La Luparense riesce nell’impresa e alla quarta gara riesce a conquistare lo scudetto grazie all’ennesima vittoria dopo i calci di rigore per 4 a 5 contro un Pescara che ha provato a lottare sutti i palloni.
La Luparense inizia subito all’attacco e già al 3′ è Honorio a sfiorare il gol: dopo aver saltato Capuozzo con un gran numero, ha calciato a porta ormai vuota a colpo sicuro ma Cuzzolino è riuscito a respingergli il tentativo sulla linea di porta. Al 4′ è stato poi Ramon a sfiorare il vantaggio con un bel tiro di punta che è finito di pochissimo fuori dallo specchio. Il gol è nell’aria ed arriva al 5′ con capitan Honorio che, dopo aver saltato nettamente Leggiero, è riuscito a segnare con un debole rasoterra che ha beffato Capuozzo infilandosi sotto le gambe dell’estremo difensore. Gli abruzzesi non riescono a reagire e a creare pericoli concreti alla retroguardia veneta e così non succede nulla fino al 16′ quando invece è arrivato il raddoppio degli ospiti con Taborda che ha concluso al meglio un perfetto contropiede avviato e gestito da Ramon, abile nel rubare palla a Salas. Dopo aver subito la seconda rete, il Pescara riesce finalmente a reagire al 17′ quando Brandi ha centrato in pieno il palo con un potente tiro. Al 17′ arriva anche il sesto fallo commesso da Lara su Cuzzolino che si è così potuto presentare sulla linea dei dieci metri da dove però si è fatto respingere il tiro da Miarelli che, grazie anche all’aiuto del palo, è terminato in calcio d’angolo. Al 20′ gli sforzi dei padroni di casa sono però ripagati dal gol che riesce a segnare Chimaguinho che, dopo essersi liberato del diretto avversario, ha superato Miarelli con un gran botta che si è infilata sul secondo palo.
-La ripresa si apre, come la prima frazione, con la Luparense in attacco: al 22′ Bertoni ha tentato una conclusione che Capuozzo ha respinto sui piedi di Taborda il cui tap-in però è stato respinto dal palo. Al 24′ è invece stato Brandi a sfiorare il raddoppio con un tentativo in scivolata sul cross di Ramon ma la deviazione del giocatore veneto è uscito fuori dallo specchio. Al 27′ ancora Taborda vicino alla marcatura con un’azione personale conclusa con un tiro che deviato da Capuozzo è stato respinto dal palo. Al 33′ gli abruzzesi riescono finalmente a reagire con Salas il cui tiro da dentro l’area di rigore è stato respinto da Miarelli, la palla è finita tra i piedi di Chiranguinho che ha calciato due volte da distanza ravvicinata facendosi respingere i tentativi prima da un avversario poi da un palo. Proprio in questa azione si è infortunato gravemente al ginocchio Taborda che ha dovuto abbandonare il terreno di gioco. Al 35′ è ancora protagonista Chiranguinho questa volta in negativo visto che l’attaccante ha incassato il secondo cartellino giallo e l’inevitabile rosso che lascia gli abruzzesi in inferiorità numerica. Nonostante l’uomo in meno il Pescara sfiora il pareggio con Rosa che ha centrato in pieno la traversa con una potente conclusione. Al 38′ è ancora Rosa protagonista grazie ad un gran tiro dalla distanza che si infila in rete regalando così l’insperato pareggio alla squadra abruzzese. Sul capovolgimento di fronte però la Luparense riesce a segnare immediatamente il gol del momentaneo del 2 a 3 grazie Ramon che stava svolgendo il compito di portiere di movimento il cui potente tiro rasoterra non ha lasciato scampo a Capuozzo. Il Pescara spinta anche del proprio numeroso pubblico riesce a riequilibrare la sfida solamente a 9 secondi dal termine quando Azzoni ha deviato in rete il cross di Salas facendo letteralmente esplodere il PalaRossini.
Sono così terminati i tempi regolamentari della sfida sul punteggio di 3 a 3 e così si è andati ai calci di rigore aperti da Morgado che ha segnato così come Foglia, poi Salas ha sprecato tutto calciando fuori così come Cuzzolino che, dopo la realizzazione di Coco Welington ha così decretato la fine di questo incontro e di questa stagione che ha quindi regalato il sesto scudetto della storia alla società veneta.