La Juventus si qualifica alla finale di Champions League: allo Stadium soffre e rischia in un primo tempo di grande orgoglio e qualità da parte del Monaco ma poi trova prima dellintervallo i due gol che vogliono dire tranquillità in vista del secondo tempo. I transalpini trovano il meritatissimo gol con Kylian Mbappé, il giocatore più atteso, ma a quel punto è tardi; ancora qualche brivido per la difesa bianconera che però sa controllare la situazione, poi rischia ancora di segnare a sua volta ma il risultato non cambia più. Poco male per la Juventus, che centra lobiettivo pur vedendo spezzata la sua striscia di imbattibilità (Buffon torna a prendere gol dopo 690 minuti). Ottenuta la qualificazione, adesso i bianconeri si accomodano in poltrona: lavversario sarà con tutta probabilità il Real Madrid, salvo clamorosa impresa dellAtletico Madrid. In ogni caso, lo scopriremo domani sera. (agg. di Claudio Franceschini)



Che il calcio sia strano è dimostrato al 69′ della semifinale di ritorno, quando dopo 690 minuti si interrompe l’imbattibilità di Gigi Buffon in Champions League. A spezzarla non poteva che essere Kylian Mbappé alla sesta rete nella sua competizione, ma il fatto curioso è che l’attaccante francese era già sostituito: Leonardo Jardim da almeno tre minuti teneva Thomas Lemar a bordo campo e aveva deciso di togliere il suo numero 29, poi sul cross basso di Joao Moutinho proprio Mbappé ha infilato Buffon e allora il tecnico portoghese ha cambiato idea, tornando a credere nella qualificazione e togliendo Bernardo Silva. La Juventus torna ad avere un po’ di ansia: vero che mancano meno di 20 minuti al termine della partita, ma il Monaco ha diminuito i gol necessari a qualificarsi per la finale che adesso sono tre.



questo il risultato dellintervallo allo Juventus Stadium, è un risultato che sarebbe potuto essere più largo per le clamorose occasioni sbagliate dai bianconeri ma che, diciamo la verità, sarebbe anche potuto essere ben diverso a favore del Monaco. I transalpini hanno mantenuto il controllo della partita per larghi tratti e sfiorato più volte la rete; davvero cinica però la Juventus ha saputo colpire due volte. La seconda proprio in chiusura di primo tempo, appena dopo che Dybala si era divorato un gol clamoroso facendosi ipnotizzare da Subasic: sugli sviluppi del calcio dangolo Dani Alves si è fiondato sulla respinta del portiere croato e ha calciato di prima intenzione con il collo destro, trovando una traiettoria non troppo angolata che però ha trovato la porta. Adesso per il Monaco diventa ancora più dura di prima: servono quattro gol ai francesi per girare il discorso qualificazione e volare in finale, ma manca ancora un tempo e dunque staremo a vedere se nei restanti 45 minuti allo Stadium la situazione cambierà. (agg. di Claudio Franceschini)



La Juventus ha trovato il gol che cercava contro il Monaco: al 33 minuto Mario Mandzukic impatta di testa sul cross da destra di Dani Alves, trova la  grande risposta di Subasic ma è pronto a ribadire in rete il tap-in. Secondo gol del croato in questa Champions League – nato da un calcio d’angolo battuto dal Monaco e da una lunga volata di Alex Sandro per traghettare palla nell’altra metà campo – e marcatura di peso specifico enorme: il Monaco nella prima parte del primo tempo aveva messo in grandissima difficoltà la Juventus, colpendo un palo clamoroso con Mbappé a Buffon battuto e poi sfiorando il vantaggio in almeno un paio di occasioni. Il gol di Mandzukic allora avvicina la Juventus alla qualificazione alla finale di Champions League: al Monaco servono tre gol per girare il risultato e volare a Cardiff. Per quello che si è visto fino a qui la Juventus dovrà rimanere ancora più concentrata di prima; intanto quello che è certo è che i supplementari per questa sera non si giocheranno. (agg. di Claudio Franceschini)

La Juventus va a caccia della qualificazione alla finale di Champions League e ancora una volta punta sulla solidità difensiva: i bianconeri come ormai abbiamo imparato hanno la miglior difesa del torneo. Soltanto due i gol incassati da Gigi Buffon nel corso di questa Champions League: uno da Corentin Tolisso nella partita interna contro il Lione, laltro di Nicolas Pareja nella sfida del Sanchez Pizjuan contro il Siviglia. I minuti di imbattibilità di Buffon sono diventati 621: sei le partite consecutive senza incassare reti per il portiere della Juventus, che è riuscito a non prendere gol in tutte le partite ad eliminazione diretta giocate fino a qui. Per fare un confronto tra le squadre che si sono qualificate alla semifinale, basti pensare che il Monaco ne ha incassati 9; lAtletico Madrid ne ha subiti 6 mentre il Real Madrid ne ha presi 5. Una differenza larga, anche perchè la Juventus non si è limitata soltanto al reparto arretrato per costruire i suoi successi: sono infatti 8 i gol segnati dai bianconeri nelle partite ad eliminazione diretta, contro i 12 del Monaco, i 15 del Real Madrid e i 6 dellAtletico. Insomma: una squadra completa, ma la qualificazione alla finale di Champions League non è ancora stata centrata e dunque bisognerà aspettare per festeggiare lobiettivo perchè nel calcio non si può mai dire lultima parola. (agg. di Claudio Franceschini)

Nel presentare la semifinale di Champions League tra Juventus e Monaco avevamo già parlato del precedente tra queste due squadre: non tanto quello di due anni fa (quarti di finale), quanto quello andato in scena nel 1998, anche allora semifinale e anche allora, curiosamente, la Juventus avrebbe poi trovato il Real Madrid (che salvo miracoli da parte dellAtletico si qualificherà alla seconda finale consecutiva e terza nelle ultime quattro edizioni del torneo). A quella partita i bianconeri erano arrivati forti di un 4-1 maturato allandata: allora si era giocato a campi invertiti, andata al Delle Alpi e ritorno al Louis II. Il Monaco aveva bisogno di un 3-0 per volare in finale, impresa decisamente complicata; per dirla tutta però i tre gol li aveva trovati, segnando con unauto0rete di Antonio Conte e i sigilli di Thierry Henry e Robert Spehar. Purtroppo per la squadra allenata allora da Jean Tigana la Juventus aveva segnato due volte: Nicola Amoruso aveva timbrato lo 0-1 dopo 15 minuti, Alex Del Piero aveva fatto 2-2 al 74. A quel punto il Monaco avrebbe dovuto segnare quattro gol per volare alla finale di Amsterdam: aveva realizzato un altro gol prendendosi una vittoria comunque di prestigio, ma allultimo atto ci era andata la Juventus di Marcello Lippi. (agg. di Claudio Franceschini)

Per qualificarsi alla finale di Champions League, la Juventus ha bisogno di non perdere contro il Monaco oppure di farlo con un gol di scarto: questo grazie alla doppietta di Gonzalo Higuain che ha permesso ai bianconeri di espugnare il Louis II. Il Pipita ha dimostrato di essere attaccante dallistinto letale: fino a quel momento aveva segnato 3 gol in Champions League ma il suo ultimo timbro era arrivato a fine novembre, nellultima partita del girone. Nessuna rete nelle quattro partite contro Porto e Barcellona; se in campionato Higuain continuava a fornire il suo contributo, in Champions League era come bloccato tanto da far dubitare della sua decisività nelle partite importanti. Poi è arrivata la doppietta del Louis II: un destro di prima intenzione su suggerimento di Dani Alves – bravo a seguire unazione che sembrava chiusa e a credere nel tacco del terzino brasiliano – e un allungo volante sul cross profondo dello stesso Dani Alves. Il totale dei gol in questa Champions League diventano 5: Higuain rischia di portare di peso la Juventus alla finale europea, intanto con la rete che ha portato al pareggio nel derby contro il Torino) siamo arrivati a 32 gol stagionali (in Serie A sono 24, ce ne sono anche 3 in Coppa Italia messi a segno tutti nella doppia sfida contro il Napoli). (agg. di Claudio Franceschini)

Mancano 90 minuti alla Juventus per qualificarsi alla finale di Champions League 2016-2017: possiamo dire così perchè il risultato che è maturato al Louis II, nella semifinale di andata contro il Monaco, è favorevole ai bianconeri. Un 2-0 arrivato grazie alla doppietta di Gonzalo Higuain: nel momento decisivo il Pipita si è svegliato dal torpore europeo e ha castigato un Monaco vigile e pericoloso, che avrebbe potuto rendere più complicata la partita di martedì 9 maggio (ore 20:45) per la squadra di Massimiliano Allegri. La quale ora si presenta allo Stadium con risultato identico a quello che era maturato al Do Dragao, nellandata degli ottavi contro il Porto: di conseguenza anche le premesse e i risultati che la Juventus dovrà centrare per arrivare alla finale di Cardiff sono gli stessi. Andiamo a vederli nel dettaglio: naturalmente, avendo vinto sei giorni fa, la Juventus si qualificherà con una vittoria o un pareggio. Il Monaco deve necessariamente vincere, ma farlo potrebbe non bastare: i due gol segnati dalla Juventus infatti permettono ai bianconeri di contenere leventuale sconfitta ad una singola rete di scarto, facendo valere una differenza reti migliore rispetto a quella che avrebbe la squadra del Principato.

Un vantaggio non indifferente; diverso sarebbe invece il discorso di una vittoria del Monaco con due gol di scarto. Qui infatti la Juventus non sarebbe qualificata: uno 0-2 interno porterebbe la sfida ai tempi supplementari e poi, eventualmente, ai calci di rigore. Qualunque altro risultato (1-3, 2-4 e così via) manderebbe i francesi in finale in virtù della regola che assegna valore doppio ai gol segnati in trasferta. In ogni caso la Juventus parte con un vantaggio consistente nella semifinale di ritorno: arrivare a giocare unaltra finale di Champions League, che sarebbe la seconda in tre anni, sembra davvero alla portata a patto di rimanere concentrati come i bianconeri hanno saputo fare sia nella sfida interna contro il Porto che, soprattutto, in quella del Camp Nou contro il Barcellona, al momento la vera impresa di Massimiliano Allegri in questa edizione del torneo. Riusciremo a festeggiare la qualificazione di una squadra italiana alla finale di Cardiff? Non resta che aspettare poche ore, quando Juventus e Monaco faranno il loro ingresso in campo, e scoprirlo insieme

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