Non sono migliorate le condizioni di Nicky Hayden, ricoverato da mercoledì a causa di un incidente in bicicletta. L’ultimo bollettino medico diramato dall’Ospedale Bufalini di Cesena non fornisce aggiornamenti rassicuranti. Non sono, infatti, emerse novità rilevanti rispetto ai precedenti: «Il quadro clinico generale di Nicky Hayden resta invariato. Le sue condizioni sono estremamente gravi. È ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena e la prognosi resta riservata». Alla famiglia del motociclista non resta che sperare e pregare. I medici non possono intervenire, perché Nicky Hayden ha un edema cerebrale esteso. Il fratello maggiore del pilota, Tommy, secondo Sportfair ha inviato negli Stati Uniti tutti i documenti medici sulle condizioni di Nicky per ottenere un ulteriore consulto. Niente viene lasciato al caso, del resto la situazione è particolarmente delicata e un altro parere può fare sicuramente comodo. (agg. di Silvana Palazzo)



L’incidente di cui Nicky Hayden è rimasto vittima mercoledì pomeriggio e che ha ridotto in fin di vita il pilota americano, le cui condizioni di salute restano infatti gravissime, ha destato grande impressione non solo nel mondo del motociclismo, ma anche in quello del ciclismo, dal momento che Hayden si stava allenando in bicicletta e che questo è solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti che negli ultimi tempi stanno coinvolgendo i ciclisti, su tutti quello che ha ucciso Michele Scarponi nemmeno un mese fa. Ecco dunque che un grande campione del pedale come Alberto Contador ha pubblicato un video sui propri profili social ufficiali nel quale chiede “rispetto reciproco” fra automobilisti e ciclisti sulla strada. Contador sottolinea che quando esce per allenarsi indossa il casco e rispetta tutte le norme di sicurezza, come dovrebbero fare tutti i ciclisti, ma d’altro canto ricorda agli automobilisti che “non tutto dipende da me” e che è fondamentale rispettare la distanza minima di un metro e mezzo fra un’auto e una bicicletta, che senz’altro in caso di incidente è l’utente più debole. Ecco dunque che Contador fa un appello accorato: “Dietro a ogni ciclista c’è una famiglia, c’è una vita. Rispetta ogni ciclista”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



L’incidente che ha ridotto in fin di vita Nicky Hayden ha riunito in Italia la famiglia dello sfortunatissimo pilota americano, le cui condizioni di salute rimangono gravissime – come ci ha informato il bollettino medico diffuso questa mattina dall’ospedale Bufalini di Cesena. Infatti sono arrivati al capezzale di Hayden mamma Rose e il fratello Tommy, anch’egli pilota professionista in America. Papà Earl invece ha preferito non muoversi dal Kentucky a causa di un recente problema cardiaco, che ha indotto i medici che lo hanno in cura a sconsigliargli un viaggio intercontinentale. La sorella Kathleen invece ha fatto sentire il suo incoraggiamento tramite Twitter, unico messaggio finora pubblicato dalla famiglia di Hayden sui social network. Naturalmente fra i familiari va annoverata pure la fidanzata Jacqueline Marin, che era già in Italia insieme a Nicky Hayden ed è sempre rimasta al suo fianco in queste difficilissime giornate: da notare che ieri sono arrivate in Italia anche le due sorelle della ragazza, per sostenerla in giorni che pure per lei sono comprensibilmente molto difficili. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



Sperando che possano arrivare buone notizie sulle condizioni di salute di Nicky Hayden, vittima mercoledì pomeriggio di un gravissimo incidente e sempre in pericolo di vita, non si può fare altro che notare come siano davvero tantissimi i messaggi di auguri e di incoraggiamento per Hayden, personaggio che sapeva farsi amare. Adesso dunque ricordiamo le parole di Andrea Dovizioso, che di Nicky Hayden fu compagno di squadra nell’ultima stagione vissuta in Ducati dal pilota americano: il ‘Dovi’ ha definito Hayden “una persona oltre la media”, capace di avere con tutti “un gran rapporto” oltre che vero appassionato di moto. Dovizioso è sembrato fatalista nelle sue dichiarazioni circa il gravissimo incidente: “Io sono convinto che ciascuno di noi abbia il suo destino: puoi avere un incidente a 300 all’ora, andando in bici o passando sotto un balcone. Quando succede, non puoi farci nulla”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

