L’Inter perde un’ottima occasione per rimanere agganciata al treno buono per l’Europa: al Meazza i nerazzurri cadono per mano di un’ottima Sampdoria che pur non avendo obiettivi di classifica se la gioca a viso aperto, l’audacia della squadra di Giampaolo alla fine viene premiata con gli ospiti che si impongono per 2 a 1, in classifica la formazione di Pioli perde contatto da Atalanta e Lazio che blindano rispettivamente il quinto e quarto posto. E dire che le cose si erano messe bene per i padroni di casa che hanno trovato il gol del vantaggio iniziale nella prima frazione di gioco con D’Ambrosio, abile a trasformare in oro il cross-assist di Banega e a depositare il pallone in rete alle spalle di Viviano. Tuttavia la Samp dimostra di essere ampiamente sul pezzo, già nella prima frazione di gioco i blucerchiati colpiscono due legni con Quagliarella e Bruno Fernandes e nella ripresa gli ospiti, complice un inatteso calo fisico dei nerazzurri, riprendono coraggio e attaccano a testa bassa, pareggiando i conti con Schick (tenuto in gioco da Brozovic) sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dall’altra parte del campo Viviano fa il suo dovere dicendo di no a Perisic ed Eder, mentre Icardi sbaglia un gol molto facile a pochi passi dalla porta (imitando Candreva che nella prima frazione di gioco si era divorato un’altra palla gol molto ghiotta), l’episodio decisivo a pochi minuti dal novantesimo quando Brozovic si mette a giocare a pallavolo in mezzo all’area di rigore intercettando col braccio la punizione di Alvarez. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto, Quagliarella trasforma impeccabilmente il penalty piazzando il pallone sotto la traversa, la reazione dell’Inter non arriva e al triplice fischio di Celi esultano gli uomini di Giampaolo, grande delusione per i 47 mila del Meazza che non si aspettavano di assistere a questa debacle.
Doveva essere un match scontato con i blucerchiati senza obiettivi di classifica, invece (complice la serata no dei nerazzurri) arriva un risultato a sorpresa difficilmente pronosticabile, merito di due squadre che non hanno rinunciato a giocare.
Dopo aver sprecato un paio di palle gol con Candreva e Icardi i nerazzurri erano riusciti a sbloccare la contesa con D’Ambrosio ma non sono riusciti a difendere il vantaggio a causa di un brutto secondo tempo, pesantissimo il forfait di Gagliardini che aveva dato un equilibrio solidissimo alla squadra da quando è arrivato a Milano.
Grande impresa per la squadra di Giampaolo che stasera dimostra per l’ennesima volta tutto il suo valore, se questa serie di risultati positivi fosse arrivata prima i blucerchiati avrebbero potuto dire la loro per l’Europa.
Sul giudizio del direttore di gara pesano un paio di sviste: il fuorigioco inesistente fischiato a Icardi nel primo tempo con l’argentino lanciato verso la porta; sull’azione che porterà al corner da cui nascerà il gol di D’Ambrosio c’è un fuorigioco di Candreva che non viene sanzionato dal guardalinee. Nulla da dire sul rigore per la Samp, ma lo avrebbe dato anche uno che passava di lì per caso e non capisce nulla di calcio.
I VOTI DEI NERAZZURRI
HANDANOVIC 5,5 – Non si ricordano interventi decisivi da parte sua anche se non ha responsabilità sul gol di Schick, non riesce a parare il rigore di Quagliarella (calciato perfettamente).
D’AMBROSIO 6,5 – Va a disturbare Schick impedendogli di colpire bene il pallone davanti ad Hanadnovic, ma soprattutto firma la rete del momentaneo 1 a 0 con la quale sblocca la contesa, purtroppo nella ripresa l’Inter vanificherà i suoi sforzi facendosi rimontare dagli avversari.
MEDEL 5,5 – Per quanto si sforzi ad adattarsi, è evidente che il cileno si trovi a disagio al centro della difesa, sarà infatti lui a commettere fallo su Alvarez provocando la punizione dalla quale nascerà l’episodio del rigore decisivo.
MIRANDA 6 – Bravo a murare Quagliarella in contropiede e a fermarlo in altre occasioni senza commettere fallo, va a dare fastidio anche a Silvestre sugli sviluppi di un calcio piazzato.
