Anche contro l’Udinese il Napoli si conferma un autentico rullo compressore: la squadra di Sarri si impone per 3 a 0 portandosi a quota 70 punti in classifica, accorciando ulteriormente sulla Roma e blindando il terzo posto con le nove lunghezze di vantaggio nei confronti della Lazio. Non è stata comunque una passeggiata di salute per i padroni di casa che nella prima frazione di gioco non riescono a trovare la porta, gli ospiti si arroccano nella loro trequarti neutralizzando il reparto offensivo del Napoli. Nella ripresa la musica cambia quando Jorginho inventa un corridoio per Mertens, il belga ringrazia per l’assist e fredda Karnezis, l’episodio chiave che rompe gli equilibri e mette la gara completamente in discesa per i partenopei che, dopo aver rischiato di subire il gol del pari con Zapata che viene fermato solamente dal palo, incanala definitivamente il match sui propri binari con il gol di Allan che si avventa sul pallone come un rapace approfittando dell’incertezza di Ali Adnan, forte dei due gol di vantaggio al Napoli si moltiplicano gli spazi in contropiede e, al termine di un’azione tamburellante alimentata da Insigne, arriva il sigillo di Callejon che fissa il punteggio sul 3 a 0. Vittoria netta e meritata per il Napoli che continua a dare spettacolo e a godere di uno strepitoso stato di forma.
Gara poco spettacolare soprattutto nella prima frazione di gioco con il Napoli padrone del campo ma incapace di creare nitide palle gol, poi la ripresa cambia nella ripresa quando i padroni di casa sbloccano la contesa e arriva gli spazi si moltiplicano con le squadre allungate e gli schemi completamente saltati.
Dopo un primo tempo sottotono nella ripresa i padroni di casa innestano il turbo e sovrastano gli avversari, ancora calcio champagne al San Paolo e Sarri si coccola le sue creature.
Difesa perfetta nella prima frazione di gioco, nella ripresa subentra la stanchezza e quando il Napoli aumenta i ritmi per la formazione di Del Neri è notte fonda. Ma il divario tecnico tra le due squadre era troppo ampio, i friulani del resto i punti che servivano per la stanchezza li hanno già ottenuti e avevano ben poco da perdere, essendo già matematicamente salvi.
Direzione di gara facilitata dallo stradominio del Napoli che annulla completamente l’Udinese, nelle poche volte in cui lui e i suoi assistenti vengono chiamati in causa lo fanno nel migliore dei modi, prendendo tutte le decisioni in maniera chiara e corretta.
I VOTI DEI PARTENOPEI
REINA 6 – Non ha dovuto compiere interventi decisivi, a ulteriore conferma dell’opaca prestazione da parte del reparto offensivo dell’Udinese, solamente sul 3 a 0 il portiere spagnolo fatica a liberare l’area di rigore in un frangente. Basti pensare che a creargli più grattacapi, nel finale, è stato… Callejon con un retropassaggio azzardato.
HYSAJ 6,5 – Si propone spesso e volentieri sulla fascia destra anche se Ali Adnan non gli dà modo di sfondare, alla fine l’albanese vince comunque il duello con l’iracheno sovrastandolo nella ripresa.ALBIOL 6,5 – Assieme a Koulibaly, ormai, forma una coppia di centrali tra le più collaudate e affidabili del campionato, non a caso quando loro due giocano assieme il Napoli subisce pochissimo nonostante qualche alleggerimento errato di troppo.
KOULIBALY 6,5 – L’Udinese, che si concentra prevalentemente sulla fase difensiva, gli agevola decisamente il compito creando davvero pochissime azioni offensive in novanta minuti, ma quando si tratta di fermare Zapata lo fa con un gran intervento portandogli via la sfera senza commettere fallo.
STRINIC 6 – Qualche sbavatura nel primo tempo quando sbaglia a battere i corner e si perde il pallone cercando di dribblare gli avversari; nella ripresa si oppone con autorevolezza a Widmer e Perica impedendogli di creare pericoli, qualora ne fossero stati capaci.
