Ha vinto il Roland Garros 2017 vincendo la finale contro Simona Halep con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-3. La lettone dunque completa una delle sorprese più grandi di tutti i tempi nella storia del torneo del Grande Slam sulla terra rossa di Parigi: la Ostapenko infatti aveva iniziato questo Roland Garros da numero 47 del Mondo nel ranking Wta, quindi nemmeno fra le 32 teste di serie. Anche la finale ha riservato molti colpi di scena: dopo avere perso il primo set, quando la Ostapenko si è ritrovata sotto per 0-3 nel secondo set era normale pensare che la finale fosse praticamente finita e che la Halep fosse ad un passo dal trionfo. Niente di più sbagliato: la lettone ha ribaltato il set vincendo sei dei successivi sette game, poi nel terzo ha saputo reagire dopo che la Halep aveva conquistato un break nel quarto game salendo sul 3-1. Anche qui però la rumena si è fermata sul più bello e la Ostapenko ha conquistato cinque game consecutivi per diventare la nuova regina di Francia, decisamente a sorpresa. Primo successo nel circuito Wta, subito al Roland Garros: non è cosa da tutti (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Vince il secondo set, portando dunque al terzo la finale del Roland Garros 2017 contro Simona Halep. La lettone si è imposta per 6-4, lo stesso punteggio con cui la Halep aveva vinto il primo parziale. Il secondo set era iniziato nel segno della rumena, che era volata sul 3-0 e sembrava ad un passo dal trionfo: a quel punto però qualcosa è cambiato e il set ha preso una piega completamente diversa, con la Ostapenko che è passata in vantaggio vincendo ben quattro game consecutivi per portarsi sul 4-3. La Halep a quel punto ha reagito ristabilendo la parità, per di più strappando il servizio alla Ostapenko, ma è stato un fuoco di paglia perché nel game successivo è arrivato limmediato controbreak da parte della lettone, che poi ha chiuso i conti sfruttando il proprio servizio nel decimo gioco. A questo punto è difficile fare previsioni: meglio godersi quello che succederà nel terzo set! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Ha vinto il primo set della finale del Roland Garros 2017 contro Jelena Ostapenko con il punteggio di 6-4. Si è trattato di un set decisamente combattuto, con ben cinque break su dieci giochi, dunque nel 50% dei casi ha avuto la meglio chi non era al servizio. Ci sono stati break e immediato controbreak al primo e secondo game e poi di nuovo al quinto e al sesto, dunque fino al 4-4 tutto è stato regolare. Nel nono game poi la Halep ha difeso il proprio servizio salendo sul 5-4, prima di strappare il servizio alla Ostapenko nel successivo e decisivo decimo gioco, nel quale immediatamente la rumena ha approfittato della prima palla set a sua disposizione. La Ostapenko sta facendo molto bene, ma senza dubbio la Halep sembra avere qualcosa in più nei momenti decisivi, come può anche essere normale per la numero 4 del mondo contro la 47. Il secondo set porterà novità o la Halep potrà festeggiare? Parola di nuovo al campo! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Jelena Ostapenko è pronta a giocare la finale del Roland Garros 2017 contro Simona Halep. La lettone ha raggiunto la prima partita per un titolo Slam nel giorno del suo ventesimo compleanno: non è un record di precocità nemmeno in tempi moderni, ma la Ostapenko è la più giovane finalista in un Major dai tempi di Caroline Wozniacki, che agli Us Open 2009 perse contro Kim Clijsters, che rientrava dalla maternità, a 19 anni e due mesi. Dopo la danese solo Eugenie Bouchard è riuscita a raggiungere la finale Slam in età adolescente, ma a Wimbledon 2014 – fu demolita da Petra Kvitova – aveva compiuto 20 anni da poco più di quattro mesi; nel nuovo millennio il record appartiene a Maria Sharapova, finalista – e vincitrice – ai Championships a soli 17 anni e tre mesi, Ana Ivanovic aveva invece festeggiato il trionfo al Roland Garros a 20 anni e 7 mesi (nel 2008) diventando anche la nuova numero 1 del ranking Wta. Tornando ancora più indietro troviamo Martina Hingis, che ha raggiunto la prima finale in uno Slam agli Australian Open del 1997 (vincendola): la svizzera aveva 16 anni e quattro mesi. Quasi impossibile tornare a certi record di precocità nel tennis di oggi, ma la Ostapenko può comunque festeggiare oggi un titolo Slam a 20 anni compiuti da due giorni, il che naturalmente non sarebbe affatto male (agg. di Claudio Franceschini)
Aspettando la finale femminile del Roland Garros 2017 tra Jelena Ostapenko e Simona Halep dobbiamo ricordare la grande sorpresa che in anni recenti ha conosciuto questo torneo. A dire il vero parliamo di 20 anni fa, ma possiamo considerarlo tennis moderno: nel 1997 al Roland Garros festeggiò la croata Iva Majoli. La quale era partita con la testa di serie numero 9, e lungo la strada aveva eliminato Kleinova, Fusai, Grossman, Lindsay Davenport, Ruxandra Dragomir (altra clamorosa sorpresa) e Amanda Coetzer, grande specialista della terra rossa. In finale cera Martina Hingis, che aveva fatto fuori Arantxa Sanchez e Monica Seles: la svizzera, la più giovane numero 1 Wta della storia, aveva già infilato la vittoria degli Australian Open ed era considerata la grande favorita del torneo. Invece, a trionfare era stata la Majoli: a quasi 30 anni la croata si era imposta per 6-4 6-2. Soltanto in seguito avremmo saputo che quella vittoria sarebbe stata lunico ostacolo a frapporsi tra la Hingis e il Grande Slam di calendario, perchè la svizzera avrebbe poi dominato a Wimbledon e agli Us Open; non solo, la Hingis non sarebbe mai più riuscita a vincere un Roland Garros rimasto maledetto (nel 1999 avrebbe perso unincredibile finale contro Steffi Graf) e, anche a causa dei problemi fisici e di un ritiro precoce, non avrebbe mai completato nemmeno il Grande Slam di carriera. (agg. di Claudio Franceschini)
Sarà una novità la vincitrice del Roland Garros 2017: vada come vada, una tra Jelena Ostapenko e Simona Halep festeggerà per la prima volta il titolo francese e dunque metterà un nome nuovo nellalbo doro del torneo. Ultimamente sta succedendo spesso nel torneo femminile degli Open di Francia: negli ultimi nove anni soltanto Serena Williams ha vinto il Roland Garros avendolo già fatto in passato, nel 2013 dopo il lontano successo del 2002 (lamericana si sarebbe ripetuta anche nel 2015). La doppietta lha fatta anche Maria Sharapova nel 2014, ma due anni prima la russa si era presa il primo titolo di Parigi completando per di più il Grande Slam; poi, dal 2008 e dal trionfo di Ana Ivanovic, troviamo solo prime volte. Nellordine: Svetlana Kuznetsova, Francesca Schiavone, Na Li e, lanno scorso, Garbine Muguruza. Erano state novità anche le vittorie di Mary Pierce (2000), Jennifer Capriati (2001), Anastasia Myskina (2004) e Justine Henin (2003); la belga però si era ripetuta altre tre volte, con uno straordinario tris tra il 2005 e il 2007. A proposito: la Henin rimane anche lultima giocatrice capace di mettere le mani su almeno due Roland Garros consecutivi. (agg. di Claudio Franceschini)
La finale femminile del Roland Garros 2017 tra Jelena Ostapenko e Simona Halep assegnerà, comunque vada a finire, il primo Slam in assoluto per la giocatrice che risulterà la vincitrice del match. Solo nel 2016 abbiamo avuto due giocatrici capaci di prendersi il primo Major: lo ha fatto Angelique Kerber agli Australian Open (subito bissato agli Us Open) e lo ha fatto Garbine Muguruza proprio al Roland Garros. Il periodo del tennis femminile è comunque florido per giocatrici che si affaccino per la prima volta agli Slam: il 2015 era stato il grande momento di Flavia Pennetta, la cui ultima partita in carriera era coincisa con il trionfo a Flushing Meadows. Se nel 2014 non cerano stati successi nuovi, il 2013 aveva invece portato in dote linaspettato titolo di Wimbledon per Marion Bartoli, lei pure ritiratasi appena dopo; nel 2012 primo Major che per Viktoria Azarenka (che aveva fatto il bis lanno seguente), il 2011 invece aveva fatto registrare la prima vittoria di Na Li, che aveva superato la nostra Francesca Schiavone al Roland Garros. La Leonessa si era imposta a Parigi lanno prima nel suo primo e unico Slam, mentre agli Us Open del 2011 avevamo assistito al successo a sorpresa di Samantha Stosur. Oggi, comunque vada, avremo un altro nome nuovo tra le vincitrici dello Slam. (agg. di Claudio Franceschini)
la finale femminile del Roland Garros 2017: sabato 10 giugno alle ore 15 il campo intitolato a Philippe Chatrier ospita il match per il titolo Wta. Una sfida inedita che, come avevamo già anticipato prima delle semifinali, comunque vada regalerà il primo Slam nella carriera della vincitrice: era già chiaro anche da quando si era formato il tabellone dei quarti, quando sono state eliminate Venus Williams, Garbine Muguruza e Svetlana Kuznetsova.
