E’ stato il corridore sloveno Jan Polanc ad imporsi nella quarta tappa del Giro d’Italia 2017, la Cefalù-Etna di 180 chilometri. Il portacolori della UAE Team Emirates ha preceduto di 19 secondi il russo Ilnur Zakarin della Katusha-Alpecin, e di 29 secondi il gallese Geraint Thomas della Sky che ha regolato in volata il gruppo dei migliori. Polanc è stato in testa dall’inizio della tappa con un altro gruppo di fuggitivi che poi ha staccato in vista della salita finale; una grande impresa la sua degna del ciclismo d’altri tempi. La nuova maglia rosa è il corridore lussemburghese Bob Jungels della Quick-Step Floors sesto e miglior giovane al Giro 2016. Nella parte conclusiva del percorso Nibali ha anche accennato a uno scatto ma poi è stato ripreso. I big hanno pensato di controllarsi a vicenda. Oggi in programma la Pedara-Messina di 157 chilometri, tappa per velocisti, in cui si arriverà nella città di nascita di Nibali. Per commentare la quarta tappa del Giro d’Italia 2017 IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Francesco Moser.
Una vittoria importante per Jan Polanc, un successo meritato? Si è comportato nel migliore dei modi ma bisogna dire che l’hanno abbastanza fare in vista dell’ultima salita sull’Etna…
Anche oggi però una fuga dall’inizio di grande coraggio, siamo tornati alle imprese del ciclismo di un tempo? Complimenti a tutti i corridori e in particolare a Polanc che poi ha avuto il coraggio di andare fino all’arrivo. E’ stata veramente una bella impresa, ormai stanno diventando abituali queste fughe dall’inizio della tappa in questo Giro.
Buona l’azione finale di Zakarin? E’ stato bravo anche lui, mancava poco per andare a prendere Polanc. Ha fatto una bella azione.
Nibali intanto c’è, uno scatto subito di grande intensità? Ha fatto questo scatto ma forse non ha scelto il momento giusto!
Che dire dell’accoglienza che la “sua” Sicilia gli ha tributato? E’ normale, è sempre stato così quando un corridore passa attraverso la sua terra d’origine. Capitava anche a me quando correvo in Trentino.
E’ già iniziato il duello con Quintana? Per ora si stanno controllando, direi che siamo ancora all’inizio del Giro…
Come giudica Jungels, il corridore lussemburghese che è la nuova maglia rosa? E’ forte, Jungels ha solo 24 anni ma è già un corridore molto valido. Del resto l’altro giorno quando Gaviria ha vinto è stato per merito suo.
Cosa potrà fare al Giro? E’ ancora troppo presto per dirlo, certo nel 2016 concluse al sesto posto.
Come ha visto gli altri rivali di Nibali? Si sono controllati tutti, non c’è stato niente di eccezionale.
Domani la Pedara-Messina, tappa per velocisti? Ci sarà un saliscendi nella prima parte della tappa, poi credo proprio che la tappa dovrebbe concludersi in volata. Sarà un’altra tappa per velocisti.
Si arriverà a Messina: Nibali potrebbe fare qualcosa di importante nella sua città di nascita? No non è il percorso ideale per un’azione di Nibali, non ci sono le condizioni perchè possa tentare qualcosa di importante.
Chi vincerà il Giro d’Italia? E’ ancora troppo presto; non c’è Contador, si deciderà nella terza settimana del Giro.
(Franco Vittadini)