Fenomenale Gianni Moscon, che ha chiuso al quinto posto la Parigi-Roubaix 2017 alla sua seconda partecipazione. L’Italia sorride, ma a trionfare è Greg Van Avermaet, che ha terminato la gara in 5’41”07. Stybar ha anticipato la volata, ma il ciclista belga, olimpionico su strada a Rio, in rimonta non ha sbagliato e ha conquistato così la prima Monumento della sua carriera. Nessuna sbavatura da parte di Van Avermaet, mentre Peter Sagan ha dovuto tagliare mestamente il traguardo: la sua gara è stata condizionata dalla foratura, che lo ha costretto ad un inseguimento coraggioso ma comunque infruttuoso. Non ce l’ha fatta a vincere Tom Boonen, autore comunque di una grandiosa corsa. Comunque un bel modo di chiudere la sua carriera: ha puntato tutto su questa corsa, la Parigi-Roubaix 2017, ma nel finale ha perso brillantezza. Continua intanto il processo di crescita dell’italiano Gianni Moscon. (agg. Silvana Palazzo) 



Si sta dilatando il gap tra il gruppo di testa e gli altri protagonisti della Parigi-Roubaix 2017: siamo a 36 secondi di vantaggio, soprattutto grazie al lavoro straordinario di Daniel Oss. Peter Sagan, vittima di una sfortunata foratura che ha condizionato pesantemente la sua gara, ha provato personalmente a colmare il margine, senza però riuscirci: non è chiaro se abbia mollato psicologicamente o se stia venendo fuori tutta la stanchezza per la rincorsa che si è ritrovato a dover fare. Evidenti le sue difficoltà, quindi sfuma una grande occasione per lui. Van Avermaet intanto negli ultimi venti chilometri ha messo tutti in fila, provando ad allungare con un forcing finale: tra i sei uomini al comando c’è anche Gianni Moscon, che ha perso contatto ma comunque sta tenendo un gran bel ritmo. Grande protagonista di oggi della Parigi-Roubaix 2017 è anche Boonen, che ora sta provando ad attaccare. (agg. Silvana Palazzo)

Pedalata dopo pedalata si accende la Parigi-Roubaix 2017, quindi facciamo il punto della situazione visto che il gruppo si è spezzato e la gara si è fatta particolarmente interessante. Si è, infatti, creato un buco ed è partito all’attacco Peter Sagan, che insieme a Maciej Bodnar, Daniel Oss e Jasper Stuyven ha accumulato un margine di 30” di vantaggio sul resto del gruppo. Sfortunato, però, Sagan, che è costretto ad aspettare il cambio ruota a causa di una foratura: il ciclista slovacco perde tempo, quindi Oss e Stuyven restano soli al comando, poi viene ripreso assieme a Bodnar. Piuttosto attardato, Sagan finisce indietro nel gruppo, mentre i primi due conservano il margine di trenta secondi. Prova l’attacco Boonen: la QuickStep lo ha lasciato praticamente da solo, ma il ciclista non intende affatto tirarsi indietro. La Parigi-Roubaix 2017 si conferma avvincente. (agg. Silvana Palazzo) 

Prosegue la Parigi-Roubaix 2017 con il gruppo appena uscito dalla foresta. Al comando troviamo il duo composto da Al comando troviamo il duo formato da Wallays e Vandenbergh, in vantaggio su Van Avermaet dopo l’uscita dalla leggendaria Foresta di Arenberg. Dietro Matteo Trentin tenta l’allungo, con la risposta immediata di Peter Sagan. Andiamo a dare un’occhiata al piazzamento dei corridori italiani: nel primo gruppo troviamo Sacha Modolo e Gianni Moscon, a cui si aggiunge il citato Matteo Trentin.  La gara sta per entrare nel momento chiave: tutti i riflettori sono puntati sulle prime posizioni!  In testa alla gara della Parigi-Roubaix in questo momento sono ancora tre fuggitivi, in parte cambiati rispetto a qualche chilometro fa: sono Vandenbergh, Wallays e Delage a fare ancora landatura, con il gruppo che insegue a circa 40 secondi dopo il festival delle cadute avvenute sul pavé nel ultimi 20-30 km. Grande azione di cucitura effettuata da Peter Sagan in testa al gruppone dei favoriti: non ha rischiato cadute importanti, come avvenuto al Giro delle Fiandre una settimana fa, eppure è riuscito ad imporre unandatura decisa che ha permesso di non vedere scappare i tre fuggitivi tenuti a distanza di controllo. Tra le cadute eccellenti segnaliamo Luke Rowe in mezzo al gruppo oltre alla foratura occorso allo Stannard del Team Sky: molto nervosismo nel plotone che insegue, con Tony Gallopin che purtroppo è rimasto invischiato in una caduta pochi istanti fa. 110 chilometri al traguardo, ma il bello deve ancora venire.. (agg. di Niccolò Magnani) 

Di italiani in fuga purtroppo non ce ne sono più alla Parigi Roubaix in corso in questo momento: Matteo Bono è rientrato nel gruppo e ora i tre fuggitivi sono i francesi Martinez e Delage assieme al belga della Lotto, Jelle Wallays. Il gruppo sembra aver dato via libera ai fuggitivi che stanno guadagnando circa un minuto sul gruppo: lo spettacolo del pavé è appena partito, con in testa a fare da battistrada il belga della Lotto. Indietro il gruppo che si appresta a cominciare linferno del percorso in pavé con il team Sky e Quick Step in testa a fare landatura: uno dei primi problemi evidenziati dalle immagini resta la polvere, con il clima molto secco che non aiuta la visibilità (anche se rende il pavé meno scivoloso evidente se non ci trovassimo in condizioni di pioggia come in casi famosi del recente passato). Da segnalare la caduta dellaustraliano Luke Durbridge che senza gravi conseguenze ha comunque perso terreno, ed era indicato come possibile outsider con la sua Orica-Scott. (agg. di Niccolò Magnani)

La Parigi-Roubaix 2017 sta per entrare nel vivo. I primi, vani, attacchi sono stati mossi dai team Fortuneo-Vital Concept e Astana Pro Team, ma il resto della compagnia non si è fatto staccare. Al momento sono sette i corridori che hanno ottenuto un centinao di metri di vantaggio, tra cui Matteo Bono dell’UAE Team Emirates. In lista troviamo anche elementi di Roompot, Bahrain, Kenneth Vanbilsen (Cofidis), Fortuneo, Trek e due Cannondale. Tra i principali protagonisti degli attaccanti ci sono Patrick Bevin, Simon Clarke, Edward Theuns, Kenneth Vanbilsen, Pierre-Luc Périchon, Coen Vermeltfoort, Ivan Garcia Cortina e Matteo Bono. (agg. di Federico Giuliani)

Sta per cominciare la Parigi-Roubaix 2017. In momenti come questi non servono molte parole: basterebbe ricordare che si tratta delledizione numero 115 per capire quanta storia cè alle spalle di questa corsa, mentre il soprannome di Inferno del Nord rende perfettamente lidea della sua difficoltà, nonostante non ci sarà da affrontare nemmeno un metro di salita. Bastano e avanzano 29 tratti in pavé, per un totale di 55 km: nomi come la Foresta di Arenberg e il Carrefour de lArbre sono entrati nella storia del ciclismo, così come il velodromo di Roubaix, che ospiterà il trionfale arrivo a braccia alzate del vincitore, al termine di uno sprint oppure celebrando un successo in solitario. Sperando che possano essere protagonisti anche i corridori italiani, magari i giovani di una nuova generazione che ci fa ben sperare per il futuro, in un giorno che in ogni caso sarà dedicato a tributare il giusto omaggio a Tom Boonen, la parola adesso deve passare alla strada, perché la Parigi-Roubaix 2017 sta finalmente per prendere il via! (aggiornamento di Mauro Mantegazza) 

