Seconda promozione consecutiva per il Parma che nella finale dei play-off di Lega Pro 2016-2017 batte l’Alessandria per 2 a 0 e torna in Serie B, grande amarezza per la squadra di Pillon che dopo essere rimasta a lungo in vetta nel girone A e vedendosi scavalcata dalla Cremonese proprio nelle ultime giornate deve rimanere almeno un altro anno in Lega Pro. All’82’ i grigi vanno vicini al gol con Evacuo che rimette il pallone al centro per Iocolano che colpisce male la sfera depositandola direttamente sul fondo. Con furbizia e mestiere i ducali fanno passare il tempo, dalla panchina anche Pillon capisce che ormai non ci sono più speranze ma i suoi giocatori sul terreno di gioco non intendono gettare la spugna prima del triplice fischio e allo scoccare del 90′ Mazzocchi con una chiusura decisiva nega il gol dell’1-2 a Evacuo che avrebbe clamorosamente riaperto i giochi quando sembravano chiusi. Nei cinque minuti di recupero concessi da Giua non succede praticamente nulla, anzi l’Alessandria rimane pure in dieci per l’espulsione di Gozzi, autore di un fallo di frustrazione su Giorgino che viene punito con il rosso diretto, con il Parma che chiude sfruttando anche la superiorità numerica. (agg. di Stefano Belli)
Quando mancano non più di dieci minuti al novantesimo il Parma vede la Serie B a un passo: al Franchi il punteggio premia la squadra di D’Aversa che sta battendo l’Alessandria per 2 a 0. Sebbene rispetto alla prima frazione di gioco i grigi stiano giocando decisamente meglio proponendosi con più coraggio e spirito d’iniziativa nella trequarti avversaria, i ducali non faticano più di tanto a coprire gli spazi nella loro metà campo e per gli uomini di Pillon si fa sempre più dura col passare dei minuti. E proprio nel momento più difficile per il Parma, arriva il raddoppio dei crociati: al termine di un’azione tamburellante Nocciolini si ritrova il pallone tra i piedi e lo deposita in rete quando ormai Vannucchi era fuori causa. I tifosi del Parma sugli spalti danno già il via ai festeggiamenti anche se mancano ancora diversi minuti al novantesimo, Pillon non lascia nulla di intentato e gioca la carta dell’ex Evacuo che prende il posto di Celjak, Alessandria super offensiva in questo finale dove il nervosismo rischia di prendere il sopravvento con l’arbitro Giua che a fatica separa Munari e Gonzalez che stavano quasi venendo alle mani. Al 75′ D’Aversa concede giustamente la standing ovation a Nocciolini che lascia il posto a Coly, Parma che al contrario degli avversari si copre con una difesa a cinque. L’Alessandria prova ad accorciare le distanze con Sosa che colpisce di testa il pallone senza inquadrare lo specchio della porta, dall’altra parte Vannucchi dice di no a Baraye che era entrato in area dopo una serpentina ubriacante. (agg. di Stefano Belli)
Allo stadio Franchi è ricominciato dopo l’intervallo il match valido per la finale dei playoff di Lega Pro 2016-2017 tra Parma e Alessandria, al decimo minuto del secondo tempo il punteggio è sempre di 1 a 0 in favore della squadra di D’Aversa. A inizio ripresa i grigi di Pillon tornano subito ad attaccare, aumentando il pressing nella trequarti avversaria: i ducali pensano più che altro a difendersi per poi eventualmente ripartire in contropiede, al 50′ l’Alessandria va vicina al pari con Frattali che esce male nel tentativo di intercettare il cross di Gonzalez destinato a Fischnaller, a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Mazzocchi che con un salvataggio quasi sulla linea salva il Parma dall’1-1. I crociati guadagnano un calcio d’angolo che viene però battuto male dagli uomini di D’Aversa che se non altro sono riusciti a tenere lontani almeno per qualche minuto gli avversari dalla loro area di rigore. (agg. di Stefano Belli)
