Cosa si nasconde dietro l’episodio che ha portato alla morte di Emanuel Balbo durante la gara Belgrano–Talleres in Argentina? Il Clarin, quotidiano albiceleste, ha riportato la denuncia del padre del ragazzo che ha sottolineato come questi aveva incontrato sugli spalti Oscar ”Sapito” Gomez accusato dell’omicidio del fratello di quattordici anni ben quattro anni prima. Per difendersi quest’ultimo avrebbe aizzato i suoi amici contro Emanuel Balbo, sottolineando che era un tifoso del Talleres e incitando a buttarlo di sotto. Come riporta Il Messaggero, nella sua versione online, pareche la polizia abbia già arrestato ben quattro persone. Staremo a vedere se arriveranno altre evoluzioni rispetto a questa tragica situazione. Sarebbe importante di certo non vedere mai più situazioni così né su un campo di calcio né altrove.
Si può morire per una partita di calcio? Purtroppo i fatti dicono di sì. Siamo nella curva dello stadio Mario Alberto Kempes durante la gara di Primera Division Belgrano–Telles. Il ventiduenne Emanuel Balbo è rimasto vittima della violenza di alcuni ultrà che lo hanno letteralmente gettato dagli spalti. Il ragazzo ha fatto un volo nel vuoto per dieci metri per poi atterrare a terra. I medici poi hanno diagnosticato purtroppo la morte cerebrale. Un episodio che sicuramente non può lasciare indifferenti nemmeno a noi che seguiamo il calcio sudamericano da molto lontano. Non si può morire per una partita di calcio, al di là di qualsiasi siano le situazioni che ci siano dietro. Il responso dell’ospedale è stato senza via di ritorno con fratture parietali e edema cerebrale. Una condizione critica che ha portato poco dopo all’inevitabile decesso. Va ricordato che la partita era anche considerata a rischio ed era stata vietata la trasferta da parte dei tifosi del Talleres.