C’è grande curiosità per Moscon nella Parigi-Roubaix 2017 di ciclismo. Tra gli italiani in gara c’è anche il giovanissimo Gianni Moscon, trentino di ventidue anni che appartiene al Team Sky. Un anno fa, sempre tra le pietre, riuscì a tenere testa ai più forti, tallonando i big prima di una caduta che lo costrinse a fermarsi. Non è sicuramente favorito per la vittoria finale, ma ha dimostrato di avere buone caratteristiche personali e che si potrà giocare tutto fino alla fine. Staremo a vedere se riuscirà a continuare a stupire, ma quello che è certo che unagara come la Parigi-Roubaix gli permetterà di crescere ancora e lavorare quindi nel suo percorso di maturazione che lo vede pronto ancora a fare meglio prossimamente. (agg. di Matteo Fantozzi) 

La Parigi-Roubaix ha scritto pagine di grande storia del ciclismo, in attesa del via delledizione numero 115 della classica francese diamo dunque uno sguardo più approfondito allalbo d’oro della Roubaix. Abbiamo già detto che i due corridori con più vittorie sono i belgi Roger De Vlaeminck (1972, 1974, 1975 e 1977) e Tom Boonen (2005, 2008, 2009 e 2012), con quattro successi a testa. Lanno scorso Tom è arrivato secondo e ha dunque sfiorato la leggendaria cinquina, ci riproverà oggi nellultima gara della sua gloriosa carriera. Ben sette corridori hanno invece vinto tre volte la Parigi Roubaix: i belgi sono sempre grandi protagonisti, dal momento che fra loro ci sono Gaston Rebry, Rik Van Looy, Eddy Merckx e Johan Museeuw, oltre al francese Octave Lapize, al nostro Francesco Moser e allo svizzero Fabian Cancellara. Aver citato Moser ci permette di ricordare le 13 vittorie italiane: le prime due risalgono addirittura al 1897 e al 1898, quando fece doppietta il valdostano Maurice Garin, che nel 1903 avrebbe vinto anche la prima edizione del Tour de France (ma nel frattempo aveva preso la cittadinanza francese). Ecco poi la vittoria di Jules Rossi nel 1937, quella di Serse Coppi nel 1949 ex-aequo con il francese André Mahé su decisione della giuria, lanno dopo il successo del più celebre dei fratelli Coppi, cioè naturalmente Fausto e nel 1951 laffermazione di Antonio Bevilacqua a chiudere una tripletta italiana. Si passa poi al 1966, quando vinse Felice Gimondi; nel 1978, 1979 e 1980 ecco naturalmente la tripletta di Moser, poi abbiamo le due vittorie del compianto Franco Ballerini nel 1995 e 1998, infine la vittoria di Andrea Tafi nel 1999. (aggiornamento di Mauro Mantegazza)

E’ un addio con il sorriso per Boonen quello alla Parigi-Roubaix 2017 di ciclismo. Sicuramente avrà modo di sorridere in maniera pesciale perchè c’è la volontà di uscire di scena nel migliore dei modi, in un contesto dove sicuramente Boonen sa come comportarsi e come reagire anche di fronte a protagonisti più giovani e in forma di lui. Il belga proverà a mettere insieme un quinto successo in quella che viene considerata la classica delle pietre, proprio per un percorso complicato e pieno di alti e bassi. Sicuramente sarà difficile battere Peter Sagan, dato in grandissima forma, ma c’è la volontà per provare a scrivere l’ennesima pagina di storia in maniera limpida e grazie a una prestazione in crescita che sicuramente regalerà grande emozione per l’ultima volta a un ciclista di immenso spessore. (agg. di Matteo Fantozzi)