ALLAN 7 – Contro l’Udinese segna il più classico dei gol dell’ex (non esulta nemmeno per rispetto verso i suoi vecchi tifosi), approfittando al meglio dell’errore di Ali Adnan che perde equilibrio e palla nei pressi dell’area di rigore, un errore imperdonabile che a questi livelli viene sempre punito. Già a inizio gara dimostra di essere in palla quando costringe Badu a spendere il giallo per fermarlo. (ROG SV)
JORGINHO 6,5 – Cerca subito la porta ma viene murato, sarà lui a servire l’assist per Mertens con un corridoio geniale, sull’1 a 0 va a caccia di gloria personale ma non è fortunato.
HAMSIK 6,5 – Il capitano del Napoli suona la carica ma il suo destro si spegne a lato, sull’1 a 0 sfiora il raddoppio con un destro a giro potente ma non abbastanza preciso. Ennesima prestazione generosa e all’uscita dal campo il pubblico gli tributa giustamente una standing ovation. (ZIELINSKI SV)
CALLEJON 7 – Nella prima frazione di gioco potrebbe calciare sotto porta ma viene anticipato dall’uscita di Karnezis, nell’ultimo terzo di gara ci sarà gloria anche per lui con la rete del 3 a 0 che di fatto chiude la contesa.
MERTENS 7 – Il belga ci prova per la prima volta al 13′ con un tiro che non impensierisce Karnezis, poi nel secondo tempo ringrazia Jorginho per il corridoio e beffa il portiere avversario andando a segno per la 21^ volta in campionato, ancora una volta devastante appena ha un po’ di spazio. (MILIK 6,5 – Un voto di incoraggiamento per il polacco che in due occasioni va vicino al 4 a 0, meriterebbe di tornare il gol dopo aver sofferto per l’infortunio al crociato che lo ha tolto di mezzo quando stava ingranando)
INSIGNE 7 – Al numero 24 del Napoli manca solamente il gol ma fa tutto il resto alimentando la maggior parte delle azioni e prendendo parte a quelle dalle quali nasceranno le tre reti che regaleranno i tre punti ai partenopei.
ALL. SARRI 7 – In questo momento il tecnico del Napoli ha a disposizione una squadra fortissima che attraversa un grandissimo stato di forma, saggiamente non cambia la formazione che ha umiliato la Lazio e mantenendo alto il baricentro e asfissiante il pressing riesce ad avere la meglio sugli avversari.
I VOTI DEI FRIULANI
KARNEZIS 6 – L’estremo difensore dell’Udinese viene messo alla prova da Mertens con un tiro centrale e non abbastanza potente, bravo in uscita ad anticipare Callejon. Nella ripresa viene preso a pallonate dagli avversari e per tre volte dovrà andare a raccogliere la sfera in rete.
WIDMER 5 – Effettua i disimpegni in maniera approssimativa complicando la vita ai suoi compagni di reparto che devono compiere gli straordinari per rimediare ai suoi errori, anche in fase offensiva il numero 27 lascia parecchio a desiderare.
DANILO 6 – In assenza di Felipe e Samir tocca a lui dirigere la difesa facendolo alla perfezione nella prima frazione di gioco, poi nella ripresa non riesce più a mantenere le marcature sugli incontenibili centravanti avversari.
HEURTAUX 5,5 – Si oppone efficacemente con il fisico a Mertens impedendogli di penetrare in area, nella ripresa quando il Napoli alza i ritmi sono dolori anche per lui.
ALI ADNAN 5 – Perde subito un brutto pallone a inizio gara ma poi si riscatta contenendo Hysaj sulla fascia destra e interrompendo le manovre offensive degli avversari. A inizio ripresa tiene in gioco Mertens che può così realizzare la rete dell’1 a 0 che rompe gli equilibri, poi la combina grossa quando perde equilibrio e palla regalandola ad Allan che ringrazia e fa 2 a 0, da quel momento l’iracheno si spegne.
BADU 6 – Deve spendere il giallo già al 1′ per fermare Allan che aveva rubato palla ai distrattisssimi Ali Adnan e Hallfredsson, bada soprattutto a contenere le irruenze degli avversari facendolo bene nella prima frazione di gioco, un po’ meno nella seconda.
HALLFREDSSON 5 – Effettua un’unica giocata (difensiva) buona in novanta minuti, quando mura la conclusione di Insigne che sarebbe entrata in porta, per il resto non ne azzecca mezza.
JANKTO 5,5 – Con l’Udinese impegnata soprattutto a difendere il numero 14 ospite non ha modo di mettersi in evidenza, considerando che si trova più a suo agio quando bisogna attaccare.
DE PAUL 5 – Nel primo tempo Heurtaux prova a innescarlo con un lancio lungo, l’argentino prova ad arrivare sul pallone ma viene anticipato dall’uscita di Reina. A parte questo episodio neanche ci si accorge della sua presenza in campo. (PERICA 5,5 – Non riesce a ridare vigore al reparto offensivo, Strinic lo neutralizza senza grossi problemi)
ZAPATA 6 – Di gran lunga il giocatore più pericoloso nelle fila dei friulani, sullo 0-1 colpirà il palo a portiere battuto, con un po’ più di fortuna il numero 9 dell’Udinese avrebbe potuto cambiare volto a una partita che è stata a senso unico.
THEREAU 5 – Una prova talmente brillante e convincente che nella prossima puntata di “Chi l’ha visto?” si parlerà sicuramente di lui. Battuta a vuoto per il francese che in giornata sì si sarebbe sicuramente inventato qualcosa sotto porta. (MATOS SV)
ALL. DEL NERI 6 – Imposta la gara pensando soprattutto a limitare i danni e a chiudersi a riccio nella prima frazione di gioco, una mossa che funziona nel primo tempo quando il Napoli non fa sul serio, nella ripresa i padroni di casa affondano il piede sull’acceleratore e il piano va a farsi benedire.
Andiamo a scoprire i voti relativi ai protagonisti del primo tempo di Napoli-Udinese, partita che chiude il programma della 32^ giornata di Serie A 2016-2017. La notizia principale è che al termine dei primi quarantacinque minuti la squadra di Sarri non ha ancora trovato la via del gol, polveri bagnate per il tridente leggero con Mertens (6) e Callejon (6) che non sono riusciti a impensierire Karnezis (6), mentre Insigne (6) ha cercato di farsi largo tra i difensori friulani che però gli hanno sbarrato la strada verso la porta. Al netto di qualche alleggerimento sbagliato la difesa della formazione di Del Neri ha davvero concesso pochissimo agli avversari, che hanno provato a prendere subito l’iniziativa ma gli ospiti hanno impostato la gara pensando soprattutto a limitare i danni e a rendere sterile la manovra offensiva del Napoli, che vanta il miglior attacco del campionato italiano. Ben 10 i calci d’angolo guadagnati dai padroni di casa, con Albiol (6) che di testa ha provato a cercare la porta spedendo il pallone sopra la traversa. Nonostante la supremazia territoriale gli uomini di Sarri non sono riusciti a sbloccare la contesa, stanno mancando la cattiveria sottoporta e soprattutto gli spazi dove infilarsi. La maggior parte degli azioni viene alimentata dalla fascia destra dove l’albanese cerca di farsi largo. Non presta sempre la massima concentrazione nelle varie fasi di gioco. Saggiamente gli uomini di Del Neri si arroccano in difesa per concedere meno spazi possibili agli avversari, una mossa che finora sta decisamente pagando. In assenza di Felipe e Samir, Del Neri gli affida le chiavi della difesa e lui ripaga la fiducia del mister neutralizzando il famigerato tridente leggero del Napoli. A inizio gara complica la vita ai suoi compagni perdendo un brutto pallone nella propria metà campo. (Stefano Belli)