Sarà con ogni probabilità la squadra che tenterà di limitare le sortite del favoritissimo Quintana nelle tappe di montagna del Giro d’Italia 2017: stiamo parlando del Team Sky, che alla Corsa Rosa numero 100 della storia si presenta con ben 2 potenziali capitani. Tanto il gallese Geraint Thomas, quanto lo spagnolo Mikel Landa, infatti, sembrano avere le carte in regola per ambire alla vittoria finale, o almeno a salire sul podio a Milano. Ma andiamo con ordine e vediamo di capire la reale composizione della spedizione Sky al Giro 100. Oltre ai già citati Thomas e Landa, prenderanno il via dalla Sardegna gli azzurri Diego Rosa e Salvatore Puccio, nonché corridori navigati come Sebastian Henao, Philip Deignan, Kenny Elissonde, Michal Golas e Vasil Kiryienka.
Dalla scelta del Team Sky si evince chiaramente come la strategia sia stata quella di puntare su corridori in grado di dar manforte ai capitani nelle tappe di montagna del Giro d’Italia 2017. Thomas e Landa, infatti, dovranno tentare di rintuzzare gli attacchi in salita di uno scatenato Quintana, ed ecco che corridori come il colombiano Henao, già vincitore di 2 tappe al Giro, o degli stessi Elissonde (vincitore sull’Angliru alla Vuelta 2013) e Diego Rosa, potrebbero segnare la differenza tra un distacco recuperabile a cronometro e uno incolmabile. A garantire affidabilità anche nei tratti di pianura in cui bisognerà stare attenti a prendere meno vento possibile la presenza dell’esperto Vasil Kiryienka, già campione del mondo a cronometro.
La nota stonata della partecipazione del Team Sky al Giro d’Italia 2017, per quanto riguarda i tifosi azzurri, non può che essere l’assenza di Elia Viviani. Lo sprinter veronese, fresco di primo sigillo stagionale al Tour de Romandie, ha subito l’esclusione per ragioni prettamente tattiche. Con una squadra votata ai leader che concorreranno per la classifica generale, la presenza di un velocista in formazione non è stata considerata funzionale agli obiettivi della formazione britannica. Una decisione che comunque non è stata presa a cuor leggero dai vertici Sky, come confermato a Spazio Ciclismo dallo stesso Viviani: “Capisco questa decisione della squadra. Ovviamente sono dispiaciuto di non esser al via del Giro, ma questa è la decisione. Ho saputo della decisione in questi giorni. La squadra ha ipotizzato vari scenari. Non è stato facile per loro decidere ed escludermi“.
La grande incognita per il Team Sky alla vigilia del Giro è la seguente: chi sarà il capitano della formazione britannica nelle 3 settimane di corsa? Se si prende in esame ciò che è successo al Tour of the Alps (l’ex Giro del Trentino) a rivestire il ruolo di leader dovrebbe essere Thomas (che poi la breve corsa a tappe l’ha vinta). In quell’occasione Mikel Landa si è messo a disposizione dell’originario di Cardiff, scortandolo in salita e difendendolo dagli attacchi di Pozzovivo, Pinot & co., ma la storia di Landa parla per lui. Nel 2015, in Astana, da gregario di Aru, lo spagnolo riuscì a salire sul podio della Corsa Rosa. E le sue parole, alla vigilia del Giro, lasciano intendere che se ci sarà l’opportunità di fare classifica non si tirerà indietro: “Il Giro sarà una grande sfida, ma credo di essere in buona forma e soprattutto pronto per questa sfida. Sarà una corsa come sempre adatta agli scalatori e credo il percorso possa soddisfarmi. Al via abbiamo una squadra molto forte“. Certo Landa non avrà carta bianca, non fino a quando Geraint Thomas dimostrerà di avere la gamba per reggere in salita ai cambi di ritmo di Quintana e Nibali, i due favoriti dai bookmakers per il successo finale: “La preparazione è andata molto bene e sono pronto” – ha detto Thomas – “Il Tour of the Alps è stata lultima corsa prima del Giro e riuscirlo a vincere ovviamente mi dà grande fiducia. Sono consapevole sarà una sfida dura il Giro, ma non vedo lora di affrontarlo“.