La Rai rischia di perdere le Olimpiadi di Pyeongchang del 2018 e di non trasmettere neppure quelle estive di Tokyo 2020. Non siamo di fronte alla solita minaccia per provare ad abbassare i prezzi, ma ad un’ipotesi concreta. Da settimane, infatti, la Rai sta trattando con Discovery Communications, casa madre di Eurosport. Il Comitato Olimpico Internazionale ha assegnato nel 2015 ad una sola Corporation i diritti di trasmissione dei Giochi del 2018, 2020, 2022 e 2024. E Discovery Communications ha sborsato ben 1,3 miliardi di dollari, impegnandosi a trasmettere 200 ore delle Olimpiadi estive e 100 di quelle invernali su una tv non a pagamento. La Rai, come servizio pubblico, sta trattando questi diritti, ma il confronto è complesso. Non ci sono indiscrezioni sulla cifra in ballo, perché è coperta dal segreto industriale, ma – come riportato dal Corriere della Sera – da viale Mazzini fanno sapere che la distanza al momento è «incolmabile.
Antonio Campo Dall’Orto, il direttore generale della Rai, ha assicurato che farò di tutto per ottenere i diritti dei Giochi festivi, invernali e Paralimpiadi, ma solo se ciò non metterà in pericolo i conti e il bilancio della tv pubblica. Si stanno valutando anche i possibili introiti pubblicitari e delle risorse da canone utilizzabili, ma l’intesa è lontana. «Dico con franchezza, mi auguro che questa vicenda dei diritti televisivi si sistemi e si chiuda. Perche se la Rai che e` servizio pubblico non trasmette l’Olimpiade… Ora parliamo solo di quella invernale ma poi ci sara` anche il tema di Tokyo 2020… Questa cosa a noi non va bene, ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Sono previsti nuovi incontri per fare chiarezza anche sui Mondiali di calcio di Russia 2018.