Ecco le pagelle del posticipo domenicale della 37^ giornata di Serie A 2016-2017: la Lazio si congeda dal suo pubblico con una brutta sconfitta, l’Inter dopo aver raccolto appena due punti nelle precedenti otto gare torna alla vittoria espugnando l’Olimpico di Roma in rimonta con il punteggio di 3 a 1, tre punti che non servono a nulla alla formazione di Vecchi che rimane fuori dall’Europa in virtù del successo del Milan che nel pomeriggio ha blindato il sesto tempo, sconfitta indolore per i biancocelesti ma che di certo non fa bene all’immagine della squadra di Simone Inzaghi che delude i propri supporter nell’ultima gara interna stagionale, altro boccone amaro per i capitolini dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Il primo tempo si apre con un calcio di rigore che Di Bello concede ai padroni di casa per il fallo di Murillo su Felipe Anderson, Keita dal dischetto trasforma con Handanovic che comunque aveva indovinato l’angolino, sembra il preludio a una serata di festa per la Lazio che invece tira subito i remi in barca e gioca al piccolo trotto, gli ospiti non si perdono d’animo e nel giro di 6 minuti ribaltano il risultato con Andreolli e l’autogol di Hoedt. Nella ripresa gli uomini di Simone Inzaghi potrebbero pareggiare i conti con Immobile che invece scheggia la traversa, nei minuti successivi arrivano anche le espulsioni di Lulic e Keita che costringono la Lazio a chiudere il match in nove, grazie alla superiorità numerica l’Inter chiude la contesa con Eder che dopo diversi tentativi gonfia finalmente la rete e condanna la Lazio al KO.



Spettacolo tutt’altro che esaltante all’Olimpico con la Lazio in versione villeggiatura e l’Inter che con il minimo sforzo strappa tre punti importanti solo per il morale.

Con l’Europa League in tasca e con le scorie della finale di Coppa Italia ancora da smaltire i padroni di casa propongono una copia sbiadita di loro stessi.



Grande reazione d’orgoglio da parte dei nerazzurri che sullo 0-1 non si perdono d’animo e gettano le basi per una vittoria in rimonta che fa sicuramente bene all’autostima dei giocatori ma per la classifica non serve a nulla.

Il direttore di gara non è stato di certo tenero con i padroni di casa ai quali concede comunque un rigore per la plateale trattenuta di Murillo ai danni di Felipe Anderson, poi espelle Keita per una simulazione in realtà inesistente, appare severo anche il secondo giallo nei confronti di Lulic.

I VOTI DEI BIANCOCELESTI

VARGIC 5 – Esordio assoluto per il croato che approfitta delle assenze del desaparecido Marchetti e del febbricitante Strakosha, una prima in A da dimenticare con tre gol subiti e qualche incertezza di troppo nelle uscite.



WALLACE 5 – Serata no per il brasiliano che sbaglia quasi tutte le aperture, in velocità si fa surclassare da Perisic che lo lascia sempre sul posto e non fa mai la cosa giusta.

DE VRIJ 5,5 – L’olandese recupera in extremis e parte titolare ma a fine stagione anche il numero 3 sembra aver esaurito la benzina a bordo e nemmeno stasera riesce a concludere la gara. (BASTA SV)

HOEDT 4 – Serata da incubo per il numero 2 biancoceleste autore di un tragicomico autogol dopo un malinteso altrettanto grottesco con Vargic, un errore che condizionerà pesantemente il suo rendimento da lì in avanti.

FELIPE ANDERSON 6 – Il brasiliano è l’unico dei suoi a salvarsi: si procura il rigore a favore della Lazio venendo atterrato da Murillo, con le sue accelerazioni prova a inventare qualcosa per smuovere le acque. (CRECCO SV)

MILINKOVIC-SAVIC 5 – Battuta a vuoto anche per il serbo che arriva sempre in ritardo sul pallone e sul piano fisico si fa sovrastare da Gagliardini che gli prende il tempo 9 volte su 10.

BIGLIA 6 – Con la squadra alla deriva l’argentino non può certo fare i miracoli, potrebbe riaprire la partita su calcio di punizione ma il suo tiro si infrange sulla barriera.

LUIS ALBERTO 4,5 – Qualche imprecisione di troppo nei passaggi, in fase difensiva commette ancora qualche sbavatura di troppo, come alternativa di Parolo è assolutamente da scartare. (LOMBARDI 5 – In occasione del terzo gol dell’Inter libera malissimo l’area di rigore servendo involontariamente l’assist per Eder)

LULIC 4 – Dopo la patetica prestazione nella finale di Coppa Italia stasera il bosniaco si ripete, in senso negativo, collezionando due ammonizioni assolutamente evitabili e lasciando la squadra in nove nel momento più difficile del match.

IMMOBILE 5 – Quando non gira non gira, inutile girarci attorno: quando il numero 17 biancoceleste colpisce la traversa si capisce che non è proprio serata per lui.

KEITA 4,5 – Lo spagnolo trasforma il rigore illusorio che porta momentaneamente la Lazio in vantaggio, ma a parte questo non combina nient’altro di buono e torna anzitempo negli spogliatoi per somma di ammonizioni, rischiando di chiudere nella maniera peggiore la sua avventura nel club capitolino.

ALL. INZAGHI 5 – Stasera la Lazio ha dimostrato di essere già in vacanza, infelice la scelta di sostituire Parolo con Luis Alberto, il 3-5-2 non sembra proprio il modulo adatto per i biancocelesti.