ANSALDI 6 – Molto attento nella propria trequarti a non far toccare palla a Quagliarella, dà una mano anche in fase di impostazione, nella ripresa cala assieme a tutta la squadra commettendo diversi errori piuttosto banali.
GAGLIARDINI 7 – Determinante nel recuperare i palloni e nel trasformare le azioni dei nerazzurri da difensive a offensive, per una botta alla caviglia è costretto a saltare la ripresa, la sua assenza fa capire quanto in pochi mesi sia diventato un elemento di cui Pioli non può assolutamente fare a meno. (KONDOGBIA 5 – Perde impietosamente il confronto con il giocatore che sostituisce, un tentativo timido dalla distanza che non sortisce alcun pericolo per Viviano)
BROZOVIC 4,5 – Le poche volte che si trova in zona tiro non riesce mai a coordinarsi bene colpendo il pallone come peggio non potrebbe. Ripresa disastrosa: tiene in gioco Schick nell’azione dell’1-1, e soprattutto provoca il rigore a ridosso del novantesimo intercettando il pallone col braccio larghissimo, un’ingenuità gravissima che costa la sconfitta all’Inter.
CANDREVA 5,5 – Al 9′ si divora un gol grosso come il Duomo spedendo il pallone sul fondo con la porta spalancata, senza quell’errore ai limiti del grottesco probabilmente avremmo assistito a una partita completamente diversa sebbene il numero 87, sul piano dell’impegno, merita meno rimproveri rispetto ad altri.
BANEGA 6 – Impegna severamente Viviano spianando la strada a Candreva che riesce incredibilmente a non trovare la porta da pochissimi passi, dopodiché è lui a fornire l’assist a D’Ambrosio, l’argentino non riesce a dare continuità alla sua prestazione nella ripresa. (EDER 6 – Se non altro l’italo-brasiliano riesce a impegnare Viviano con un destro a giro piuttosto insidioso)
PERISIC 5,5 – Ogni volta che accelera sulla fascia destra sono dolori per Sala (prima) e Bereszynski (poi) ma sottoporta non combina granché, fatta eccezione per un colpo di testa nella ripresa che viene neutralizzato dal sempre attento Viviano, correndo più che altro a vuoto. (JOAO MARIO 5,5 – Eder prova a innescarlo ma il portoghese non mantiene l’equilibrio e si allunga troppo il pallone consegnandolo agli avversari)
ICARDI 5,5 – Poco prima della mezz’ora colpisce di testa il pallone non trovando la porta, nella ripresa va nuovamente vicino al gol, il vero Icardi probabilmente avrebbe trovato senza troppi problemi la via del gol ma non era serata nemmeno per l’argentino che si fa pizzicare fin troppe volte in fuorigioco.
ALL. PIOLI 6 – Il tecnico dell’Inter paga a caro prezzo la serata no di alcuni suoi elementi chiave (Icardi, Candreva, Brozovic su tutti), l’infortunio di Gagliardini non ci voleva e senza di lui i nerazzurri faticano parecchio a costruire gioco, si ripresenta inoltre il problema del calo nell’ultima mezz’ora.
I VOTI DEI BLUCERCHIATI
VIVIANO 6,5 – Molto bene quando respinge il tiro potente ma centrale di Banega, si fa scavalcare dalla conclusione vincente di D’Ambrosio, nella ripresa dice di no a Perisic sventandogli il colpo di testa, per poi ripetersi poco dopo sul destro a giro di Eder.
SALA SV – La sua gara dura a malapena un quarto d’ora, si fa male alla caviglia nel tentativo di controllare il pallone ed è costretto ad alzare bandiera bianca (BERESZYNSKI 6,5 – Involontariamente mette KO Gagliardini colpendolo duro alla caviglia, entrando a freddo impiega qualche minuto a carburare ma il suo apporto alla gara è decisamente positivo)
SILVESTRE 6,5 – Oltre a fare bene il suo dovere al centro della difesa (anche se in qualche frangente si fa anticipare da Icardi) ci prova anche sugli sviluppi dei calci piazzati (dove trova l’opposizione di Miranda), mettendoci lo zampino sul pari di Schick facendo da sponda.
SKRINIAR 7 – Si immola anche con il corpo per fermare i centravanti nerazzurri e non mandarli in porta, arriva per primo su ogni pallone e al centro della difesa non manca mai, onnipresente e autentica spina nel fianco per i nerazzurri.