Intervallo al Franchi dove si è appena concluso il primo tempo di Parma-Alessandria, l’arbitro Giua manda i giocatori negli spogliatoi per la pausa sul punteggio di 1 a 0 in favore della formazione allenata da Roberto D’Aversa. Partita calda, e non solo dal punto di vista ambientale: il direttore di gara sta facendo del suo meglio per tenere la situazione sotto controllo e non far esasperare gli animi, data l’enorme posta in palio è inevitabile che cresca la tensione sul terreno di gioco, con i ducali che gestiscono il risultato senza correre grossi pericoli e con i grigi che non riescono a sfondare con Frattali che in questa prima frazione di gioco non ha dovuto effettuare interventi impegnativi per salvare capra e cavoli. Uno dei grandi protagonisti è il caldo che avvertono non solo i giocatori in campo ma anche gli spettatori sugli spalti, ci sono dunque tutti i presupposti perché il clima possa diventare ancora più bollente. (agg. di Stefano Belli)
Quando siamo giunti alla mezz’ora del primo tempo il punteggio di Parma-Alessandria vede la formazione di D’Aversa sempre in vantaggio per 1 a 0. Grigi a caccia del pareggio senza però creare grossi pericoli dalle parti di Frattali, gli uomini di Pillon non riescono a creare gioco e ad alzare il baricentro, mentre i ducali quando attaccano sanno sempre rendersi pericolosi nella trequarti avversaria. Poco prima del 20′ Calaiò entra in area e si presenta davanti a Vannucchi ma viene disturbato da Celjak che gli impedisce di coordinarsi bene per il tiro, difatti la conclusione viene neutralizzata senza problemi dall’estremo difensore dell’Alessandria. Qualche minuto più tardi lo stesso Calaiò fa da sponda per Nocciolini che calcia male e debolmente regalando di fatto la sfera a Vannucchi. Verso il 25′ l’arbitro Giua concede un time-out per consentire ai giocatori di dissetarsi e rinfrescarsi, fa parecchio caldo oggi a Firenze con la temperatura che alle 18.30 passate non vuole saperne di scendere sotto i 30 gradi. Alla ripresa del gioco il Parma batte un calcio di punizione con Lucarelli che sulla battuta di Scozzarella colpisce di testa il pallone, il gioco viene però fermato su segnalazione di offside da parte del guardalinee. (agg. di Stefano Belli)
Allo stadio Artemio Franchi di Firenze è cominciata la finale dei play-off di Lega Pro 2016-2017 tra Parma e Alessandria, quando sono trascorsi circa dieci minuti dal fischio d’inizio il punteggio vede i crociati avanti per 1 a 0. La formazione di Pillon si porta subito in avanti con Gonzalez che prova a mettere il pallone al centro dell’area di rigore avversaria dove un difensore della squadra di D’Aversa fa buona guardia e spazza via la sfera. Al 7′ il centravanti dei grigi (oggi in maglia rossa) ci riprova cercando la porta da fuori area, il suo tiro si perde però sul fondo col pallone che esce a debita distanza dallo specchio. Due minuti più tardi i ducali conquistano un calcio d’angolo sugli sviluppi del quale Lucarelli tenta la conclusione, l’arbitro però ferma il gioco dopo aver fischiato un fallo in attacco. L’Alessandria torna in avanti, al 10′ altra occasione per Gonzalez che ruba palla a Lucarelli ma poi non riesce a servire Fischnaller, un grave errore che diventa ancora più pesante quando sul capovolgimento di fronte successivo Calaiò inventa l’assist per il gol di Scavone che di testa trafigge Vannucchi e porta in vantaggio il Parma. (agg. di Stefano Belli)
