Per la seconda volta negli ultimi tre anni la Juventus ha l’onore di disputare la finalissima di Champions League: dopo il 2 a 0 dell’andata nel Principato stasera i bianconeri legittimano la superiorità sul Monaco, finisce 2 a 1 allo Stadium dove al triplice fischio di Kuipers è cominciata la grande festa dei tifosi sugli spalti. Riavvolgiamo il nastro della serata: gli ospiti, non avendo più nulla da perdere, partono all’arrembaggio e attaccano a testa bassa, Mbappé – seppure in fuorigioco – colpisce il palo e Buffon deve superarsi per sbarrare la porta a Falcao, i giocatori di Jardim inevitabilmente si scoprono e appena trova gli spazi in contropiede i padroni di casa sbloccao la contesa con Mandzukic che dopo diversi tentativi infila Subasic e porta avanti i bianconeri, prima dell’intervallo Dani Alves ribadisce il concetto con un missile da fuori area che non lascia scampo all’estremo difensore avversario, l’uno-due condanna alla resa anticipata il Monaco che comunque nella ripresa non molla e trova almeno il modo di accorciare le distanze con Mbappé che interrompe l’imbattibilità di Buffon e della retroguardia della Juve. Dall’altra parte del campo Cuadrado manca l’appuntamento con il tris mentre fa parecchio discutere il brutto pestone che Glik rifila a Buffon, rimane infatti il dubbio che l’ex-Torino lo abbia fatto apposta. Il calo di tensione dei suoi fa imbufalire Allegri ma ormai i giochi sono fatti, al Monaco servirebbero quattro gol per passare e la Juve ne abbia subiti tre (compreso stasera) dall’inizio dei gironi a oggi. E ora occhi puntati sul derby di Madrid, dal quale uscirà fuori l’avversario della Juve che contenderà la Coppa dalle grandi orecchie il prossimo 3 giugno a Cardiff.



Non è stato un match che rimarrà negli annali del calcio, l’uno-due di Mandzukic e Dani Alves chiude definitivamente i giochi e nella ripresa i bianconeri si limitano a gestire la situazione.

I bianconeri legittimano il pass per la finalissima con un’altra vittoria sul Monaco (autentica rivelazione d’Europa), mezzo punto in meno per l’eccessivo rilassamento nella ripresa e la perdita dell’imbattibilità.



A inizio gara gli ospiti ci hanno provato a far saltare il banco ma non c’è stato verso, tanti falli di frustrazione nel finale. Ma la stagione degli uomini di Jardim rimane comunque da incorniciare.

Dirige la gara con polso senza commettere sviste madornali e gestendo bene anche la situazione critica tra Glik e Higuain.

I VOTI DEI PADRONI DI CASA

BUFFON 7 – Anche in una serata relativamente tranquilla come questa l’estremo difensore bianconero ci mette la sua firma con due grandi interventi su Falcao e Mbappé, assistito alla perfezione dai centrali Bonucci e Chiellini che corrono sempre in suo soccorso soprattutto sulle palle alte.



BARZAGLI 6,5 – Altra prestazione molto generosa da parte dell’esperto difensore che non concede spazi e palloni a Falcao, nel finale si deve arrendere ai crampi. (BENATIA SV)

BONUCCI 7 – Ennesima prestazione da manuale del calcio per il centrale difensivo che dà una grossa mano a Buffon neutralizzando la maggior parte dei palloni che giungono nei pressi dell’area piccola.

CHIELLINI 7 – Toglie le castagne dal fuoco a Buffon con un paio di salvataggi decisivi, chiude i giocatori del Monaco in calcio d’angolo con grande disinvoltura.

DANI ALVES 7,5 – Serve a Mandzukic la palla dell’1 a 0 con un cross semplicemente perfetto, poi si mette in proprio e prima dell’intervallo realizza il gol del raddoppio con una bomba imprendibile. Anche stasera la sua firma è in bella vista.

PJANIC 6,5 – Ferma Bernardo Silva in maniera pulita ed elegante, cerca la porta ma viene murato da Raggi. Nel finale ci prova su calcio di punizione ma non trova l’incrocio dei pali per una deviazione della barriera.

KHEDIRA SV – La sua gara dura pochissimo, viene fermato da un problema al flessore. (MARCHISIO 6,5 – Entra a freddo dopo l’infortunio di Khedira ma non si scompone e senza dare troppo nell’occhio fa il suo dovere nella linea mediana dando grande sicurezza a tutto il reparto)

ALEX SANDRO 6,5 – Meno devastante sulle fasce rispetto ad altre occasioni, non sfigura di certo al cospetto dei suoi compagni e strappa una larga sufficienza cercando di non commettere errori e di non strafare.

DYBALA 6 – Non è stata una delle serate migliori per l’argentino che merita comunque l’ovazione dello Juventus Stadium per tutto quello che ha fatto in stagione. (CUADRADO 6 – Al primo pallone toccato potrebbe firmare la rete del tris ma aspetta troppo prima di tirare e viene chiuso in corner)

MANDZUKIC 7,5 – Il croato si divora il gol dell’1 a 0 calciando addosso a Subasic che dimostra una prontezza fuori dal comune, al terzo tentativo gonfia la rete trovando finalmente il modo di battere il portiere avversario con una grinta e una cattiveria agonistica da paura, dimostrando di essere sempre rimasto l’animale da gol che Allegri ha voluto allenare a tutti i costi.

HIGUAIN 6,5 – L’argentino prova il pallonetto scavalcando Subasic ma non Glik che salva quasi sulla linea, proprio assieme all’ex-Torino sarà protagonista dell’episodio più brutto della gara quando il difensore del Monaco lo calpesta letteralmente rischiando di fargli molto male.

ALL. ALLEGRI 7 – Schiera praticamente tutti gli uomini di sei giorni fa (a eccezione di Khedira che poco dopo si fa male e viene rimpiazzato da Marchisio) e pur con un modulo tattico diverso (dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1) riesce ad avere ragione degli avversari, arrabbiandosi comunque come una iena per il gol di Mbappé assolutamente innocuo ai fini del risultato.

I VOTI DEGLI OSPITI

SUBASIC 6,5 – Nella prima frazione di gioco compie un mezzo miracolo su Mandzukic arrendendosi all’ennesimo tentativo del croato e alla bomba dalla distanza di Dani Alves, nella ripresa non si ricordano interventi decisivi da parte sua.

RAGGI 6 – Nel primo tempo ferma Mandzukic con una diagonale, mura letteralmente il tiro di Pjanic sul nascere, decisamente peggio nella ripresa quando fa molta più fatica a contenere gli avversari.

GLIK 5,5 – Intercetta le aperture di Dybala e presta sempre la massima attenzione nella propria trequarti cercando di arrivare sempre sul pallone prima degli avversari, intercettando quasi sulla linea il pallonetto di Higuain. Nella ripresa si rende protagonista di un brutto gesto su Higuain calpestandolo platealmente e per poco non gli frantuma il ginocchio, un’immagine che avremmo preferito volentieri non vedere.

JEMERSON 5 – Serata da dimenticare per il numero 5 brasiliano (nel mirino della Lazio) che oggi sbaglia quasi tutti i palloni che tocca, tante inesattezze esattamente come sei giorni fa al Principato.

SIDIBE’ 5,5 – Qualche buon anticipo su Higuain ma in fase difensiva la sua partita non è di certo impeccabile.

MENDY 6 – Pur non essendo al meglio viene chiamato in causa da Jardim per il KO di Dirar nel riscaldamento e nella prima frazione èlui a creare i maggiori pericoli nella trequarti bianconera, uno dei pochi del Monaco a salvarsi stasera.

BAKAYOKO 5,5 – Stasera non è né carne né pesce, con la finale di Cardiff ormai andata a farsi benedire perde anche le motivazioni per dare il 100% in campo e cade in depressione, sportivamente parlando. (GERMAIN SV)

MOUTINHO 5,5 – Nelle battute conclusive del match, quando la qualificazione è compromessa, cerca la porta dalla distanza con un tiro da dimenticare, in precedenza non si rende certo protagonista di chissà quali giocate.

BERNARDO SILVA 5,5 – Gli spunti più interessanti li forre sulle corsie esterne con una serie di cross e aperture che però non vengono sfruttate a dovere dai suoi compagni.

FALCAO 5,5 – Nella stagione della sua (si spera definitiva) rinascita il centravanti colombiano non riesce a lasciare il segno contro la Juve. Al 7′ non trova la porta da fuori area, e anche nella ripresa ci riprova senza crederci più di tanto.

MBAPPE’ 6,5 – Sin dal fischio d’inizio aggredisce letteralmente la trequarti avversaria colpendo anche un palo, nel secondo tempo trova di nuovo sulla sua strada Sua Maestà Buffon ma se non altro riesce a interrompere la sua lunga imbattibilità quando però è troppo tardi.

ALL. JARDIM 6 – Con lo 0-2 dell’andata il tecnico del Monaco cosa poteva dire ai suoi se non “Attaccate come se non ci fosse un domani”? Dopo l’uno-due di Mandzukic e Dani Alves capisce che i giochi sono fatti e raccomanda ai suoi uomini di risparmiarsi in vista delle ultime due giornate di Ligue 1, c’è ancora il titolo in ballo. (Stefano Belli)

Nelle pagelle di Juventus-Monaco il man of the match è Mario Mandzukic. Lo scegliamo per due motivi: il primo riguarda come sempre lenorme mole di lavoro sviluppata nel corso della partita, un sacrificio continuo per ripiegare sugli avversari andando di fatto a fare il terzino. Il secondo motivo però è ancora più importante: dopo un digiuno durato cinque mesi e mezzo il croato è tornato a segnare in Champions League, e il suo tap-in sul colpo di testa che lui stesso si era fatto parare da Subasic, al 33 minuto, ha portato in vantaggio la Juventus avvicinandola alla finale di Champions League. Un gol che serviva come il pane, perchè il Monaco era partito fortissimo riuscendo a mettere in grande crisi la difesa bianconera: non fosse arrivata quella rete, forse la storia della semifinale dello Stadium sarebbe potuta essere diversa e, chissà, il Monaco se la sarebbe giocata concretamente fino allultimo. Mandzukic dunque decisivo anche in zona gol, come i suoi tifosi chiedevano: si tratta della nona rete in questa stagione, la ventiduesima con la maglia della Juventus. (agg. di Claudio Franceschini)

Scopriamo i voti relativi ai protagonisti dei primi quarantacinque minuti. La Juventus ha già prenotato il volo per Cardiff, il primo tempo della semifinale di ritorno contro il Monaco è terminato con i bianconeri avanti di due gol e ormai con un piede e mezzo in finale, gli uomini di Jardim devono segnare quattro volte a una squadra che dall’inizio dei gironi a oggi ha appena subito due reti, un’impresa decisamente titanica. E dire che gli ospiti erano partiti molto forte colpendo subito il palo con Mbappé (6) con Falcao (6) che da fuori area non riesce a inquadrare la porta di Buffon (7) che anche stasera dimostra tutta la sua innata e infinita classe con un salvataggio sul centravanti colombiano. La serata sembra mettersi male per i padroni di casa che perdono Khedira (s.v.) per un problema muscolare al flessore, i bianconeri con veemenza approfittano degli spazi lasciati incustoditi nella metà campo avversaria e dopo diversi tentativi cambiano il risultato con Mandzukic (7,5) che finalmente trova il modo di bucare Subasic (6,5). Poco prima dell’intervallo Dani Alves (7) con un missile dalla distanza gonfia di nuovo la rete e porta la Juventus sul 2 a 0, nel secondo tempo gli uomini di Allegri possono controllare comodamente avendo il coltello dalla parte del manico e soprattutto il pass per la finale di Cardiff ormai in tasca. Nei primi minuti i bianconeri lasciano sfogare gli avversari e poi in contropiede mettono nuovamente in chiaro le cose. Stasera il croato dimostra di essere sempre rimasto l’animale da gol che gli ha consentito di diventare un top player e di giocare da protagonista nelle più importanti squadre europee. Qualche errore di troppo assolutamente non da lui, con un po’ di più di concentrazione potrebbe dare un apporto sensibilmente maggiore. Gli uomini di Jardim non hanno più nulla da perdere e attaccano a basta testa, ma la buona volontà non è sufficiente per segnare alla squadra più invulnerabile d’Europa. Non doveva nemmeno giocare e invece è quello che crea i maggiori pericoli nella trequarti bianconera con una serie di cross insidiosi e imprevedibili. Se gli osservatori della Lazio stanno guardando la partita forse si stanno ricredendo sulle qualità del numero 5 che stasera non ne sta azzeccando una. (Stefano Belli)

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