I VOTI DEI NERAZZURRI

HANDANOVIC 6 – Sul rigore di Keita battezza l’angolino giusto ma non fa in tempo ad arrivare sul pallone per la perfetta esecuzione dello spagnolo, nella ripresa viene graziato dalla traversa che nega il gol a Immobile.

D’AMBROSIO 6,5 – Prestazione onesta e solida, intercetta la maggior parte dei passaggi avversari e si procura diversi calci piazzati a favore dei nerazzurri.

MURILLO 4,5 – Finché rimane in campo fa solo danni, all’inizio Di Bello lo grazia per un intervento falloso in area su Keita, poi però non può chiudere un occhio quando abbatte Felipe Anderson, in quel frangente si fa anche male e deve lasciare il campo. (SANTON 6,5 – Non fa errori e mantiene sempre alta l’attenzione in fase difensiva, contribuendo a rintuzzare gli assalti vani dei biancocelesti)

ANDREOLLI 6,5 – Pareggia i conti con un gran colpo di testa sugli sviluppi di un corner, molto bene anche in difesa quando contiene gli avversari rubando loro palla e impedendogli di inquadrare la porta.

NAGATOMO 6 – Ingaggia un duello molto interessante sulle corsie esterne con Felipe Anderson, il giapponese se la cava molto bene in entrambe le fasi di gioco rendendo innocuo il brasiliano soprattutto a centrocampo.

GAGLIARDINI 6,5 – Dopo un inizio sofferto in cui aveva faticato a carburare trova il modo di prendere le misure agli avversari, in particolare a Milinkovic-Savic che ritrovandoselo sempre tra i piedi non combina davvero niente di buono.

MEDEL 6 – Prestazione senza infamia e senza lode per il cileno che torna a giocare nei pressi della linea mediana, zona che gli è decisamente più congeniale. (BANEGA SV)

CANDREVA 6,5 – Contro la sua ex-squadra il numero 87 vuole dare prova delle sue qualità e i difensori biancocelesti fanno davvero tanta fatica a stargli dietro e a contenerlo sulle corsie esterne.

BROZOVIC 6 – Se non altro si procura il calcio d’angolo dal quale nascerà il gol dell’1-1, ma rispetto alle precedenti uscite sono arrivati riscontri incoraggianti anche da parte sua.

PERISIC 6 – Al croato manca il gol (che cerca comunque con insistenza) ma si dà tanto da fare durante la fase di impostazione della manovra muovendosi molto bene anche senza palla, per disorientare gli avversari.

EDER 6,5 – Nella prima frazione di gioco l’italo-brasiliano fatica ad accendersi, poi dopo l’intervallo torna in campo completamente rivitalizzato e dopo aver sfiorato più volte il gol alla fine riesce a battere Vargic grazie a un disimpegno di Lombardi non proprio impeccabile. (PINAMONTI SV)

ALL. VECCHI 6,5 – Aveva chiesto ai suoi una prova d’orgoglio ed è quello che ha ottenuto, facendo avanzare nuovamente Medel che durante la gestione Pioli aveva giocato al centro della difesa dimostrando di non essere pienamente adatto per quel ruolo. (Stefano Belli)

Ha chiuso il primo tempo: ecco le nostre pagelle con i voti sulla frazione già giocata, all’intervallo la formazione di Vecchi quasi a sorpresa conduce per 2 a 1. Nel primo terzo di gara i biancocelesti danno l’impressione di poter fare la partita senza troppi patemi d’animo, la squadra di Simone Inzaghi passa anche inizialmente in vantaggio con un calcio di rigore procurato da Felipe Anderson (7) che viene fermato irregolarmente da Murillo (5) dentro l’area e trasformato da Keita (6,5), ad Handanovic (6) non basta indovinare l’angolino. La Lazio comunque non incide e si fa rimontare dagli avversari, sugli sviluppi di un corner arriva l’incornata vincente di Andreolli (6,5) che non lascia scampo all’esordiente Vargic (6), poco dopo l’Inter mette la freccia con l’incredibile autogol di Hoedt (4,5) che nel tentativo di intercettare il cross di Candreva (7) se la butta dentro da solo tra l’incredulità del pubblico dell’Olimpico che si spegne, l’Inter ritrova anche coraggio e chiude in avanti con gli uomini di Inzaghi che pagano le scorie per la finale di Coppa Italia e la mancanza di obiettivi da raggiungere, visto che sono già ai gironi di Europa League. Biancocelesti scarichi dopo la finale di Coppa Italia, dopo essere passati in vantaggio pensano di cavarsela giocando al piccolo trotto e invece subiscono per due volte nel giro di pochi minuti. Si guadagna il calcio di rigore trasformato da Keita e mette alle corde i difensori avversari con le sue accelerazioni. L’olandese si rende protagonista di un autogol davvero tragicomico dopo un grottesco malinteso con Vargic. Dopo un inizio timido i nerazzurri ritrovano vigore grazie all’uno-due di Andreolli e Hoedt (autogol) chiudendo decisamente in crescendo. Il numero 87 nerazzurro è indemoniato sulla fascia destra, è lui a propiziare l’autorete di Hoedt. Procura il rigore a favore della Lazio stendendo Felipe Anderson e nel commettere il fallo si fa anche male venendo sostituito da Santon. (Stefano Belli)