Ha vinto la diciottesima tappa Moena-Ortisei: uno scatto d’orgoglio da parte del capitano della Bmc, uno dei grandi delusi del Giro d’Italia 2017, che però conquista il tappone dolomitico riuscendo a lasciare il segno in una delle tappe più attese beffando Mikel Landa, secondo oggi come due giorni fa a Bormio. Terzo Thibaut Pinot a 8”, quarto con lo stesso tempo Domenico Pozzovivo, poi il ceco Jan Hirt – un altro dei fuggitivi – a 11″, sesto Ilnur Zakarin a 24”, Steven Kruijswijk e Bauke Mollema a 34”, mentre il terzetto formato dai primi tre della classifica Tom Dumoulin, Nairo Quintana e Vincenzo Nibali è arrivato a 1’06”. La salita finale verso Pontives ha probabilmente deluso le aspettative di grande spettacolo, ma la verità è che tutti hanno dato la sensazione di essere più o meno allo stesso livello e in queste condizioni è praticamente impossibile fare la differenza. Ci hanno provato prima Quintana e poi Nibali, quasi per il dovere di provarci, ma non hanno staccato nessuno e anzi a seguire è stato lo stesso Dumoulin a scattare. Anche nel suo caso è stato uno scatto dimostrativo, ma nel caso della maglia rosa il messaggio è stato molto chiaro: non mi fate paura, inutile che mi attacchiate. Così, sono stati Pozzovivo e Pinot a riuscire ad allungare, proprio in prossimità del Gpm: il lucano e il francese, grazie al tatticismo fra i tre big, hanno allungato, come sono riusciti a fare pure Zakarin, Kruijswijk e Mollema. Nulla da fare per la vittoria di tappa, che è stata decisa in volata con Van Garderen che ha preceduto Landa, poi ecco i big che sono arrivati nell’ordine che abbiamo già ricordato, con Dumoulin, Quintana e Nibali che incredibilmente sono arrivati dietro agli altri: domani da San Candido a Piancavallo una nuova puntata da non perdere… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



Siamo ai piedi della salita di Pontives, dunque siamo ormai al gran finale della diciottesima tappa Moena-Ortisei del Giro d’Italia 2017. Emozioni anche durante la discesa dal Passo Gardena, dove un Nairo Quintana davvero propositivo ha tentato un allungo insieme ad Adam Yates, rintuzzato però soprattutto grazie all’azione di Vincenzo Nibali e del suo compagno di squadra Kanstantsin Siutsou – d’altronde le qualità dello Squalo in discesa sono ben note, come abbiamo notato anche martedì giù dallo Stelvio. Il Passo pinei invece non ha fatto grande selezione: dunque davanti resta la testa della corsa formata da sei corridori, cioè Landa (che è passato per primo anche su questo Gpm), Van Garderen, Dombrowski, Berhane, Hirt e Villella, davvero ottimo protagonista. Non c’è più invece Rosa, che d’altronde ha lavorato moltissimo per il suo capitano al Team Sky, appunto Landa. Nel gruppo maglia rosa ci sono quasi tutti i migliori, ma sono staccati ad esempio Formolo e in modo più netto Jungels, che potrebbe pagare caro questa giornata sulle Dolomiti. Da notare che il vantaggio della testa della corsa – con Van Garderen e Landa che stanno tentando l’allungo in discesa – sul gruppo maglia rosa è inferiore al minuto, per cui i big potrebbero giocarsi anche il successo di tappa, dal momento che per i fuggitivi sarà difficile rimanere davanti. Adesso però siamo al momento decisivo: 9,3 km di salita al 6,8% di pendenza media e punte fino al 12, con tutte le precedenti fatiche nelle gambe. Ne vedremo davvero nelle belle! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza) 



Attacca sul Passo Gardena, Vincenzo Nibali risponde e i due campioni più attesi infiammano la diciottesima tappa Moena-Ortisei, il tappone dolomitico del Giro d’Italia 2017 che ha visto il coraggiosissimo attacco del capitano della Movistar quando mancavano oltre 53 km all’arrivo. Quintana dunque ha acceso la miccia e potrà contare sul preziosissimo aiuto di Anacona e Amador, cioè i due uomini della Movistar che erano stati mandati in avanscoperta. Nessuno ha risposto immediatamente e, quando Nibali si è accorto che il gap da Quintana poteva farsi pesante, anche il capitano della Bahrain-Merida si è mosso in prima persona, staccando il gruppo maglia rosa e lanciandosi all’inseguimento di Quintana, coronato qualche centinaia di metri dopo. Dunque Quintana e Nibali all’attacco, ma ottima risposta anche di Tom Dumoulin, che andando su del proprio passo ha limitato i danni a pochi secondi ed è infine rientrato anch’egli. Considerando che adesso ci aspetta un lungo tratto in discesa, forse nulla succederà, ma anche queste fiammate fanno male e nel finale potrebbero rimanere sulle gambe a qualcuno. La logica conseguenza è che in questo modo il vantaggio della testa della corsa è crollato a meno di un minuto, ma Mikel Landa può comunque essere soddisfatto perché è passato per primo anche a questo Gpm ed è sempre più in maglia azzurra. Giornata nera invece per Bob Jungels, che si era staccato già nelle prime rampe della salita verso il Passo Gardena. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



Movimenti interessanti nella diciottesima tappa Moena-Ortisei: il tappone dolomitico del Giro d’Italia 2017 ha superato anche il Passo Valparola, dove è passato per primo lo spagnolo Omar Fraile davanti al connazionale Mikel Landa e al nostro Diego Rosa. Da notare che Landa resta comunque saldo al comando della classifica della maglia azzurra e che senza dubbio è proprio il Team Sky a fare il ritmo nella testa della corsa, dove d’altronde la squadra britannica è ottimamente rappresentata appunto da Landa e Rosa e anche dall’irlandese Deignan. Più coperti invece restano gli uomini di Bahrain-Merida e Movistar, che sanno che dovranno lavorare più tardi, qualora si dovessero muovere i capitani Vincenzo Nibali e Nairo Quintana. A questo punto, viene spontanea la domanda: cosa sta succedendo nel gruppo della maglia rosa e di tutti i big? Il ritardo dalla testa della corsa stava aumentando fino a quando tirava solamente il Team Sunweb di Tom Dumoulin, poi però sono entrate in azione la Bahrain-Merida e soprattutto la Orica-Scott di Adam Yates. La conseguenza è che adesso la differenza fra i due gruppi è inferiore ai due minuti e soprattutto si sta facendo corsa molto dura anche dietro. Qualcuno nel finale potrebbe risentirne… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Sviluppi interessanti per la diciottesima tappa Moena-Ortisei, il tappone dolomitico del Giro d’Italia 2017 che ha già superato il Passo Pordoi, prima delle cinque salite in programma oggi. Sul mitico Gpm è passato per primo Diego Rosa davanti a Joey Rosskopf e Natnael Berhane, mentre Manuele Boaro non è riuscito a tenere il loro passo. Alle loro spalle si erano mossi altri contrattaccanti, nella discesa dal Pordoi si è formato un gruppo decisamente più ampio al comando perché questi contrattaccanti hanno raggiunto il terzetto al comando e si è formato un gruppo di addirittura 19 corridori alla testa della corsa. Ecco dunque la composizione completa di questo gruppo: Kanstantsin Siutsou (Bahrain-Merida), Dario Cataldo (Astana), Tejay Van Garderen, Joey Rosskopf (BMC Racing), Pierre Rolland, Joe Dombrowki, Davide Villella (Cannondale-Drapac), Jan Hirt (CCC Sprandi Polkowice), Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo), Andrey Amador, Winner Anacona (Movistar), Ruben Plaza (Orica-Scott), Natnael Berhane, Omar Fraile (Dimension Data), Mikel Landa, Philip Deignan, Diego Rosa (Team Sky), Mads Pedersen, Jasper Stuyven (Trek-Segafredo). Dunque molti nomi importanti: Siutsou per nibali, Amador e Anacona per la Movistar e molti altri nomi di spicco fra i quali dobbiamo citare almeno Cataldo, Van Garderen, Rolland e Landa, che avranno come obiettivo la vittoria di tappa. Il loro vantaggio però si aggira solamente attorno ai due minuti, perché il gruppo non vuole lasciare troppo spazio ad un attacco così numeroso. Ma non c’è respiro: si sta già tornando a salire verso il Passo Valparola. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Inizio velocissimo per la diciottesima tappa Moena-Ortisei, il tappone dolomitico del Giro d’Italia 2017. Tantissimi corridori hanno subito tentato l’attacco e si è formato al comando un gruppetto di quattro uomini con Manuele Boaro della Bahrain-Merida, Joey Rosskopf della Bmc, Natnael Berhane della Dimension Data e Diego Rosa del Team Sky. Boaro è passato per primo al traguardo volante di Canazei e soprattutto può essere un elemento importante in appoggio al capitano Vincenzo Nibali. Alle loro spalle si era formato un gruppo di contrattaccanti composto da ben 32 corridori fra i quali anche Jan Polanc, decimo in classifica generale, la cui presenza ha però scatenato la reazione di altre squadre, in particolare della Quick-Step Floors di Bob Jungels, dunque questi contrattaccanti sono stati ripresi dal gruppo principale. Di conseguenza restano davanti solamente i quattro fuggitivi, ma di certo a breve ci saranno altre novità, perché è già cominciata la salita verso il Passo Pordoi, prima delle cinque salite in programma oggi. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Sta per cominciare la diciottesima tappa Moena-Ortisei del Giro d’Italia 2017, una giornata fra le più attese di questa centesima edizione del Giro d’Italia. Pordoi, Valparola, Gardena, Pinei e Pontives: è il tappone dolomitico, che sicuramente avrà riflessi importanti anche sulla classifica del Giro 100. Le pendenze non saranno micidiali, ma sono circa 50 km di salita su soli 137 totali, 4000 metri di dislivello: una grande fatica, una tappa nella quale si faticherà fin dal primo chilometro e nella quale può succedere di tutto se ci saranno attacchi fin dall’inizio. Inoltre per ben tre volte si andrà oltre i 2000 metri, dunque non si potrà sottovalutare nemmeno il fattore altitudine. Gli ingredienti per una grande tappa ci sono tutti, adesso naturalmente siamo curiosi di scoprire come i corridori più attesi la interpreteranno. Sulla carta Vincenzo Nibali e Nairo Quintana all’attacco e Tom Dumoulin in difesa, ma ci sono tante variabili da considerare, dalle tattiche di squadra alle condizioni fisiche, perché chi non sarà al top potrà pagare molto caro. Dunque basta parole, a parlare adesso deve essere solo la strada! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Sarà la prima salita della diciottesima tappa Moena-Ortisei del Giro d’Italia 2017, quindi forse non lascerà il segno in modo particolare arrivando troppo presto, tuttavia non c’è dubbio che il Passo Pordoi sarà il punto più affascinante del tappone dolomitico che ci attende oggi, una salita mitica che non poteva mancare nella centesima edizione del Giro d’Italia. I numeri li sappiamo: la salita sarà lunga 11,9 km con dislivello di 799 metri, pendenza media del 6,7% e punte di pendenza massima del 9%, Gpm di prima categoria affrontato salendo da Canazei e scollinamento dopo soli 26 km, ma in ben quattro occasioni una tappa è finita proprio in cima al Pordoi. Nel 1990 vinse il francese Charly Mottet, l’anno seguente dei impose Franco Chiocchioli, nel 1996 Enrico Zaina e nel 2001 Julio Alberto Perez Cuapio, al termine di una tappa che prevedeva la doppia scalata del Pordoi. Altri numeri: da quando è stata istituita la Cima Coppi per dare rilevanza alla vetta più alta del Giro, ben 13 volte proprio al Pordoi è toccato questo onore e nessun’altra salita è stata più spesso la Cima Coppi del Giro. A proposito di Fausto Coppi, il Campionissimo per ben cinque volte passò per primo in cima al Pordoi nella propria carriera. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

“Bisogna tentare, provare. Bisogna farlo, altrimenti resta il rammarico”. Firmato Vincenzo Nibali. Oggi il Giro d’Italia 2017 affronta la diciottesima tappa Moena-Ortisei, il tappone dolomitico con cinque Gpm in soli 137 km. A volere essere pignoli, il finale forse non è così duro, quindi per far esplodere la corsa non resta che una soluzione: andare forte fin da subito e vedere se qualcuno pagherà il ritmo alto. Questo è il progetto illustrato dal tecnico dello Squalo, Paolo Slongo, che identifica già nel Valparola (seconda salita di giornata) il momento buono in cui cominciare ad andare a tutta. Nibali ieri ha detto che il tappone di oggi sarà “una tappa che ti consuma, un arrivo inedito a cui bisognerà dare la giusta interpretazione”. Possibile un’alleanza con Nairo Quintana, visto che entrambi hanno il comune obiettivo di staccare Tom Dumoulin prima della crono di domenica, anche se Nibali ha detto di avere visto già molto meglio la maglia rosa ieri, dopo i problemi di martedì. Oggi però la strada darà in modo implacabile il suo verdetto. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Oggi il Giro d’Italia 2017 ci propone la diciottesima tappa: appuntamento imperdibile con la Moena-Ortisei di 137 km, una frazione dunque molto corta ma un micidiale tappone dolomitico con ben cinque Gpm da affrontare, praticamente senza respiro. Siamo dunque arrivati ad un’altra giornata fondamentale per questo Giro d’Italia, che affronterà salite che hanno fatto la storia. Si diceva della brevità del percorso: non è detto che sia un vantaggio, perché se ci sarà battaglia fin da subito e qualcuno dovesse faticare a trovare il ritmo, potremmo assistere a colpi di scena anche clamorosi. In ogni caso, sarà una di quelle tappe da seguire metro per metro, perché possono entrare nella storia del Giro e del ciclismo: adesso dunque andiamo ad esaminare con maggiore precisione il percorso della diciottesima tappa Moena-Ortisei.

La partenza avrà luogo a Moena alle ore 13.00: ricordiamo che nel percorso si attraverseranno le province di Trento, Belluno e Bolzano, cioè naturalmente le tre province dolomitiche. Nei primi chilometri si risalirà la Val di Fassa fino a Canazei, dove ci sarà il primo traguardo volante di giornata (km 14,1) e soprattutto dove avrà inizio la salita verso il Passo Pordoi, uno dei luoghi mitici del Giro d’Italia, che non poteva mancare in questa centesima edizione. Sarà un Gran Premio della Montagna di prima categoria, lungo 11,9 km con dislivello di 799 metri, pendenza media del 6,7% e punte di pendenza massima del 9%, scollinamento al km 26. Salita dunque non durissima per il ciclismo di oggi, ma sempre molto costante e che potrebbe già accendere la miccia della grande battaglia. La discesa ci porterà in Veneto: dopo Arabba ci sarà qualche chilometro di falsopiano, ma sarà solo una breve tregua prima di tornare a salire verso il Passo Valparola (km 57,2), Gpm di seconda categoria e seconda difficoltà di giornata. La lunghezza è notevole (12,3 km), meno la pendenza media che è del 6,4%, con punte di pendenza massima al 14% proprio nel finale, cioè dopo aver superato il Passo Falzarego.

Con la discesa si entrerà in provincia di Bolzano e per la precisione in Val Badia. Discesa che avrà termine a La Villa, dove sarà collocato il secondo traguardo volante di giornata al km 71,5. Stavolta però non ci sarà nemmeno un metro di respiro, perché di fatto si ricomincerà a salire subito verso il Passo Gardena, anche se la salita ‘ufficiale’ avrà inizio poco dopo, cioè a Corvara. Dunque ufficialmente si tratterà di una salita di 9,3 km fino al Gpm di terza categoria collocato al km 85,3 della tappa al termine di un’ascesa caratterizzata dal 6,4% di pendenza media e con punte fino all’11% a Colfosco. La successiva discesa sarà ben più lunga, sul versante gardenese: ci porterà fino ad Ortisei, cioè la località sede dell’arrivo. Tuttavia, purtroppo per i corridori e per fortuna di tifosi e appassionati, ci sarà ancora molto da pedalare, perché ci attenderà ancora un anello di oltre 30 km con altri due Gpm.

Andiamo con ordine: subito dopo Ortisei, ecco la breve salita verso il Passo di Pinei (km 108,8). Si tratterà dell’ascesa più corta di giornata, dal momento che saranno solo 4,2 km e dunque un Gpm di terza categoria. Per di più, sarà la salita più irregolare di giornata: poco indicativo il dato della pendenza media al 6,3%, perché ci saranno tratti decisamente facili alternati ad altri durissimi, con strappi fino al 15% che si faranno sentire. Molto più lunga la successiva discesa, che ci porterà fino al fondovalle a Ponte Gardena, da dove si risalirà fino all’ultimo Gpm di giornata, che sarà di prima categoria. Si tratta della salita di Pontives, lunga 9,3 km con pendenza media al 6,8% e punte di pendenza massima al 12% proprio in vista del Gpm che sarà collocato al km 133. A quel punto mancheranno solamente 4 km all’arrivo di Ortisei, sostanzialmente in falsopiano ma con uno strappo a circa 500 metri dall’arrivo, breve ma durissimo (fino al 13%). Sarà l’ultima fatica di una giornata bestiale, nella quale in soli 137 km ci saranno da superare quasi 4000 metri di dislivello.

Per seguire il Giro d’Italia 2017 in diretta tv, è disponibile una amplissima copertura live sulla Rai: i canali di riferimento sono Rai Due e Rai Sport + HD. I collegamenti oggi avranno inizio già alle ore 12.20 sul canale tematico, con la cronaca che oggi avrà particolare spazio fin da subito, anche se la scansione degli orari non subirà novità, con il passaggio a partire dalle ore 14.00 su Rai Due, sempre incentrato sulla telecronaca di Francesco Pancani e Silvio Martinello. In chiusura il Processo alla Tappa di Alessandra De Stefano, mentre per le rubriche e la replica serale si tornerà su Rai Sport + HD. Il Giro d’Italia sarà però visibile anche su Eurosport, canale disponibile sia per gli abbonati Sky sia per quelli di Mediaset Premium: appuntamento oggi a partire dalle ore 13.00. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, gratuita per tutti sul sito raiplay.it, per gli abbonati tramite Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada!