Tutto troppo facile per la Juventus che dopo essersi sbarazzata del Barcellona (che oggi nel Clasico ha battuto il Real Madrid al Bernabeu per 3 a 2, trascinato da un incontenibile Messi che contro la squadra di Allegri sembrava un ectoplasma) in Champions League passeggia letteralmente sui resti del Genoa in Campionato, al triplice fischio di Calvarese finisce 4 a 0 per i bianconeri che vincono con una facilità disarmante e in classifica si portano momentaneamente a +11 sulla Roma che domani sera scenderà in campo allo Stadio Adriatico-Cornacchia per affrontare il Pescara. Gara a senso unico, si gioca in una porta sola, quella di Lamanna che fa il possibile per limitare i danni, a sbloccare la contesa ci pensa Munoz che nel tentativo di anticipare Higuain segna nella porta sbagliata spianando così la strada ai padroni di casa che raddoppiano subito dopo con una perla di Dybala. Prima dell’intervallo arriva il 3 a 0 di Mandzukic che chiude la contesa ancor prima dell’intervallo, nella ripresa pura accademia per la Juve che trova comunque il modo di andare ancora a segno con Bonucci colpendo poi ben tre legni con la traversa di Marchisio e i pali di Higuain e Asamoah. Genoa che esce dal campo con la coda tra le gambe ma che potrà rifarsi nella prossima gara contro il Chievo, avversario decisamente più alla portata che proviene da cinque sconfitte di fila e che sembra già in vacanza.
Abbiamo assistito a un monologo dei bianconeri che per novanta minuti hanno regalato giocate di altissima classe che valgono di per sé il prezzo del biglietto.
Partita perfetta per i padroni di casa che non concedono nulla agli avversari e vanno a segno per quattro volte con relativa facilità.
La partita di stasera era semplicemente proibitiva per la squadra di Juric che aveva il compito principale di limitare i danni, riuscendoci in piccola parte visto il passivo di 4 gol.
Oggi il direttore di gara avrebbe potuto far giocare con 10 palloni in campo contemporaneamente oppure espellere senza motivo due giocatori della Juventus, tanto non avrebbe in alcun modo condizionato il verdetto del campo.
I VOTI DEI BIANCONERI
NETO 6 – Giornata decisamente tranquilla per il portiere brasiliano (oggi titolare per il turno di riposo concesso a Buffon), non si ricordano interventi importanti da parte sua, soltanto compiti di ordinaria amministrazione.
BARZAGLI 6 – L’attacco del Genoa è davvero poca cosa e per l’esperto centrale bianconero la gara di stasera diventa quasi una seduta di allenamento.
BONUCCI 7 – Qualche disattenzione di troppo a inizio gara con palloni regalati e passaggi sbagliati, sugli sviluppi di un corner non riesce ad arrivare sul pallone per l’intervento di Munoz. Nella ripresa gli viene annullato un gol su calcio piazzato, poi se lo cerca (e trova) da solo su azione, mettendo la ciliegina sulla torta.
BENATIA 7 – Fa il suo dovere andando a chiudere su Lazovic che stava per sfondare sulla fascia destra, non abbassa la guardia nemmeno per un secondo e neppure sul 4 a 0 quando un calo di tensione sarebbe stato più che comprensibile.
LICHTSTEINER 6,5 – Lo svizzero fa avanti e indietro sulle corsie esterne sfondando sulle fasce con una facilità quasi imbarazzante.
KHEDIRA 6,5 – Altra prestazione solidissima da parte del centrocampista tedesco al quale Allegri concede un po’ di respiro togliendo a metà ripresa. (RINCON SV)
MARCHISIO 6,5 – Per la prestazione odierna meriterebbe il gol ma il suo gran tiro scheggia la traversa, bravissimo soprattutto in fase difensiva quando arriva sul pallone prima degli altri. (MANDRAGORA 6 – Debutta con la maglia bianconera cercando di fare subito bella figura)
ASAMOAH 6,5 – Anche lui stasera si comporta molto bene in una partita con un coefficiente di difficoltà praticamente nullo, nel colpisce anche il palo.
DYBALA 7,5 – L’argentino è bravissimo sin dalle prime battute a procurarsi diversi calci piazzati e a tenere alto il baricentro, semplicemente stupenda la rete del raddoppio con un’azione che ubriaca la difesa del Genoa. Meritatissimi gli applausi del pubblico ogni volta che tocca palla.
MANDZUKIC 7,5 – Il croato torna al gol con una grande azione personale, ormai si scade nella ripetitività dicendo che anche oggi il numero 17 bianconero è stato preziosissimo in fase di copertura. (STURARO SV)
HIGUAIN 6,5 – Solamente il palo gli nega il gol numero 24 in campionato, l’argentino si comporta molto bene soprattutto senza palla, uno scenario inimmaginabile fino a qualche anno fa, anche ai tempi del Napoli.
ALL. ALLEGRI 7 – A quattro giorni dalla delicatissima trasferta del Camp Nou contro il Barcellona era lecito attendersi una Juventus scarica mentalmente, invece il tecnico prepara nel migliore dei modi la gara mandando in campo undici bestie una più assetata di sangue dell’altra, questa potrebbe essere davvero la stagione della sua definitiva consacrazione a stratega geniale.