Sta per cominciare: siamo dunque arrivati all’ultimo atto dei lunghi playoff di Lega Pro, che hanno visto queste due formazioni arrivare a giocarsi l’ultima promozione in palio. Un intero anno in 90 minuti (oppure 120 o magari addirittura ai calci di rigore): chi vince è promosso in Serie B, per chi perde si dovrà ricominciare tutto da capo, anche l’anno prossimo in Lega Pro. Andiamo dunque adesso a vedere quali sono le formazioni ufficiali scelte dai due allenatori, Roberto D’Aversa e Bepi Pillon. Il Parma si affida al modulo 4-3-3 imperniato sul tridente d’attacco con Nocciolini e Baraye ai fianchi della punta centrale Calaiò. Per l’Alessandria invece il modulo iniziale sarà il 4-4-2, con la coppia d’attacco Gonzalez-Fischnaller. Adesso però la parola passa al campo: Parma-Alessandria sta per cominciare! PARMA (4-3-3): Frattali; Mazzocchi, Di Cesare, Lucarelli, Iacoponi; Munari, Scozzarella, Scavone; Nocciolini, Calaiò, Baraye. Allenatore: Roberto D’Aversa. ALESSANDRIA (4-4-2): Vannucchi; Celjak, Gozzi, Sosa, Barlocco; Marras, Cazzola, Branca, Nicco; Gonzalez, Fischnaller. Allenatore: Bepi Pillon. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Si affrontano in quella che è la terza finale unica nella storia della Lega Pro: la formula di questo campionato è cambiata nel 2014, passando a tre gironi e a un playoff unico – ulteriormente modificato quest’anno – a differenza di quanto succedeva nelle stagioni passate, dove per ogni girone (erano due) si giocavano degli spareggi e c’erano dunque due promozioni ad accompagnare le due vincitrici nella regular season. La prima finale l’ha vinta il Como, ed è un brutto ricordo per l’Alessandria: i grigi erano stati scavalcati dai lariani nell’ultima mezz’ora dell’ultima giornata, pareggiando contro l’Unione Venezia. Il Como aveva poi eliminato Benevento (gol al 90’) e Matera (ai rigori) prima di superare il Bassano nella doppia finale. Lo scorso anno a eliminare i grigi era stato il Foggia, che aveva vinto 2-0 al primo turno; la promozione attraverso i playoff era però toccata al Pisa, che dopo aver battuto Maceratese e Pordenone si era presa la Serie B battendo proprio i satanelli. Quest’anno per la prima volta c’è una finale unica in campo neutro – ed è stata anche introdotta la Final Four con gare secche, la curiosità è legata al fatto che sia Como che Pisa sono retrocesse in Lega Pro dopo un solo anno di campionato cadetto. Superstizione e cabala però possono aspettare: prima Parma e Alessandria devono conquistare la promozione… (agg. di Claudio Franceschini)
Allo stadio Franchi sarà diretta dall’arbitro Antonio Giua. Del fischietto di Olbia Marcello Nicchi ha parlato benissimo poco tempo fa, preannunciando un futuro in Serie A nel giro di un paio di stagioni; intanto chiuderà il 2016-2017 con la ventisettesima direzione di gara, arbitrando la partita senza dubbio più importante. Le cifre di Giua per quest’anno: 84 ammonizioni, 7 espulsioni (4 con rosso diretto) e 11 calci di rigore fischiati. Se il numero dei cartellini gialli estratti non è elevatissimo (poco più di tre a partita), espulsioni e rigori sono abbastanza; Giua ha fischiato anche in Supercoppa Primavera (Roma-Inter 4-0) e nella semifinale del Torneo di Viareggio tra Torino e Sassuolo, terminata con la vittoria dei neroverdi ai calci di rigore. Poi ci sono 19 partite in Lega Pro, più tre ai playoff: ha incrociato due volte l’Alessandria che ha un brutto ricordo di questo arbitro, visto che era lui a dirigere nella sconfitta dello Zini che di fatto ha dato il via alla grande rimonta della Cremonese (l’altro precedente è la vittoria interna contro l’Arezzo). Due partite anche con il Parma protagonista, entrambe in casa ed entrambe vinte: 3-1 contro il Gubbio e 3-2 contro il Pordenone, una sfida che – come quella di andata – è stata decisiva per regalare ai ducali il secondo posto nel girone B ed evitare così il primo turno dei playoff. (agg. di Claudio Franceschini)
Come arrivano Parma e Alessandria a questa finale playoff dal punto di vista statistico? Possiamo analizzare le cifre delle due squadre riguardanti la post season, dove ducali e piemontesi hanno giocato lo stesso numero di partite avendo entrambi saltato il primo turno. Il Parma ha vinto tre partite pareggiandone due: al Tardini non ha mai sbagliato un colpo ottenendo le vittorie contro Piacenza e Lucchese, fuori casa ha invece aperto con uno 0-0 al Garilli per poi espugnare il Porta Elisa e garantirsi la semifinale contro il Pordenone che, in campo neutro, è stata pareggiata (con passaggio del turno ai rigori). Sono 7 i gol realizzati dal Parma nei playoff, 3 invece quelli incassati; l’Alessandria ha invece vinto solo due volte, a fronte di tre pareggi. Affermazioni contro Casertana (in casa) e Reggiana (campo neutro); pareggi a Caserta e due volte contro il Lecce, con rigori necessari a causa dell’assenza della regola sui gol in trasferta (ci fosse stata, i grigi avrebbero passato comunque il turno). L’Alessandria di Bepi Pillon ha segnato 7 gol e ne ha subiti 4; i numeri sono praticamente identici tra le due squadre, se vogliamo l’unica differenza sta nel fatto che il Parma ha mantenuto inviolata la sua porta in due occasioni, mentre ai piemontesi è riuscito soltanto una volta (nella partita di ritorno contro il Lecce). (agg. di Claudio Franceschini)
Non sono pochi i testa a testa tra Parma e Alessandria, ma le due squadre non si sono mai sfidate nel XXI secolo: l’ultimo incrocio risale al campionato di Serie B 1974-1975 ed entrambe le partite terminarono sul risultato di 0-0, al termine della stagione entrambe retrocessero in C1 e da quel momento non si incrociarono più. L’ultima partita con gol è una vittoria dell’Alessandria datata maggio 1965, sempre in Serie B: i grigi arrivarono noni, il Parma ultimo retrocesse in C con una sorta di record negativo a livello di gol, visto che i suoi bomber furono Giovanni Meregalli e Dimitri Pinti con appena 3 reti a testa. Il Parma aveva comunque vinto la partita di andata (2-1) e quella è una delle sei affermazioni ducali nei precedenti tra le due squadre; sei sono anche le vittorie dell’Alessandria (spicca un 4-0 interno nel giugno 1956) mentre i pareggi sono stati sette. Parma e Alessandria si sono sfidate sempre e solo in Serie B: il primo di questi match è dell’ottobre 1948, finì 2-2 e a fine stagione il Parma retrocesse in Serie C dopo aver cambiato ben sei allenatori. Sulla panchina dell’Alessandria sedeva l’inglese Albert Flatley, che aveva appena 29 anni: dopo la retrocessione nel 1950 sarebbe retrocesso, lasciando l’Italia. (agg. di Claudio Franceschini)
Sarà diretta dall’arbitro Antonio Giua della sezione di Olbia: con lui i guardalinee Davide Imperiale di Genova e Pasquale Capaldo di Napoli, mentre il quarto uomo sarà il signor Francesco Fourneau di Roma 1. Sabato 17 giugno 2017 si disputa la finale dei playoff di Lega Pro: appuntamento allo stadio Artemio Franchi di Firenze dalle ore 18:00. Il regolamento prevede tempi supplementari, due da 15 minuti ciascuno, ed eventuale anche rigori in caso di parità dopo 90 o 120 minuti di gioco.
Chi sarà la quarta ed ultima squadra a salire in Serie B dalla Lega Pro? I principali bookmaker puntano sul Parma, favorito dalle quote: snai.it ad esempio propone il segno 1 per la vittoria gialloblu a 2,05, il segno X per il pareggio al 90’ a 3,20 e il segno 2 per il successo dell’Alessandria a quota 3,50. Dalla lavagna SNAI riportiamo anche le quote per le opzioni Under (1,60), Over (2,15), Gol (1,90) e NoGol (1,78). Il Parma allenato da Roberto D’Aversa punta alla doppietta, ovvero al doppio salto di categoria: un anno fa di questi tempi infatti la squadra gialloblu festeggiava la promozione dalla Serie D alla Lega Pro.
