La Roma sbanca il Meazza e si lascia alle spalle il KO nel derby: la squadra di Spalletti si impone per 4 a 1 e si riprende il secondo posto in classifica, gli ospiti in questa maniera fanno un grande favore ai cugini della Lazio che chiuderanno aritmeticamente tra le prime 5 ed essendo finalisti di Coppa Italia hanno quantomeno la certezza di partecipare ai gironi della prossima Europa League, considerando che il terzo posto a tre giornate dalla fine è distante 7 punti ed è inverosimile pensare che il Napoli non possa difendere questo gap gigantesco. Per quanto riguarda la partita, i giallorossi approcciano il match decisamente meglio rispetto ai rossoneri e all’8′ Dzeko sblocca la contesa su assist di Salah, poco prima della mezz’ora il bosniaco concede il bis salendo a quota 27 nella classifica marcatori distanziando Belotti e il resto della compagnia. Prima dell’intervallo la Roma va vicina al tris con i legni colpiti da Perotti e Nainggolan, Donnarumma fa del suo per tenere a galla i suoi. A inizio ripresa gli uomini di Montella provano a reagire e in effetti accorciano momentaneamente le distanze con Pasalic che sugli sviluppi di un corner riporta in partita i rossoneri, la Roma affonda nuovamente il piede sull’acceleratore ed El Shaarawy punisce la sua ex-squadra ristabilendo le distanze. Poco prima del novantesimo Paletta ferma Salah all’interno dell’area con un fallo da ultimo uomo secondo Rizzoli che assegna il penalty ed espelle il numero 29 rossonero, dagli undici metri De Rossi fa centro, Donnarumma intuisce ma non basta. Spalletti non concede la passerella a Totti per l’ultima volta al Meazza da giocatore, proteste da parte dei tifosi romanisti che sugli spalti intonano cori a favore del numero 10 giallorosso trovando il plauso degli omologhi milanisti.



Imbarazzante la superiorità dei giallorossi nei confronti dei rossoneri, l’1-2 di Pasalic è stato illusorio e appena ha alzato i giri del motore la squadra di Spalletti è sempre stata implacabile.

Padroni di casa irriconoscibili, senza vittorie da quattro partite, con poche idee e confuse in mezzo al campo.

Gli uomini di Spalletti si prendono i tre punti con rabbia, tornando al secondo posto in classifica e rilanciandosi in vista dello scontro diretto con la Juve che potrebbe riaparire clamorosamente il campionato oppure chiuderlo definitivamente.



Mantiene sempre il polso della situazione cercando di raffreddare gli animi per tutti i novanta minuti. Nulla da dire sul rigore a favore della Roma, con Paletta che ferma fallosamente Dzeko, poteva non infierire sui rossoneri limitandosi ad ammonire il difensore anziché espellerlo ma ha preferito applicare il regolamento alla lettera.

I VOTI DEI ROSSONERI

DONNARUMMA 7 – Un salvataggio decisivo su Perotti quando devia il pallone sul palo, prima dell’intervallo si ripete su Nainggolan indirizzando la sfera verso il legno. Nella ripresa dice di no a El Shaarawy e per poco non para il rigore a De Rossi, senza di lui il passivo per i rossoneri sarebbe stato molto più pesante.



DE SCIGLIO 5 – Perotti gli dà parecchio filo da torcere sulla fascia sinistra, con El Shaarawy le cose se possibile addirittura peggiorano. Non vede l’ora di andare in vacanza come gran parte della squadra.

PALETTA 5 – Qualche raddoppio di marcatura efficace ma soffre le pene dell’inferno per tenere lontani dalla porta i centravanti avversari, nel finale rovina definitivamente la sua gara con il fallo da ultimo uomo su Salah che gli costa il rosso diretto.

ZAPATA 5,5 – Fa il possibile per opporsi a Salah e Dzeko, qualche volta va in crisi e ha bisogno dell’assistenza di Paletta ma non è facile avere a che fare con dei clienti così scomodi.

VANGIONI 5 – Si fa rubare ingenuamente il pallone da Salah che darà il via all’azione che porta al gol di Dzeko, in generale gestisce male la sfera sbagliando una miriade di passaggi e aperture, serata da dimenticare al più presto. (OCAMPOS 6 – Sua la sponda sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina che consente a Pasalic di accorciare momentaneamente le distanze)

PASALIC 6 – Illude per qualche minuto i tifosi del Milan con il gol dell’1-2 sugli sviluppi di un corner, abile a sfruttare la sponda fortunata di Ocampos.

SOSA 6 – Dopo lo 0-1 è il primo a reagire cercando la porta, a metà primo tempo chiama al dovere Szczesny che gli nega il gol con una gran parata, uno dei pochissimi da salvare. (GUSTAVO GOMEZ SV)

MATI FERNANDEZ 6 – Cerca la porta con un sinistro che termina a lato, la sua prestazione non sarebbe da buttar via ma Montella gli concede solamente 45 minuti. (BERTOLACCI 5,5 – Cerca la porta dal limite senza aggiustare a dovere la mira, atteggiamento fin troppo fumantino con Manolas)

SUSO 5 – fin troppo evidente che lo spagnolo non stia attraversando un buon momento, stasera non entra mai in partita e si aggira per il campo come un ectoplasma.

LAPADULA 5 – L’ex-capocannoniere della Serie B continua a non lasciare il segno nei match che contano. Se giocasse in un campionato composto da sole squadre provinciali farebbe gol a raffica.

DEULOFEU 5,5 – Trova solamente l’esterno della rete, ci si attendeva sicuramente molto di più dallo spagnolo che nel corso di questa stagione era riuscito a spaccare le partite in due.