DODO’ 6 – Prestazione decisamente sufficiente e incoraggiante, spesso in anticipo nei confronti degli avversari, riesce sempre a disimpegnarsi nei momenti più delicati, un affaticamento alla gamba destra gli impedisce di portare a termine la partita. (REGINI 6 – Sul 2 a 1 potrebbe chiudere la gara in contropiede ma gli manca la freddezza per concludere a rete)
LINETTY 6 – Soprattutto nella prima frazione di gioco fatica a ingranare e a entrare nel vivo del gioco, decisamente meglio nella ripresa quando riesce a dare un contributo significativo alla manovra dei blucerchiati.
TORREIRA 7 – Nulla da dire, sempre sul pezzo dal primo all’ultimo minuto sia in fase di contenimento che di proposizione, chiude in crescendo procurandosi la punizione sugli sviluppi della quale nascerà il rigore che darà la vittoria alla Samp.
BARRETO 6 – Si occupa del lavoro più ingrato in mezzo al campo, cioè quello di andare a caccia del pallone e prendere le botte al posto dei compagni, oltre ovviamente a darle.
BRUNO FERNANDES 6,5 – Sfortunatissimo il portoghese che poco prima dell’intervallo colpisce il palo alla destra di Handanovic, cerca in tutte le maniere di innescare Quagliarella con lanci lunghi e passaggi in profondità. (ALVAREZ 6,5 – Con la sua freschezza nel finale semina il panico nella difesa dell’Inter che non ha più punti di riferimento, soprattutto dopo l’uscita di Gagliardini)
QUAGLIARELLA 7 – Nel primo terzo di gara Ansaldi non gli fa toccare palla ma al 25′ si accende improvvisamente andando al tiro e colpendo il palo alla sinistra di Handanovic, pareggerà i conti con la sfortuna solamente nel finale quando si prende la responsabilità di calciare il rigore della vittoria.
SCHICK 6,5 – Dopo un primo tempo poco incoraggiante in cui il ceco non era riuscito a incidere, nella ripresa il centravanti cresce sensibilmente fino a trovare il gol del pari, anche stasera si rende protagonista di giocate davvero mirabili.
ALL. GIAMPAOLO 7 – Dopo aver ingoiato qualche rospo amaro nel girone d’andata, l’ex-tecnico dell’Empoli in questa fase del campionato si sta prendendo tante belle soddisfazioni, dimostrando ancora una volta di essere un ottimo (e sottovalutato) allenatore in grado di valorizzare al meglio i giovani emergenti.
Scopriamo i voti relativi ai protagonisti del primo tempo di Inter-Sampdoria, gara che chiude il programma della 30^ giornata di Serie A 2016-2017: le due squadre vanno al riposo con la formazione di Pioli avanti per 1 a 0 grazie al gol di D’Ambrosio (7) che trasforma in oro l’assist di Banega (6,5) depositando il pallone in rete alle spalle di Viviano (6,5). Un verdetto forse fin troppo severo per i blucerchiati che hanno dimostrato di poter reggere il confronto con i nerazzurri, anche perché la squadra di Giampaolo ha colpito ben due legni con i pali di Quagliaerlla (6,5) e Bruno Fernandes (6), un po’ sottotono Schick (5,5) che pur essendosi prodigato in un paio di giocate pregevoli non è ancora riuscito a creare grossi grattacapi ad Handanovic (6). Anche stasera gli uomini di Pioli costruiscono azioni a profusione, sempre votati all’attacco e a pressare in maniera piuttosto alta gli avversari. Neutralizza senza grossi problemi Schick e, soprattutto, realizza la rete che per il momento decide la contesa. Sullo 0-0 si divora una palla gol colosssale, il numero 87 non sembra avere il piede caldo e ogni volta che ci prova non trova mai la porta. I blucerchiati non stanno affatto sfigurando e hanno parecchio da recriminare, soprattutto per i pali colpiti da Quagliarella e Bruno Fernandes. Si fa sempre trovare al posto giusto nell’area di rigore sventando quasi tutti i pericoli creati dai nerazzurri. Era tra gli uomini più attesi, per adesso non è riuscito a trovare l’acuto ma di solito dà il meglio di sé nella ripresa, soprattutto quando entra dalla panchina. (Stefano Belli)