Ha vinto la diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo, coronando così un Giro d’Italia 2017 vissuto tutto all’attacco, mentre Nairo Quintana è la maglia rosa. Una vittoria netta per Landa, dal momento che lo spagnolo del Team Sky ha staccato di quasi due minuti il portoghese Rui Costa, poco più indietro il francese Pierre Rolland e l’altro spagnolo Luis Leon Sanchez. Sono stati loro, come prevedibile, i migliori sulla salita di Piancavallo fra i fuggitivi: bella la dedica di Landa sul traguardo per l’ex compagno di squadra Michele Scarponi, quasi una liberazione per il basco dopo i due secondi posti di Bormio e Ortisei. Intanto, dietro Tom Dumoulin è andato in difficoltà quasi subito: non una crisi netta, l’olandese ha preferito fin da subito salire con il proprio passo. Gli altri big però comprensibilmente ne hanno approfittato: per primo Thibaut Pinot, che ha rotto gli indugi abbastanza presto, poi anche Ilnur Zakarin e Domenico Pozzovivo, infine anche Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, a dimostrazione di un equilibrio pressoché totale, in cui evidentemente nessuno ne ha molto di più rispetto ai rivali. Pinot è così arrivato al traguardo con 8’09” da Landa, Pozzovivo e Zakarin a 8’15” perché nel finale hanno quasi ripreso il francese, poco lontani anche Quintana a 8’21” e Nibali a 8’23” per un piccolo buco proprio negli ultimi metri, Dumoulin invece è arrivato a 9’30”, dunque tutto sommato a poco più di un minuto da tutti gli avversari, per un finale che si annuncia esplosivo fra domani ad Asiago e domenica nella crono di Milano. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Comincia l’ultima salita nella diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo, dunque stiamo per vivere l’ultimo arrivo in salita del Giro d’Italia 2017. Per essere precisi, l’ascesa verso il traguardo di Piancavallo è già cominciata da un po’ per gli attaccanti, che si sono frazionati in più tronconi: al comando per il momento c’è da solo Luis Leon Sanchez, il corridore spagnolo della Astana che ha allungato già nel precedente tratto di pianura proprio per approcciare da solo la salita, alle sue spalle resistono i corridori più adatti alle salite, fra loro il suo connazionale Mikel Landa e pure Rui Costa che si sta riportando su Sanchez. Il gruppo aveva un ritardo che sfiorava i dieci minuti, di conseguenza per tutti i migliori la fatica è appena cominciata e la Movistar ha fatto immediatamente il forcing per provare a mettere in difficoltà Tom Dumoulin: 15 km sono decisamente lunghi in salita, potrebbero esserci i fuochi d’artificio anche perché in queste primissime battute l’olandese non sembra brillantissimo. Vedremo dunque come si muoveranno i suoi avversari, magari ingolositi da questo piccolo segnale di difficoltà… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Fase adesso decisamente interlocutoria in questa pirotecnica diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo che avrebbe potuto far saltare il banco del Giro d’Italia 2017 con il precedente attacco di Nairo Quintana, Vincenzo Nibali e altri nella discesa da Cima Sappada. Ottima notizia per la fuga: infatti ora il margine è di circa dieci minuti e dunque almeno qualcuno dei 18 attaccanti dovrebbe arrivare a giocarsi la tappa. Testa della corsa dunque composta da 18 uomini, perché a Luis Leon Sanchez e Pello Bilbao della Astana, Pierre Rolland della Cannondale-Drapac, Sebastian Henao del Team Sky, Evgenij Shalunov della Gazprom-Rusvelo e Alberto Rui Costa della UAE Team Emirates si sono aggiunti i 12 contrattaccanti Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Nicola Boem e Lorenzo Rota (Bardiani-CSF), Rudy Molard (FDJ), Clement Chevrier (AG2R La Mondiale), Jose Herrada e Jose Joaquin Rojas (Movistar), Eros Capecchi (QuickStep-Floors), Matteo Busato e Ilia Koshevoy (Wilier Triestina-Selle Italia), Ruben Plaza (ORICA-Scott) e Mikel Landa (Sky). Come detto, adesso il gruppo lascia decisamente fare: da segnalare una foratura per la maglia rosa Tom Dumoulin, ma nessuno ha attaccato e dunque l’olandese ha potuto tranquillamente rientrare una volta risolto il problema meccanico. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Colpo di scena sfumato nella diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo: infatti Tom Dumoulin ha sventato l’attacco che avrebbe potuto far saltare il banco del Giro d’Italia 2017, portato da Nairo Quintana, Vincenzo Nibali, Thibaut Pinot e Ilnur Zakarin in un tratto apparentemente interlocutorio lungo la discesa da Cima Sappada. La maglia rosa deve ringraziare il fatto che pure altri big erano rimasti attardati, così ha trovato alleati quali gli altri due olandesi Bauke Mollema e Steven Kruijswijk ma anche la maglia bianca Adam Yates, che è stato fra i più attivi per riportare il gruppo maglia rosa sul gruppo Quintana-Nibali sulle prime rampe del Gpm di Sella Chianzutan. La conseguenza più evidente – a parte la fatica supplementare che alcuni potrebbero patire salendo verso Piancavallo – è stata dunque la fine della fuga della prima ora, dunque quando Dumoulin è rientrato c’è stato un nuovo attacco da parte di uomini senza ambizioni di classifica generale, che puntano alla vittoria di tappa. Si tratta di Luis Leon Sanchez e Pello Bilbao della Astana, Pierre Rolland della Cannondale-Drapac, Sebastian Henao del Team Sky, Evgenij Shalunov della Gazprom-Rusvelo e Alberto Rui Costa della UAE Team Emirates. Henao è passato per primo al Gpm, alle loro spalle si sono mossi dei contrattaccanti (Visconti, Boem, Molard, Chverier, Rota, Herrada, Rojas, Capecchi, Busato, Plaza, Landa e Koshevoy) mentre il gruppo maglia rosa sta recuperando unità proprio in questi minuti, compresi alcuni elementi del Team Sunweb. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Emozioni imprevedibili in un tratto apparentemente interlocutorio della diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo: nella discesa da Cima Sappada hanno attaccato Nairo Quintana, Vincenzo Nibali e altri big, che hanno staccato la maglia rosa Tom Dumoulin. Colpo di scena dunque nell’ultimo arrivo in salita del Giro d’Italia 2017, ma molto prima dell’ascesa verso Piancavallo. Forse una distrazione da parte di Dumoulin – sembra essere smentita l’ipotesi di un attacco mentre l’olandese era fermo per un bisogno fisiologico, come inizialmente si era pensato -, della quale le squadre di Quintana, Nibali ma anche Thibaut Pinot e Ilnur Zakarin hanno immediatamente approfittato. Per qualche chilometro Quintana è stato anche maglia rosa virtuale, ma naturalmente è una battaglia continua fra chi scappa e chi insegue – oltre a Dumoulin, anche Bauke Mollema, Steven Kruijswijk e Adam Yates. Di certo questa è stata una pessima notizia per i fuggitivi, il cui attacco è già stato annullato. Di conseguenza, al comando c’è il gruppo Quintana-Nibali, insegue il gruppo maglia rosa con un ritardo che si aggira tra 20 e 30 secondi, ma adesso si sta scalando il Gpm di Sella Chianzutan e di conseguenza potrebbero esserci pure altri colpi di scena in una tappa che si è incendiata molto prima del previsto. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Protagonista della prima parte della diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo, ultimo arrivo in salita del Giro d’Italia 2017, è la fuga di 14 uomini formata da Chevrier, Boem, Mendes, Rolland, Ludvigsson, Shalunov, Herrada, Devenyns, Van den Broeck, Rui Costa, Koshevoy, Bilbao, Paterski e Teklehaimanot. Si tratta dei fuggitivi della prima ora più i contrattaccanti che sono riusciti a raggiungerli, con l’eccezione di Losada che si è dovuto fermare per problemi alla ruota anteriore e di conseguenza è stato ripreso dal gruppo. Abbiamo già superato anche il traguardo volante di Sappada, collocato lungo la salita verso Cima Sappada che però non è valida come Gpm: per primo è passato il belga Devenyns. Il gruppo lascia fare e il ritardo si aggira adesso intorno ai sei minuti: i big della generale pensano naturalmente al gran finale, gli ultimi 15 km in salita verso l’arrivo di Piancavallo, dove ancora una volta si potrebbero rimescolare le carte di questa centesima edizione del Giro d’Italia. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Le prime battute della diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo stanno seguendo lo schema consueto di quasi tutte le frazioni del Giro d’Italia 2017: attacchi fin dalla partenza, si è sganciato immediatamente un gruppetto con Bak, Paterski, Bilbao, Ciccone e Teklehaimanot, poi lungo la salita verso il Passo Monte Croce Comelico si sono mossi anche Rui Costa e Rosa, sicuramente fra i più attivi in questa terza settimana del Giro d’Italia. Davanti intanto rimanevano solamente Bilbao, Paterski e Teklehaimanot, con lo spagnolo della Astana che ha conquistato il Gpm. In discesa nuovo cambio della situazione, perché dodici contrattaccanti – si tratta di Chevrier, Boem, Mendes, Rolland, Ludvigsson, Shalunov, Herrada, Devenyns, Losada, Van den Broeck, Rui Costa e Koshevoy – hanno agganciato i tre fuggitivi, formando dunque un gruppetto piuttosto folto alla testa della corsa, ma con un vantaggio nei confronti del gruppo ancora inferiore al minuto e di conseguenza la situazione è ancora molto fluida e ci potrebbe essere spazio per altri movimenti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Sta per cominciare la diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo del Giro d’Italia 2017, l’ultimo arrivo in salita della centesima edizione della Corsa Rosa. Il percorso globalmente non sarà durissimo, ci sarà qualche salita – la più significativa la Sella Chianzutan, Gpm di seconda categoria al km 104 – ma l’attesa è tutta per quello che potrà succedere negli ultimi 15 chilometri. Franco Pellizotti, che vive da queste parti, dice che sale raramente a Piancavallo perché è troppo dura per gli allenamenti, soprattutto nei primi 10 km, che naturalmente andranno sfruttati al meglio da chi si sentirà bene e vorrà cambiare qualcosa in classifica, perché il tratto finale sarà invece più facile. Inoltre naturalmente bisogna considerare il fatto che siamo ormai al terzultimo giorno del Giro d’Italia, dunque le forze sono drasticamente minori rispetto ai giorni ad esempio dell’Etna e del Blockhaus. Nel 1998 qui vinse un certo Marco Pantani, sia pure con pochi secondi di vantaggio su Pavel Tonkov e Alex Zulle: chi scriverà il proprio nome dopo quello del Pirata? Parola alla strada! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
In attesa che il Giro d’Italia 2017 ci regali oggi l’ultimo arrivo in salita al termine della diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo, è inevitabile tornare sul frizzane dopo tappa di ieri ad Ortisei, al termine del tappone dolomitico, con le schermaglie dialettiche fra la maglia rosa Tom Dumoulin da una parte, Nairo Quintana e Vincenzo Nibali dall’altra. L’olandese ritiene che Nairo e Vincenzo avessero fatto un “patto” per farlo perdere, ma “gli sconfitti sono stati loro”, visto che Dumoulin ha conservato lo stesso vantaggio sui due avversari più pericolosi, mentre per il podio si è riaccesa la battaglia, tanto da aggiungere una frecciatina: “Pinot è più forte di loro a cronometro, spero che li superi”. Nibali invece ritiene che Dumoulin stia facendo “lo spavaldo” e dall’alto dei quattro grandi giri già vinti, lo richiama: “Ha la maglia di leader e deve prendersi certe responsabilità”. Lo Squalo poi rilancia la sfida: un piazzamento non gli cambierebbe certo la carriera, mentre è Dumoulin che non è mai salito sul podio di una corsa di tre settimane. Di certo Nibali e Quintana sono d’accordo su una cosa: verso Piancavallo dovranno “tentare, tentare, tentare”. Ne vedremo delle belle! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
La diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2017, la San Candido-Piancavallo di 191 km, sarà un altro appuntamento fondamentale della centesima edizione del Giro d’Italia. Dopo i due tapponi che abbiamo vissuto martedì e giovedì, ecco l’appuntamento con l’ultimo arrivo in salita di questo Giro 100, al termine di una frazione lunga e impegnativa, nella quale inoltre si faranno inevitabilmente sentire le fatiche dei giorni scorsi. L’arrivo a Piancavallo sarà inoltre l’occasione per un nuovo omaggio a Marco Pantani, che nella località friulana si impose nel suo trionfale Giro del 1998. Rispetto ad allora, la tappa odierna è ancora più importante appunto perché si tratterà dell’ultimo arrivo in salita di questa Corsa Rosa, occasione dunque imperdibile per tutti gli scalatori. Dunque, adesso è giunto il momento di andare come sempre ad esaminare in maggiore dettaglio il percorso di questa diciannovesima tappa San Candido-Piancavallo.