ALL. MONTELLA 5,5 – Improvvisamente il tecnico rossonero si è trovato ad allenare una squadra in disarmo che non vede l’ora di andare in vacanza, non sapendo darle le giuste motivazioni per affrontare una big come la Roma. Indovinato l’innesto di Ocampos che ci mette lo zampino sul gol di Pasalic.

I VOTI DEI GIALLOROSSI

SZCZESNY 6 – Timbra il cartellino respingendo l’insidiosa conclusione di Sosa che probabilmente si sarebbe infilata nell’angolino se non fosse stato per il suo intervento, sempre attento in mezzo ai pali, si fa scavalcare solamente dall’incornata vincente di Pasalic.

EMERSON PALMIERI 6,5 – A causa dell’assenza di Rudiger, Spalletti lo arretra in difesa sulla fascia destra, in un paio di frangenti prova anche a inquadrare la porta di Donnarumma senza impensierire l’estremo difensore avversario. Ma ormai le sue qualità sono ben note a tutte.

MANOLAS 7 – Prestazione esemplare da parte del difensore greco che fa sempre buona guardia nella trequarti giallorossa chiudendo tutti gli spazi agli avversari e sporcando più palloni possibili.

FAZIO 7 – In netta ripresa anche l’argentino che neutralizza Lapadula con delle chiusure efficaci ed eleganti.

JUAN JESUS 6 – Non commette errori nell’arco dei novanta minuti e dà una grossa mano alla retroguardia della Roma curando particolarmente la fase difensiva.

DE ROSSI 7 – Nella maggior parte dei casi se la cava con l’esperienza, come ciliegina sulla torta trasforma il rigore del 4 a 1, secondo gol dagli undici metri nelle ultime due gare per il numero 15 giallorosso.

PAREDES 7 – Batte magistralmente il corner dal quale nasce la doppietta di Dzeko, nel complesso non fa rimpiangere Strootman, stasera nessuno si accorge dell’assenza dell’olandese.

SALAH 7 – Sull’1 a 0 di Dzeko c’è la sua firma: ruba palla a Vangioni e poi serve l’assist per il bosniaco che ringrazia e deposita la sfera in rete alle spalle di Donnarumma. Nel finale si procura il rigore facendo anche espellere Paletta, all’egiziano è mancato solamente il gol.

NAINGGOLAN 6,5 – Il belga scheggia il palo nel primo tempo, fermato da un immenso Donnarumma. Non termina la partita per colpa dei crampi. (GRENIER SV)

PEROTTI 6,5 – Esattamente come Nainggolan non trova la gioia del gol solamente per l’opposizione di Donnarumma che devia sul palo il suo tiro, al termine del primo tempo esce piuttosto malconcio, a inizio ripresa prova a tenere duro ma poi deve alzare bandiera bianca. (EL SHAARAWY 7 – Impatto devastante nel match, l’italo-egiziano punisce la sua squadra con il gol dell’3 a 1 dopo averci provato più volte in precedenza).

DZEKO 7,5 – Diventa il re dei marcatori grazie al regalo di Salah e al corner splendidamente battuto da Paredes, una doppietta che consente al bosniaco di salire a quota 27 gol e di staccare Belotti. (BRUNO PERES SV)

ALL. SPALLETTI 6,5 – Nel corso della settimana il tecnico giallorosso è riuscito a isolare la squadra dalle voci della tifoseria arrabbiata per la sconfitta nel derby e prepara nel migliore dei modi la sfida delicata contro il Milan, tre punti importanti che consentono alla Roma di rilanciarsi nella corsa verso la Champions. (Stefano Belli)

Allo stadio Meazza è in corso il posticipo della 35^ giornata di Serie A tra Milan e Roma, al momento i giallorossi conducono per 2 a 0, è giunto il momento di dare i voti ai protagonisti della prima frazione di gioco. Gli uomini di Spalletti vogliono lasciarsi alle spalle il KO nel derby e all’8′ sbloccano la contesa con Dzeko (7,5) che su assist di Salah (7) batte Donnarumma per la prima volta, passano altri venti minuti e il bosniaco concede il bis sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto a regola d’arte da Paredes (6,5), in questa maniera Dzeko diventa il re dei cannonieri salendo a quota 28 gol staccando il Gallo Belotti. Sullo 0-1 i rossoneri avevano provato a reagire con Sosa (6) e Deulofeu (5,5) incapaci di trovare la porta di Szczesny (6,5) che fa il suo dovere deviando in corner la conclusione del numero 23 avversario. Prima dell’intervallo gli ospiti rischiano di dilagare con i legni colpiti da Perotti (7) e Nainggolan (7), in entrambi i casi decisivi gli interventi di Donnarumma (7) che consente al Milan di non accusare un passivo ancora più pesante. Primi quarantacinque minuti da dimenticare per i rossoneri che sul piano del gioco vengono surclassati dagli avversari e rischiano di prendere l’imbarcata. Se non fosse per lui il secondo tempo sarebbe una sorta di allenamento supplementare per i giallorossi che invece rimangono a due gol di distanza grazie agli interventi dell’estremo difensore rossonero. Sul primo gol di Dzeko perde un pallone sanguinoso che Salah recupera per consegnarlo al bosniaco, disastroso in fase difensiva, non ne azzecca una e con la testa sembra essere altrove. Primo tempo da manuale del calcio per i giallorossi che stanno ridicolizzando gli avversari con una qualità di gioco invidiabile. Due gol in meno di mezz’ora e il bosniaco diventa il nuovo capocannoniere della Serie A staccando Dzeko. Rischia grosso abbracciando Paletta in area di rigore, si salva perché Rizzoli non considera il contatto tra i due punibile con il penalty. (Stefano Belli)