I VOTI DEI GRIFONI
LAMANNA 6 – Non ha colpe sui gol subiti, il primo è un infortunio di Munoz che segna nella porta sbagliata, il secondo è semplicemente un capolavoro balistico di Dybala, prima dell’intervallo si distende sul tiro non abbastanza angolato di Higuain per poi arrendersi alla prodezza di Mandzukic. Nella ripresa lo punisce Bonucci mentre ci pensano i legni a graziarlo fermando i tiri di Marchisio, Higuain e Asamoah.
MUNOZ 5 – Con un autogol davvero sfortunato rompe gli equilibri a favore della Juve, maldestro il tentativo di anticipare Higuain visto che il pallone termina in porta alle spalle di Lamanna, disastroso in fase di copertura come tutti i suoi compagni di reparto.
BURDISSO 5 – Bordate di fischi per l’ex di Inter e Roma che viene visto come fumo negli occhi dai tifosi bianconeri, stasera non ne azzecca. (BIRASCHI SV)
GENTILETTI 4,5 – Sempre al posto sbagliato al momento sbagliato, gara semplicemente disastrosa per il difensore argentino che viene irriso per novanta minuti dagli avversari che gli girano intorno come fosse un birillo.
LAZOVIC 5,5 – Ha un unico spunto nella prima frazione di gioco quando prova ad avanzare sulla fsacia destra ma non riesce a mettere il pallone al centro vanificando uno dei pochissimi contropiedi dei genoani. (HILJEMARK SV – Presenza puramente a fini statistici)
VELOSO 5 – Perde nettamente il duello in velocità con Dybala che lo sovrasta impietosamente sul piano fisico e tecnico.
CATALDI 4,5 – Mossa geniale quella dell’ex-pupillo della Lazio di lasciare l’ovile (perché non giocava abbastanza, secondo lui) per andare in una piazza in completa balia di se stessa, semplicemente imbarazzante in mezzo al campo.
LAXALT 5,5 – Essendo diffidato fa parecchia attenzione a non commettere fallo, a inizio ripresa con il risultato ormai compromesso Juric lo toglie dal campo per non rischiare di farlo ammonire. (BEGHETTO SV)
NTCHAM 6 – Se non altro si procura qualche fallo spezzando i ritmi di gioco dei bianconeri e in un paio di frangenti va anche alla conclusione costringendo il reparto difensivo della Juve a rifugiarsi in corner.
SIMEONE 5 – A inizio gara ruba palla a Bonucci ma poi non è altrettanto lucido a calciare in porta, si tratterà di un fuoco di paglia per il figlio del Cholo che non troverà mai la porta, che è l’unica cosa per la quale Juric lo schiera al centro dell’attacco.PALLADINO 5,5 – Facendo le veci di allenatore in campo avrà capito sin da subito che oggi non era serata e bisogna pensare solamente a prenderne il meno possibile.
ALL. JURIC 5 – Contro la squadra più in forma d’Europa stasera c’era ben poco da fare, se non tardare il più possibile il momento del primo gol che invece arriva dopo poco più di un quarto d’ora, dopodiché non c’è stata storia. (Stefano Belli)
Andiamo a scoprire i voti relativi ai protagonisti del primo tempo di Juventus-Genoa, primo posticipo della 33^ giornata di Serie A, che si è appena concluso sul punteggio di 3 a 0 in favore dei bianconeri. Anche stasera padroni di casa in versione deluxe che schiacciano subito gli avversari nella loro trequarti impedendogli di distendersi, con Higuain (6,5) e Dybala (7,5) subito pericolosi dalle parti di Lamanna (6,5) che deve però arrendersi a… Munoz (4,5) che nel maldestro tentativo di anticipare il Pipita beffa anche il suo portiere sbloccando la contesa, il raddoppio dei bianconeri arriva subito con Dybala che inventa una giocata geniale e fa impazzire lo Juventus Stadium. Non pervenuta la reazione degli ospiti che rischierebbero l’imbarcata se non fosse per gli interventi di Lamanna che poco prima dell’intervallo incassa lo 0-3 con Mandzukic (7) che finalmente interrompe il digiuno e mette la partita in ghiaccio ancora prima del quarantacinquesimo. Tutto secondo i piani per i bianconeri che con un uno-due micidiale mettono la gara in discesa, Mandzukic prima dell’intervallo ribadisce il concetto. Vederlo giocare a calcio in questo periodo è semplicemente un piacere per gli occhi di tutti i calciofili e in particolare per lo spirito dei tifosi bianconeri In questo caso sarebbe corretto dire il meno “brillante” dei suoi, a inizio gara regala palla a Simeone e nei minuti successivi sbaglia qualche cross, errori assolutamente ininfluenti sul risultato. Juventus decisamente troppo forte per questo Genoa che non è mai riuscito a impensierire Neto. Bravo a limitare i danni e a tenere i suoi sotto di “appena” tre gol. Firma l’autogol che consente alla Juventus di sbloccare la contesa e mettere la gara in discesa, sbaglia quasi tutti i disimpegni e marca malissimo i centravanti avversari. (Stefano Belli)