L’Alessandria, guidata in panchina da Giuseppe Pillon, naviga nella terza divisione nazionale dalla stagione 2008-2009, mentre l’ultima partecipazione alla cadetteria risale addirittura a 42 anni fa (1974-1975). In stagione regolare, il Parma ha subito il dominio del Venezia nel girone B: i lagunari hanno concluso con ben 80 punti staccando di dieci lunghezze i ducali, che si sono dovuti accontentare della seconda posizione. Un risultato di tutto rispetto considerando che il Parma faceva parte del lotto delle neopromosse; d’altro canto la società, guidata dal vice presidente Marco Ferrari, non ha mai nascosto l’ambizione di tornare quanto prima ai piani alti del nostro calcio, dopo il fallimento del 2015.
I gialloblu hanno vissuto un campionato dai due volti: ad una buona partenza è seguita una fase di crisi costata la panchina a mister Luigi Apolloni, artefice della promozione dalla Serie D; il suo sostituto Roberto D’Aversa ha preso subito le misure perdendo qualche punto solo nel finale, quando la fuga del Venezia si è fatta incontenibile. Nei playoff i ducali hanno eliminato il Piacenza (0-0 nell’andata in trasferta e 2-0 nel return match casalingo), poi la Lucchese con un doppio 2-1 e in semifinale il Pordenone, al termine di un match tiratissimo e deciso soltanto alla lotteria dei calci di rigore (6-5).
L’Alessandria sembrava destinata alla promozione diretta, ma dopo aver chiuso il girone d’andata senza sconfitte qualcosa si è incrinato: i 6 ko dopo il giro di boa sono costati l’aggancio in vetta al gruppo A da parte della Cremonese, che ha beffato i grigi grazie al vantaggio negli scontri diretti (le squadre hanno terminato alla pari con 78 punti a testa). Ne ha fatto le spese il mister Piero Braglia, rimpiazzato da un uomo di comprovata esperienza come Bepi Pillon che nei playoff ha condotto l’Alessandria oltre gli ostacoli Casertana (pari 1-1 in trasferta, successo 3-1 in casa), Lecce (1-1 e 0-0, poi vittoria ai rigori per 5-4) e Reggiana (2-1 in semifinale).
Capitolo formazioni: il Parma deve fare a meno degli squalificati Luigi Scaglia e Corapi. Nel 4-3-3 di partenza dovrebbero trovare posto il portiere Frattali, i terzini Iacoponi (destra) e Saporetti (sinistra) e la coppia Alessandro Lucarelli-Di Cesare al centro della difesa. A metacampo il regista Scozzarella e le mezzali Scavone e Munari, davanti l’ariete Calaiò affiancato dagli esterni Nocciolini e Baraye. Uno squalificato anche nell’Alessandria e di un certo peso: il centravanti Bocalon autore di 21 reti in stagione. Probabile l’impiego di Felice Evacuo, che a gennaio è passato proprio dal Parma all’Alessandria, al fianco dell’argentino Pablo Gonzalez. Centrocampo a quattro con Marras sulla fascia destra, Nicco dalla parte opposta, Branca e Cazzola per vie centrali; in difesa Celjak, Cristian Sosa, Gozzi e Manfrin davanti al portiere Vannucchi.
La finale dei playoff di Lega Pro tra Parma e Alessandria sarà trasmessa in diretta streaming video dal canale web Lega Pro Channel, raggiungibile dal portale web sportube.tv e visibile solo previa abbonamento oppure acquisto del singolo evento. Su Rai Sport + HD, canale numero 57 del digitale terrestre e 227 di Sky, andrà in onda la replica integrale della partite dalle ore 20:05.
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