La Spagna travolge 5-0 la Macedonia aprendo nel migliore dei modi il suo Europeo. Decisiva la tripletta di Asensio e i gol di Saul e Deulofeu (rigore). Le Furie Rosse rispondono così ai cugini portoghesi, vincenti per 2-0 questoggi sulla Serbia. Nel girone B la classifica vede quindi al comando le due nazionali iberiche seguite da Serbia e Macedonia. Nel prossimo turno la Spagna affronterà proprio il Portogallo.
Albert Celades schiera la Spagna con il 4-3-3. Arrizabalaga in porta, linea difensiva composta da Héctor Bellerín, Meré, Vallejo e Gayà. A centrocampo Denis Suárez, Llorente e Saúl mentre in attacco troviamo Deulofeu G., Ramírez e Asensio. La Macedonia di Blagoja Milevski risponde con il 4-2-3-1. Aleksovski tra i pali, Bejtulai, Zajkov, Velkoski e Demiri in zona difensiva. Nikolov e Bardi in mediana. In attacco Radeski, Babunski e Markoski a supporto di Angelov. Ammonizione lampo per Meré, che perde ingenuamente palla e travolge Markoski nel tentativo di riappropriarsene. Ci prova subito la Spagna. Progressione palla al piede di Saúl e conclusione bassa che termina a lato. Risponde la Macedonia. Mancino dalla lunga distanza, traiettoria troppo larga per impensierire Arrizabalaga. All’undicesimo si sblocca il risultato. Incursione sulla sinistra di Gayà, che crossa dopo uno stop a seguire: si coordina Saúl, che colpisce la sfera in rovesciata, segnando una rete incredibile con la complicità di Alekovski. Poco dopo ecco il gol del 2-0. Deulofeu salta secco Alekovski, ma la sua conclusione viene murata da un difensore macedone. Sul divenire dell’azione la sfera arriva ad Asensio, che si inventa il due a zero con un magnifico sinistro dai trenta metri, che si infila all’incrocio dei pali. Asensio non si ferma. Il madridista semina il panico al limite dell’area e prova nuovamente il tiro, questa volta sporcato in corner da Velkoski. La Macedonia prova a reagire al doppio svantaggio. Traversone di Bejtulai, torsione di Radeski che colpisce di testa, pallone ampiamente a lato. Al 24esimo cross teso di Deulofeu, Ramirez incorna sul secondo palo, riesce a chiudere non senza affanni la retroguardia macedone. Poco dopo Velkoski pericoloso. Il difensore macedone scarica il destro sugli sviluppi di un corner, conclusione insidiosa murata da un difensore. Aleksovski poco dopo salva i magiari. Doppio intervento dell’estremo difensore, che respinge con i pugni un traversone di Gayà, rendendosi protagonista di un pregevole colpo di reni sulla successiva respinta di Asensio. La Macedonia tira molto in porta ma senza precisione per lo più. Al 35esimo la Spagna forse la chiude. Evidente tocco con un braccio di un difensore macedone sul cross di Gayà: il direttore di gara non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli 11 metri Deulofeu non perdona fissando il risultato sul 3-0.
Doppio cambio per la Macedonia a inizio ripresa: Elmas sostituisce Angelov e Gjorgjev entra invece al posto di Markoski. In apertura ci provano i magiari. Corner. Il pallone rimbalza in area e viene intercettato di testa da Zajkov, che non riesce però a inquadrare lo specchio. Manovra con calma la Spagna, che prova a gestire a suo piacimento questa seconda frazione. Deulofeu trova tra le linee Denis Suárez, che sgancia un sinistro a giro dal cuore dell’area: sfera che sfiora la traversa. Al 54esimo la Spagna cala il poker con Asensio. Il gioiellino del Real Madrid salta Velkoski con un dribbling secco ed esplode un sinistro imprendibile per Aleksovski. La Macedonia prova a reagire. Sassata di destro improvvisa di Babunski, il pallone si stampa sulla traversa. Sostituzione per la Spagna intanto: fuori Deulofeu, dentro Ceballos. Dopo il 4-0 della Spagna il ritmo si abbassa. Possesso sterile della Macedonia, resta in attesa la Spagna. Ceballos cerca il suggerimento per il taglio di Ramírez, chiude efficacemente la difesa avversaria. Al 73esimo l’incontenibile Asensio sigla la sua personale tripletta. Lo spagnolo raccoglie palla a centrocampo, riparte a grande velocità, si aggiusta la sfera sul sinistro e dal limite scarica una fucilata che non lascia scampo a Aleksovski. Williams entra in campo al posto di Ramírez. Milevski invece richiama Kostadinov, sostituito da Babunski. Passerella e stading ovation per Asensio, che lascia il posto a Oyarzabal. Nei minuti finali la Spagna non aggredisce ma preferisce lunghe trame di possesso palla utili per addormentare un match che ha ormai detto tutto quel che doveva dire. La Spagna si presenta nei migliori dei modi all’Europeo. Italia avvisata.