Non ha segnato, ma Lorenzo Insigne è stato tra i protagonisti assoluti della gara Inter-Napoli dimostrando di essere sempre importante nel gioco di Maurizio Sarri. Il calciatore alla fine della gara del Giuseppe Meazza ha voluto anche raccontare le sue impressioni in vista della prossima stagione. Ecco quanto sottolineato a Sky Sport a fine gara: “Rimaniamo tutti e facciamo altri acquisti importanti per alzare l’asticella. C’è da lottare per fare qualcosa di importante. Spero che Dres Mertens rimanga per vincere qualcosa di importante insieme. La società rinnovando il mio contratto ha dato qualcosa di importante. Spero che facciano così anche con lui che quest’anno ha dato molto. Sono fiero di giocare con questa maglia e ogni tanto quando esce Marek Hamsik di indossare la fascia di capitano. Io cercherò sempre di dare il massimo per questa maglia“.
Il Napoli vince a San Siro e dopo più di 80 anni torna a espugnare San Siro per due volte nella stessa stagione. Maurizio Sarri non ha che parole di elogio per i suoi ragazzi in conferenza stampa e, riguardo gli obiettivi da qui a giugno, ha detto che il Napoli ha lobbligo di fare un grande finale di stagione a prescindere da quello che sarà il risultato finale (cioè secondo o terzo posto). Un Sarri che ha affermato con decisione che la sua squadra ha ottenuto grandi traguardi in questa annata: Stiamo parlando di una squadra che non aveva mai vinto un girone di Champions League, di una squadra che nel girone di ritorno è prima a pari merito con la Juventus e che nelle ultime 20 partite ha fatto 50 punti. Il Napoli, aggiungiamo noi, non aveva mai ottenuto 74 punti dopo 34 giornate di campionato e marcia spedito verso il superamento del record assoluto (82, ottenuti proprio la scorsa stagione); Sarri continua dicendo che i partenopei sono stati eliminati in Coppa Italia da una squadra che domina da sei stagioni, e ha aggiunto che senza fare polemica cè un pizzico di rammarico per quei 30 secondi di Torino, vale a dire il rigore negato al Napoli con conseguente contropiede e fallo di Reina su Cuadrado che ha portato al gol dal dischetto di Paulo Dybala, per il 3-1 della partita di andata. Sono numeri di grandi livelli ha chiuso Sarri, che adesso vuole il secondo posto in campionato. (agg. di Claudio Franceschini)
Un risultato molto importante, quello conseguito dal Napoli al Meazza contro l’Inter: grazie a questa vittoria la formazione di Sarri si rilancia in pieno per il secondo posto, approfittando del KO della Roma nel derby e riportandosi a -1 dai giallorossi, la squadra di Spalletti non solo dice addio alle ultime speranze di scudetto ma ora deve guardarsi le spalle per difendere l’ultimo posto buono per l’accesso diretto ai gironi della prossima Champions League. Va decisamente peggio alla formazione di Pioli che piomba a -8 dal quinto posto e a -3 dal sesto (che consentirebbe di approdare in Europa League attraverso i preliminari), i nerazzurri stanno pagando in questa fase del campionato gli enormi sforzi compiuti in precedenza per rimontare posizioni su posizioni e rischiano di gettare al vento quanto fatto di buono finora. Per quanto riguarda la partita, il dato sul possesso palla (46% Inter, 54% Napoli) ci restituisce in maniera fedele l’idea di come la squadra di Sarri si sia espressa con grande solidarietà su uno dei campi più difficili del campionato. Tuttavia, nonostante i tanti capovolgimenti di fronte (31 azioni manovrate dal Napoli, 23 per l’Inter), entrambe le squadre hanno faticato parecchio a finalizzare come dimostrano le 12 occasioni da gol e i 5 tiri nello specchio per gli ospiti e le 5 palle gol e le 3 conclusioni in porta per i padroni di casa. Pur ottenendo 8 calci d’angolo i nerazzurri non sono riusciti a sfruttare i tiri dalla bandierina per creare pericoli nei pressi di Reina. Sulla sconfitta dell’Inter pesano i 51 palloni persi nell’arco dei novanta minuti, uno di questi ha poi dato origine al gol di Callejon che ha approfittato dell’infortunio tecnico di Nagatomo per risolvere la contesa.
Ai microfoni di Sky Sport il tecnico dell’Inter, Stefano Pioli, non nasconde l’amarezza per questa ennesima sconfitta: “Abbiamo sofferto parecchio affrontando un avversario molto forte e che in trasferta è un rullo compressore. Ci è mancata precisione e velocità nei passaggi nei fraseggi e in questa maniera non siamo riusciti a saltarli. Abbiamo concesso troppo in termini di spazi e occasioni, pur interpretando bene la partita ce la siamo complicata da soli con l’errore di Nagatomo sul gol di Callejon. Quando arrivano questi momenti delicati in cui i risultati non ti danno ragione ci sono due modi per tornare a sorridere: lavorare meglio e invertire la rotta. Il Napoli ci ha messo in difficoltà ma ho intravisto qualche segnale di ripresa che ci deve dare coraggio per le ultime quattro partite”. Le parole del tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ai microfoni di Sky Sport: “Nel corso del campionato abbiamo perso dei punti qua e là perché non ci siamo comportati da grande squadra. In altre situazioni invece abbiamo pareggiato delle partite il cui svolgimento prevedeva ampiamente la nostra vittoria, e in quel caso le nostre responsabilità sono tante perché non siamo riusciti a capitalizzare le tante occasioni create. L’Inter ha grandi individualità ma a livello di sistema di gioco siamo stati nettamente superiori, e con la gara di stasera abbiamo centrato il record di vittorie in trasferta e mi sembra un grande motivo di vanto e soddisfazione. A questa squadra viene spesso chiesto di raggiungere obiettivi per cui non è stata costruita e fondamentalmente ce ne freghiamo. Rispetto ai grandi club ci manca un monte stipendi di circa 120 milioni, noi cerchiamo di fare del nostro meglio ma non siamo ancora attrezzati per i miracoli, del resto non mi risulta che in Francia il Caen vinca campionati a ripetizioni e che in Spagna lo Gijon contenda il titolo a Real e Barça”.