E stato firmato nella mattina da  parte della Procura della città di Rimini il nulla osta per il rimpatrio della salma di Nicky Hayden, il pilota della Superbike che si è spento ieri pomeriggio allOspedale Bufalini di Cesena in seguito ai violenti traumi riportati in un brutto incidente occorso mercoledì scorso. Lavvocato della famiglia del Kentucky Kid si era già mosso ieri sera per ottenere il permesso per il rimpatrio delle spoglie di Nicky Hayden negli Usa. secondo le ultime informazioni pare che Nicky Hayden viaggerò forse già stasera con un areo privato organizzato da Tommy Hayden, il fratello del pilota della Superbike e campione del mondo della Motogp: sul velivolo vi saranno la famiglia Hayden ed alcuni amici italiani che erano rimasti al fianco di Nicky fino allultimo. Il trasferimento avverrà non appena saranno concluse alcune formalità burocratiche. (agg Michela Colombo)



La morte dei Nicky Hayden ha senza dubbio sconvolto tutto il mondo dello sport e non solo: già dalle prime notizie dellincidente occorso a Kentucky Kid, oltre che nei giorni seguenti in cui il pilota statunitense rimaneva in coma nel reparto di rianimazione del Bufalini di Cesena in gravissime condizioni non sono mancati messaggi di supporto e vicinanza alla sua famiglia. La famiglia Hayden attraverso il fratello di Nicky Tommy (anche lui pilota ) ha voluto mandare questo messaggio di ringraziamento, davvero commovente tramite il portale ufficiale della RedbullHonda: A nome di tutta la famiglia Hayden e della fidanzata di Nicky, Jackie, vorrei ringraziare tutti per i loro messaggi di sostegno. stato di grande conforto per tutti noi, sapere che Nicky ha toccato la vita di così tante persone in modo positivo. Tommy continua poi ringraziando con calore lo staff medico che si è preso cura del fratello deceduto ieri pomeriggio: Anche se questo è ovviamente un momento triste, vorremmo ricordare a tutti Nicky nel suo momento più felice, in sella a una moto. Da bambino ha sognato di essere un pilota professionista e non solo lo ha realizzato ma è riuscito a raggiungere l’apice del suo sport, diventare campione del mondo. Siamo tutti così orgogliosi di questo. A parte questi ricordi ‘pubblici’, avremo anche molti ricordi di grande felicità di Nicky a casa in Kentucky, nel cuore della famiglia. A noi tutti mancherà terribilmente. anche importante ringraziare tutto il personale dell’ospedale per il loro incredibile supporto, sono stati molto gentili. Con l’ulteriore sostegno delle autorità nei prossimi giorni speriamo di avere Nicky a casa presto. (agg Michela Colombo)



La notizia della morte di Nicky Hayden ha senza dubbio sconvolto il mondo dello sport e non solo: tanti i compagni di squadre e i conoscenti e gli avversari che in questi momenti non hanno mai fatto mancare il loro supporto prima allo stesso pilota statunitense e ora il loro cordoglio e vicinanza alla famiglia ora. Tra i tanti ha voluto dare il suo ricordo di Nicky Hayden un altro protagonista della MotoGP e attuale pilota della Ducati Andrea Dovizioso, compagno di squadra di Nicky per un anno nel team di Borgo Panigale e prima anche alla Honda. Dovi, intervistato dalla Gazzetta dello sport ha affermato: a Motegi ho avuto modo di conoscerlo, e farmi unidea su che persona fosse. Anche se a quei tempi con quell’accento del Kentucky non si capiva una parola di quello che diceva. Ma lidea positiva che mi ero comunque fatto di lui è migliorata con gli anni. Nicky era uno easy, sorridente, amichevole. Non cercava rogne, andava daccordo con tutti. Era prima di tutto un appassionato di moto: non gli interessavano gli aspetti politici. Poi in pista era un combattente: a livello di talento gli mancava forse qualcosina per essere un grandissimo, eppure ci ha lavorato su ed è riuscito a vincere un mondiale, tanto di cappello.  (agg Michela Colombo)