Oggi si disputa la Parigi-Roubaix 2017, edizione numero 115 della grande classica francese di ciclismo. Oggi dunque è il giorno del cosiddetto Inferno del Nord: il soprannome della Parigi-Roubaix è molto eloquente; pur essendo interamente pianeggiante, la presenza di numerosi tratti di strada in pavé la rendono una corsa molto impegnativa – soprattutto in caso di pioggia – tanto che negli ultimi anni, nel ciclismo sempre più specializzato di oggi, si è creata una ristretta cerchia di specialisti che possono ambire alla vittoria di questa grande classica. Fra loro citiamo subito Tom Boonen perché con le sue quattro vittorie (2005, 2008, 2009 e 2012) è il più vittorioso di sempre nell’albo d’oro della Roubaix a pari merito con il leggendario connazionale Roger De Vlaeminck (1972, 1974, 1975 e 1977): oggi Boonen porrà fine alla sua carriera, farlo vincendo la Roubaix per la quinta volta sarebbe a dir poco leggendario. 

I corridori dovranno affrontare un percorso di 257 km caratterizzati da ben 29 tratti in pavé, addirittura due in più rispetto allanno scorso, tanto che il totale dei chilometri di pavé salirà da 52,8 a 55. Andiamo con ordine e cominciamo dalla partenza che avrà luogo, come ormai da molti anni, non più dalla capitale francese bensì da Compiègne alle ore 11.00. Per circa 100 km niente da segnalare, poi ecco i 29 tratti lastricati che sono tutti racchiusi negli ultimi 160 km, dei quali appunto ben 55 sono in pavé. La citazione è dobbligo per tre settori, i più significativi. Il primo è naturalmente la leggendaria Foresta di Arenberg: siamo a 100 km dal traguardo, eppure siamo già in una fase decisiva della corsa perché chi resta indietro qui sa che recuperare in seguito è di fatto impossibile. Nella Foresta dunque non si vince la Roubaix, ma molti la perderanno. Poi gli altri due tratti a cinque stelle (i più difficili): Mons en Pévèle a circa 50 km dal traguardo e infine il Carrefour de l’Arbre, quando ormai saremo a meno di 20 km da Roubaix e dunque potrebbe essere davvero il momento chiave, anche se nel finale ogni tratto di pavé potrà risultare decisivo. Infine il momento più atteso: l’ingresso al velodromo di Roubaix dove è posto l’arrivo agognato da tutti, dal primo all’ultimo, perché portare a termine una Parigi-Roubaix è impresa non da poco e raggiungere il velodromo ha un valore speciale per chiunque si presenti alla partenza dell’Inferno del Nord.

Tra i protagonisti va messo naturalmente in prima fila Tom Boonen e abbiamo già detto il perché. Citazione dobbligo anche per John Degenkolb: il tedesco vinse nel 2015, lanno scorso era assente per infortunio ma oggi punta ad essere di nuovo protagonista ed è sicuramente da considerare fra i favoriti. La squadra globalmente più forte sarà naturalmente la Quick-Step Floors, che oltre a Boonen può schierare anche Niki Terpstra e Zdenek Stybar: lolandese ha vinto nel 2014 ed era arrivato terzo lanno prima, il ceco fu secondo nel 2015, bastano i numeri a capire la forza sulle pietre della squadra belga. Tra i nomi da tenere in massima considerazione ci sono naturalmente anche Peter Sagan (mai sul podio alla Roubaix) e Greg Van Avermaet, ma attenzione anche alle possibili sorprese, che alla Roubaix sono abbastanza frequenti. Per rimanere ad anni recenti: nel 2011 vinse il belga Johan Vansummeren, mentre lanno scorso si impose laustraliano Mathew Hayman. Nessuno dei due era atteso alla vigilia, ma chi azzecca la giornata giusta può regalarsi un sogno indimenticabile

Per seguire la Parigi-Roubaix 2017 ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 10.30 su Rai Sport + HD (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky), per una diretta che sarà dunque integrale con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Diretta disponibile a partire dalle ore 11.00 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire la Parigi-Roubaix in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.raiplay.it) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Paris-Roubaix e il profilo Twitter ufficiale @Paris_Roubaix. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada!