La delusione dellAjax fa da contraltare alla gioia del Manchester United al termine della finale di Europa League vinta ieri sera per 2-0 dagli inglesi a Stoccolma. LAjax comunque può essere felice per essere tornato in una finale europea che mancava da 21 anni, però naturalmente al termine di una finale persa prevale sempre la delusione. Ecco dunque le parole dellallenatore dei lancieri Peter Bosz al termine della partita, raccolte dal sito ufficiale della Uefa: Siamo naturalmente delusi. Non ho visto lAjax al quale sono abituato, che pressa e arriva primo sul pallone. La partita è stata abbastanza noiosa, abbiamo trovato difficoltà contro una rivale come il Manchester United e non abbiamo avuto molte occasioni. Cè stata una grande differenza nel modo di giocare delle due squadre. Spesso per vincere le finali devi prima perderle, per la mia squadra è tutto nuovo, impareremo molto da questa sera. Abbiamo fatto molto possesso palla, ma il gol subito dopo linizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Il Manchester United ha vinto lEuropa League battendo lAjax per 2-0 in finale e vincendo così il terzo trofeo stagionale dopo Community Shield e Coppa di Lega. Non si può chiamarlo Triplete, ma in ogni caso José Mourinho con questi tre titoli arriva a 25 successi in carriera al termine di una stagione massacrante, fatta di ben 64 partite ufficiali. Mourinho è il terzo allenatore a conquistare la Coppa Uefa/Europa League con due squadre diverse, dal momento che laveva già vinta con il Porto nel 2003, ma soprattutto è il primo in assoluto a vincere per due volte entrambe le massime competizioni europee, considerando le due Champions League vinte con Porto e Inter. Ecco dunque le parole dello Special One al termine della finale di Stoccolma: Nel calcio ci sono molti poeti, ma i poeti non vincono molti trofei. E stata la stagione più difficile della mia carriera. Sono felice perché conquistare tre coppe è stata una splendida impresa. Ora ho bisogno di riposare, non voglio vedere calcio. Abbiamo strameritato di vincere questa finale. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Il Manchester United regola con un classico 2-0 nella finalissima di Stoccolma il giovane Ajax di Bosz, alza l’Europa League per la prima volta nella sua storia (era l’unico trofeo che mancava nella ricca bacheca dei ‘Red Devils’) e chiude nel migliore dei modi una stagione che pur non vissuta su livelli altissimi in campionato ha portato in dote ben 3 coppe! Qualificazione centrata per la prossima Champions da parte di Mourinho, che vince la sua quarta finale europea su 4 disputate e torna ad alzare l’ex Coppa UEFA a distanza di 14 anni da quella vinta con il Porto. Primo suo trionfo da allenatore, a livello continentale. In rete al minuto 17 Pogba (decisiva la deviazione di Sanchez per spiazzare Onana) e in apertura di secondo tempo, al 47, Mkhitaryan. Una partita letta in maniera impeccabile da Mou, che ha lasciato il possesso palla agli avversari (67 a 33%) ma senza mai rischiare veramente: 3 i tiri nello specchio della porta di Romero, controllore più che portiere per l’occasione… Dati difensivi “all’italiana” per lo United, che stravince per palloni recuperati (62 a 42), chiusure (20 a 12) e respinte (9 a 1). Insomma, un’impronta indelebile, alla Mourinho, sulla prima stagione a Manchester dello Special One!
Nel festoso post match di Stoccolma ecco le parole a ‘Sky Sport’ di Pogba (con la coppa tra le braccia): “Questo era il nostro obiettivo, giocavamo per vincere questa competizione ed ora sono qui con il trofeo… Le critiche durante l’anno? Non importa, quello che conta è il campo, è quello che resta dopo le tante parole. Credo che andrò a letto con la coppa stasera! La Juventus in finale di Champions? Mi fa tanto piacere per loro, li seguo con simpatia e gli auguro buona fortuna. E chissà che non ci si ritrovi in Supercoppa ad agosto…”. Dal sito ufficiale UEFA anche le dichiarazioni a caldo del portiere Romero: “Ci tenevo a portare a casa il pallone della vittoria perchè sarà un grande ricordo di questa serata, sarà il pallone di quella Coppa che ho giocato da titolare e che mi ha fatto sentire importante per questo club. Sono molto felice della fiducia che mi ha dato il mister, non penso ora al futuro…”.