Parità al Ferraris tra Genoa e Lazio che si spartiscono la posta in palio: 2 a 2 il risultato finale, un punto che non serve assolutamente a niente ai biancocelesti – forse ancora fin troppo appagati dall’avere eliminato la Roma in Coppa Italia (ma va loro ricordato che esiste anche il campionato…) che oggi avevano il dovere morale di vincere contro una squadra in completo disarmo (per quanto rivitalizzata dal ritorno in panchina di Ivan Juric) per blindare il quarto posto soprattutto in virtù dei risultati delle dirette concorrenti per un posto in Europa, con Inter e Milan che non sono andate oltre il 2-2 nel derby made in China e l’Atalanta fermata dalla Roma, e invece la squadra di Simone Inzaghi rifila l’ennesima delusione a tutti i suoi supporter lasciando per strada altri due punti che a fine campionato peseranno come macigni, considerando il calendario non proprio agevole che la Lazio avrà nelle ultime sei giornate. Nella prima frazione di gioco torna al gol Federico Simeone che di testa punisce Strakosha e porta in vantaggio i padroni di casa, la reazione degli ospiti non si fa attendere con un contatto in area tra Parolo e Burdisso che non viene punito dal direttore di gara che anzi ammonisce il giocatore biancoceleste per proteste, i biancocelesti insistono con Lamanna che deve salva su Keita, nel recupero Burdisso intercetta col braccio il tiro di Felipe Anderson e questa volta Maresca indica il dischetto, Biglia si fare respingere la conclusione dagli undici metri da Lamanna ma poi lo punirà sul successivo tap-in.
Nella ripresa la Lazio avrebbe la possibilità di portarsi sul 2 a 1 ma Lamanna dice di no a Hoedt e Immobile con Lombardi che, entrato da poco al posto di Anderson, si divora un gol grosso come una casa spedendo il pallone sul fondo. A punire per la seconda volta la Lazio sarà uno degli ex di giornata, Pandev, che non segnava in Serie A da oltre tre anni, sembra fatta per il Genoa ma nel recupero arriva il primo gol in Italia di Luis Alberto che evita il secondo KO di fila ai biancocelesti (che a tempo quasi scaduto sfiorano il colpaccio con il colpo di testa di Milinkovic-Savic che esce di pochissimo) che comunque non possono assolutamente dal campo soddisfatti, la vittoria era obbligatoria per legittimare la posizione di alta classifica. Lazio che non ha saputo sfruttare il 56% di possesso palla, i 7 tiri in porta, le 11 occasioni da gol e i 7 tiri dalla bandierina per conquistare i tre punti, il rientrante Lamanna che negli ultimi tempi era stato pesantemente contestato dalla tifoseria del Genoa, forse ingiustamente visto che con le sue parate ha evitato l’ennesima sconfitta stagionale ai grifoni. Da segnalare, inoltre, che nel corso della ripresa l’arbitro ha allontanato dalle rispettive panchine, per le eccessive proteste, i due allenatori Inzaghi e Juric: il tecnico biancoceleste aveva sbottato per un fallo in area di Laxalt su Keita non punito dal direttore di gara, mentre quello grifone è stato invitato ad andare altrove per aver insultato l’arbitro, reo di non aver punito un presunto fallo di Hoedt su Simeone.
Ai microfoni di Sky Sport, al termine della gara, è intervenuto il tecnico del Genoa, Ivan Juric, tornato sulla panchina dei grifoni dopo la breve e non esaltante parentesi Mandorlini: “Oggi penso che i ragazzi abbiano dato tutto giocando molto bene contro una forte squadra, stavamo quasi per farcela e sebbene i tre punti siano sfumati proprio all’ultimo non ho assolutamente nulla di cui lamentarmi. Mi è piaciuto molto l’atteggiamento dei ragazzi in campo, ho visto tanta volontà di fare bene e spirito di sacrificio, in settimana hanno lavorato bene e i risultati si sono visti in campo”. Le parole del tecnico della Lazio, Simone Inzaghi, ai microfoni di Sky Sport: “Non nascondo che sono deluso per il verdetto espresso dal campo, la squadra è stata brava a recuperare due situazioni di svantaggio ma secondo il mio modesto parere meritavamo la vittoria, abbiamo costruito tante occasioni, dovevamo essere più cattivi in zona gol. Abbiamo trovato una squadra che non ci ha regalato nulla e ha fatto la sua partita, ma sul piano di gioco noi siamo stati di gran lunga superiori”.