“Stavo andando al lavoro, poi lui è venuto fuori all’improvviso dallo stop”. Arrivano le prime parole dell’automobilista protagonista dell’incidente che ha ridotto Nicky Hayden in fin di vita: sappiamo che si tratta di un operaio di 30 anni, che è ancora sotto choc dopo avere travolto con la sua Peugeot mercoledì pomeriggio Hayden, che resta ricoverato nel reparto Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena in gravissime condizioni di salute. Secondo quanto ha pubblicato oggi l’edizione di Rimini del Resto del Carlino, nei confronti del giovane non è stato preso alcun provvedimento, essendo anche risultato negativo all’alcoltest. L’automobilista abita a Morciano (Rimini), ad una decina di chilometri da Misano e dal luogo dell’incidente sulla Riccione-Tavoleto. Gli accertamenti svolti finora dalla Polizia sull’incidente avrebbero confermato che il 30enne, alla guida della propria vettura, stava procedendo in direzione mare quando è avvenuto l’impatto con Nicky Hayden, in sella alla sua bicicletta. Sarebbe anche confermato che il campione statunitense stesse provenendo dalla strada secondaria e stesse immettendosi sulla via Tavoleto: la vita può davvero cambiare in un secondo, come hanno capito amaramente anche i familiari di Hayden e la sua fidanzata Jacqueline Marin. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Mentre sulle condizioni di salute di Nicky Hayden purtroppo non si registrano novità, dal momento che il bollettino medico emesso stamattina non ha portato buone notizie circa una situazione che resta gravissima, riportiamo le interessanti dichiarazioni di Maverick Vinales, che in questi giorni è a Le Mans per il Gran Premio di Francia della MotoGp ma naturalmente ha parlato anche di quanto successo ad Hayden. Vinales – come molti altri motociclisti – è appassionato di ciclismo e spesso utilizza la bicicletta per allenarsi, dunque è rimasto particolarmente colpito da quanto successo mercoledì a Nicky Hayden. Vinales spesso si allena in Spagna con alcuni corridori della Movistar come Alejandro Valverde e si è pure iscritto alla Quebrantahuesos, una durissima corsa in bicicletta di circa 200 km in montagna che si disputerà a luglio, ma “ora non so se la Yamaha mi darà il permesso”. Una battuta, ma che rende benissimo l’idea di una situazione davvero molto triste. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Le ultime notizie circa le condizioni di salute di Nicky Hayden arrivano dal nuovo bollettino medico che è stato emesso stamattina. Nel comunicato a dire il vero non ci sono novità, perché le condizioni sono stazionarie e di conseguenza sempre molto gravi, come possiamo leggere in modo chiaro: “La situazione è stabile. Il quadro clinico resta di estrema gravità e rispetto al giorno precedente non ci sono variazioni”. Resta dunque valido quanto era stato scritto ieri pomeriggio nel precedente bollettino, che vi riproponiamo: “Permangono estremamente gravi le condizioni cliniche di Nicky Hayden, ricoverato da mercoledì 17 maggio nel reparto di rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena. Il giovane pilota ha riportato un grave politrauma con conseguente gravissimo danno cerebrale. La prognosi resta riservata”. Insomma, per Nicky Hayden prosegue la lotta tra la vita e la morte iniziata mercoledì pomeriggio con il drammatico incidente nel quale è rimasto coinvolto su una strada adiacente al circuito di Misano Adriatico. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Mentre si attendono aggiornamenti sulle condizioni di salute di Nicky Hayden, emergono nuovi dettagli sull’incidente, grazie a un testimone che è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il signor Mariano Manfredonia abita proprio sul luogo dell’incidente e si trovava all’esterno di casa propria per sistemare i carretti che d’estate utilizza per vendere bibite in spiaggia come ambulante. Ecco dunque il racconto di Manfredonia su quanto successo ad Hayden: “Ho sentito una botta tremenda e quando mi sono girato ho visto a terra un ragazzo vestito da ciclista in una nuvola di polvere. L’auto con il parabrezza sfondato era circa 20 metri più in su”. Manfredonia ha quel punto è accorso subito, notando che il giovane – lo riconoscerà dal nome sulla maglia – era già incosciente e respirava a fatica. Solo in seguito l’ambulante ha notato la bici di Hayden, che era finita “nel fosso dall’altra parte della strada, distrutta e spezzata in più parti”. I soccorsi sono stati immediati, perché sul luogo era già presente un’ambulanza che stava trasportando un anziano: Manfredonia ha comunque chiamato il 118, così nel giro di pochi minuti sono arrivate anche un’altra ambulanza, l’auto medica e le pattuglie della Polizia Municipale. E l’automobilista? Il testimone riferisce: “Era sotto choc, ripeteva solamente che non l’aveva visto”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