Jelena Ostapenko gioca oggi la prima finale Slam di una carriera ancora giovanissima: soltanto nel 2014 la lettone vinceva Wimbledon a livello juniores, nel giorno del suo ventesimo compleanno ha vinto la sua semifinale contro Timea Bacsinzky (curiosamente anche la svizzera compiva gli anni, ma erano 28) e adesso è pronta a mettere la Lettonia sulla mappa del tennis mondiale, cosa che ovviamente ha già fatto ma che sarebbe ancor più concreta con un Major in bacheca. La Ostapenko merita di essere arrivata a questo punto: la Bacsinszky è stata condizionata da un infortunio nel terzo set della semifinale, ma le vittorie della baltica contro Samantha Stosur e Caroline Wozniacki (questa in rimonta) hanno confermato il carattere e la grinta di una giocatrice che raggiunge la finale senza seeding (come Roberta Vinci agli Us Open di due anni fa), diventa la più giovane finalista Slam dai tempi di Caroline Wozniacki (settembre 2009) e dà lustro alla generazione del ’97 che comprende anche Belinda Bencic e Ana Konjuh (già capaci di arrivare ai quarti degli Us Open) oltre a Daria Kasatkina, Naomi Osaka e Natalia Vikhlyantseva.
Dall’altra parte della rete ci sarà una giocatrice che a sua volta può vincere il primo Slam, ma certamente la caratura è diversa: intanto Simona Halep ha già giocato la finale di un Major (proprio qui, tre anni fa) e poi il suo ranking (nella Top Ten ormai da tempo) è ben diverso, così come è il palmarès. Recente campionessa a Madrid e poi ancora finalista a Roma, la rumena ha avuto il primo vero grande anno da professionista nel 2013, quando con sei titoli vinti (nessuna finale persa) è salita dalla quarantasettesima all’undicesima posizione nel ranking mondiale, arrivando presto alla Top Ten. Da lì in avanti è stata costantemete una presenza nelle seconde settimane degli Slam, salvo qualche eccezione; tuttavia fino a questo momento le è mancato il guizzo e quel passo in più per arrivare davvero a dominare il circuito, tanto che ancora oggi registra zero Major in bacheca e non è mai riuscita – pur avendone le possibilità – a salire al numero 1 mondiale. Adesso ha un’altra grande occasione per diventare la nuova regina del tennis femminile: dovrà “semplicemente” vincere il torneo per scavalcare Angelique Kerber.
Non ci sono precedenti tra Ostapenko e Halep: la giovane età della lettone ovviamente riduceva già in partenza le possibilità di testa a testa, questa finale al Roland Garros 2017 sarà dunque una prima (magari di molte). Entrambe però sono vincitrici Slam da juniores: della Ostapenko abbiamo detto, a Wimbledon nel 2014 aveva battuto in finale Kristina Schmiedlova (ed è incredibile pensare che solo un mese prima la Halep raggiungeva la finale del Roland Garros da professionista). Halep che nel 2008 si è aggiudicata proprio il Roland Garros: in finale aveva sconfitto la connazionale Elena Bogdan, che ha avuto una carriera ben diversa (oggi è addirittura la numero 808 del ranking e non è mai entrata nelle prime 100) a dimostrazione che essere vincenti da juniores non sempre coincide con una strabiliante corsa nella Wta (e viceversa). La stessa Halep era testa di serie numero 9 in quel Roland Garros, mentre la Ostapenko non era nemmeno nel seeding; eppure tra le sue coetanee, pur non avendo vinto Slam da ragazza (a differenza di Bencic, Konjuh e Kasatkina) è quella che ha raggiunto per prima la finale di un Major da professionista.
La diretta tv della finale femminile al Roland Garros 2017 è come sempre su Eurosport; potrete assistere a questo interessante match anche in diretta streaming video, attivando Eurosport Player che richiede il pagamento di una quota in abbonamento. Poichè il canale è visibile agli abbonati Sky, ci sarà anche la possibilità di Sky Go, applicazione che non comporta costi aggiuntivi e si può attivare su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.