Prosegue lindagine per capire le dinamiche e le responsabilità dellincidente (registrato in un video) in seguito al quale Nicky Hayden morto solo ieri pomeriggio per i forti traumi riportati i alo schianto della sua bicicletta contro la Peugeot di un giovane trentenne della zona. Il fascicolo dindagine nelle mani del pm Paolo Gengarelli (lo stesso che ha indagato sulla morte di Marco Pantani) vede la modifica del capo daccusa da lesioni stradali a omicidio stradale, reato su cui il governo ha recentemente legiferato in maniera più punitiva. Il cambio dellimputazione però è più un atto formale, dato proprio dalla morte dello stesso Nicky Hayden. A quanto pare comunque la dinamica dellincidente occorso a Kentucky Kid pare abbastanza chiaro: il pilota della Superbike pare non si sia fermato allincrocio dove stava arrivando la Peugeot del 30 enne. Rimane ancora da chiarare se Hayden stava ascoltando musica ad alto volume in quel frangete e la velocità dellauto che lo ha colpito. (agg Michela Colombo)

E un giorno di lutto per il mondo dello sport e non solo: la morte di Nicky Hayden in seguito a un terribile incidente, la cui dinamica ora potrebbe essere presto chiarita dal ritrovamento di un video di una telecamera di sorveglianza posta nei pressi del luogo del sinistro, ha sconvolto tutti. In questi terribili giorni in cui Kentucky Kid era ricoverato nel reparto di rianimazione in condizioni gravissime non gli è mancato laffetto della fidanzata Jacquelin Marin, con la quale sarebbe dovuto convolare a nozze questestate, né della sua famiglia o degli  amici che vicino e lontano, pur mantenendo la privacy e il dolore si sono interessati di lui. Secondo le ultime notizie pare che lavvocato della famiglia Hayden, stai già provvedendo agli incartamenti per portare la salma di Nicky Hayden in America. Il trasferimento intercontinentale, atteso nei prossimi giorni avverrà però solo dopo che la famiglia si sarà pronunciata sull’eventuale decisione di donare gli organi di Nicky. (agg Michela Colombo)

Le reazioni sulla morte di Nicky Hayden continuano a susseguirsi, ma anche le segnalazioni relative alle condizioni della strada di Riccione in cui è avvenuto lincidente fatale per il campione di motociclismo statunitense. In particolare il Corriere di Romagna starebbe ricostruendo una serie di testimonianze in grado di rendere evidente la pericolosità dellincrocio dove Kentucky Kid ha trovato la morte, dove gli incidenti tra automobilisti e ciclisti non sarebbero inediti. La scarsa visibilità della segnaletica era già stata denunciata da diverse persone, anche se dal video in possesso della Municipale di Riccione si sta cercando di capire se Hayden sia stato imprudente e se la macchina che lo ha colpito procedesse a velocità troppo sostenuta. I riscontri del Corriere di Romagna con le testimonianze di molti lettori potrebbero però aiutare gli inquirenti a far luce sulla dinamica reale dellincidente costato la vita a Hayden.

Oltre al cordoglio di piloti, sportivi e addetti ai lavori per la morte di Nicky Hayden, continua a restare sotto la lente dingrandimento la dinamica del tragico incidente che ha causato la morte di Kentucky Kid. Si è parlato della testimonianza video della Polizia Municipale di Riccione, grazie alla quale si è potuto attestare che Hayden non ha rispettato lo stop, arrivando con la sua bicicletta. Oscuri però sono i motivi che avrebbero portato il campione statunitense a commettere linfrazione che gli sarebbe poi costata la vita. Sotto accusa ci sarebbe la segnaletica poco chiara: infatti lAuto Moto Club Emilia Romagna ha portato una testimonianza clamorosa, con foto che riportano come nel punto dellincidente la scritta stop sullasfalto e la segnaletica orizzontale fossero totalmente illeggibili, e come il cartello stradale con lo Stop fosse nascosto, e potenzialmente reso non visibile da una grossa siepe. Particolari che se confermati da rilevazioni ufficiali potrebbero indicare pesantissime responsabilità. (agg. di Fabio Belli)

Continuano ad avvicendarsi le voci del mondo dello sport, sconvolto per la morte del campione di motociclismo Nicky Hayden a causa di un incidente in bici. Erano attese le parole di Valentino Rossi, che nellultimo Gran Premio disputato in Francia aveva dedicato la corsa proprio al pilota americano che pure laveva battuto in unemozionante edizione del Mondiale della MotoGP. Rossi ha definito Hayden: Uno dei migliori amici che ho mai avuto da quando frequento il mondo delle corse e delle moto, ricordando i tanti episodi nel Paddock in cui aveva avuto modo di confrontarsi con Hayden. Unaltra scomparsa traumatica dopo quella di Marco Simoncelli, che aveva toccato molto da vicino Valentino Rossi. Hayden aveva lasciato da tempo la MotoGP per dedicarsi alla Superbike e Rossi non vedeva da tempo lamico, e in Francia a Le Mans aveva espresso il desiderio di veder vincere il pilota americano la sua battaglia per la vita, speranza purtroppo risultata vana. (agg. di Fabio Belli)

Sono tanti i messaggi di cordoglio sui social per la morte di Nicky Hayden, deceduto oggi all’ospedale Bufalini di Cesena. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo aver appreso la notizia ha scritto su Twitter: «Tristezza infinita. Onore al grande #Hayden protagonista del motociclismo. R.I.P.. Anche Loris Capirossi si è unito nell’abbraccio virtuale alla famiglia dell’ex pilota di MotoGP e Superbike e così Marc Marquez, Dani Pedrosa con lui in Honda nell’anno della vittoria del Mondiale, Marco Melandri “collega” in Superbike, Aleix Espargarò e Max Biaggi. Ma pure il mondo della Formula 1 sta scrivendo messaggi di addio a Nicky Hayden: da Felipe Massa a Romain Grosjean, da Valtteri Bottas ad Antonio Giovinazzi, giovane promessa della Ferrari, insieme all’ex pilota Mark Webber. Anche Carlo Molfetta, campione olimpionico per il  taekwondo a Londra 2012, ha voluto partecipare al dolore per la morte di Nicky Hayden.

morto: il pilota di Superbike non ce l’ha fatta dopo l’incidente di mercoledì scorso, per il quale era stato ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale Bufalini di Cesena. La battaglia per vivere è apparsa subito complicata e disperata e, infatti, è deceduto oggi a causa del doppio trauma toracico e cranico che aveva riportato nell’impatto con un’auto. Nicky Hayden stava pedalando da solo sulle strade di Misano Adriatico, in particolare in un viale che dal mare porta verso i colli riminesi. Poi lo scontro con una Peugeot 206 guidata da un 30enne romagnolo, uscito illeso dall’incidente. La bici è stata sbalzata a metri di distanza dopo l’impatto con il parabrezza dell’auto, andato in frantumi. Alcuni passanti hanno subito chiamato i soccorsi, arrivati da Rimini. Secondo alcune ricostruzioni, all’Ospedale degl’Infermi si sarebbe perso tempo per capire esattamente la gravità delle condzioni di Nicky Hayden. Solo dopo un paio d’ore è stato trasportato al Bufalini con l’elisoccorso, ma la sue condizioni non sono mai migliorate.

Non ce l’ha fatta Nicky Hayden: ha perso la battaglia per vivere dopo aver vissuto una carriera da vincente. Campione del Mondo di MotoGP nel 2006, il pilota americano stava trascorrendo gli ultimi anni della sua carriera in Superbike. Domenica scorsa aveva preso parte al GP d’Italia a Imola, senza però brillare. Si recava spesso, però, in Romagna, ospite dell’amico Denis Pazzaglini, suo ex meccanico. Poche ore prima dell’incidente si sono scattati una foto in bici, con casco e tenuta da ciclista: appaiono sorridenti nello scatto pubblicato su Instagram (clicca qui per vederlo), poi però il terribile incidente dal quale il 36enne nato a Owensboro, in Kentucky, non si è più ripreso. A lottare con Nicky Hayden c’erano il fratello Tommy e la mamma Rose, arrivati nei giorni scorsi dagli Stati Uniti, che insieme alla fidanzata Jackie non lo hanno lasciato da solo un minuti nella speranza che registrasse dei miglioramenti. Purtroppo, però, l’epilogo è drammatico.

Lutto nel mondo dello sport per la morte di Nicky Hayden: l’ospedale Bufalini di Cesena ha annunciato attraverso un comunicato ufficiale che il pilota è deceduto oggi. Intanto la Procura di Rimini sta vagliando un video che mostra la dinamica dell’incidente: è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza di un’abitazione che si trova nei pressi del luogo dell’impatto. Dal video è emerso che Nicky Hayden stava percorrendo in bici una strada secondaria e che, arrivato all’incrocio, non si è fermato allo stop. In quel momento si è verificato uno scontro violento con la vettura che proveniva dalla strada principale: l’impatto è stato molto forte e ha provocato un gravissimo danno cerebrale al pilota. La Procura di Rimini ha disposto una consulenza tecnica per verificare la velocità dell’auto e capire se l’automobilista abbia o meno rispettato i limiti previsti dal codice della strada. Ora però si stringe nel doloroso lutto la famiglia Hayden, a cui vanno le nostre condoglianze.