Dopo l’errore che ha permesso al Napoli di battere l’Inter, Yuto Nagatomo ha rotto il silenzio. Bersagliato da tantissime critiche per quell’intervento trasformatosi in un assist per José Maria Callejon, il terzino giapponese ha usato le sue pagine social per sfogarsi. Una dura critica va al mondo calcistico italiano, che tende ad adorare i calciatori come delle divinità quando fanno bene, mentre vengono trattati da criminali se commettono degli errori. Per Yuto Nagatomo, dunque, non ci sono vie di mezzo, ma soprattutto lamenta la mancanza di rispetto per la persona. Le sue parole, però, non suonano come una resa: nella parte finale del suo messaggio c’è, infatti, tutta la sua forza per guardare con fiducia al futuro.



«In Italia se fai bene sei adorato come un Dio, se sbagli sei criticato come un criminale. Non c’è morale, non c’è rispetto per la persona. In questo ambiente difficile in cui sono un piccolo numero di persone riescono a emergere, io sono orgoglioso di esserci con il mio duro lavoro. Sono qui da sette anni. E tutto questo mi dà la forza di andare avanti e guardare al futuro, ha scritto il terzino dell’Inter nel messaggio scritto nella sua lingua madre. Dopo gli insulti ricevuti per l’errore commesso domenica sera, quando ha regalato il pallone all’attaccante del Napoli, permettendogli di siglare il gol della vittoria per i partenopei, Yuto Nagatomo è uscito allo scoperto. Il suo tweet segnerà la parola fine alla vicenda? L’obiettivo dell’esterno nerazzurro è senza dubbio quello di mettersi alle spalle quell’errore per aiutare l’Inter a risalire la china in questo delicato finale di stagione.

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