La situazione legata a Nicky Hayden rimane davvero molto complicata con il famoso motociclista che lotta tra la vita e la morte. Nonostante questo non c’è ovviamente voglia di mollare soprattutto da parte dell’ambiente che sostiene con grande forza questo splendido ragazzo che ha fatto la storia delle corse a due ruote. Tra le parole che hanno stupito un po’ tutti sono arrivate anche quelle della sorella di Nicky Hayden, Kathleen. Ovviamente in un momento così doloroso la famiglia non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma le parole splendide della sorella lasciano presagire che ci sia ancora qualche speranza. Come riportato dal profilo di Eurosport infatti pare che questa abbia sottolineato: “Mio fratello è un combattente”. Parole importanti che ci fanno capire come ci sia voglia ancora di lottare. Staremo a vedere le novità che arriveranno sulla situazione legata a Nicky Hayden. Clicca qui per il tweet di Eurosport e per i commenti dei follower. (agg. di Matteo Fantozzi)

Il danno cerebrale subito da Nicky Hayden è gravissimo. Questo il bollettino medico circa le condizioni del pilota americano, che sta lottando per la vita presso l’ospedale Bufalini di Cesena. L’équipe di neurochirurgia sta facendo il possibile, ma l’impatto con la Peugeot 206 è stato davvero forte e ha procurato danni serissimi – non solo al cervello ma anche all’addome e a una gamba. La famiglia è arrivata dagli Stati Uniti: mamma Rose e il fratello maggiore Tommy (anche lui è stato un pilota) sono in Romagna per rimanere vicini al Kentucky Kid, non c’è invece papà Earl che in seguito a problemi cardiaci avuti di recente non ha potuto volare con moglie e figlio. Purtroppo non possiamo segnalare notizie positive, anche solo di un miglioramento; Nicky Hayden resta in condizioni gravissime, nei prossimi giorni si proverà a fare tutto il possibile per salvargli la vita ma per il momento dobbiamo registrare questa situazione drammatica.

Nel frattempo ci sono davvero tantissimi messaggi di affetto da parte di personaggi pubblici e non. I piloti MotoGp, che con lui hanno corso per tanti anni, sono di stanza a Le Mans per il lungo weekend che vale per il Motomondiale e naturalmente i tanti protagonisti in pista non hanno mancato di far sentire il loro sostegno. Uno striscione con il nome di Nicky e il suo celeberrimo e inseparabile numero 69, quello con cui sulla Honda aveva vinto il titolo nel 2006, è campeggiato tra le mani dei grandi protagonisti del circus (tra cui Valentino Rossi, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Marc Marquez), la sua simpatia non è mai stata dimenticata. Lo ha ricordato anche Rossi, pubblicando una lunga lettera nella quale ha voluto sottolineare il profondo legame di amicizia e rispetto con l’americano, rivale ma anche compagno (con Honda e Ducati). La famiglia invece non parla: si mantiene lo stretto riserbo e la privacy su questa vicenda.