La partenza avrà luogo a San Candido alle ore 12.00. Da notare che verranno attraversate quattro province (Bolzano, Belluno, Udine e Pordenone) e ben tre regioni (Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia), dunque tutto il Nord-Est sarà rappresentato. Si comincerà a salire quasi subito per affrontare il Passo di Monte Croce Comelico, che sarà un Gran Premio della Montagna di terza categoria collocato dopo soli 13,9 km. Ovviamente non potrà fare la differenza, ma anche oggi ci saranno salite fin da subito, una costante in questa terza settimana del Giro d’Italia. La discesa ci porterà nel Cadore bellunese, poi si tornerà di nuovo a salire verso Cima Sappada: questa ascesa non sarà però valida come Gpm, ci sarà il primo traguardo volante in occasione dell’attraversamento del centro abitato di Sappada (km 47,3). Dopo lo scollinamento saremo in Friuli e ci attenderà una lunga discesa verso Tolmezzo, dove avrà inizio la salita verso il Gpm di seconda categoria di Sella Chianzutan (km 104,7), un’ascesa di 11,8 km con pendenza media del 6,1% ma a dire il vero piuttosto irregolare, con tratti piuttosto facili e anche una breve discesa dopo circa 5 km alternati a tratti decisamente più difficili, con punte fino all’11% proprio subito dopo quella breve discesa. A proposito di discesa: dopo il Gpm da segnalare che nella discesa non mancheranno alcune gallerie con fondo in porfido.
Una volta arrivati sul fondovalle, ci attenderanno circa 60 km sostanzialmente pianeggianti, per cui è difficile che i big si possano muovere prima della salita finale. Ricordato il secondo traguardo volante a Maniago (km 156,3), andiamo dunque a descrivere le caratteristiche dell’attesissimo Gpm di prima categoria di Piancavallo. La salita avrà inizio ad Aviano – del cui Comune costituisce una frazione – e sarà lunga ben 15,4 km. Ci sarà dunque molto da faticare per raggiungere il traguardo, soprattutto nei primi 10 km che saranno tutti molto duri, attorno al 9% e con punte di pendenza massima fino al 14%. La pendenza media complessiva sarà però del 7,3%, questo perché gli ultimi 5 km verso l’arrivo di Piancavallo saranno più facili e daranno occasione di accelerare a chi avrà ancora le gambe per farlo, anche se naturalmente chi vuole attaccare a fondo dovrà muoversi già dal tratto più duro. In questi ultimi 5000 metri infatti non mancheranno tratti di falsopiano, alternati naturalmente ad altri di salita, tuttavia mai oltre l’8%, mentre la pendenza dell’ultimo chilometro si aggirerà attorno al 2%.
Per seguire il Giro d’Italia 2017 in diretta tv, è disponibile una amplissima copertura live sulla Rai: i canali di riferimento sono Rai Due e Rai Sport + HD. I collegamenti oggi avranno inizio già alle ore 12.20 sul canale tematico, ma naturalmente sarà al pomeriggio il cuore della giornata, con la lunga cronaca che passerà a partire dalle ore 14.00 su Rai Due, incentrata sulla telecronaca di Francesco Pancani e Silvio Martinello, ma non solo. In chiusura il Processo alla Tappa di Alessandra De Stefano, mentre per le rubriche e la replica serale si tornerà su Rai Sport + HD. Il Giro d’Italia sarà però visibile anche su Eurosport, canale disponibile sia per gli abbonati Sky sia per quelli di Mediaset Premium: appuntamento oggi a partire dalle ore 13.00. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, gratuita per tutti sul sito raiplay.it, per gli abbonati tramite Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada!