Thibaut Pinot ha vinto in una volata ristretta su Ilnur Zakarin, Vincenzo Nibali e poi Domenico Pozzovivo e Nairo Quintana la ventesima tappa Pordenone Asiago del Giro d’Italia 2017, che ci ha regalato grandissime emozioni fino all’ultimo metro e rende ancora più avvincente la battaglia per la maglia rosa, che naturalmente sarà risolta solamente dalla cronometro di domani. La battaglia si è naturalmente accesa sulla salita di Foza, dove i più attivi sono stati Ilnur Zakarin e Domenico Pozzovivo, che poi passerà per primo al Gpm. Alle loro spalle si è creato un terzetto con la maglia rosa Nairo Quintana, Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot, che sono riusciti a staccare Tom Dumoulin. In discesa naturalmente il protagonista principale è stato Nibali, che ha riportato i tre inseguitori sui primi due: cinque davanti, dietro Dumoulin con Bob Jungels, Bauke Mollema ed Adam Yates, di fatto abbiamo assistito ad una sorta di cronosquadre ad inseguimento, nella quale ad un certo punto Dumoulin e Jungels sembravano in grado di recuperare il ritardo. Invece davanti c’è stato un nuovo scatto e così all’arrivo di Asiago sono stati in cinque a giocarsi il successo di tappa: ha vinto Pinot che così si prende anche 10 secondi di abbuono, 6” per Zakarin e 4” per Nibali. Dettagli, ma in un Giro d’Italia così equilibrato tutto potrebbe fare comodo alla fine… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



E’ iniziata l’ultimo Gpm del Giro. Siamo sul Faza con pendenza media del 6,7%. Prima del Gpm i due fuggitivi del Belgio sono stati raggiunti e la situazione ha iniziato a cambiare rapidamente. Vincenzo Nibali (Bahrein Merida) rompe gli indugi per primo e attacca. Quintana, Pozzovivo, Pinot e Zakarin rispondono subito. Seguono altri del gruppo maglia rosa ma nel frattempo Pozzovivo e Zakarin prendono il largo. I due non intendono collaborare ma comunque riescono a staccare di 15 secondi i più immediati inseguitori: Nibali, Quintana e Pinot. I tre provano a collaborare in vista dello scatto finale, utile per staccare il più possibile Tom Dumoulin, che però attenzione non molla. Contatto visivo e circa 10 secondi di distacco dai 3 rivali in classifica. In questo momento Jungels sta aiutando Dumoulin, che nel frattempo aveva perso qualche metro. Nibali, Pinot e Quintana a 21 secondi dal duo di testa, composto da Pozzovivo e Zakarin. (agg di FD Zaza) 



Il Giro d’Italia 2017 sta affrontando la sua ultima salita: siamo a circa 20 km dall’arrivo della ventesima tappa Pordenone Asiago, cioè sulle rampe del Gran Premio della Montagna di prima categoria di Foza, che vede molto attivo Vincenzo Nibali. Infatti è stato lo Squalo dello Stretto il primo a rompere gli indugi, quando mancano ancora circa 8 km al Gpm: hanno risposto presente praticamente tutti gli altri candidati alla maglia rosa con la parziale eccezione di Tom Dumoulin, che come ieri è quello che soffre un po’ di più in salita. Ancora una volta però i livelli sono molto simili: nessuno riesce a fare la differenza, nemmeno Nairo Quintana che in teoria in salita dovrebbe essere il più forte di tutti. Questa è senza dubbio una buona notizia per Dumoulin che, salendo con il proprio passo è per il momento riuscito a rientrare: tuttavia la salita è ancora piuttosto lunga e anche Ilnur Zakarin è molto attivo, confermando le aspettative create dalla Katusha-Alpecin sul Monte Grappa. Davanti resta un solo uomo della fuga ma con meno di un minuto di vantaggio, dunque i big potrebbero anche giocarsi il successo di tappa. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza) 



Sono sempre due i fuggitivi di questa 20esima tappa del centesimo Giro d’Italia, edizione 2017. Si tratta di Dries Devenyns (Quick-Step Floors) e Dylan Teuns (BMC Racing Team). I due fuggitivi, entrambi del Belgio, hanno poco più di due minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Intanto Davide Formolo in compagnia di Jan Polanc e di Josè Mendes ha provato a evadere dal gruppo. Tentativo poco convinto, il gruppo si ricompone subito. Il nostro connazionale, quest’anno con la Cannondale Drapac, ha avuto problemi sul Monte Grappa ma poi è stato bravo a rimediare immediatamente. Mancano circa 37 chilometri al traguardo. I corridori si apprestano a scalare l’ultimo Gpm di questa edizione del Giro: Faza (14 km al 6,70%). Da sottolineare la prova positiva espressa da Tom Domoulin finora. Il secondo in classifica, da ieri non più maglia rosa, è in maglia rossa e in vista della crono di domani potrebbe avere grosse chance di finire in cima alla classifica. (agg. di FD Zaza)

La salita verso il Monte Grappa vede grande protagonista la Katusha-Alpecin, che sta facendo corsa dura in questa ventesima tappa Pordenone Asiago del Giro d’Italia 2017, nella quale dunque Ilnur Zakarin ha grandi aspettative e sta cercando di mettere in difficoltà gli avversari. Davanti sono rimasti solamente in due alla testa della corsa: si tratta dei belgi Teuns della Bmc e Devenyns della Quick-Step Floors, ma il loro vantaggio rispetto al gruppetto dei migliori si è ridotto a meno di tre minuti, dunque dovranno ancora faticare molto nei quasi 70 km che mancano all’arrivo di Asiago per cercare di vincere la tappa. Come detto, nel gruppo maglia rosa è stata la Katusha a fare la corsa e adesso sono rimasti in pochi: alcuni hanno fatto l’elastico, ad esempio Yates e Mollema che si sono staccati nei tratti più duri e poi sono rientrati quando la strada spiana, in questa salita molto irregolare. Attenzione però, perché del Monte Grappa è difficile e tecnica anche la discesa, dunque non è detto che una volta arrivati al Gpm ci sarà un po’ di tranquillità. Anzi, il meglio sicuramente deve ancora venire…

Cominciata la salita verso il Monte Grappa, siamo dunque entrati nel vivo della ventesima tappa Pordenone Asiago del Giro d’Italia 2017, giornata sicuramente fondamentale nell’appassionante lotta per la maglia rosa che sta caratterizzando fino alla fine la centesima edizione del Giro d’Italia. Davanti ci sono sempre i sei fuggitivi di giornata, da segnalare che è in difficoltà Filippo Pozzato, che certamente non si trova particolarmente a suo agio sulle pendenze molto dure che caratterizzano la prima parte della salita verso il Monte Grappa; stesso discorso per il russo Maxim Belkov. Ha iniziato a salire anche il gruppo e di certo il ritmo è molto alto, grazie al lavoro della Movistar che punta a rendere dura la corsa in favore di Nairo Quintana, ma anche della Katusha-Alpecin per Ilnur Zakarin: non a caso il gruppo ha già recuperato oltre 30 secondi nei confronti della testa della corsa e in coda iniziano già a staccarsi diversi corridori. Siamo dunque pronti a vedere chi avrà il coraggio di attaccare per primo: oggi non si può più tergiversare, siamo alla resa dei conti e bisognerà dare fondo a tutte le energie residue! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Sempre la fuga da lontano ad animare la prima parte della ventesima tappa Pordenone Asiago del Giro d’Italia 2017, che fino a questo momento è stata quasi completamente pianeggiante anche se a dire il vero abbiamo già superato il Gpm di quarta categoria del Muro di Ca’ del Poggio, salita breve ma molto dura dove per primo è passato Filippo Pozzato davanti ai compagni di fuga Dylan Teuns (BMC), Tom-Jelte Slagter (Cannondale-Drapac), Mathieu Ladagnous (FDJ), Dries Devenyns (Quick-Step Floors) e Maxim Belkov (Katusha-Alpecin). Per il momento il gruppo lascia fare, ben consapevole del fatto che la parte difficile del percorso avrà inizio dopo circa 100 km, cioè quando la corsa avrà superato il secondo traguardo volante a Feltre e la strada inizierà a salire verso il Monte Grappa. Sono usciti dal gruppo due inseguitori, Andreetta e l’austriaco Muhlberger, che però non sembrano in grado di raggiungere i fuggitivi, che stanno viaggiando con circa sei minuti di vantaggio nei confronti del gruppo maglia rosa. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Prima parte completamente pianeggiante per la ventesima tappa Pordenone Asiago, l’ultima frazione in linea del Giro d’Italia 2017: per ora dobbiamo annotare ritmo molto alto e numerosi tentativi di attacchi fino a quando è riuscito a sganciarsi un sestetto formato da Teuns, Slagter, Ladagnous, Devenyns, Belkov e Pozzato, unico italiano nel gruppo di testa che ha accumulato circa un minuto e mezzo di vantaggio nei confronti del gruppo. Naturalmente arriveranno più avanti le fasi decisive per la grande lotta per la maglia rosa, da segnalare che al primo traguardo volante di Conegliano è passato in prima posizione Teuns della Bmc, ma soprattutto va data una notizia importante relativa all’olandese Steven Kruijswijk, che non ha potuto prendere il via a causa di problemi intestinali. Anche quest’anno dunque molto sfortunato nel finale del Giro d’Italia il capitano della Lotto NL-Jumbo, che comunque in ogni caso questa volta avrebbe potuto ambire al massimo a una posizione di rincalzo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Sta per cominciare la ventesima tappa Pordenone Asiago del Giro d’Italia 2017, che è attesissima a causa della particolare situazione che si è creata con quattro uomini racchiusi in meno di un minuto e sei in un minuto e mezzo, una lotta per la maglia rosa che si annuncia quindi bollente. Oggi ci attende una tappa di montagna ma non facile da decifrare: il Gpm più duro è il Monte Grappa, ma sarà a circa 70 km dal traguardo; attenzione però anche alla successiva discesa, che è molto tecnica e potrebbe fare la differenza. Poi un tratto di falsopiano, l’ultima salita verso Foza, piuttosto lunga ma non particolarmente difficile, infine gli ultimi 15 km sostanzialmente pianeggianti. Insomma, potrebbe succedere molto ma pure niente, perché chi va in difficoltà potrebbe avere terreno per recuperare. Di certo ne vedremo delle belle, perché Quintana, Nibali e Pinot sono accomunati dalla necessità di staccare il più possibile Dumoulin, che sulla carta domani nella cronometro di domani dovrebbe guadagnare su tutti. A questo punto basta con le parole, a parlare dovranno essere la strada e i corridori! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Per presentare le difficoltà della ventesima tappa Pordenone Asiago del Giro d’Italia 2017, che potrebbe risultare decisiva dal momento che i primi quattro della generale sono racchiusi in meno di un minuto, La Gazzetta dello Sport si è affidata a Francesco Guidolin, allenatore di calcio ma soprattutto grande appassionato di ciclismo e conoscitore delle due salite di oggi, che spesso affronta in bicicletta essendo della zona. Guidolin descrive la salita del Monte Grappa come “bella, panoramica, tosta, interminabile” con i suoi 24,2 km, anche se a dire il vero non sarà affrontata dal versante più duro – quello della cronoscalata vinta da Nairo Quintana nel 2014. Guidolin ricorda che le pendenze sono piuttosto impegnative nei primi 9 km, poi la salita diventa molto irregolare, con tratti facili alternati ad altri in cui la strada si impenna di nuovo. Attenzione però anche alla discesa: “Sono 25 km di picchiata in buona parte tecnici, una discesa che può contribuire a creare distacchi e rendere ulteriormente imprevedibile la giornata”. Infine la salita di Foza, che Guidolin definisce lunga ma regolare, ma con l’incognita caldo che “molto spesso su questa ascesa può essere fastidioso”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

Oggi la ventesima tappa del Giro d’Italia 2017 accenderà la fantasia degli attaccanti: la Pordenone-Asiago di 190 km proporrà infatti ben due Gpm di prima categoria negli ultimi 100 km del percorso, dunque sarà l’occasione ideale per chi cercherà ancora di smuovere la situazione prima della cronometro di domani che metterà la parola fine sulla centesima edizione del Giro d’Italia. Servirà però coraggio, perché il difficile finirà a 15 km dall’arrivo di Asiago, quindi sarà necessario muoversi con un certo anticipo. Una giornata dunque tutta da vivere, tenendo naturalmente conto anche di tutta la fatica accumulata nei giorni precedenti: andiamo allora adesso come di consueto ad esaminare con più accuratezza che cosa ci attenderà lungo il percorso di questa ventesima tappa Pordenone-Asiago, dal Friuli-Venezia Giulia al Veneto attraverso le province di Pordenone, Treviso, Belluno e Vicenza.

La partenza avrà luogo a Pordenone alle ore 12.00. I primi 100 chilometri saranno sostanzialmente pianeggianti, anche se non mancherà qualche strappo: citazione d’obbligo per il Gpm di quarta categoria del Muro di Ca’ del Poggio, che starebbe benissimo al Giro delle Fiandre perché misura solo 1,1 km ma con pendenza media del 12,7% e punte fino al 18%. Collocato al km 37,3 della tappa, difficilmente farà la differenza, ma sarà altra fatica nelle gambe in vista delle successive difficoltà. Detto che i due traguardi volanti saranno a Conegliano (km 30,5) e Feltre (km 91,3), ecco che proprio poco dopo avere superato Feltre il gioco si farà duro, perché ci sarà da scalare il Monte Grappa, Gpm al km 122,7 al termine di ben 24,7 km di ascesa. Una salita dunque lunghissima, anche se non molto dura (pendenza media del 5,3%) e soprattutto estremamente irregolare, con tratti di falsopiano e anche brevi discese alternati a settori decisamente più impegnativi: quasi subito si toccherà l’11% che sarà la pendenza massima di tutta la salita, ma attenzione anche a uno strappo al 10,2% dopo ben 18 km dall’inizio della salita. Attenzione però anche alla discesa, che sarà anch’essa lunghissima (26 km) e abbastanza impegnativa, con numerosi tornanti sui quali chi ha doti da discesista potrebbe tentare di fare la differenza.

Infatti, al termine della discesa saranno solamente una decina i chilometri di falsopiano prima di tornare a salire verso l’ultimo Gpm di questo Giro d’Italia. Si tratterà della salita di Foza, un’ascesa di 14 km al 6,7% di pendenza media, decisamente più regolare della precedente. Non ci saranno dunque momenti di respiro, anche se le pendenze non saranno quasi mai particolarmente dure, salvo un breve strappo all’11% dopo circa 10 km. Al Gpm saremo al km 175,2: ne mancheranno 14,8 al traguardo, caratterizzati da numerosi saliscendi. Subito dopo lo scollamento si scenderà un pochino, ma poi si tornerà a salire verso Gallio, da dove di nuovo si tornerà a scendere verso l’arrivo di Asiago, dove tuttavia gli ultimi 500 metri saranno in leggera salita. Si annuncia dunque un finale interessante, con la lotta fra chi cercherà di recuperare e chi invece vorrà mantenere il vantaggio che avrà ottenuto in precedenza. Ne vedremo delle belle, anche perché tutti sanno che l’ultima parola sarà detta solamente domani…

Per seguire il Giro d’Italia 2017 in diretta tv, è disponibile una amplissima copertura live sulla Rai: i canali di riferimento sono Rai Due e Rai Sport + HD. I collegamenti oggi avranno inizio già alle ore 12.20 sul canale tematico, ma naturalmente sarà al pomeriggio il cuore della giornata, con la lunga cronaca che passerà a partire dalle ore 15.10 su Rai Due – attenzione al ritardo, dovuto alle qualifiche di Montecarlo: fino a quel momento si resta su Rai Sport -, incentrata sulla telecronaca di Francesco Pancani e Silvio Martinello, ma non solo. In chiusura il Processo alla Tappa di Alessandra De Stefano, mentre per le rubriche e la replica serale si tornerà su Rai Sport + HD. Il Giro d’Italia sarà però visibile anche su Eurosport, canale disponibile sia per gli abbonati Sky sia per quelli di Mediaset Premium: appuntamento oggi a partire dalle ore 13.15. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, gratuita per tutti sul sito raiplay.it, per gli abbonati tramite Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada!