Sedicesima tappa al Giro d’Italia 2017 e primo successo italiano: nella tappa del Mortirolo e dello Stelvio, la Rovetta-Bormio di 227 chilometri, non poteva essere che Vincenzo Nibali, uno strepitoso Nibali, a vincere davanti al corridore basco Mikel Landa che era transitato per primo sulla Cima Coppi dello Stelvio. A 12 secondi il colombiano Nairo Quintana da cui forse ci si aspettava qualcosa di più; staccato il campione olandese Tom Dumoulin apparso in difficoltà nella frazione di ieri, anche a causa di problemi intestinali accusati lungo il percorso. Alla fine il corridore olandese ha tenuto la maglia rosa per 31 secondi su Quintana, 1’12” su Nibali e 2’38” su Pinot, altro candidato alla vittoria finale, alla vigilia del Giro. Domani la Tirano-Canazei di 219 chilometri. Per commentare la tappa di martedì IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Ivan Gotti, vincitore del Giro d’Italia nel 1997 e nel 1999.
Subito un omaggio a Michele Scarponi sul Mortirolo, per non dimenticare questo campione da parte di Leon Sanchez primo suo compagno di squadra. Mi sembra giusto aver onorato Michele Scarponi, che aveva fatto anche molto bene al Mortirolo, aveva vinto al Giro. Purtroppo il lavoro di noi ciclisti è spesso difficile, spesso pericoloso.
Che giudizio dà della tappa di ieri? Una tappa importante che ha detto tante cose e ha praticamente riaperto il Giro d’Italia.
Grande Nibali, la sua una prova strepitosa, conferma? Sì, Nibali ha veramente disputato una grande tappa, dimostrando tutte le sue qualità di grande corridore.
E anche il primo successo italiano al Giro… Anche questa è stata una cosa molto importante e finalmente con la vittoria di Nibali è arrivato in questa sedicesima tappa il primo successo italiano al Giro.
Quali saranno le sue speranze di vittorie alla corsa rosa? Vedremo, non so se potranno esserci delle tappe a lui congeniali in questo finale di Giro; sarà molto importante vedere cosa farà nella tappa che terminerà a Piancavallo, che potrebbe decidere la corsa rosa.
Come si vince un Giro d’Italia? Lei ne ha vinti addirittura due… Ho avuto la capacità mentale di tenere nei miei due successi, pur non avendo un grande fisico. Ero uno scalatore puro e ho puntato su queste mie caratteristiche tecniche; ho avuto la determinazione di crederci e di arrivare in maglia rosa fino all’arrivo. Ho sempre sognato di fare il corridore fin da bambino.
Anche Quintana ritorna in corsa: buona la prova del corridore colombiano? Devo dire che mi aspettavo di più da Quintana e dalla sua squadra che non ha lavorato nel migliore dei modi; pensavo che il corridore colombiano potesse fare qualcosa di più…
Le sue speranze di successo finale restano intatte? E’ un Giro riaperto come ho detto prima dove potrà succedere di tutto nelle prossime tappe.
Si aspettava questa tappa da parte di Dumoulin? Saprà mantenere la maglia rosa? Ha avuto una crisi ma può capitare, l’importante è che abbia tenuto. Vedremo nelle prossime tappe come risponderà il suo fisico, cosa combinerà.
La cronometro però giocherà a suo favore… E’ anche vero questo, ma bisognerà vedere come arriverà alla cronometro.
Complimenti anche a Landa, la sua una gara da elogiare, è arrivato primo sulla Cima Coppi… Bravo a conquistare la Cima Coppi, ci teneva a vincere questa tappa, ci è arrivato vicino. E’ stato sfortunato in questo Giro, meritava una giornata di gloria come questa. Anche la stessa Sky che puntava molto su di lui è stata molto sfortunata in questo Giro e ieri è stata in parte ricambiata.
Saprà mantenere la maglia azzurra o ha dato tutto ieri? Vedremo, perchè ci sono ancora tante salite e tutto sarà ancora da decidere.
I big aspetteranno la tappa di Ortisei: quale degli outsider potrebbe approfittarne? Secondo me come ho detto prima dovrebbe essere la tappa di Piancavallo a decidere il Giro, mentre la tappa di Ortisei non mi sembra particolarmente difficile. Magari gli outsider potrebbero giocarsi le loro chances in altre tappe.
Bene Pozzovivo e Formolo ieri, come vede i corridori italiani nel resto del Giro? Non conosco bene Formolo che è giovane e potrebbe crescere, potrebbe diventare un buon corridore anche per le corse a tappe. C’ è da dire che stiamo facendo fatica nel panorama del ciclismo internazionale.
Cosa si aspetta dalla tappa di oggi, la Tirano-Canazei? Niente di particolare: ci sarà il Tonale ma non mi sembra una tappa difficile, ci potrebbe essere una fuga da lontano.
(Franco Vittadini)