noi siamo una grande squadra.
Tra i grandi protagonisti in campo ieri nel match tra Juventus e Barcellona, terminato con la bella vittoria bianconera per 3-0 nellandata dei quarti di finale della Champions League va senza dubbio annoverato il difensore di Allegri Giorgio Chiellini, autore del gol finale al 10 del secondo tempo. Lo stesso bianconero, già protagonista nellultimo precedente con i blaugrana, ha poi dichiarato alla fine del match: è chiaro che abbiamo fatto un gran risultato: non far segnare il Barcellona è qualcosa di storico. Che i Barcellona non segni per due partite su tre è impossibile e siamo stati bravi , tutta la squadra: abbiamo fatto una prova di grande personalità che ci deve dare ancor più convinzione e decisione per questo finale di campionato e in coppa.
Per chi ben ricorda la partita tra Juventus e Barcellona, giocata ieri sera nei quarti di finale della Champions League, ha alle spalle un precedente prestigioso, cui lo stesso tecnico della formazione blaugrana ha fatto riferimento nella conferenza stampa del post match. Loccasione fu la finale della Champions League nella stagione 2014-2015, dove la Juventus venne allora battuta dal Barcellona per 3-1. Fare un confronto è quindi inevitabile e lo stesso Luis Enrique ha dichiarato: non so se posso giudicare la differenza tra questa Juventus e quella di due anni fa, ma questa è una Juve bellissima. Oggi hanno fatto una partita di altissimo livello, di grande intensità e di grandissima qualità e personalità per giocare da dietro così e da pressare avanti. Hanno fatto davvero una bella gara.
Con un pesantissimo 3-0 contro il Barcellona, la Juventus di Massimiliano Allegri ipoteca il pass per la semifinale della Champions League 2016-2017: la prudenza però è tanta in casa bianconera, ben memore che la formazione bluagrana è riuscita a rimontare un 4-0 contro il Psg nel turno precedente. Ne è certo anche lo stesso tecnico della Juventus, che in conferenza stampa nel post match ha dichiarato: i numeri non li so, so solo che bisogna fare una partita in cui dobbiamo fare gol e difendere bene perché le partite giù a Barcellona non sono mai chiuse. Il Barcellona ha fatto tre gol negli ultimi 6 minuti al Paris Saint Germain, quindi dobbiamo essere ancora più concentrati e tosti per fare quella partita. Però bisogna andare giù con coraggio con la serenità del caso.
Nell’andata dei quarti di Champions League 2016-2017 tra Juventus e Barcellona ha trionfato il pragmatismo di Allegri sul tiki-taka di Luis Enrique: ai blaugrana non è bastato il 65% di possesso palla per segnare e avere la meglio sugli avversari che con il 35% sono riusciti a violare la porta di Ter Stegen per 3 volte. Emblematico anche il dato relativo ai tiri in porta: 8 Juventus, 2 Barcellona; gara maiuscola non solo per il reparto offensivo della Juventus ma anche per la retroguardia della squadra di Allegri che ha concesso davvero pochissime occasioni agli uomini di Luis Enrique che stasera sembravano avere le polveri bagnate, e non è la prima volta che accade in campo internazionale: dopo lo 0-4 al parco dei Principi di Parigi arriva lo 0-3 a Torino, due scivoloni che forse segnano la fine di un lungo ciclo inaugurato da Guardiola e poi proseguito con il rimpianto Villanova e Tata Martino prima dell’avvento di Luis Enrique.
Mercoledì prossimo al Camp Nou si giocherà in una bolgia, il Barcellona giocherà tutte le carte che gli sono rimaste a disposizione e non lascerà nulla di intentato, ma la Juventus ha dimostrato di essere una squadra nettamente più solida ed esperta rispetto a quella di Unai Emery, e i miracoli non accadono spesso nella vita. Il 6-1 rifilato al PSG è già entrato nella storia ma la Juventus potrebbe diventare la squadra che ha messo fine alla cavalcata del Barcellona di Messi e Iniesta che cominciano ad avere qualche anno, in particolare Don Andres che continua a mantere la sua innata classe e il suo straordinario talento ma dal prossimo 11 maggio la sua carta d’identità reciterà “33 anni”.
La Juventus sblocca subito la partita con un gol di Paulo Dybala. Juan Cuadrado sulla corsia destra aggancia la palla, con un doppio passo disorienta Mathieu e serve dentro l’area piccola la Joya che si gira di prima intenzione e con il sinistro riesce a mettere il pallone a giro nell’angolino in basso alla destra di Ter Stegen. Passa appena un quarto d’ora quando la palla viene mandata nello spazio da Mario Mandzukic che vede arrivare da dietro sempre la Joya bravissimo a calciare a giro di sinistro superando il difensore sul palo e mettendo la palla tra la mano di Ter Stegen e il palo alla destra del portiere del Barca. Arriva un brivido sul due a zero quando Lionel Messi in un fraseggio taglia in due la difesa dei bianconeri con un pallone in profondità che coglie solo in area di rigore Andres Iniesta.
Il centrocampista spagnolo calcia a giro, ma Gigi Buffon è determinante aprendo l’alettone sinistro e mettendo la palla in angolo. Nella ripresa la Juventus completa l’impresa Giorgio Chiellini. Il difensore svetta di testa e la mette nell’angolo anticipando Javier Mascherano. Il centrale la mette nell’angolo, colpendo il palo e superando Ter Stegen per la terza.