Il Verona pareggia per 0-0 a Cesena e torna matematicamente in Serie A. La squadra di Pecchia chiude il campionato di Serie B al secondo posto a pari merito con il Frosinone ma grazie agli scontri diretti ottiene la promozione diretta nella massima serie dopo un solo anno di assenza. Il Cesena chiude invece la stagione al 12esimo posto. Cesena in campo con il 3-5-2. Tra i pali Bardini, in difesa Donkor, Ligi e Rigione. Sulla destra Setola, in mezzo Garritano, Laribi e Crimi, a sinistra Falasco. In attacco troviamo Rodriguez e Ciano. Hellas Verona di Pecchia con il 4-3-3. Tra i pali Nicolas, in difesa Pisano, Bianchetti, Ferrari e Souprayen. A centrocampo Fossati, Zuculini Bruno e Bessa. In zona offensiva Siligardi, Pazzini e Romulo.



Gli scaligeri prendono subito in mano il pallino del gioco. Bessa manovra alto cercando un’idea, pochi spazi in questa primissima parte di gara. Donkor travolge Siligardi sulla propria trequarti. L’arbitro La Penna lo richiama. Al quarto minuto chance da corner: Bessa riceve da Siligardi basso e crossa con potenza in area. La difesa del Cesena spazza. I bianconeri non vogliono fare da comparsa in questo match e ci provano in contropiede. Garritano allarga per Falasco che sterza su Pisano, venendo steso da quest’ultimo e guadagnando un calcio di punizione. All’undicesimo minuto si mette in mostra il giocatore più importante in campo, ovvero Giampaolo Pazzini. L’ex Milan e Inter si gira con estrema eleganza su un traversone ben calibrato di Romulo. La palla gira bene ma finisce sopra la traversa per un soffio. Continuano nel frattempo le fatiche di Donkor. Il difensore del Cesena non riesce proprio a contenere Romulo. Il Verona tiene bene palla pazientando e facendo girare con calma la sfera. Romulo tenta di premiare la sovrapposizione di Pisano, che non riesce però a mantenere in campo la sfera. Al 21esimo Pazzini protegge palla nascondendola a Donkor e allarga per Souprayen, che da posizione favorevole non riesce ad inquadrare lo specchio. Donkor prova a far dimenticare gli errori in fase difensiva proponendosi in attacco. A un certo punto i gialloblù rischiano clamorosamente di farsi male da soli. Sul rinvio di testa di Ferrari Garritano prova ad impattare in acrobazia, palla ampiamente a lato. Dopo qualche spavento di troppo il Verona ritorna in possesso e ci prova. Traversone di Souprayen, controllo deficitario di Romulo che però serve involontariamente Bessa: il numero 24 scarica un destro neutralizzato in due tempi da Bardini. Alla mezzora tentativo effettuato pure da Siligardi. Sassata dalla trequarti, la palla si alza troppo e sorvola la traversa. Il Cesena si difende comunque bene e con attenzione. Al 33esimo Ciano prova ad animare una ripartenza. Il cross in area che effettua è però neutralizzato da Nicolas. Nel finale di primo tempo le due squadre non sembrano voler risparmiare le energie in vista della ripresa. C’è tempo per una sciocchezza di Donkor: trattenuta inutile ai danni di Romulo e ammonizione per lui.



E’ iniziato il secondo tempo della gara del Manuzzi. Subito un brivido per i tifosi del Cesena. Ligi si addormenta palla al piede e Romulo gliela sfila sul limite dell’area. L’italo-brasiliano va a tu per tu con Bardini ma spedisce a lato. Reagisce il Cesena. Ciano scodella in area un pallone insidioso, traiettoria interessante che non trova alcuna deviazione, spegnendosi sul fondo. Il Verona torna subito in possesso facendo girar palla. A un certo punto verticalizzazione improvvisa di Pisano per Pazzini, che parte con un istante di ritardo, senza riuscire a raggiungere il pallone. Poco dopo altra chance per Romulo. Pazzini lo libera alla grande con una magia ma l’ex Juve,stoppa il pallone con troppa lentezza. Bardini in uscita mura il suo destro. Il Verona insiste alla ricerca del gol della sicurezza. Il Cesena prova a resistere. Primo cambio della partita al 56esimo: Schiavone entra al posto di Laribi. Rispondono gli ospiti. Tiro-cross dal lato corto dell’area di Bessa, la traiettoria si impenna e finisce alta sopra la traversa. Problemi fisici intanto per Rodríguez, infortunatosi in un contrasto aereo con Bianchetti: entrano in campo i fisioterapisti del Cesena. Dopo qualche minuto l’attaccante del Cesena rientra in campo. Pecchia opta per un atteggiamento più prudente, sostituendo Siligardi con Valoti. Camplone risponde immediatamente: fuori Setola, dentro Kone. Al 72esimo brividi di paura per i 5000 tifosi del Verona arrivati al Manuzzi. Rodríguez si muove sul filo del fuorigioco e trasforma in gol lo splendido suggerimento di Garritano, ma la bandierina del guardalinee ravvisa la posizione irregolare dello spagnolo. Esordio nella serie cadetta per Akammadu, che sostituisce Rodríguez. Al 79esimo Romulo lascia il posto a Troianiello. Romulo al momento della sostituzione rifiuta di stringere la mano a Pecchia rendendosi protagonista di un gesto tanto polemico quanto inutile in un momento particolarmente delicato per i gialloblù. Nel finale il Verona stringe i denti. Il Cesena va vicinissimo al gol all’86esimo. Giocata sopraffina sulla destra di Crimi che tocca in area per Akkamadu, il cui destro di prima viene ribattuto dalla retroguardia dell’Hellas. Ultima sostituzione effettuata da Pecchia: esce Bessa, entra Luppi. Poco dopo ancora brividi per i tifosi gialloblù. Ciano scodella in area per Akkamadu che anticipa tutti e serve sulla destra Crimi. Stop di petto e tiro sbilenco. Sospiro di sollievo per i supporters scaligeri, ammassati proprio dietro a Nicolas. Nei 4 minuti di recupero il Verona non riesce a mantenere il possesso del pallone. Il Cesena attacca senza sosta ma non riesce a concludere verso lo specchio difeso da Nicolas. Al 94esimo scatta la festa: il Verona torna nella massima serie.

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