Il Torino riesce nell’impresa di espugnare il Bentegodi di Verona e di battere il Chievo per 1 a 3. La sfida si è decisa nella ripresa, dopo che il primo tempo si era concluso a reti bianche, quando le belle reti di Ljajic e Zappacosta hanno indirizzato un match che Iago Falque ha definitivamente chiuso dopo la rete di Pellissier. Il Torino inizia subito all’attacco sfiorando il vantaggio già al 5′ quando Ljajic ha cercato il gol con una bella azione personale conclusa con un bel tiro rasoterra che Sorrentino ha ottimamente deviato in corner. All’8′ ancora granata in attacco con Boyè che, dopo aver saltato Depaoli accentrandosi verso l’area di rigore, ha calciato con potenza ma la sua conclusione è stata deviata da un difensore poco oltre la traversa. Sul seguente corner al 9′ è stato De Silvestri a colpire di testa al centro dell’area e a sfiorare il palo della porta scaligera. Il forcing granata continua e al 14′ è Belotti a sfiorare il gol quando, dopo essersi girato alla grande al limite dell’area, ha calciato con potenza col sinistro mettendo di poco sopra la traversa. Il Chievo travolto dall’avvio granata, prova a reagire al 20′ con una botta dalla distanza di Frey che Hart ha bloccato senza problemi. Al 21′ però sono ancora gli ospiti a sfiorare la rete con lo scatenato Ljajic il cui tiro rasoterra ha sfiorato il palo sotto l’attento sguardo di Sorrentino. Al 24′ Mihajlovic è obbligato ad effettuare il primo cambio quando De Silvestri deve arrendersi ad un problema muscolare accusato alla coscia destra: il posto dell’esterno è stato preso da Zappacosta. Al 27′ bella azione di Birsa sulla destra che è riuscito a mettere in area un cross che Inglese ha deviato di testa mettendo di poco fuori dalla porta. Il Torino dopo un super avvio di gara, cala un pò il ritmo e così non succede più nulla fino al 39′ quando il neo-entrato Zappacosta ha messo in area dal fondo un cross rasoterra che ha trovato Boyè, il cui tiro a colpo sicuro è stato deviato in corner dal corpo di Depaoli. Al 43′ ancora Zappacosta scatenzato sulla destra da dove ha messo un altro cross per Belotti la cui girata al volo è finita fuori di non molto e così si chiude il primo tempo a reti bianche.
La ripresa si apre subito con la rete di Ljajic al 52′: il serbo, dopo aver ricevuto palla in area di rigore, segna con un potente e preciso tiro che si infila nell’angolo basso dove Sorrentino non riesce ad arrivare. Al 56′ arriva anche il raddoppio che nasce sugli sviluppi di un calcio d’angolo che la retroguardia scaligera prolunga sul secondo palo dove Zappacosta segna con una super conclusione di prima intenzione che si infila sotto l’incrocio del palo lontano. I padroni di casa sono in totale confusione e rischiano di capitolare ancora al 62′ quando l’imprendibile Zappacosta si è accentrato ed ha tentato un tiro rasoterra che Sorrentino è riuscito a respingere con un gran balzo. Al 65′ arriva però a sorpresa il gol per il Chievo che prova a riaprire l’incontro: l’azione viene avviata da Pellissier che ha chiuso uno stupendo triangolo con Inglese con uno stupendo tocco sotto col quale ha superato Hart in disperata uscita. Le speranze della squadra di Maran vengono però affossate poco dopo al 75′ da Iago Falque che, dopo essersi avventato su un pallone guadagnato da Belotti, ha segnato con un bel tiro dal limite dell’area che non ha lasciato scampo a Sorrentino. Ora la partita è definitivamente chiusa se non fosse che in campo c’è Belotti che ha provato fino all’ultimo a trovare il gol che ha sfiorato all’88’ quando, dopo aver ricevuto palla da Barreca, ha tentato una conclusione rasoterra che è finita fuori di poco. Dopo quattro minuti di recupero si è cosi conclusa la sfida che ha quindi decretato la seconda vittoria consecutiva in trasferta del Torino che sembra essere rinata grazie al cambio di modulo deciso da Mihajlovic che permette ad un talento come Ljajic di esser più libero di muoversi e di inventare a tutto campo. Passo indietro per il Chievo che non ha più nulla da chiedere ad un campionato che è stato più che positivo per i ragazzi di Maran che sono falcidiati anche dalle tante assenze per infortunio.